(Allegato A)
                                                           Allegato A 
 
                    Legge 21 ottobre 2005, n. 219 
  Nuova disciplina delle attivita' trasfusionali e della produzione 
                      nazionale di emoderivati 
                        Articolo 14, comma 2 
 
 
          PROGRAMMA DI AUTOSUFFICIENZA NAZIONALE DEL SANGUE 
                         E DEI SUOI PRODOTTI 
 
 
                              ANNO 2013 
 
Indice. 
1. I risultati essenziali della programmazione per  l'autosufficienza
  nazionale del sangue e dei suoi prodotti nel quinquennio 2008-2012 
2. Monitoraggio degli obiettivi strategici  2012-2014  posti  con  il
  Programma di  autosufficienza  nazionale  del  sangue  e  dei  suoi
  prodotti per l'anno 2012 
    2.1. Promozione della donazione del sangue  volontaria,  anonima,
non remunerata e consapevole 
    2.2. Miglioramento continuo della rispondenza della donazione del
sangue e degli emocomponenti ai fabbisogni quantitativi e qualitativi
del sistema 
    2.3.  Riduzione  progressiva  della   donazione   occasionale   e
attivazione  di  specifici  interventi  in   situazioni   locali   di
prevalenza  e/o  incidenza  delle  infezioni  trasmissibili  con   la
trasfusione (HBV, HCV, HIV) significativamente superiori  alla  media
nazionale 
    2.4. Rispetto, in tutti gli ambiti  interessati,  della  scadenza
del 31 dicembre 2014 per l'applicazione dei requisiti minimi previsti
dall'Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010  e  per  la  verifica
periodica istituzionale della loro conforme applicazione 
    2.5. Attivazione in tutti gli ambiti regionali di una riflessione
in merito ai modelli organizzativi dei servizi trasfusionali e  delle
unita' di raccolta, al fine incrementare il livello di  efficienza  e
sostenibilita' del Sistema 
    2.6.  Definizione  ed  implementazione  di  metodi  e   strumenti
innovativi ed efficaci per garantire l'appropriatezza della gestione,
organizzativa e clinica, della risorsa sangue 
3. Autosufficienza  nazionale  del  sangue  e  dei   suoi   prodotti:
  programmazione per l'anno 2013 
    3.1. Prodotti strategici per l'autosufficienza 
    3.2. Programmazione per l'anno 2013 
    3.3. Monitoraggio dell'autosufficienza 
4. Il plasma e la produzione di medicinali plasmaderivati:  verso  il
  Master File del plasma 
5. Conclusioni 
    1.   I   risultati   essenziali    della    programmazione    per
l'autosufficienza nazionale  del  sangue  e  dei  suoi  prodotti  nel
quinquennio 2008-2012 
    1.1 Nel quinquennio 2008-2012, il Sistema trasfusionale  italiano
ha  garantito  la  piena  autosufficienza  nazionale  per  tutti  gli
emocomponenti  labili  ad  uso  clinico  (globuli  rossi,  piastrine,
plasma). Persiste la presenza di due Regioni (Lazio e  Sardegna)  con
situazioni di importante carenza strutturata di globuli rossi (GR)  e
di sei Regioni a media o elevata capacita' di  produzione  aggiuntiva
rispetto  al  fabbisogno  locale  (nell'ordine,   Piemonte,   Veneto,
Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna  e  Basilicata).  Le
restanti Regioni e Province autonome risultano  in  equilibrio  o  in
modesta carenza/eccedenza. 
    L'equilibrio   dell'autosufficienza   nazionale    di    GR    e'
costantemente  mantenuto  in  virtu'  degli  scambi  fra  Regioni   a
produzione  eccedentaria  all'uopo  programmata  e  Regioni  carenti,
nonche', per gli scambi non programmati ed in  emergenza,  grazie  al
coordinamento in rete esercitato dal Centro nazionale sangue (CNS)  e
agli strumenti di comunicazione dallo stesso resi disponibili. 
    Per quanto concerne il livello  di  autosufficienza  regionale  e
nazionale di medicinali plasmaderivati prodotti da plasma  nazionale,
persiste un forte divario fra la maggioranza delle  Regioni  (per  lo
piu' del centro-nord: Abruzzo,  Basilicata,  Emilia  Romagna,  Friuli
Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Marche, PA  Bolzano,  PA  Trento,
Piemonte, Toscana, Umbria,  Valle  d'Aosta,  Veneto)  e  le  restanti
Regioni  (Calabria,  Campania,  Lazio,  Molise,   Puglia,   Sardegna,
Sicilia) che sono ancora lontane o molto lontane  dal  raggiungimento
di tale obiettivo. 
    1.2. I risultati quantitativi essenziali della programmazione per
l'autosufficienza nazionale  del  sangue  e  dei  suoi  prodotti  nel
quinquennio  2008-2012  sono  riportati  nelle  Figure  1  e  2,  che
sintetizzano i risultati inerenti ai  prodotti  driver  del  Sistema,
rappresentati  dai  GR  e  dal  plasma  destinato  alla   lavorazione
industriale per la produzione di medicinali plasmaderivati  (PMP).  I
dati di produzione e consumo (1) di unita' di GR e quelli relativi al
PMP sono espressi, rispettivamente, come numero di unita' / 1.000 pop
/ anno  (unita'  ‰)  e  Kg  /  1.000  pop  /  anno  (Kg  ‰).  I  dati
rappresentano i risultati consolidati del quadriennio 2008-2011  e  i
risultati preliminari relativi all'anno 2012, validati e trasmessi  a
cura delle Strutture regionali  di  coordinamento  per  le  attivita'
trasfusionali. Essi confermano i trend in incremento della produzione
e consumo  di  GR  e  della  produzione  ed  invio  alla  lavorazione
industriale del PMP, gia' rappresentati nei singoli Programmi annuali
di autosufficienza definiti con decreti del Ministro della salute nel
periodo 2008-2012 (2) ,  (3) ,  (4) ,  (5) ,  (6) .  Nel  quinquennio
sono stati pienamente conseguiti gli obiettivi di  programmazione  su
base annuale  inerenti  alla  produzione  e  consumo  di  GR  e  alla
produzione di PMP.  La  produzione  di  GR  ha  fatto  registrare  un
incremento progressivo (2,5 unita' ‰ nel quinquennio) con la completa
copertura dell'aumento dei consumi programmato e rilevato (1,9 unita'
‰ nello stesso periodo). L'invio del PMP alla lavorazione industriale
ha evidenziato una crescita progressiva dal 2008 al 2012  (1,9  Kg  ‰
nel quinquennio). Nel  periodo  considerato  si  e'  progressivamente
strutturata una significativa eccedenza di alcuni prodotti  finiti  e
di frazioni  intermedie  della  lavorazione  industriale  del  plasma
nazionale (concentrato di  Fattore  VIII  anti-emofilico  e  frazione
crioprecipitata). Specifici  interscambi  collaborativi  fra  Regioni
hanno contribuito ad evitare  il  rischio  che  i  suddetti  prodotti
arrivassero a scadenza; inoltre, il CNS,  in  collaborazione  con  le
Strutture regionali di coordinamento per le attivita'  trasfusionali,
il Ministero della salute e l'azienda farmaceutica convenzionata  con
le  Regioni  e  Province  autonome  per  la  lavorazione  del  plasma
nazionale, ha costituito un «magazzino  virtuale»  del  Fattore  VIII
anti-emofilico e implementato progetti di cooperazione internazionale
finalizzati all'utilizzo etico del prodotto eccedente. 
    1.3. L'andamento degli indici regionali di produzione  e  consumo
di  unita'  di  GR  ‰  nel  quinquennio  ulteriormente  conferma  una
rilevante  variabilita'  fra  Regioni,   con   range   (anno   2012),
rispettivamente, da 26 ‰ (Campania) a 59,6 ‰ (Friuli Venezia Giulia),
e da 26 ‰ (Campania) a 68,1 ‰ (Sardegna). 
    1.4. Le cessioni/acquisizioni interregionali di unita'  di  GR  a
scopo   compensativo   hanno   fatto   mediamente    registrare    la
movimentazione  fra  Regioni  di  75.000-80.000   unita',   acquisite
prevalentemente (80%) dalle Regioni Sardegna e Lazio. Le Regioni che,
nel  periodo,  hanno  maggiormente  ceduto  unita'   per   necessita'
compensative (programmate e non programmate)  delle  Regioni  carenti
sono state, nell'ordine, Piemonte, Veneto e Lombardia. 
    1.5. Nel quinquennio, l'indice per popolazione di  unita'  di  GR
trasfuse ha subito un incremento da 39,9 ‰ nel  2008  a  41,8  ‰  nel
2012.  Tale  incremento  risulta  allineato   alla   crescita   delle
complessive esigenze assistenziali  trasfusionali  della  popolazione
nazionale. L'entita'  totale  delle  unita'  di  GR  non  utilizzate,
rimasto sostanzialmente stabile nel periodo 2008-2011,  nel  2012  ha
fatto  registrare   un   modesto   trend   in   crescita,   ancorche'
statisticamente   non   significativo   (p   <   0.05),    imputabile
prevalentemente ad un maggior numero di unita' pervenute  a  scadenza
(7) . 
    1.6. Per quanto concerne la domanda di medicinali plasmaderivati,
le  informazioni  raccolte  e  pubblicate  a   cura   del   CNS,   in
collaborazione con il  Ministero  della  salute  (8)  ,  relative  al
periodo 2007-2011 (9) , indicano, in particolare, un elevato  consumo
medio di albumina, stimato in  601  g  /  1.000  pop  /  anno,  molto
significativamente superiore ai consumi  di  vari  Paesi  europei  ed
extra-europei comparabili (Belgio 514,  Stati  Uniti  416,  Australia
305, Spagna 303, Canada 245, Francia 238, Germania 148,  Regno  Unito
82)(9). La complessiva domanda di medicinali  plasmaderivati  risulta
molto diversificata per  aree  geografiche,  con  indici  di  consumo
mediamente piu' elevati nel  centro-sud.  La  conseguita  attendibile
disponibilita'   delle   informazioni   raccolte(9),    unita    alla
implementazione   di   un   monitoraggio   continuo   delle   stesse,
consentira',  nel   2013-2014,   di   definire   e   realizzare,   in
collaborazione con le Regioni  e  le  Province  autonome,  interventi
mirati ad una piu' accurata  e  dinamica  programmazione  e  gestione
dell'autosufficienza   nazionale   e    regionale    di    medicinali
plasmaderivati e dei relativi piani di  produzione  plasma,  oltre  a
promuovere  azioni  auspicabilmente  efficaci   mirate   all'utilizzo
clinico appropriato di questi medicinali. 
2. Monitoraggio degli obiettivi strategici  2012-2014  posti  con  il
  Programma di  autosufficienza  nazionale  del  sangue  e  dei  suoi
  prodotti per l'anno 2012 
    Nell'ambito del Programma di autosufficienza nazionale del sangue
e dei suoi prodotti per l'anno 2012(6), e' stato posto  un  obiettivo
strategico  generale  per  il  triennio   2012-2014,   declinato   in
indicazioni/obiettivi  specifici,  mirati  a  coniugare  le  esigenze
quanti-qualitative   dell'autosufficienza   con   il   percorso    di
riqualificazione  complessiva  del  Sistema  trasfusionale  disegnato
dalle  normative  nazionali  ed  europee  di  settore  fra  cui,   in
particolare, l'Accordo tra il  Governo,  le  Regioni  e  le  Province
autonome di Trento e Bolzano del 16 dicembre 2010 (10) . 
    E' stato previsto l'impegno  di  «tutti  gli  attori  della  rete
trasfusionale  nazionale  a  perseguire,  nel   triennio   2012-2014,
l'obiettivo strategico generale di portare il  Sistema  trasfusionale
italiano ad  un  livello  pari  ai  Paesi  piu'  evoluti  dell'Unione
Europea,  garantendo  in  modo  sostenibile  la  costante  e   pronta
disponibilita' dei prodotti e servizi trasfusionali necessari per  la
erogazione dei livelli essenziali di assistenza, che  soddisfino  gli
standard  di  sicurezza,  qualita',  conformita'  regolatoria  e   di
servizio previsti dalle norme nazionali e comunitarie, con la massima
possibile  efficacia»(6).  In  relazione   alle   analisi   condivise
nell'ambito delle consultazioni plenarie del  Sistema  trasfusionale,
sono stati formulati(6) i  seguenti  obiettivi  specifici/indicazioni
per il perseguimento del predetto obiettivo generale: 
      a) intensificare  la  promozione  della  donazione  volontaria,
anonima, non remunerata e consapevole,  anche  con  azioni  mirate  a
contrastare le previsioni demografiche di riduzione  delle  fasce  di
popolazione in eta' donazionale; 
      b) migliorare in continuo la rispondenza  della  donazione  del
sangue e degli emocomponenti ai fabbisogni quantitativi e qualitativi
del sistema, attraverso la riduzione della variabilita' infra-annuale
delle donazioni e l'ottimizzazione delle dinamiche, delle procedure e
degli strumenti propri delle attivita' di convocazione dei donatori; 
      c)  ridurre  progressivamente  la  donazione  occasionale,   in
particolare nelle aree  regionali  dove  la  stessa  e'  maggiormente
rappresentata; 
      d)  attivare  specifici  interventi  in  situazioni  locali  di
prevalenza e/o incidenza delle malattie infettive trasmissibili (HBV,
HCV, HIV) significativamente superiori alla media nazionale; 
      e) rispettare, in tutti gli ambiti interessati, la scadenza del
31 dicembre 2014 per l'applicazione  dei  requisiti  minimi  previsti
dall'Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010  e  per  la  verifica
periodica istituzionale della loro conforme applicazione; 
      f) attivare in tutti gli ambiti regionali  una  riflessione  in
merito ai modelli organizzativi dei  servizi  trasfusionali  e  delle
unita' di raccolta, al fine incrementare il livello di  efficienza  e
sostenibilita'; 
      g) definire ed attuare  nuovi  modelli  interregionali  per  la
gestione del  percorso  finalizzato  alla  produzione  di  medicinali
plasmaderivati da plasma nazionale, con il contributo degli organismi
nazionali di coordinamento a garanzia  della  non  frazionabilita'  e
della valenza sovra regionale  dell'autosufficienza  del  sangue  dei
suoi prodotti; 
      h) definire ed implementare metodi  e  strumenti  innovativi  e
piu'  efficaci  per  garantire   l'appropriatezza   della   gestione,
organizzativa e clinica, della risorsa sangue; 
      i) promuovere  progetti  di  ricerca  e  sviluppo  in  medicina
trasfusionale e, ai fini della assunzione di  decisioni  strategiche,
studi di health technology assessment; 
      j) individuare, di concerto  con  le  istituzioni  interessate,
anche a livello accademico, percorsi formativi efficaci  in  medicina
trasfusionale. 
    Il   presente   Programma   introduce   il   monitoraggio   degli
obiettivi/indicazioni di cui ai precedenti punti a), b), c), d),  e),
f) e h), da effettuare nel corso del 2013 e 2014, al fine  di  tenere
sistematicamente sotto controllo specifici indicatori e/o lo sviluppo
di azioni di miglioramento negli  ambiti  che  richiedono  interventi
correttivi o evolutivi. 
    Per  la  realizzazione  di  tale  monitoraggio  sono  fornite  le
seguenti linee di indirizzo. 
    2.1. Promozione della donazione del sangue  volontaria,  anonima,
non remunerata e consapevole 
    Monitoraggio dell'andamento dei seguenti indicatori: 
      n. totale dei donatori di sangue, con stratificazioni nazionali
e regionali, per sesso e per fasce di eta', e analisi dei trend; 
      indici di donazione per donatore / anno per donazioni totali  e
per  tipologie  di  donazioni,  con   stratificazioni   nazionali   e
regionali, per sesso e per fasce di eta', e analisi dei trend. 
    Raccomandazioni: 
      Raccordare in ambito sistemico (nazionale e/o regionale) e, ove
possibile,  sinergizzare  la   progettazione   e   realizzazione   di
iniziative di  promozione  della  donazione  del  sangue  volontaria,
anonima, non remunerata e consapevole; allineare  sistematicamente  i
contenuti delle iniziative e  verificarne  la  coerenza  rispetto  ai
principi, agli obiettivi e alle disposizioni  stabiliti  dalle  norme
vigenti ed ai criteri di appropriatezza ed evidenza scientifica. 
    2.2. Miglioramento continuo della rispondenza della donazione del
sangue e degli emocomponenti ai fabbisogni quantitativi e qualitativi
del sistema 
    Monitoraggio dell'andamento dei seguenti indicatori: 
      variabilita' infra-annuale delle donazioni, con stratificazioni
nazionali e regionali. 
    Raccomandazioni: 
      fermo restando che il  governo  operativo  della  raccolta  del
sangue e degli emocomponenti e' di pertinenza elettivamente locale  e
regionale, e' fortemente raccomandato lo sviluppo e messa a regime di
strumenti  di  programmazione  piu'  accurati  e   partecipati,   che
prevedano monitoraggi periodici  sistematici  (settimanali,  mensili,
trimestrali, annuali) della effettiva rispondenza delle attivita'  di
raccolta  ai  programmi   definiti.   A   tal   fine   e'   richiesta
l'ottimizzazione delle reti regionali di  relazione  e  comunicazione
fra Strutture regionali di  coordinamento,  Servizi  Trasfusionali  e
Associazioni e Federazioni dei donatori di sangue; 
      nelle attivita' di convocazione  dei  donatori  e  prenotazione
nelle sessioni di donazione e' fortemente raccomandata l'adozione  di
modalita'  operative  e  strumenti  di  supporto  «evoluti»  (sistemi
gestionali  informatici,  agende  elettroniche,  e-tools),  atti   ad
ottimizzarne i risultati, superando modalita' e  strumenti  obsoleti,
che non  consentono  una  gestione  flessibile  ed  efficiente  delle
convocazioni, oltre alla verifica e monitoraggio  degli  esiti  delle
stesse. 
    2.3.  Riduzione  progressiva  della   donazione   occasionale   e
attivazione  di  specifici  interventi  in   situazioni   locali   di
prevalenza  e/o  incidenza  delle  infezioni  trasmissibili  con   la
trasfusione (HBV, HCV, HIV) significativamente superiori  alla  media
nazionale. 
    Monitoraggio dell'andamento dei seguenti indicatori: 
      n. donatori «first time» (occasionali) / n. donatori totali; 
      n. nuovi donatori sottoposti a screening e  differimento  della
prima donazione / n. totale nuovi donatori; 
      n. nuovi donatori sottoposti a screening per differimento della
prima donazione  che  effettuano  la  prima  donazione  nell'anno  di
riferimento  /  n.  nuovi  donatori  sottoposti   a   screening   per
differimento della prima donazione; 
      indici di  prevalenza  e  incidenza  delle  malattie  infettive
trasmissibili  con  la  trasfusione  (HBV,  HCV,  HIV),  stratificati
secondo quanto  previsto  dal  programma  nazionale  di  sorveglianza
gestito attraverso  il  Sistema  informativo  nazionale  dei  servizi
trasfusionali (SISTRA). 
    Raccomandazioni: 
      al fine di garantire la piena tracciabilita' della  storia  del
donatore ed un piu' elevato livello di sicurezza nella gestione della
stessa,  si  raccomanda   di   ottimizzare   le   reti   informatiche
trasfusionali regionali mediante costituzione delle  anagrafi  uniche
regionali dei donatori di sangue, accessibili da  tutte  le  sedi  di
raccolta del sangue operanti a livello ospedaliero e sul territorio; 
      al fine di ridurre il rischio  di  introdurre  negli  inventari
degli  emocomponenti  labili  unita'  potenzialmente  infettanti,  si
raccomanda di applicare progressivamente lo screening preliminare dei
nuovi  donatori   ed   il   differimento   della   prima   donazione,
prioritariamente nelle aree con piu' elevata prevalenza e/o incidenza
delle malattie  infettive  trasmissibili  con  la  trasfusione  e  in
popolazioni selezionate di donatori (ad es. donatori  provenienti  da
aree geografiche extra-nazionali ad elevata/significativa endemia per
le infezioni trasmissibili con la trasfusione). 
    2.4. Rispetto, in tutti gli ambiti  interessati,  della  scadenza
del 31 dicembre 2014 per l'applicazione dei requisiti minimi previsti
dall'Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010  e  per  la  verifica
periodica istituzionale della loro conforme applicazione. 
    Monitoraggio dell'andamento dei seguenti indicatori: 
      n. servizi trasfusionali che hanno conseguito  l'accreditamento
istituzionale   in   conformita'   ai   requisiti   minimi   previsti
dall'Accordo  Stato-Regioni  del  16  dicembre  2010  /  n.   servizi
trasfusionali censiti (stratificazione regionale e nazionale); 
      n. unita' di raccolta  che  hanno  conseguito  l'accreditamento
istituzionale   in   conformita'   ai   requisiti   minimi   previsti
dall'Accordo Stato-Regioni del  16  dicembre  2010  /  n.  unita'  di
raccolta  censite  e   autorizzate   all'esercizio   (stratificazione
regionale e nazionale). 
    2.5. Attivazione in tutti gli ambiti regionali di  una  revisione
dei modelli organizzativi dei servizi trasfusionali e delle unita' di
raccolta,  al  fine  di  incrementare  il  livello   di   efficienza,
sostenibilita' e qualita' del Sistema. 
    Con riferimento alle Linee Guida per l'accreditamento dei servizi
trasfusionali  e  delle  unita'  di  raccolta  del  sangue  e   degli
emocomponenti di cui all'Accordo tra il  Governo,  le  Regioni  e  le
Province autonome di Trento e Bolzano  del  25  luglio  2012  (11)  ,
monitoraggio nel 2014 dei seguenti indicatori, con stratificazione  a
livello regionale e nazionale, nel  rispetto  dei  volumi  di  unita'
complessivamente prodotti dalle singole Regioni/Province autonome: 
      n. totale di unita' di  sangue  intero  lavorate  per  anno  in
ambito regionale / n. servizi trasfusionali che  lavorano  unita'  di
sangue  intero  (target  regionale  medio/anno   per   struttura   di
lavorazione: minimo 40.000 unita'); 
      n. totale di donazioni sottoposte  a  qualificazione  biologica
per anno in ambito regionale/n. servizi trasfusionali che eseguono  i
test  previsti  per  legge  per  la  qualificazione  biologica  delle
donazioni   (target   regionale   medio/anno   per    struttura    di
qualificazione biologica: minimo 70.000 unita'). 
    2.6.  Definizione  ed  implementazione  di  metodi  e   strumenti
innovativi ed efficaci per garantire l'appropriatezza della gestione,
organizzativa e clinica, della risorsa sangue. 
    Monitoraggio dell'andamento dei seguenti indicatori: 
      n.   pazienti   trasfusi   per   tipologia   di   emocomponente
(stratificazione regionale e nazionale e analisi dei trend); 
      n. comitati ospedalieri per il buon uso del sangue  attivati  e
funzionanti  /  n.  ospedali  in  cui   e'   presente   un   servizio
trasfusionale. 
    Raccomandazioni: 
      Con riferimento ai percorsi  diagnostico-terapeutici  medici  e
chirurgici  a  maggiore  impatto  trasfusionale,  si  raccomanda   di
definire e promuovere l'applicazione  di  approcci  multidisciplinari
evidence-based,  finalizzati  a  migliorare   in   modo   sostenibile
l'outcome del paziente mediante il mantenimento della  concentrazione
emoglobinica,  l'ottimizzazione  dell'emostasi  e  la  minimizzazione
delle perdite ematiche. In tali ambiti,  identificare  i  pazienti  a
rischio di trasfusione e definire piani  di  gestione  clinica  dello
stesso («patient blood management») tesi a  ridurre  o  eliminare  il
bisogno di trasfusione allogenica, riducendo al contempo i rischi  ed
i costi ad essa collegati. 
3. Autosufficienza nazionale  di  sangue  e  medicinali  emoderivati:
  programmazione per l'anno 2013 
    3.1. Prodotti strategici per l'autosufficienza 
    3.1.1.   Per   l'anno   2013,   i   prodotti    strategici    per
l'autosufficienza nazionale  sono,  come  per  gli  anni  precedenti,
rappresentati da: 
      i globuli rossi (GR), emocomponenti labili a maggiore  utilizzo
clinico, utilizzati per  la  correzione  di  stati  anemici  acuti  e
cronici non altrimenti trattabili; 
      il  plasma  destinato  alla  lavorazione  industriale  per   la
produzione di medicinali emoderivati. 
    3.2. Programmazione per l'anno 2013 
    Sulla  base  dei  dati  di  produzione  e  consumo  relativi   al
quinquennio 2008-2012  e  degli  elementi  di  analisi  sistemica,  i
responsabili  delle  Strutture  regionali  di  coordinamento  per  le
attivita' trasfusionali, in accordo con le Associazioni e Federazioni
dei donatori rappresentative a livello nazionale e  regionale,  hanno
condiviso  con  il  CNS  le  linee  di  programmazione   quantitativa
dell'autosufficienza  per  l'anno  2013  di  seguito  riportate.   Le
previsioni interessano i prodotti strategici di cui al paragrafo 2.1. 
    3.2.1. Globuli Rossi 
    Nella  Tabella  1   sono   riportati   i   dati   relativi   alla
programmazione della produzione e del consumo di  unita'  di  GR  per
l'anno 2013, unitamente ai dati di produzione e di consumo di  unita'
di GR nell'anno 2012. 
    3.2.1.1. La programmazione della  produzione  di  GR  prevede  un
incremento di 14.625 unita', pari  a  +0,5%  rispetto  al  2012.  Per
quanto concerne i consumi, nel 2013, per la prima volta in sei  anni,
e' previsto un sia pur minimo decremento (2.489 unita') pari a  -0,1%
rispetto al 2012. 
    3.2.1.2. Per il 2013 si conferma una importante carenza di  GR  a
carico delle Regioni Sardegna  e  Lazio,  cui  si  aggiungono  alcune
situazioni  di  carenza  programmata  di  entita'  molto  minore.  Il
fabbisogno compensativo programmato  delle  Regioni  carenti  ammonta
complessivamente a circa 65.000 unita', a fronte del quale esiste  un
margine  complessivo   di   produzione   aggiuntiva   nelle   Regioni
autosufficienti di circa 84.000 unita'.  Pertanto,  con  un  costante
monitoraggio  dei  fabbisogni  e  delle  dinamiche  del  Sistema,  il
coordinamento in rete esercitato dal  CNS  e  l'impegno  costante  al
miglioramento continuo dell'appropriatezza nell'utilizzo clinico  dei
GR,  per  l'anno  2013  potra'  essere   garantita   la   complessiva
autosufficienza nazionale di GR. 
    Nel 2013, a conferma di quanto avvenuto per la  prima  volta  nel
2012, le carenze  previsionali  risultano  integralmente  coperte  da
cessioni interregionali programmate mediante  accordi  convenzionali;
inoltre, nella programmazione della produzione,  si  registrano  piu'
incisivi impegni a perseguire l'autosufficienza locale da parte delle
realta'  regionali  dove  oggi   esistono   importanti   margini   di
miglioramento realizzabili. 
    3.2.1.3. In relazione alla  necessita'  di  garantire  i  livelli
essenziali di assistenza trasfusionali (12) in modo omogeneo su tutto
il territorio nazionale, nonche' a fronte  di  criticita'  stagionali
(ad es. il periodo estivo) ed eventi o situazioni  straordinarie,  il
presente Programma impegna tutti gli attori del sistema (Associazioni
e Federazioni dei donatori, Strutture regionali di coordinamento  per
le attivita' trasfusionali, Servizi Trasfusionali, Regioni e Province
autonome,  Aziende  Sanitarie,  Servizio  Trasfusionale  delle  Forze
Armate  e  CNS)  ad  un  costante  mantenimento  e  monitoraggio  dei
programmi  definiti  ed  alla  adozione   tempestiva   delle   misure
necessarie per presidiare criticita' eventualmente emergenti. 
    In particolare, le Associazioni e  Federazioni  dei  donatori  di
sangue e le Strutture regionali di  coordinamento  per  le  attivita'
trasfusionali, per le rispettive competenze, sono impegnate, mediante
interventi definiti ed efficaci, a garantire la riduzione  fino  alla
ottimizzazione della variabilita' infra-annuale  della  raccolta  del
sangue e degli emocomponenti, mantenendo in  equilibrio  dinamico  la
chiamata  dei   donatori   e   facilitando   l'accesso   ai   servizi
trasfusionali e alle unita' di raccolta territoriali, in  particolare
nella stagione estiva. 
    3.2.2. Plasma destinato alla lavorazione industriale 
    Nella Tabella 2 sono riportati i dati  della  programmazione  per
l'anno 2013 per l'invio di plasma alla lavorazione industriale per la
produzione di medicinali plasmaderivati, unitamente ai dati  relativi
al periodo 2007-2012. 
    3.2.2.1. La programmazione per l'anno 2013 prevede un  incremento
dell'invio di plasma pari a 1,4 % (10.734 Kg) rispetto al  2012,  con
indici regionali  programmati  significativamente  diversificati.  La
maggior parte delle Regioni del  centro-sud  resta  collocata  al  di
sotto della  media  nazionale,  con  livelli  di  autosufficienza  di
medicinali plasmaderivati bassi o molto bassi. 
    3.2.2.2. Per quanto concerne le  informazioni  sulla  domanda  di
medicinali  plasmaderivati  nel  periodo  2007-2011  e  le  dinamiche
associate al loro grado di autosufficienza  da  plasma  nazionale  ed
agli  aspetti   di   mercato,   si   rinvia   al   Rapporto   ISTISAN
precedentemente citato(9). Per l'anno 2013 e seguenti e'  ragionevole
prevedere  un  trend  in  decremento  della  domanda  di  albumina  e
antitrombina  (da  auspicare,  in  particolare,  nelle  Regioni   del
centro-sud ed insulari), mentre sara' richiesta una forte  attenzione
alla domanda di immunoglobuline polivalenti per uso  endovenoso  che,
per quanto ad oggi sia collocata intorno alla media europea, potrebbe
subire incrementi significativi, anche a seguito di  possibili  nuove
indicazioni cliniche approvate e off-label. 
    3.3. Monitoraggio dell'autosufficienza 
    3.3.1. Metodologia e organizzazione del monitoraggio 
    3.3.1.1. Nel corso del 2013 il CNS effettua specifiche azioni  di
monitoraggio infra-annuale delle attivita' produttive e  dei  consumi
relative alla programmazione definita dalle  Strutture  regionali  di
coordinamento per le attivita' trasfusionali, finalizzate a garantire
la costante autosufficienza di GR e le quote  di  plasma  da  inviare
alla lavorazione industriale.  Sono  previsti  specifici  momenti  di
confronto  dei  soggetti  coinvolti  nell'ambito   di   consultazioni
plenarie di Sistema, che  coinvolgono  anche  i  livelli  associativi
regionali. In relazione ai risultati delle attivita' di  monitoraggio
e verifica, gli obiettivi definiti nel  presente  Programma  potranno
essere revisionati. 
    3.3.1.2.   Mediante   il   Sistema   informativo   dei    servizi
trasfusionali  (SISTRA),  il   CNS   produce   la   reportistica   di
monitoraggio della produzione e consumo di GR a cadenza  trimestrale,
e quella di invio del plasma alla lavorazione farmaceutica a  cadenza
mensile. 
    3.3.2. Indicatori 
    3.3.2.1. Ai fini del monitoraggio  dell'autosufficienza,  nonche'
di garantire un adeguato livello  di  appropriatezza  nella  gestione
delle scorte e promuovere un costante  ed  attento  monitoraggio  dei
consumi, sono adottati  i  seguenti  indicatori,  da  applicare  alle
singole  Regioni  e  Province  autonome  ed  al  complessivo   ambito
nazionale: 
      n. unita' di GR prodotte 
      n. unita' di GR consumate 
      n. unita' di GR eliminate 
      indice n. unita' di GR prodotte / 1.000 pop 
      indice n. unita' di GR consumate / 1.000 pop 
      indice n. unita' di GR trasfuse / 1.000 pop 
      Kg di plasma inviati alla lavorazione industriale 
      Kg di plasma inviati alla lavorazione industriale / 1.000 pop 
      indici di appropriatezza della programmazione della  produzione
e dei consumi rispetto ai dati consuntivi di produzione e consumo. 
    Viene prevista, inoltre, la rilevazione su base annuale di: 
      indici  di   consumo   medicinali   plasmaderivati   (albumina,
immunoglobuline  polivalenti   e.v.,   antitrombina,   fattore   VIII
plasmaderivato) per popolazione residente; 
      grado di autosufficienza nazionale e  regionale  di  medicinali
plasmaderivati   (albumina,   immunoglobuline    polivalenti    e.v.,
antitrombina, fattore VIII plasmaderivato); 
      utilizzo  del  Fattore  VIII  e  della  relativa  frazione   di
produzione farmaceutica intermedia. 
4. Il plasma e la produzione di medicinali plasmaderivati:  verso  il
  Master File del plasma 
    Richiamando testualmente alcuni tratti salienti  di  quanto  gia'
riportato nel Programma di autosufficienza nazionale del sangue e dei
suoi  prodotti  per  l'anno  2012(6)  in  merito   al   percorso   di
qualificazione del Sistema trasfusionale e in  materia  di  plasma  e
produzione di medicinali plasmaderivati, si ribadisce quanto segue. 
    Cap. 4 («L'autosufficienza del sangue e dei suoi  prodotti  e  il
percorso di  qualificazione  del  Sistema  trasfusionale  italiano»):
«L'autosufficienza del sangue e dei suoi prodotti, oltre ai necessari
aspetti quantitativi, deve  rispondere  a  fondamentali  e  specifici
requisiti di carattere qualitativo, molti dei quali sono strettamente
dipendenti dagli esiti del percorso di qualificazione che il  Sistema
trasfusionale italiano e' tenuto a seguire in  relazione  all'Accordo
Stato-Regioni del 16 dicembre 2010(10),  con  i  relativi  impegni  e
adeguamenti finalizzati al  conseguimento  dei  livelli  di  qualita'
previsti  dalle   normative   vigenti   in   materia   di   attivita'
trasfusionali,  con  particolare  riferimento  a  quelle  che   hanno
recepito  le  direttive  europee  di  settore.   Gli   obiettivi   di
autosufficienza   non   possono,   infatti,    risultare    disgiunti
dall'adeguamento del Sistema trasfusionale, complessivamente  inteso,
e delle sue singole componenti operanti a livello regionale  (Servizi
trasfusionali, Unita' di raccolta associative, Strutture regionali di
coordinamento per le attivita' trasfusionali), al  dettato  normativo
comunitario che, in ragione della libera circolazione dei  cittadini,
prevede la soddisfazione di pari livelli di qualita' e sicurezza  del
sangue e  dei  suoi  prodotti  su  tutto  il  territorio  dell'Unione
Europea». 
    Cap. 5 («Il plasma e la produzione di medicinali  plasmaderivati:
evoluzione del contesto di riferimento  e  rapporti  cooperativi  fra
Regioni e  Province  autonome«):  «Per  accedere  ad  un  sistema  di
plasmaderivazione all'interno dell'Unione Europea e' necessario,  per
quanto concerne le strutture che producono il  plasma,  soddisfare  i
requisiti qualitativi comunitari previsti per i servizi trasfusionali
e le unita' di raccolta,  nonche',  per  quanto  riguarda  lo  stesso
plasma come materia  prima  destinata  alla  produzione  di  farmaci,
rispondere ai requisiti previsti dal "Codice comunitario  concernente
i medicinali per uso umano" e,  nello  specifico,  alle  disposizioni
inerenti al Master file del plasma» (13) . 
    Nel ribadire che la normativa vigente(10)  (14)  prevede  che  il
percorso di accreditamento istituzionale dei servizi trasfusionali  e
delle unita' di raccolta, in  prima  applicazione,  sia  concluso  in
tutte le Regioni e Province  autonome  entro  il  31  dicembre  2014,
occorre evidenziare che, per quanto riguarda  il  plasma  prodotto  a
livello nazionale come materia prima per la produzione di  medicinali
plasmaderivati, il decreto del Ministro della salute  del  12  aprile
2012 recante «Modalita' transitorie per l'immissione in commercio dei
medicinali  emoderivati  prodotti  dal  plasma  umano  raccolto   sul
territorio nazionale» (15) ha definito le  modalita'  transitorie  da
applicare, fino alla suddetta scadenza, ai fini della  documentazione
delle caratteristiche del plasma nazionale. Inoltre, l'art. 1,  comma
6, del succitato decreto  prevede  che,  ai  fini  dell'aggiornamento
annuale delle caratteristiche del plasma nazionale,  nell'ambito  del
decreto del Ministro della salute che approva il presente  Programma,
siano    individuati    requisiti    «intermedi»    da     soddisfare
propedeuticamente alla completa conformita' alle disposizioni vigenti
nell'Unione Europea sul Master file del plasma, da conseguire entro e
non oltre il 31 dicembre 2014. 
    In relazione a tale indicazione, acquisito il  parere  favorevole
espresso dai Responsabili delle Strutture regionali di  coordinamento
per le attivita' trasfusionali in sede di consultazione plenaria  per
la programmazione per l'autosufficienza nazionale del  sangue  e  dei
suoi prodotti per il 2013, e dall'Agenzia italiana  del  farmaco,  il
presente Programma  impegna  i  servizi  trasfusionali  operanti  sul
territorio nazionale a conseguire, per gli aspetti di competenza, ove
non ancora conseguita, la piena conformita'  a  quanto  previsto  dal
paragrafo  2.a  («Conformita'  alle   monografie   della   Farmacopea
europea») dell'Allegato al predetto decreto del Ministro della salute
del 12 aprile 2012(14), provvedendo, in particolare, ad  allestire  e
documentare la convalida delle procedure di congelamento  del  plasma
prodotto. Le relative attivita' dovranno essere avviate  nel  2013  e
concludersi entro e non oltre il 31 luglio 2014. 
6. Conclusioni 
    I risultati del quinquennio 2008-2012 e le previsioni per il 2013
dimostrano  che  la  programmazione  annuale  per   l'autosufficienza
nazionale e regionale del sangue e dei suoi prodotti ha raggiunto  la
capacita' complessiva di  garantire  sistematicamente  un  equilibrio
quanti-qualitativo  sostanzialmente   adeguato   fra   produzione   e
fabbisogni di emocomponenti labili ad uso trasfusionale,  nonche'  di
perseguire  positivamente,  con   progettualita'   idonee   e   nuove
prospettive,   l'obiettivo   dell'autosufficienza    di    medicinali
plasmaderivati. Tutto cio' grazie all'impegno quotidiano  e  costante
di tutti gli attori del Sistema e ad un complesso ma efficace sistema
di relazioni operative all'interno dello stesso, che pone  una  forte
attenzione   non   solo   agli   aspetti    produttivi    ma    anche
all'appropriatezza dei consumi e della gestione delle scorte, nonche'
alla qualita' e sicurezza dei prodotti e delle prestazioni erogati e,
non ultimo, alla tutela della salute dei donatori e dei pazienti. 
    La  programmazione  per  l'anno  2012(6)  ha   rappresentato   un
importante momento per delineare un quadro chiaro e utile  dei  punti
di forza e di potenziale o reale debolezza del  sistema,  nonche'  di
delinearne  le  opportunita'  e  le  minacce  in   modo   attuale   e
prospettico. Ha rappresentato, altresi', l'occasione  per  ridefinire
gli obiettivi strategici che devono guidare il Sistema  trasfusionale
italiano nel percorso di  riqualificazione  tecnica  e  organizzativa
piu' importante della sua storia, che dovra' vedere, al  31  dicembre
2014, il conseguimento della prima fase del percorso stesso su  tutto
il territorio nazionale, come fondamentale punto di partenza  per  il
completo   riconoscimento   del   Sistema   trasfusionale    italiano
nell'ambito regolatorio dell'Unione Europea. 
    Il presente Programma introduce,  fra  l'altro,  per  il  2013  e
seguenti, il monitoraggio sistematico di gran parte  degli  obiettivi
strategici posti per  il  triennio  2012-2014  con  il  Programma  di
autosufficienza  per  l'anno  2012.  Cio'  rappresenta  un  ulteriore
rilevante  impegno  che,  se  perseguito  con  il  necessario  rigore
metodologico e la collaborazione di  tutti  i  soggetti  interessati,
produrra' fondamentali  informazioni  e  interventi  a  sostegno  del
conseguimento dei suddetti obiettivi  e  del  miglioramento  continuo
della  rete  trasfusionale  nazionale,  in   termini   di   qualita',
sicurezza, appropriatezza e sostenibilita'. 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 

(1) Per «consumo» di unita' di GR si intende la  somma  delle  unita'
    trasfuse ai pazienti e delle unita' eliminate per cause tecniche,
    sanitarie e per scadenza. 

(2) Decreto del Ministro della salute 11 aprile  2008.  Programma  di
    autosufficienza nazionale del sangue e dei suoi derivati  -  anno
    2008, ai sensi dell'art. 14 comma 2, della legge 21  ottobre,  n.
    219. G.U. n. 136 del 12 giugno 2008. 

(3) Decreto del Ministro della salute 17 novembre 2009. Programma per
    l'autosufficienza nazionale del sangue e dei  suoi  prodotti  per
    l'anno 2009. G.U. n. 301 del 29 dicembre 2009. 

(4) Decreto del Ministro della salute 20 gennaio 2011.  Programma  di
    autosufficienza nazionale del sangue  e  dei  suoi  prodotti  per
    l'anno 2010. G.U. n. 82 del 9 aprile 2011. 

(5) Decreto del Ministro della salute 7 ottobre  2011.  Programma  di
    autosufficienza nazionale del sangue  e  dei  suoi  prodotti  per
    l'anno 2011. G.U. n. 271 del 21 novembre 2011. 

(6) Decreto del Ministro della salute 4 settembre 2012. Programma  di
    autosufficienza nazionale del sangue  e  dei  suoi  prodotti  per
    l'anno 2012. G.U. n. 241 del 15 ottobre 2012. 

(7) Superamento del tempo di conservazione massimo, di norma  pari  a
    42 giorni. 

(8) Direzione  Generale  del   Sistema   informativo   e   statistico
    sanitario. 

(9) Calizzani G, Lanzoni M, Candura F, Profili S, Catalano L,  Vaglio
    S, Biffoli C, Grazzini G. Analisi della  domanda  dei  principali
    medicinali plasmaderivati in  Italia.  Anni  2007-2011.  Rapporto
    ISTISAN 12/53. www.iss.it. 

(10) Accordo, ai sensi dell'art. 4 del decreto legislativo 28  agosto
     1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province  autonome
     di  Trento  e  Bolzano  sui  requisiti   minimi   organizzativi,
     strutturali e tecnologici delle attivita' sanitarie dei  servizi
     trasfusionali e delle unita' di raccolta e sul  modello  per  le
     visite di verifica. (Rep. Atti n. 242/CSR del 16 dicembre 2010).
     G.U. n. 113, 17 maggio 2011, Suppl. Ordinario n. 124. 

(11) Accordo, ai sensi dell'art. 4 del decreto legislativo 28  agosto
     1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province  autonome
     di Trento e Bolzano sul documento concernente: «Linee Guida  per
     l'accreditamento dei servizi trasfusionali  e  delle  unita'  di
     raccolta del sangue e degli emocomponenti». Rep. Atti n. 149/CRS
     del 25 luglio 2012. 

(12) Art. 5, legge 21 ottobre 2005, n. 219. 

(13) Decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219,  Allegato  I,  Parte
     III. 

(14) Art. 2, comma 1-sexies, Legge 26 febbraio 2011, n.  10,  recante
     «Conversione in legge, con modificazioni, del  decreto-legge  29
     dicembre 2010, n. 225, recante proroga di  termini  previsti  da
     disposizioni legislative e  di  interventi  urgenti  in  materia
     tributaria e di sostegno alle imprese e alle famiglie». G.U.  n.
     47 del 26 febbraio 2011. 

(15) Decreto del Ministro della salute del 12  aprile  2012,  recante
     «Modalita'  transitorie  per  l'immissione  in   commercio   dei
     medicinali emoderivati prodotti dal plasma  umano  raccolto  sul
     territorio nazionale». G.U. n. 147 del 26 giugno 2012.