(Allegato 1)
                                                           Allegato 1 
 
                     Prescrizioni - Prima parte 
 
    1. Il  Soggetto  Aggiudicatore  dovra'  verificare,  prima  della
progettazione esecutiva delle stazioni, che  il  traffico  di  utenti
prevedibile in ognuna, valutato nell'arco di vita utile dell'opera  e
tenendo presente la massima capacita' di trasporto del sistema  e  la
massima frequenza sostenibile, sia compatibile con i  valori  stimati
di massima capacita' delle  discenderie  e  massimo  affollamento  in
banchina, ex norma UNI 7508. 
    2. Il  progetto,  prima  della  progettazione  esecutiva,  dovra'
essere sottoposto al Comando Provinciale dei VV.F.F. per il parere di
cui all'art. 3 del D.P.R. n. 151/11. 
    3. In riferimento a tutte le stazioni si prescrive di: 
      Studiare il posizionamento del Banco Agente di  Stazione  (BAS)
in modo che sia baricentrico rispetto alle tornellerie e adiacente al
previsto varco per i passaggi degli abbonati e tale da permettere  il
controllo dei titoli di viaggio e il colloquio con i viaggiatori; 
      Attestare, in sede di  progettazione  esecutiva,  il  grado  di
anti-sdrucciolevolezza delle  pavimentazioni  delle  aree  aperte  al
pubblico; 
      Presentare, in sede di progettazione esecutiva,  gli  specifici
elaborati tecnici attestanti il rispetto delle norme UNI 8686 (locali
di servizio delle stazioni), UNI 9406 (atri di  stazione),  UNI  8097
(illuminazione di stazione) armonizzate con  la  norma  CEI  64.8  di
nuova emissione. 
    4. In riferimento alla Stazione Centro Direzionale  si  prescrive
di: 
      Sostituire la rampa di  accesso  al  piano  mezzanino  con  una
gradinata, poiche' la rampa progettata non e' idonea all'utilizzo  da
parte dei portatori di handicap in quanto collega dislivelli maggiori
di 3,20 m e non si ritiene sufficiente  la  prevista  apposizione  di
cartelli dissuasivi; 
      Assicurare  l'utilizzo  dell'attuale  coppia  di  ascensori  di
collegamento  del  piazzale  del  Centro  Direzionale  con  il  piano
mezzanino e la viabilita' di accesso ai parcheggi; 
      Eliminare la seconda uscita  verso  via  D'Aulisio,  in  quanto
opera che  non  comporta  alcun  beneficio  in  ordine  alla  domanda
trasportistica, dal momento  che  attualmente  il  completamento  del
Centro Direzionale non e' ancora in fase realizzativa. 
    5. In riferimento alla Stazione Tribunale si prescrive di: 
      Prevedere, al  piano  mezzanino,  i  servizi  igienici  per  il
personale di servizio; 
      Verificare in  maniera  puntuale  una  delle  estremita'  della
banchina laterale, lato CDN, che dista  oltre  50  metri  dall'uscita
piu' vicina, in contrasto con quanto  previsto  dal  DM.  11  gennaio
1988. 
    6. Nella Stazione Poggioreale,  in  riferimento  alle  precedenti
versioni progettuali, era stato prescritto che si  dovesse  prevedere
un sistema di chiusura delle scale esterne che  includesse  anche  le
scale mobili. In risposta e' stata adottata la soluzione di eliminare
il  collegamento  con  scala  mobile  dall'ultima  rampa  dell'uscita
prospiciente l'ingresso monumentale del cimitero,  sostituendola  con
una semplice scala fissa. Si prescrive di studiare una soluzione  che
connubi l'opportunita' di dotare di scala  mobile  completa  l'uscita
prospiciente l'ingresso monumentale del cimitero  con  l'esigenza  di
includere la stessa in un idoneo  sistema  di  chiusura  dell'accesso
metropolitano. 
    7. Nella Stazione Capodichino, stante la configurazione  a  pozzo
della stazione e l'elevata profondita' del pozzo stesso, si prescrive
che tutti i ballatoi e gli affacci del piano mezzanino siano protetti
da balaustre con altezze minime pari a: 
      2,00 m per dislivelli oltre i 12 m; 
      1,30 m per dislivelli fino a 12 m. 
    8. Le banchine delle stazioni, per la  caratteristica  di  essere
tutte in curva, dovranno essere attentamente verificate, in  funzione
delle normative vigenti, con particolare  riferimento  all'iscrizione
dei rotabili, alle conseguenti  distanze  orizzontali  tra  le  porte
degli stessi e il filo  banchina,  e  alla  necessita'  di  eventuali
sussidi tecnologici  per  assicurare  al  Personale  di  Macchina  la
completa visione sulla banchina servita. 
    9.  Dovra'  essere  elaborato  uno  studio  delle  dinamiche   di
allontanamento dei fumi dalle  stazioni  profonde  e  dalle  gallerie
tenendo  conto  delle  osservazioni  di  cui  sopra,  nonche'   delle
interconnessioni  con  il  deposito,  e  analizzando  anche  le  fasi
iniziali,  dall'insorgere  dell'incendio  alla  messa  a  regime  del
sistema di ventilazione. 
    10. Manufatto di ricovero:  dovra'  essere  realizzata,  mediante
evacuatori di fumo e di calore, una netta  soluzione  di  continuita'
tra linea e manufatto di ricovero. Il sistema di segnalamento  dovra'
tenere conto delle problematiche connesse all'innesto  in  linea  dei
binari che portano al manufatto di ricovero. 
    11. Alimentazione: dovra' essere adeguato lo studio prodotto  per
quanto attiene  la  protezione  nei  confronti  degli  effetti  delle
correnti vaganti, in considerazione della contiguita' delle  gallerie
di linea 1 e di Circumvesuviana nella tratta interessata. 
    12. Anche in considerazione della circostanza che la  valutazione
di impatto archeologico si e' svolta nell'ambito della  progettazione
definitiva, si prescrive: 
      ai fini di verificare la potenza del giacimento  stratigrafico,
la sua integrita' ed il suo rapporto con il  contesto  ambientale  di
pertinenza, una fase di  indagini  geo  archeologiche,  da  eseguirsi
preventivamente nelle stazioni Tribunale,  Poggioreale,  Capodichino,
deposito dei treni di Poggioreale, manufatto di raccordo ed  asta  di
manovra alle spalle della stazione Capodichino; 
      sulla scorta dei risultati di tali  prospezioni,  l'esecuzione,
prima  della  realizzazione  delle  paratie  perimetrali,  di   saggi
archeologici nelle aree descritte ed in quelle delle gallerie a cielo
aperto; 
      per quanto attiene alla stazione di Poggioreale e  la  contigua
area del ricovero dei treni si ritengono particolarmente  importanti,
ai fini di una esaustiva valutazione della compatibilita' delle opere
previste, una congrua campagna di carotaggi archeologici e  saggi  di
adeguata estensione. 
    13. Si prescrive che venga effettuata  una  preventiva  opera  di
bonifica  da  ordigni  esplosivi  residuati  bellici,  nel   rispetto
dell'art. 22 del  decreto  legislativo  n.  66  del  15  marzo  2010,
modificato dal decreto legislativo n. 20 del 24 febbraio 2012, ovvero
secondo le prescrizioni che saranno emanate,  previa  richiesta,  dal
competente  Reparto  infrastrutture.  Una  copia   del   Verbale   di
Constatazione, rilasciato dal predetto Reparto dovra' essere  inviato
anche al Comando militare Esercito competente per territorio. 
    14. Dovranno essere rispettate le  disposizioni  contenute  nella
circolare dello Stato maggiore della difesa  n.  146/394/4422  del  9
agosto 2000, «Opere  costituenti  ostacolo  alla  navigazione  aerea,
segnaletica e rappresentazione cartografica», la quale, ai fini della
sicurezza di voli a bassa quota, impone obblighi gia' con riferimento
ad opere: di tipo verticale con altezza dal piano di campagna  uguale
o superiore a 15 metri (60 metri nei centri abitati); di tipo lineare
con altezza dal piano di campagna uguale o superiore a 15  metri;  di
tipo lineare costituite da elettrodotti a partire da 60 KV. 
    15.  Dovra'  essere  osservato  quanto   disposto   dal   decreto
ministeriale LL.PP. del 4 maggio 1990, per  eventuali  sottopassi  di
altezza libera inferiore a 5 metri. 
    16. Si prescrive l'osservanza  di  quanto  disposto  dal  decreto
legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 «Codice dei beni culturali  e  del
paesaggio» con specifico riferimento ai beni culturali  di  peculiare
interesse militare. 
    17. Attesa la vicinanza alla canna ex Circumvesuviana  dei  pozzi
drenanti impiegati per l'abbassamento  della  quota  di  falda  nella
canna della Metropolitana di Napoli,  dovra'  essere  predisposto  un
monitoraggio continuo ante, in itinere  e  post  operam,  delle  aree
sottese al sedime della canna ex Circumvesuviana, i cui oneri saranno
a carico di MN S.p.A. 
    18.  Occorre  che  venga  prodotta  una   dettagliata   relazione
idro-geologica al fine di accertare che l'impermeabilizzazione  della
canna  di  galleria  della  Metropolitana  di  Napoli  non   comporti
necessariamente  l'impermeabilizzazione  anche  della  canna  di   ex
Circumvesuviana, per effetto della variazione della falda freatica. 
    19.   E'   necessario   predisporre   opportuni   interventi   di
consolidamento statico che tengano conto  del  diverso  comportamento
strutturale nella fase transitoria, ove per  la  realizzazione  delle
opere  di  Metropolitana  di  Napoli  (nuova  canna)  sono   previste
strutture provvisionali che impattano direttamente con  le  strutture
preesistenti  della  canna  ex  Circumvesuviana.  In  tali  casi   e'
necessario assicurare  un  monitoraggio  strutturale  continuo  della
canna ex Circumvesuviana. 
    20. Atteso che  l'intervento  di  adeguamento  strutturale  della
Stazione   Centro   Direzionale   comporta   la   realizzazione   e/o
implementazione  di  nuove  strutture  su  aree  di  Circumvesuviana,
adibite ad impianti  tecnologici  in  esercizio,  gli  oneri  per  lo
spostamento degli impianti tecnologici saranno a carico di MN S.p.A. 
    21. Gli eventuali futuri interventi di manutenzione  della  canna
di galleria ex Circumvesuviana non dovranno  essere  assoggettati  ad
oneri derivanti dalla soggezione di esercizio della attigua  linea  1
della Metropolitana di Napoli. 
    22. Trattandosi di  opere  ricadenti  nella  fascia  di  rispetto
ferroviario, i futuri rapporti intercorrenti tra  le  Amministrazioni
di  MN  S.p.A.,  Comune  di  Napoli,  Regione  Campania  ed  EAV  (ex
Circumvesuviana),   dovranno   essere   disciplinati   da    apposita
convenzione, a titolo oneroso per MN  S.p.A.,  ai  sensi  e  per  gli
effetti del D.P.R. n. 753/1980. 
    23.  Dovra'  sempre  essere  assicurata  la  continuita'   e   la
regolarita' dell'esercizio ferroviario  ex  Circumvesuviana;  qualora
condizioni  particolari   impongano   limitazioni   alla   precedente
condizione, le stesse dovranno essere autorizzate da EAV s.r.l. 
    24. L'utilizzo di parte dell'area della dismessa sede ferroviaria
di Poggioreale  della  ex  Circumvesuviana,  su  cui  insistono  beni
immobili (ex fabbricato viaggiatori, etc.), al fine di consentire  la
realizzazione del manufatto di ricovero rotabili della  Metropolitana
di Napoli, cosi' come previsto nel progetto de quo, e' subordinato al
ripristino dello status quo al  termine  dei  lavori,  salvo  diverso
avviso dell'AGC Trasporti della Regione Campania e  dell'Agenzia  del
Demanio,  nonche'  al  ristoro  ad  EAV  del  mancato   reddito   per
indisponibilita' dei beni da occupare. 
    25. Relativamente alla Stazione Capodichino  e,  in  particolare,
alla  gestione  delle  servitu'  sul  sedime  aeroportuale  ed   alle
inevitabili interferenze si prescrive quanto segue: 
      la stazione della metropolitana dovra' prevedere uscite che non
vadano ad impattare con la viabilita' aeroportuale;  l'ubicazione  di
tali uscite dovra' essere individuata di  concerto  con  la  Societa'
GESAC S.p.A.; 
      dovra'  essere  istituito  un  coordinamento  costante  tra  la
direzione dei lavori, la Societa' GESAC e la Direzione Aeroportuale; 
      il pozzo di attacco della galleria da lato di Via  Di  Vittorio
coinvolge parte  del  sedime  in  area  air  sfide.  L'impiego  delle
attrezzature ivi previste potrebbe determinare l'interferenza  con  i
piani di decollo e di atterraggio, pertanto la corsa  del  carroponte
dovra'  essere  bloccata  in  modo  da  evitare  con  certezza   tale
sforamento; 
      l'impianto di cantiere  dovra'  essere  dotato  di  segnaletica
cromatica diurna e notturna, come da regolamento ENAC; 
      dovra' essere esclusa l'emissione di polveri e fumi  in  quanto
pericolosi per la navigazione aerea e la predisposizione del cantiere
dovra' essere compatibile con i tempi necessari per la  pubblicazione
delle informazioni aeronautiche; 
      dovra'  essere  predisposta  una  analisi  delle   interferenze
elettromagnetiche sugli apparati per la  navigazione  aerea  e  detta
analisi dovra' essere validata dall'ENAV ed approvata dall'ENAC. 
    26. In sede di progettazione esecutiva l'intervento dovra' essere
adeguato alle risultanze, in termini di accessibilita', del redigendo
Piano di Sviluppo Aeroportuale. 
    27. I lavori e/o le opere e/o l'occupazione delle aree,  dovranno
rispettare  fedelmente  quanto  previsto  negli   elaborati   grafici
riportati in premessa e pertanto  qualsiasi  esigenza  di  variazione
risultasse necessaria in  corso  d'opera,  dovra'  essere  comunicata
all'Agenzia del Demanio per la preventiva obbligatoria  approvazione,
con espresso divieto di eseguire opere  e/o  svolgere  attivita'  che
possano essere in contrasto con altre leggi  e  regolamenti  vigenti,
con particolare riguardo a quelle in materia  di  edificabilita'  dei
suoli e dell'ambiente. 
    28. Le opere a realizzarsi non dovranno produrre effetti  dannosi
alla restante proprieta' demaniale. 
    29.  In  merito  alla  viabilita'  di   accesso   alla   Stazione
Capodichino si prescrive quanto segue: 
      La viabilita' prevista nel Progetto, relativa alle aree esterne
e  di  avvicinamento  all'Aerostazione  (forecourt),  dovra'   essere
modificata, di  intesa  con  ENAC  (Ente  Nazionale  per  l'Aviazione
civile) e GESAC, con un nuovo sistema di viabilita' unidirezionale ad
anello, con i  relativi  adeguamenti  infrastrutturali  necessari  su
Viale  Fulco  Ruffo   di   Calabria   e   Viale   Umberto   Maddalena
(rispettivamente nuovi punti di accesso  e  uscita  della  viabilita'
aeroportuale), che interessera' anche le aree  del  demanio  militare
che saranno  all'uopo  trasferite  a  sedime  aeroportuale  civile  e
concesse alla GESAC. 
      In particolare  per  quanto  riguarda  Viale  Fulco  Ruffo  gli
adeguamenti  infrastrutturali  funzionali   alla   nuova   viabilita'
aeroportuale dovranno  riguardare:  a)  realizzazione  di  una  nuova
rotatoria  all'intersezione  con  Via  Oreste  Salomone  e  rampe  di
accesso/uscita alla tangenziale di Napoli; b) modifica della  sezione
stradale al fine di realizzare una viabilita' a carreggiata  unica  a
tre corsie e ad unico senso di marcia. 
      Per  quanto  riguarda  invece  Viale  Umberto   Maddalena   gli
adeguamenti infrastrutturali funzionali alla viabilita'  aeroportuale
dovranno riguardare: a) realizzazione di un nuovo sottopasso stradale
per l'attraversamento di Viale Umberto Maddalena e collegamento  alla
tangenziale  (uscita   di   Secondigliano)   attraverso   una   nuova
intersezione a rotatoria su Viale Umberto Maddalena in prossimita' di
Via De Giaxa; b) allargamento a tre corsie per senso  di  marcia  del
tratto di strada di Viale Umberto Maddalena tra la nuova rotatoria  e
il Terminal Merci dell'Aeroporto con inserimento di un nuovo ramo per
la manovra di inversione. 
      Le aree intercluse  all'interno  dell'anello  della  viabilita'
saranno  specializzate  per   riproteggere   indispensabili   servizi
aeroportuali  fra  i  quali  quelli  oggi  presenti  nelle  aree   di
proprieta' oggetto dell'esproprio per la realizzazione della stazione
della metropolitana, quali lo stazionamento dei charter bus. 
      Allo  scopo  di  garantire  il  mantenimento  della  necessaria
funzionalita' ed  operativita'  dell'Aeroporto  la  nuova  viabilita'
aeroportuale e gli adeguamenti infrastrutturali  delle  aree  esterne
dovranno essere  realizzati  secondo  la  tempistica  concordata  con
GESAC, tenendo conto delle priorita' temporali gia' condivise con  il
Comune. 
    30. Il Soggetto aggiudicatore, in merito al trasferimento di aree
a sedime aeroportuale  in  concessione  a  GESAC,  dovra'  provvedere
all'avvio, previa intesa nel rispetto delle competenze  istituzionali
dell'ENAC, delle procedure necessarie: 
      a) al trasferimento delle aree del demanio aeronautico militare
al demanio aeronautico civile da assegnare in concessione alla GESAC; 
      b) all'estensione delle aree di sedime  aeroportuale  su  Viale
Fulco Ruffo di Calabria a partire dalla nuova intersezione  rotatoria
tra Viale Fulco Ruffo di Calabria e Via Oreste Salomone e rampe della
tangenziale  compresa  la  nuova  viabilita'  di  accesso  alla   US.
Navy/Atitech che include un tratto di Via del Riposo da adeguare. 
    In alternativa alle previsioni di cui al punto b),  si  prescrive
che venga affidata  dal  Comune  di  Napoli  alla  GESAC,  attraverso
apposito atto convenzionale, la concessione per la gestione  di  tali
tratti  di  viabilita';  i  relativi  costi  saranno  recuperati  nel
processo  di  determinazione  delle  tariffe   aeroportuali,   previa
autorizzazione di ENAC, o in  alternativa  considerati  nel  suddetto
atto convenzionale. 
    31. Il progetto dovra' prevedere che, per gli stalli sottratti in
ragione delle costruende infrastrutture e della nuova viabilita',  il
Comune realizzi un parcheggio  multipiano  di  circa  500  stalli  in
gestione a GESAC nelle aree del  demanio  militare  da  acquisire  al
demanio aeroportuale  civile,  impegnandosi  altresi'  ad  esprimersi
favorevolmente  all'eventuale  estensione  della  capacita'  di  tale
parcheggio a spese di GESAC. 
    32. Il  progetto  del  parcheggio  di  interscambio/Bus  Terminal
incluso nel "Progetto di completamento" dovra' essere modificato come
segue: a) il parcheggio dovra' prevedere solo due piani interrati; b)
la capacita' massima del parcheggio non dovra' superare i  300  posti
auto; c)  dovranno  essere  ridotti  gli  stalli  autobus  per  linee
regionali ed interregionali previsti, dagli attuali 34 a  massimo  12
stalli complessivi localizzati in  superficie;  d)  la  gestione  del
parcheggio  dovra'  essere  affidata   alla   GESAC   attraverso   la
definizione di appositi atti convenzionali con il  Comune  di  Napoli
concordando una politica tariffaria idonea ad evitare  una  flessione
dell'utilizzo  dei  parcheggi  gia'  realizzati  presso   il   sedime
aeroportuale a servizio dell'utenza. 
    33. Il soggetto aggiudicatore dovra'  predisporre,  d'intesa  con
GESAC un piano  che  definisca:  a)  modalita'  e  tempi  dei  lavori
(cantierizzazione  e  fasizzazione  dei   lavori)   per   minimizzare
l'impatto sull'operativita' aeroportuale; b) la successione temporale
degli interventi da realizzare inclusi  quelli  relativi  alla  nuova
viabilita' ed alle  opere  compensative.  Dovranno  essere,  inoltre,
predisposte adeguate soluzioni progettuali per realizzare, durante la
fase dei lavori, accessi indipendenti per l'ingresso e  l'uscita  dal
cantiere della nuova stazione della  metropolitana  in  modo  da  non
gravare sulla viabilita' di accesso e uscita dall'aeroporto. 
    34. Il soggetto aggiudicatore dovra' favorire  la  ricollocazione
delle  volumetrie  che  verranno  sottratte   alla   GESAC   per   la
realizzazione della stazione della metropolitana, pari a circa  metri
cubi 95.000, anche valutando  favorevolmente  il  piano  di  sviluppo
aeroportuale per quanto attiene alla  ricollocazione  delle  suddette
volumetrie, provvedendo alternativamente: 
      a) a rilasciare alla GESAC concessione edilizia  sui  suoli  di
proprieta'  della  stessa  per  la  ricollocazione   della   suddetta
volumetria  con  destinazioni  compatibili  con  le  esigenze   prima
espresse (turistiche, operative, commerciali, ecc.); 
      b) a concedere alla GESAC l'utilizzo  parziale  della  predetta
cubatura consentendo l'edificazione di immobili commerciali o  uffici
in  sopraelevazione  -  fino  a  tre  piani  -  sul   parcheggio   di
interscambio, previa acquisizione del diritto di superficie. 
    35. Il soggetto aggiudicatore dovra': 
      a) ridurre considerevolmente - anche  grazie  alla  limitazione
dell'area  prevista  per  lo  stazionamento  dei  bus  regionali   ed
interregionali - le  aree  di  esproprio  attualmente  di  proprieta'
GESAC, in modo da mantenere una porzione di dette aree pari  a  circa
9000 mq per la ricollocazione di strutture e servizi; 
      b) mantenere la concessione in capo a GESAC relativamente  alle
aree per le quali  e'  prevista  in  progetto  l'occupazione  per  il
percorso di collegamento. 
    36. Il soggetto aggiudicatore dovra' impegnarsi a non  consentire
nelle aree esterne alla  stazione  metropolitana  lo  svolgimento  di
attivita' commerciali, e ad affidare  alla  GESAC,  anche  attraverso
appositi atti convenzionali, le attivita' relative alla  manutenzione
e decoro di dette aree. Gli oneri relativi a tali  attivita'  saranno
recuperati nel processo di determinazione delle tariffe aeroportuali,
previa autorizzazione dell'ENAC, o resteranno a carico  del  soggetto
aggiudicatore. 
    37. Durante l'esecuzione dei lavori di costruzione della stazione
dovra' essere garantita la continuita' dell'esercizio  tranviario  di
attraversamento  dell'emiciclo  di  Poggioreale,  per   garantire   i
collegamenti tra via Poggioreale e via Stadera. 
    38. La verifica di congruita' dei recapiti finali delle acque  di
pioggia dovra' essere effettuata dall'ente gestore degli stessi. 
    39. La risoluzione di interferenze riguardanti le  canalizzazioni
telefoniche di proprieta' Telecom Italia dovra' avvenire, non tramite
la  costruzione  di  un  cunicolo  condiviso  in  sostituzione  delle
canalizzazioni esistenti  ma,  bensi',  con  la  costruzione  di  una
canalizzazione  di  pari  potenzialita'  in  sostituzione  di  quella
esistente. 
    40.   E'   necessario    condurre    specifiche    indagini    di
caratterizzazione nonche' stimare i  volumi  di  scavo  relativamente
alla cosiddetta sacca di terreno per la quale e' stato  accertato  un
inquinamento  da   idrocarburi   in   posizione   interessata   dalla
realizzazione della stazione Tribunale. 
    41.  Condurre  ulteriori  indagini  integrative  a  corredo   del
progetto esecutivo, sia per quanto riguarda la  natura  dei  terreni,
sia relativamente allo studio della falda. 
    42. In sede di progetto esecutivo si  prescrive  di  redigere  il
piano  di  monitoraggio  da  sottoporre  alla  autorita'  competente,
nonche' di' provvedere al continuo monitoraggio della falda in  corso
d'opera a mezzo di una rete di piezometri, nel rispetto dell'art.  28
del d.lgs. n. 152/2006. 
    43. In sede di  progetto  esecutivo  si  dovra'  provvedere  alla
modellazione del fenomeno di emungimento della falda a mezzo di  well
point e pozzi drenanti in relazione  agli  effetti  su  fabbricati  e
manufatti preesistenti;  in  corso  d'opera  occorrera'  il  continuo
monitoraggio dei cedimenti indotti dalle operazioni di aggottamento. 
    44. Si prescrive di giustificare l'utilizzo,  per  gli  scavi  di
diaframmi in  c.a.,  dei  fanghi  bentonitici  in  luogo  dei  fanghi
polimerici tensioattivi; 
    45. Si prescrive di presentare alla competente UOD  Regionale  la
rielaborazione aggiornata ed adeguata del piano di utilizzo ai  sensi
del D.M. n. 161/2012, privilegiando il riutilizzo ed il recupero  dei
materiali. 
    46.  Dovra'  essere   sviluppato   ulteriormente   in   sede   di
progettazione esecutiva il piano di  cantierizzazione  in  cui  siano
approfondite, anche con riferimento ai dati del piano di utilizzo, le
tematiche relative alle aree per l'installazione dei campi principali
e secondari, le aree per lo stoccaggio  temporaneo  in  cantiere  dei
materiali da costruzione, dei materiali  di  scavo  da  smaltire  e/o
riutilizzare, dei rifiuti, le modalita' di  accesso  alle  arre  dove
svolgere i lavori (piste di cantiere temporanee varchi,  accessi),  i
mezzi ed i veicoli usati  con  i  relativi  volumi  di  traffico  per
l'approvvigionamento  di  materiali,  per   la   movimentazione   dei
materiali    sia     destinati     al     riutilizzo     che     allo
smaltimento/trattamento,  anche  ai  fini  dell'  ottenimento   delle
necessarie autorizzazioni in  termini  di  viabilita'  cittadina;  il
medesimo piano di cantierizzazione dovra' in oltre contenere adeguati
presidi ed accorgimenti ambientali atti a  minimizzare  gli  impatti,
nonche' le soluzioni tecniche da adottare affinche' sia  ripristinato
lo  stato  dei  luoghi  circostanti  nelle  condizioni  ante   operam
(dismissione aree di cantiere, piste di accesso, ecc.). 
    47. Con riferimento alle verifiche dei  sistemi  di  drenaggio  e
smaltimento delle acque meteoriche, sviluppate con periodo di ritorno
T=50 anni, dovranno essere specificati gli adeguati ricettori finali.
Per eventi piu' rari e' necessario dettagliare piani di  emergenza  a
tutela della pubblica incolumita'. 
    48. Entro 8 mesi a far data dall'inizio dei lavori, il Comune  di
Napoli si impegna a redigere  il  progetto  definitivo  della  tratta
Capodichino-Di Vittorio  (staz.  esclusa),  corredato  da  un'analisi
tecnica che attesti l'idoneita' della soluzione progettuale  proposta
(a singola canna e/o a doppia canna)  per  il  sotto  attraversamento
della pista dell'aeroporto di Capodichino. Tale progettazione  ha  il
fine   di   consentire    l'indispensabile    chiusura    dell'anello
metropolitano fino  a  Secondigliano,  e  dovra'  assicurare  che  la
soluzione     tecnologica     inerente     alla     tratta     Centro
Direzionale-Capodichino  sia  compatibile  e  congruente  con  quella
adottata nella tratta  Capodichino-Di  Vittorio,  anche  in  funzione
della successiva tratta Di Vittorio-Secondigliano. Tale progettazione
dovra' essere corredata di tutti i pareri tecnico-amministrativi atti
a permetterne l'approvazione, ai sensi e per  gli  effetti  dell'art.
166 del d.lgs. n. 163/2006. 
    49. Per accelerare i tempi di realizzazione di  tutta  la  tratta
Capodichino-Di Vittorio-Secondigliano, indispensabile  alla  chiusura
totale  dell'anello  della  metropolitana  di  Napoli,   i   soggetti
attuatori, si impegnano ad unificare le procedure realizzative  della
tratta indicata in capo  ad  un  solo  soggetto  attuatore,  ed  alla
possibilita'  di  ricercare   eventuali   risorse   nell'ambito   dei
finanziamenti  comunitari  o  anche  facendo  ricorso  a   forme   di
defiscalizzazione, tenendo  comunque  impegnato  il  Ministero  delle
infrastrutture e dei trasporti a finanziare la tratta  Capodichino-Di
Vittorio (stazione  esclusa),  facendo  ricorso  alle  disponibilita'
finanziarie di cui all'art. 18, comma 1 del d.l. n. 69/2013, per  una
somma fino a 42,4 milioni di euro 
    50. Comune di Napoli si impegna altresi'  ad  assicurare  che  la
tratta Capodichino-Di Vittorio (stazione esclusa) venga realizzata in
funzione dei tempi previsti per la realizzazione della tratta  Centro
Direzionale-Capodichino. 
    51. Nell'ambito delle opere per la stazione  di  Poggioreale,  lo
specifico progetto di restauro dell'edificio della Dogana, dichiarato
di interesse storico e artistico con D.P.R. n. 88 del 12 giugno 2007,
nonche' la sistemazione dell'emiciclo, costituiranno parte integrante
del programma di intervento. 
 
                   Raccomandazioni - Seconda parte 
 
    52. Si raccomanda di  prevedere,  nell'ambito  del  mezzanino  di
stazione, appositi spazi informativi nel  rispetto  della  norma  UNI
11168-1. 
    53. Vista la ridotta capacita' di accumulo delle aree protette al
piano banchina (comprese fra il dispositivo di ostacolo ai fumi e  le
scale fisse e mobili), pur se rispondenti ai minimi previsti dal D.M.
11 gennaio 1988, si raccomanda  di  adottare  provvedimenti  atti  ad
ampliare il piu' possibili tale aree, in  coerenza  con  quanto  gia'
prescritto per analoghe situazioni in talune  stazioni  della  tratta
"Dante - Garibaldi". 
    54. Si raccomanda che le soluzioni adottate, in riferimento  agli
impianti generali, siano sempre supportate  dai  necessari  piani  di
manutenzione, prevedendo le eventuali attrezzature  per  l'attuazione
degli  stessi,  fermo  restando  che  dovranno  essere   privilegiate
soluzioni che  consentano  la  semplificazione  delle  operazioni  di
manutenzione. 
    55. Nell'ambito della progettazione e costruzione della  stazione
ferroviaria  della  Metropolitana  1  "Aeroporto   Capodichino",   si
raccomanda di prevedere almeno 4 stalli di sosta per lo stazionamento
di due autolinee, da assegnare all'A.N.M.  all'atto  della  messa  in
esercizio. 
    56. Nell'ambito della progettazione e costruzione della  stazione
ferroviaria della Metropolitana di "Poggioreale",  si  raccomanda  di
prevedere almeno 4 stalli  di  sosta  per  lo  stazionamento  di  due
autolinee, oltre gli spazi per capolinea tranviario, come attualmente
gia' in essere, ed un binario di sorpasso.