Allegato 1 Prescrizioni - Prima parte 1. Il Soggetto Aggiudicatore dovra' verificare, prima della progettazione esecutiva delle stazioni, che il traffico di utenti prevedibile in ognuna, valutato nell'arco di vita utile dell'opera e tenendo presente la massima capacita' di trasporto del sistema e la massima frequenza sostenibile, sia compatibile con i valori stimati di massima capacita' delle discenderie e massimo affollamento in banchina, ex norma UNI 7508. 2. Il progetto, prima della progettazione esecutiva, dovra' essere sottoposto al Comando Provinciale dei VV.F.F. per il parere di cui all'art. 3 del D.P.R. n. 151/11. 3. In riferimento a tutte le stazioni si prescrive di: Studiare il posizionamento del Banco Agente di Stazione (BAS) in modo che sia baricentrico rispetto alle tornellerie e adiacente al previsto varco per i passaggi degli abbonati e tale da permettere il controllo dei titoli di viaggio e il colloquio con i viaggiatori; Attestare, in sede di progettazione esecutiva, il grado di anti-sdrucciolevolezza delle pavimentazioni delle aree aperte al pubblico; Presentare, in sede di progettazione esecutiva, gli specifici elaborati tecnici attestanti il rispetto delle norme UNI 8686 (locali di servizio delle stazioni), UNI 9406 (atri di stazione), UNI 8097 (illuminazione di stazione) armonizzate con la norma CEI 64.8 di nuova emissione. 4. In riferimento alla Stazione Centro Direzionale si prescrive di: Sostituire la rampa di accesso al piano mezzanino con una gradinata, poiche' la rampa progettata non e' idonea all'utilizzo da parte dei portatori di handicap in quanto collega dislivelli maggiori di 3,20 m e non si ritiene sufficiente la prevista apposizione di cartelli dissuasivi; Assicurare l'utilizzo dell'attuale coppia di ascensori di collegamento del piazzale del Centro Direzionale con il piano mezzanino e la viabilita' di accesso ai parcheggi; Eliminare la seconda uscita verso via D'Aulisio, in quanto opera che non comporta alcun beneficio in ordine alla domanda trasportistica, dal momento che attualmente il completamento del Centro Direzionale non e' ancora in fase realizzativa. 5. In riferimento alla Stazione Tribunale si prescrive di: Prevedere, al piano mezzanino, i servizi igienici per il personale di servizio; Verificare in maniera puntuale una delle estremita' della banchina laterale, lato CDN, che dista oltre 50 metri dall'uscita piu' vicina, in contrasto con quanto previsto dal DM. 11 gennaio 1988. 6. Nella Stazione Poggioreale, in riferimento alle precedenti versioni progettuali, era stato prescritto che si dovesse prevedere un sistema di chiusura delle scale esterne che includesse anche le scale mobili. In risposta e' stata adottata la soluzione di eliminare il collegamento con scala mobile dall'ultima rampa dell'uscita prospiciente l'ingresso monumentale del cimitero, sostituendola con una semplice scala fissa. Si prescrive di studiare una soluzione che connubi l'opportunita' di dotare di scala mobile completa l'uscita prospiciente l'ingresso monumentale del cimitero con l'esigenza di includere la stessa in un idoneo sistema di chiusura dell'accesso metropolitano. 7. Nella Stazione Capodichino, stante la configurazione a pozzo della stazione e l'elevata profondita' del pozzo stesso, si prescrive che tutti i ballatoi e gli affacci del piano mezzanino siano protetti da balaustre con altezze minime pari a: 2,00 m per dislivelli oltre i 12 m; 1,30 m per dislivelli fino a 12 m. 8. Le banchine delle stazioni, per la caratteristica di essere tutte in curva, dovranno essere attentamente verificate, in funzione delle normative vigenti, con particolare riferimento all'iscrizione dei rotabili, alle conseguenti distanze orizzontali tra le porte degli stessi e il filo banchina, e alla necessita' di eventuali sussidi tecnologici per assicurare al Personale di Macchina la completa visione sulla banchina servita. 9. Dovra' essere elaborato uno studio delle dinamiche di allontanamento dei fumi dalle stazioni profonde e dalle gallerie tenendo conto delle osservazioni di cui sopra, nonche' delle interconnessioni con il deposito, e analizzando anche le fasi iniziali, dall'insorgere dell'incendio alla messa a regime del sistema di ventilazione. 10. Manufatto di ricovero: dovra' essere realizzata, mediante evacuatori di fumo e di calore, una netta soluzione di continuita' tra linea e manufatto di ricovero. Il sistema di segnalamento dovra' tenere conto delle problematiche connesse all'innesto in linea dei binari che portano al manufatto di ricovero. 11. Alimentazione: dovra' essere adeguato lo studio prodotto per quanto attiene la protezione nei confronti degli effetti delle correnti vaganti, in considerazione della contiguita' delle gallerie di linea 1 e di Circumvesuviana nella tratta interessata. 12. Anche in considerazione della circostanza che la valutazione di impatto archeologico si e' svolta nell'ambito della progettazione definitiva, si prescrive: ai fini di verificare la potenza del giacimento stratigrafico, la sua integrita' ed il suo rapporto con il contesto ambientale di pertinenza, una fase di indagini geo archeologiche, da eseguirsi preventivamente nelle stazioni Tribunale, Poggioreale, Capodichino, deposito dei treni di Poggioreale, manufatto di raccordo ed asta di manovra alle spalle della stazione Capodichino; sulla scorta dei risultati di tali prospezioni, l'esecuzione, prima della realizzazione delle paratie perimetrali, di saggi archeologici nelle aree descritte ed in quelle delle gallerie a cielo aperto; per quanto attiene alla stazione di Poggioreale e la contigua area del ricovero dei treni si ritengono particolarmente importanti, ai fini di una esaustiva valutazione della compatibilita' delle opere previste, una congrua campagna di carotaggi archeologici e saggi di adeguata estensione. 13. Si prescrive che venga effettuata una preventiva opera di bonifica da ordigni esplosivi residuati bellici, nel rispetto dell'art. 22 del decreto legislativo n. 66 del 15 marzo 2010, modificato dal decreto legislativo n. 20 del 24 febbraio 2012, ovvero secondo le prescrizioni che saranno emanate, previa richiesta, dal competente Reparto infrastrutture. Una copia del Verbale di Constatazione, rilasciato dal predetto Reparto dovra' essere inviato anche al Comando militare Esercito competente per territorio. 14. Dovranno essere rispettate le disposizioni contenute nella circolare dello Stato maggiore della difesa n. 146/394/4422 del 9 agosto 2000, «Opere costituenti ostacolo alla navigazione aerea, segnaletica e rappresentazione cartografica», la quale, ai fini della sicurezza di voli a bassa quota, impone obblighi gia' con riferimento ad opere: di tipo verticale con altezza dal piano di campagna uguale o superiore a 15 metri (60 metri nei centri abitati); di tipo lineare con altezza dal piano di campagna uguale o superiore a 15 metri; di tipo lineare costituite da elettrodotti a partire da 60 KV. 15. Dovra' essere osservato quanto disposto dal decreto ministeriale LL.PP. del 4 maggio 1990, per eventuali sottopassi di altezza libera inferiore a 5 metri. 16. Si prescrive l'osservanza di quanto disposto dal decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 «Codice dei beni culturali e del paesaggio» con specifico riferimento ai beni culturali di peculiare interesse militare. 17. Attesa la vicinanza alla canna ex Circumvesuviana dei pozzi drenanti impiegati per l'abbassamento della quota di falda nella canna della Metropolitana di Napoli, dovra' essere predisposto un monitoraggio continuo ante, in itinere e post operam, delle aree sottese al sedime della canna ex Circumvesuviana, i cui oneri saranno a carico di MN S.p.A. 18. Occorre che venga prodotta una dettagliata relazione idro-geologica al fine di accertare che l'impermeabilizzazione della canna di galleria della Metropolitana di Napoli non comporti necessariamente l'impermeabilizzazione anche della canna di ex Circumvesuviana, per effetto della variazione della falda freatica. 19. E' necessario predisporre opportuni interventi di consolidamento statico che tengano conto del diverso comportamento strutturale nella fase transitoria, ove per la realizzazione delle opere di Metropolitana di Napoli (nuova canna) sono previste strutture provvisionali che impattano direttamente con le strutture preesistenti della canna ex Circumvesuviana. In tali casi e' necessario assicurare un monitoraggio strutturale continuo della canna ex Circumvesuviana. 20. Atteso che l'intervento di adeguamento strutturale della Stazione Centro Direzionale comporta la realizzazione e/o implementazione di nuove strutture su aree di Circumvesuviana, adibite ad impianti tecnologici in esercizio, gli oneri per lo spostamento degli impianti tecnologici saranno a carico di MN S.p.A. 21. Gli eventuali futuri interventi di manutenzione della canna di galleria ex Circumvesuviana non dovranno essere assoggettati ad oneri derivanti dalla soggezione di esercizio della attigua linea 1 della Metropolitana di Napoli. 22. Trattandosi di opere ricadenti nella fascia di rispetto ferroviario, i futuri rapporti intercorrenti tra le Amministrazioni di MN S.p.A., Comune di Napoli, Regione Campania ed EAV (ex Circumvesuviana), dovranno essere disciplinati da apposita convenzione, a titolo oneroso per MN S.p.A., ai sensi e per gli effetti del D.P.R. n. 753/1980. 23. Dovra' sempre essere assicurata la continuita' e la regolarita' dell'esercizio ferroviario ex Circumvesuviana; qualora condizioni particolari impongano limitazioni alla precedente condizione, le stesse dovranno essere autorizzate da EAV s.r.l. 24. L'utilizzo di parte dell'area della dismessa sede ferroviaria di Poggioreale della ex Circumvesuviana, su cui insistono beni immobili (ex fabbricato viaggiatori, etc.), al fine di consentire la realizzazione del manufatto di ricovero rotabili della Metropolitana di Napoli, cosi' come previsto nel progetto de quo, e' subordinato al ripristino dello status quo al termine dei lavori, salvo diverso avviso dell'AGC Trasporti della Regione Campania e dell'Agenzia del Demanio, nonche' al ristoro ad EAV del mancato reddito per indisponibilita' dei beni da occupare. 25. Relativamente alla Stazione Capodichino e, in particolare, alla gestione delle servitu' sul sedime aeroportuale ed alle inevitabili interferenze si prescrive quanto segue: la stazione della metropolitana dovra' prevedere uscite che non vadano ad impattare con la viabilita' aeroportuale; l'ubicazione di tali uscite dovra' essere individuata di concerto con la Societa' GESAC S.p.A.; dovra' essere istituito un coordinamento costante tra la direzione dei lavori, la Societa' GESAC e la Direzione Aeroportuale; il pozzo di attacco della galleria da lato di Via Di Vittorio coinvolge parte del sedime in area air sfide. L'impiego delle attrezzature ivi previste potrebbe determinare l'interferenza con i piani di decollo e di atterraggio, pertanto la corsa del carroponte dovra' essere bloccata in modo da evitare con certezza tale sforamento; l'impianto di cantiere dovra' essere dotato di segnaletica cromatica diurna e notturna, come da regolamento ENAC; dovra' essere esclusa l'emissione di polveri e fumi in quanto pericolosi per la navigazione aerea e la predisposizione del cantiere dovra' essere compatibile con i tempi necessari per la pubblicazione delle informazioni aeronautiche; dovra' essere predisposta una analisi delle interferenze elettromagnetiche sugli apparati per la navigazione aerea e detta analisi dovra' essere validata dall'ENAV ed approvata dall'ENAC. 26. In sede di progettazione esecutiva l'intervento dovra' essere adeguato alle risultanze, in termini di accessibilita', del redigendo Piano di Sviluppo Aeroportuale. 27. I lavori e/o le opere e/o l'occupazione delle aree, dovranno rispettare fedelmente quanto previsto negli elaborati grafici riportati in premessa e pertanto qualsiasi esigenza di variazione risultasse necessaria in corso d'opera, dovra' essere comunicata all'Agenzia del Demanio per la preventiva obbligatoria approvazione, con espresso divieto di eseguire opere e/o svolgere attivita' che possano essere in contrasto con altre leggi e regolamenti vigenti, con particolare riguardo a quelle in materia di edificabilita' dei suoli e dell'ambiente. 28. Le opere a realizzarsi non dovranno produrre effetti dannosi alla restante proprieta' demaniale. 29. In merito alla viabilita' di accesso alla Stazione Capodichino si prescrive quanto segue: La viabilita' prevista nel Progetto, relativa alle aree esterne e di avvicinamento all'Aerostazione (forecourt), dovra' essere modificata, di intesa con ENAC (Ente Nazionale per l'Aviazione civile) e GESAC, con un nuovo sistema di viabilita' unidirezionale ad anello, con i relativi adeguamenti infrastrutturali necessari su Viale Fulco Ruffo di Calabria e Viale Umberto Maddalena (rispettivamente nuovi punti di accesso e uscita della viabilita' aeroportuale), che interessera' anche le aree del demanio militare che saranno all'uopo trasferite a sedime aeroportuale civile e concesse alla GESAC. In particolare per quanto riguarda Viale Fulco Ruffo gli adeguamenti infrastrutturali funzionali alla nuova viabilita' aeroportuale dovranno riguardare: a) realizzazione di una nuova rotatoria all'intersezione con Via Oreste Salomone e rampe di accesso/uscita alla tangenziale di Napoli; b) modifica della sezione stradale al fine di realizzare una viabilita' a carreggiata unica a tre corsie e ad unico senso di marcia. Per quanto riguarda invece Viale Umberto Maddalena gli adeguamenti infrastrutturali funzionali alla viabilita' aeroportuale dovranno riguardare: a) realizzazione di un nuovo sottopasso stradale per l'attraversamento di Viale Umberto Maddalena e collegamento alla tangenziale (uscita di Secondigliano) attraverso una nuova intersezione a rotatoria su Viale Umberto Maddalena in prossimita' di Via De Giaxa; b) allargamento a tre corsie per senso di marcia del tratto di strada di Viale Umberto Maddalena tra la nuova rotatoria e il Terminal Merci dell'Aeroporto con inserimento di un nuovo ramo per la manovra di inversione. Le aree intercluse all'interno dell'anello della viabilita' saranno specializzate per riproteggere indispensabili servizi aeroportuali fra i quali quelli oggi presenti nelle aree di proprieta' oggetto dell'esproprio per la realizzazione della stazione della metropolitana, quali lo stazionamento dei charter bus. Allo scopo di garantire il mantenimento della necessaria funzionalita' ed operativita' dell'Aeroporto la nuova viabilita' aeroportuale e gli adeguamenti infrastrutturali delle aree esterne dovranno essere realizzati secondo la tempistica concordata con GESAC, tenendo conto delle priorita' temporali gia' condivise con il Comune. 30. Il Soggetto aggiudicatore, in merito al trasferimento di aree a sedime aeroportuale in concessione a GESAC, dovra' provvedere all'avvio, previa intesa nel rispetto delle competenze istituzionali dell'ENAC, delle procedure necessarie: a) al trasferimento delle aree del demanio aeronautico militare al demanio aeronautico civile da assegnare in concessione alla GESAC; b) all'estensione delle aree di sedime aeroportuale su Viale Fulco Ruffo di Calabria a partire dalla nuova intersezione rotatoria tra Viale Fulco Ruffo di Calabria e Via Oreste Salomone e rampe della tangenziale compresa la nuova viabilita' di accesso alla US. Navy/Atitech che include un tratto di Via del Riposo da adeguare. In alternativa alle previsioni di cui al punto b), si prescrive che venga affidata dal Comune di Napoli alla GESAC, attraverso apposito atto convenzionale, la concessione per la gestione di tali tratti di viabilita'; i relativi costi saranno recuperati nel processo di determinazione delle tariffe aeroportuali, previa autorizzazione di ENAC, o in alternativa considerati nel suddetto atto convenzionale. 31. Il progetto dovra' prevedere che, per gli stalli sottratti in ragione delle costruende infrastrutture e della nuova viabilita', il Comune realizzi un parcheggio multipiano di circa 500 stalli in gestione a GESAC nelle aree del demanio militare da acquisire al demanio aeroportuale civile, impegnandosi altresi' ad esprimersi favorevolmente all'eventuale estensione della capacita' di tale parcheggio a spese di GESAC. 32. Il progetto del parcheggio di interscambio/Bus Terminal incluso nel "Progetto di completamento" dovra' essere modificato come segue: a) il parcheggio dovra' prevedere solo due piani interrati; b) la capacita' massima del parcheggio non dovra' superare i 300 posti auto; c) dovranno essere ridotti gli stalli autobus per linee regionali ed interregionali previsti, dagli attuali 34 a massimo 12 stalli complessivi localizzati in superficie; d) la gestione del parcheggio dovra' essere affidata alla GESAC attraverso la definizione di appositi atti convenzionali con il Comune di Napoli concordando una politica tariffaria idonea ad evitare una flessione dell'utilizzo dei parcheggi gia' realizzati presso il sedime aeroportuale a servizio dell'utenza. 33. Il soggetto aggiudicatore dovra' predisporre, d'intesa con GESAC un piano che definisca: a) modalita' e tempi dei lavori (cantierizzazione e fasizzazione dei lavori) per minimizzare l'impatto sull'operativita' aeroportuale; b) la successione temporale degli interventi da realizzare inclusi quelli relativi alla nuova viabilita' ed alle opere compensative. Dovranno essere, inoltre, predisposte adeguate soluzioni progettuali per realizzare, durante la fase dei lavori, accessi indipendenti per l'ingresso e l'uscita dal cantiere della nuova stazione della metropolitana in modo da non gravare sulla viabilita' di accesso e uscita dall'aeroporto. 34. Il soggetto aggiudicatore dovra' favorire la ricollocazione delle volumetrie che verranno sottratte alla GESAC per la realizzazione della stazione della metropolitana, pari a circa metri cubi 95.000, anche valutando favorevolmente il piano di sviluppo aeroportuale per quanto attiene alla ricollocazione delle suddette volumetrie, provvedendo alternativamente: a) a rilasciare alla GESAC concessione edilizia sui suoli di proprieta' della stessa per la ricollocazione della suddetta volumetria con destinazioni compatibili con le esigenze prima espresse (turistiche, operative, commerciali, ecc.); b) a concedere alla GESAC l'utilizzo parziale della predetta cubatura consentendo l'edificazione di immobili commerciali o uffici in sopraelevazione - fino a tre piani - sul parcheggio di interscambio, previa acquisizione del diritto di superficie. 35. Il soggetto aggiudicatore dovra': a) ridurre considerevolmente - anche grazie alla limitazione dell'area prevista per lo stazionamento dei bus regionali ed interregionali - le aree di esproprio attualmente di proprieta' GESAC, in modo da mantenere una porzione di dette aree pari a circa 9000 mq per la ricollocazione di strutture e servizi; b) mantenere la concessione in capo a GESAC relativamente alle aree per le quali e' prevista in progetto l'occupazione per il percorso di collegamento. 36. Il soggetto aggiudicatore dovra' impegnarsi a non consentire nelle aree esterne alla stazione metropolitana lo svolgimento di attivita' commerciali, e ad affidare alla GESAC, anche attraverso appositi atti convenzionali, le attivita' relative alla manutenzione e decoro di dette aree. Gli oneri relativi a tali attivita' saranno recuperati nel processo di determinazione delle tariffe aeroportuali, previa autorizzazione dell'ENAC, o resteranno a carico del soggetto aggiudicatore. 37. Durante l'esecuzione dei lavori di costruzione della stazione dovra' essere garantita la continuita' dell'esercizio tranviario di attraversamento dell'emiciclo di Poggioreale, per garantire i collegamenti tra via Poggioreale e via Stadera. 38. La verifica di congruita' dei recapiti finali delle acque di pioggia dovra' essere effettuata dall'ente gestore degli stessi. 39. La risoluzione di interferenze riguardanti le canalizzazioni telefoniche di proprieta' Telecom Italia dovra' avvenire, non tramite la costruzione di un cunicolo condiviso in sostituzione delle canalizzazioni esistenti ma, bensi', con la costruzione di una canalizzazione di pari potenzialita' in sostituzione di quella esistente. 40. E' necessario condurre specifiche indagini di caratterizzazione nonche' stimare i volumi di scavo relativamente alla cosiddetta sacca di terreno per la quale e' stato accertato un inquinamento da idrocarburi in posizione interessata dalla realizzazione della stazione Tribunale. 41. Condurre ulteriori indagini integrative a corredo del progetto esecutivo, sia per quanto riguarda la natura dei terreni, sia relativamente allo studio della falda. 42. In sede di progetto esecutivo si prescrive di redigere il piano di monitoraggio da sottoporre alla autorita' competente, nonche' di' provvedere al continuo monitoraggio della falda in corso d'opera a mezzo di una rete di piezometri, nel rispetto dell'art. 28 del d.lgs. n. 152/2006. 43. In sede di progetto esecutivo si dovra' provvedere alla modellazione del fenomeno di emungimento della falda a mezzo di well point e pozzi drenanti in relazione agli effetti su fabbricati e manufatti preesistenti; in corso d'opera occorrera' il continuo monitoraggio dei cedimenti indotti dalle operazioni di aggottamento. 44. Si prescrive di giustificare l'utilizzo, per gli scavi di diaframmi in c.a., dei fanghi bentonitici in luogo dei fanghi polimerici tensioattivi; 45. Si prescrive di presentare alla competente UOD Regionale la rielaborazione aggiornata ed adeguata del piano di utilizzo ai sensi del D.M. n. 161/2012, privilegiando il riutilizzo ed il recupero dei materiali. 46. Dovra' essere sviluppato ulteriormente in sede di progettazione esecutiva il piano di cantierizzazione in cui siano approfondite, anche con riferimento ai dati del piano di utilizzo, le tematiche relative alle aree per l'installazione dei campi principali e secondari, le aree per lo stoccaggio temporaneo in cantiere dei materiali da costruzione, dei materiali di scavo da smaltire e/o riutilizzare, dei rifiuti, le modalita' di accesso alle arre dove svolgere i lavori (piste di cantiere temporanee varchi, accessi), i mezzi ed i veicoli usati con i relativi volumi di traffico per l'approvvigionamento di materiali, per la movimentazione dei materiali sia destinati al riutilizzo che allo smaltimento/trattamento, anche ai fini dell' ottenimento delle necessarie autorizzazioni in termini di viabilita' cittadina; il medesimo piano di cantierizzazione dovra' in oltre contenere adeguati presidi ed accorgimenti ambientali atti a minimizzare gli impatti, nonche' le soluzioni tecniche da adottare affinche' sia ripristinato lo stato dei luoghi circostanti nelle condizioni ante operam (dismissione aree di cantiere, piste di accesso, ecc.). 47. Con riferimento alle verifiche dei sistemi di drenaggio e smaltimento delle acque meteoriche, sviluppate con periodo di ritorno T=50 anni, dovranno essere specificati gli adeguati ricettori finali. Per eventi piu' rari e' necessario dettagliare piani di emergenza a tutela della pubblica incolumita'. 48. Entro 8 mesi a far data dall'inizio dei lavori, il Comune di Napoli si impegna a redigere il progetto definitivo della tratta Capodichino-Di Vittorio (staz. esclusa), corredato da un'analisi tecnica che attesti l'idoneita' della soluzione progettuale proposta (a singola canna e/o a doppia canna) per il sotto attraversamento della pista dell'aeroporto di Capodichino. Tale progettazione ha il fine di consentire l'indispensabile chiusura dell'anello metropolitano fino a Secondigliano, e dovra' assicurare che la soluzione tecnologica inerente alla tratta Centro Direzionale-Capodichino sia compatibile e congruente con quella adottata nella tratta Capodichino-Di Vittorio, anche in funzione della successiva tratta Di Vittorio-Secondigliano. Tale progettazione dovra' essere corredata di tutti i pareri tecnico-amministrativi atti a permetterne l'approvazione, ai sensi e per gli effetti dell'art. 166 del d.lgs. n. 163/2006. 49. Per accelerare i tempi di realizzazione di tutta la tratta Capodichino-Di Vittorio-Secondigliano, indispensabile alla chiusura totale dell'anello della metropolitana di Napoli, i soggetti attuatori, si impegnano ad unificare le procedure realizzative della tratta indicata in capo ad un solo soggetto attuatore, ed alla possibilita' di ricercare eventuali risorse nell'ambito dei finanziamenti comunitari o anche facendo ricorso a forme di defiscalizzazione, tenendo comunque impegnato il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti a finanziare la tratta Capodichino-Di Vittorio (stazione esclusa), facendo ricorso alle disponibilita' finanziarie di cui all'art. 18, comma 1 del d.l. n. 69/2013, per una somma fino a 42,4 milioni di euro 50. Comune di Napoli si impegna altresi' ad assicurare che la tratta Capodichino-Di Vittorio (stazione esclusa) venga realizzata in funzione dei tempi previsti per la realizzazione della tratta Centro Direzionale-Capodichino. 51. Nell'ambito delle opere per la stazione di Poggioreale, lo specifico progetto di restauro dell'edificio della Dogana, dichiarato di interesse storico e artistico con D.P.R. n. 88 del 12 giugno 2007, nonche' la sistemazione dell'emiciclo, costituiranno parte integrante del programma di intervento. Raccomandazioni - Seconda parte 52. Si raccomanda di prevedere, nell'ambito del mezzanino di stazione, appositi spazi informativi nel rispetto della norma UNI 11168-1. 53. Vista la ridotta capacita' di accumulo delle aree protette al piano banchina (comprese fra il dispositivo di ostacolo ai fumi e le scale fisse e mobili), pur se rispondenti ai minimi previsti dal D.M. 11 gennaio 1988, si raccomanda di adottare provvedimenti atti ad ampliare il piu' possibili tale aree, in coerenza con quanto gia' prescritto per analoghe situazioni in talune stazioni della tratta "Dante - Garibaldi". 54. Si raccomanda che le soluzioni adottate, in riferimento agli impianti generali, siano sempre supportate dai necessari piani di manutenzione, prevedendo le eventuali attrezzature per l'attuazione degli stessi, fermo restando che dovranno essere privilegiate soluzioni che consentano la semplificazione delle operazioni di manutenzione. 55. Nell'ambito della progettazione e costruzione della stazione ferroviaria della Metropolitana 1 "Aeroporto Capodichino", si raccomanda di prevedere almeno 4 stalli di sosta per lo stazionamento di due autolinee, da assegnare all'A.N.M. all'atto della messa in esercizio. 56. Nell'ambito della progettazione e costruzione della stazione ferroviaria della Metropolitana di "Poggioreale", si raccomanda di prevedere almeno 4 stalli di sosta per lo stazionamento di due autolinee, oltre gli spazi per capolinea tranviario, come attualmente gia' in essere, ed un binario di sorpasso.