IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIIO DEI MINISTRI Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni, recante "Disciplina dell'attivita' di governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri"; Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, e successive modificazioni, recante ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri, a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59; Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, recante norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni pubbliche; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1 ottobre 2012 e successive modificazioni, concernente l'ordinamento delle strutture generali della Presidenza del Consiglio dei ministri; Visto l'art. 10 del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125; Visto, in particolare, il comma 5 del citato art. 10, in base al quale le cinquanta unita' di personale assegnate alla Presidenza del Consiglio dei ministri sono organizzate in una struttura dedicata, disciplinata ai sensi dell'art. 7, comma 3, del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 9 luglio 2014, recante approvazione dello Statuto dell'Agenzia per la coesione territoriale; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 4 novembre 2014, con il quale la dr.ssa Maria Ludovica Agro' e' stata nominata Direttore dell'Agenzia per la coesione territoriale; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 19 novembre 2014, di riorganizzazione del Nucleo tecnico di valutazione e verifica degli investimenti pubblici, di cui all'art. 3, comma 5, del decreto legislativo 5 dicembre 1997, n. 430; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 15 dicembre 2014 con il quale sono state trasferite alla Presidenza del Consiglio dei ministri e all'Agenzia, sulla base delle funzioni rispettivamente attribuite, le risorse umane, finanziarie e strumentali del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica del Ministero dello sviluppo economico ad eccezione di quelle afferenti alla direzione generale per l'incentivazione delle attivita' imprenditoriali; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 15 dicembre 2014 di modifica al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1 ottobre 2012, recante "Ordinamento delle strutture generali della Presidenza del Consiglio dei ministri"; Informate le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative; Visti i decreti del Presidente del Consiglio dei ministri 22 febbraio 2014 e 23 aprile 2014, con i quali al Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, dott. Graziano Delrio, e' stata conferita la delega per talune funzioni di competenza del Presidente del Consiglio dei ministri e, fra le altre, quelle in materia di politiche per la coesione territoriale, nonche' quelle di cui al citato art. 10 del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101; Decreta: Art. 1 Dipartimento per le politiche di coesione 1. Il Dipartimento per le politiche di coesione e' la struttura di supporto al Presidente che opera nell'attivita' funzionale al coordinamento, alla programmazione ed all'attuazione delle politiche di coesione e di sviluppo territoriale. 2. Il Dipartimento, in particolare: a) propone misure di coesione e di sviluppo regionale da realizzarsi con risorse aggiuntive dei Fondi strutturali comunitari e del Fondo per lo Sviluppo e la coesione, elaborando i dati relativi alla loro attuazione; b) svolge attivita' di programmazione finanziaria degli interventi in materia di coesione; c) supporta l'Autorita' politica nei rapporti con le istituzioni dell'Unione europea e con le Amministrazioni nazionali per le attivita' di definizione e programmazione delle politiche di coesione; d) istruisce e predispone le proposte relative alle misure straordinarie volte ad accelerare gli interventi, al fine della tempestiva utilizzazione delle risorse assegnate; e) vigila sull'Agenzia per la coesione territoriale; f) svolge compiti di coordinamento ed attivazione del contratto istituzionale di sviluppo; g) elabora proposte di atti deliberativi al CIPE relativi alle attivita' di competenza.