Allegato III I. Principi in materia di fissazione del carico 1. La fissazione del carico e' in grado di resistere alle seguenti forze risultanti da accelerazioni/decelerazioni del veicolo: in direzione di marcia: 0,8 volte il peso del carico e in direzione laterale: 0,5 volte il peso del carico e in direzione contraria a quella di marcia: 0,5 volte il peso del carico e deve, in generale, impedire l'inclinazione o il ribaltamento del carico. 2. La distribuzione del carico tiene conto dei carichi massimi autorizzati per asse e dei carichi minimi per asse necessari entro i limiti della massa massima autorizzata del veicolo, in linea con le disposizioni legali in materia di pesi e dimensioni dei veicoli. 3. Nel fissare il carico va tenuto conto dei requisiti relativi alla resistenza di determinati componenti del veicolo, quali le pareti anteriore, laterali e posteriore, i montanti o i punti di ancoraggio, qualora tali elementi siano utilizzati per la fissazione del carico. 4. Per la fissazione del carico possono essere utilizzati, anche in combinazione tra loro, uno o piu' dei seguenti metodi: immobilizzazione, bloccaggio (locale/generale), ancoraggio diretto, ancoraggio per attrito. 5. Norme applicabili: =========================================== | Norma | Descrizione | +===============+=========================+ | |Calcolo delle forze di | |- EN 12195-1 |ancoraggio | +---------------+-------------------------+ |- EN 12640 |Punti di ancoraggio | +---------------+-------------------------+ | |Resistenza della | |- EN 12642 |struttura del veicolo | +---------------+-------------------------+ | |Cinghie di tessuto di | |- EN 12195-2 |fibra chimica | +---------------+-------------------------+ |- EN 12195-3 |Catene di ancoraggio | +---------------+-------------------------+ | |Funi di ancoraggio di | |- EN 12195-4 |acciaio | +---------------+-------------------------+ |- ISO 1161, ISO| | |1496 |Contenitore ISO | +---------------+-------------------------+ |- EN 283 |Casse mobili | +---------------+-------------------------+ |- EN 12641 |Teloni impermeabili | +---------------+-------------------------+ |- EUMOS 40511 |Pali Montanti | +---------------+-------------------------+ | |Imballaggio per il | |- EUMOS 40509 |trasporto | +---------------+-------------------------+ II. Controllo della fissazione del carico 1. Classificazione delle carenze. Le carenze sono classificate in uno dei seguenti gruppi di carenze: carenza lieve: una carenza lieve si verifica quando il carico e' stato fissato correttamente ma potrebbero essere opportuni consigli di prudenza, carenza grave: una carenza grave si verifica quando il carico non e' stato fissato adeguatamente ed esiste un rischio di movimenti significativi o di ribaltamento del carico o di parti di esso, carenza pericolosa: una carenza pericolosa si verifica quando la sicurezza stradale e' minacciata direttamente da un rischio di caduta del carico o di parti di esso o da un pericolo derivante direttamente dal carico o da un pericolo immediato per le persone. In presenza di piu' carenze, il trasporto e' classificato nel gruppo di carenze di maggiore gravita'. Qualora si verifichino piu' carenze di cui si prevede che i loro effetti combinati debbano intensificarsi a vicenda, il trasporto e' classificato nel gruppo di carenze di livello superiore. 2. Metodi di controllo. Il metodo di controllo consiste in un esame visivo dell'utilizzazione corretta di procedimenti appropriati in misura adeguata per fissare il carico e/o nella misurazione delle forze di tensione, nel calcolo dell'efficienza della fissazione e nel controllo di certificati, se del caso. 3. Valutazione delle carenze. La tabella 1 riporta le regole che possono essere applicate durante un controllo della fissazione del carico per determinare se il trasporto avvenga in condizioni accettabili. La categorizzazione delle carenze e' determinata, caso per caso, sulla base delle classificazioni di cui al presente capo, sezione 1. I valori riportati nella tabella 1 hanno carattere indicativo e dovrebbero essere considerati come linee guida per determinare la categoria di una data carenza in funzione delle circostanze specifiche, in particolare secondo il carattere del carico, e a discrezione dell'ispettore. In caso di trasporto che rientri nell'ambito di applicazione della direttiva 95/50/CE del Consiglio (1) , possono essere applicate prescrizioni piu' specifiche. Tabella 1 Parte di provvedimento in formato grafico (1) Direttiva 95/50/CE del Consiglio, del 6 ottobre 1995, sull'adozione di procedure uniformni in materia di controllo dei trasporti su strada di merci pericolose (GU L 249 del 17 ottobre 1995, pag. 35).