(Allegato)
                                                             Allegato 
 
                 MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO 
 
              DIREZIONE GENERALE ATTIVITA' TERRITORIALI 
 
             DIVISIONE  II - Affari generali e giuridici 
 
           PROGETTO TECNICO E PIANO ECONOMICO-FINANZIARIO 
 
 
Il management dello spettro radioelettrico. 
 
    La gestione dello spettro radioelettrico si' compone di una serie
di procedure tecniche ed amministrative che hanno  lo  scopo  di  far
lavorare nel modo piu' efficiente i  servizi  di  radiocomunicazioni,
impresa sempre piu' impegnativa al crescere vorticoso  del  numero  e
dei tipi di' servizi radio e considerato, come tutti  sanno,  che  lo
spettro radioelettrico e' una risorsa limitata. Un ruolo fondamentale
nel  processo  di  management  dello  spettro  radio   e'   assegnato
all'attivita' di  radio  monitoring  che,  se  efficacemente  svolta,
consente di fare operare in modo ottimale servizi radio in assenza di
interferenze dannose, volute o involontarie. L'efficienza dell'intero
system management dello spettro radioelettrico dipende quindi  sempre
piu', dalla qualita' del radio monitoring. 
 
Radio monitoring. 
 
    Il monitoraggio non e' utile solamente come strumento tecnico nel
campo delle misure dei parametri di trasmissione delle stazioni radio
operanti  sul  territorio  e  nel  certificare   le   caratteristiche
elettromagnetiche dei siti, ma costituisce anche uno degli stadi  nel
processo di assegnazione delle frequenze e degli obiettivi  correlati
a tali assegnazioni (es. lo sviluppo di, nuovi. servizi).  L'uso  dei
dati  acquisiti  attraverso  dei   calcoli   teorici   di   copertura
elettromagnetica ed il radio monitoring, consentono di ottimizzare la
distribuzione delle frequenze tenendo conto della  reale  occupazione
dello spettro radioelettrico. Di seguito gli obiettivi che si propone
il radio monitoring: 
      attuazione delle misure e del controllo riguardanti i parametri
di emissione  di  determinati  apparati  radioelettrici,  valutazione
della conformita' dei parametri dei segnali radio all'uso  consentito
dello spettro radioelettrico e ai valori fissati dalla  legge  e  dai
regolamenti internazionali sottoscritti dall'Italia; 
      identificazione e ricognizione delle  sorgenti  radioelettriche
cosiddette  non  collaborative  comprendenti   apparati   radio   non
autorizzati e abusivi  che  producono  le  interferenze  che  vengono
rilevate dai sistemi di monitoraggio; 
      radiogoniometria e radiolocalizzazione delle sorgenti abusive e
delle sorgenti origine di interferenze radio; 
      regolare  sorveglianza  radio  di  frequenze   usate   per   la
trasmissione di segnali di emergenza e pericolo; 
      determinazione dell'intensita'  di  occupazione  dello  spettro
radio elettrico in determinati intervalli di frequenza o canali  come
risultato della funzione di sorveglianza svolta; 
      miglioramento della performance di registrazione e  di  analisi
dei  dati  derivati  dalla  sorveglianza  e  dalle  misure,   tramite
aggiornamento di un data base delle frequenze radio. 
 
L'aggiornamento  dei  sistemi  di  radio  monitoring  come   elemento
  fondamentale   per   una   efficiente   gestione   dello    spettro
  radioelettrico. 
 
    Ai giorni nostri, nuovi sistemi  di  radiocomunicazione  e  nuove
tecnologie di comunicazioni radio, vengono  implementati  con  sempre
maggiore  frequenza.  Questo  significa  che  il  ruolo   del   radio
monitoring non puo' essere sottovalutato. Vi sono  parecchie  ragioni
per  questo:  un  numero  sempre  crescente  di  apparati  per  radio
comunicazioni, una grande diversita' di radio interferenze con  varie
caratteristiche e altrettante modalita' di presentazione. E' ben noto
come  nelle  grandi  citta'  esistano  scenari  elettromagnetici   di
particolare complessita' e come il rapido progresso nel  campo  delle
comunicazioni mobili renda  ancora  piu'  difficile  il  processo  di
identificazione  delle  sorgenti  di   interferenza,   principalmente
perche' la maggior parte delle apparecchiature di radio monitoring in
uso non  sono  in  grado  di  competere  con  i  recenti  sviluppi  e
innovazioni nel campo delle tecnologie delle radiocomunicazioni. 
    Le summenzionate circostanze impongono di  rafforzare  le  misure
nel  campo  del  controllo  dello  spettro  radio  elettrico   e   di
incentivare il rinnovo del parco delle  apparecchiature  dedicate  al
radio monitoring, seguendo  le  evoluzioni  tecniche  e  introducendo
nuovi sistemi ed apparecchiature di alta qualita'.  Questo  significa
che  un  efficiente  adeguamento  dei  sistemi  di  monitoraggio   e'
fondamentale per operare con successo  nel  campo  della  tecnica  di
sorveglianza dello spettro. 
 
Gestione tecnica dello spettro radio. 
 
    Il  compito  di  svolgere  l'attivita'  di  radio  monitoring  e'
affidato al Ministero dello sviluppo economico.  In  particolare  sul
territorio  nazionale  la  competenza  e'  affidata  alla   Direzione
generale  per  le  attivita'  territoriali  attraverso   le   proprie
strutture tecniche dedicate, i cosiddetti Centri di  controllo  delle
emissioni   radioelettriche,   facenti   capo   ai   15   Ispettorati
territoriali   presenti   sul   tutto   il   territorio    nazionale.
L'attribuzione dei diversi  servizi  radio  nelle  diverse  bande  di
frequenza e' riportato nel  Piano  nazionale  di  ripartizione  delle
radiofrequenze,   piano   elaborato    dalla    Direzione    generale
pianificazione e gestione dello spettro radioelettrico in seguito  ad
accordi  internazionali  definiti  in  ambito  ITU-R   (International
Telecommunication Union - settore radio). Il provvedimento in  parola
determina le frequenze attribuite ai diversi servizi, precisando  che
le indicazioni contenute nel Piano stesso determinano le frequenze su
cui possono  operare  le  apparecchiature  radio;  nel  contempo,  le
operazioni  di  radiomonitoring  consentono  la  supervisione   dello
spettro radio elettrico, sia per ragioni di prevenzione di  eventuali
interferenze, sia per identificare le sorgenti interferenti. 
 
Il ruolo del radio monitoring. 
 
    Nelle nazioni sviluppate, da tempo, viene svolta  l'attivita'  di
radio monitoring. Il suo ruolo, con il tempo,  e'  divenuto  via  via
piu'   importante   di   pari    passo    con    l'evolversi    delle
telecomunicazioni.  Questo  e'  confermato  dal   fatto   che   l'ITU
(International Telecommunication Union) pone  particolare  attenzione
allo sviluppo del radio monitoring. La situazione in Italia, come  in
altre nazioni, si e' fatta  piu'  critica  con  l'introduzione  delle
nuove tecnologie di tipo digitale:  nella  telefonia  mobile,  LTE  e
UMTS,  con  la  prospettiva   a   medio   termine   di   un'ulteriore
significativa evoluzione alle cosiddette Reti  SG.  Nel  campo  della
radiodiffusione televisiva terrestre, la ormai quasi certa evoluzione
dello standard attuale da DVB-T a DVB-T2, portera' all'uso di nuovi e
piu' performanti  Codificatori  televisivi  digitali,  all'incremento
della qualita' dei segnali audio-video, con l'implementazione stabile
dello standard HD (High Definition) e UHD (Ultra High  Definition)  o
4K.  Analogamente,  nel  settore  della  radiodiffusione  sonora,  e'
prevista la migrazione delle attuali stazioni  radio  analogiche  che
operano in FM, al nuovo standard DAB. In ogni caso si assiste, ed  in
futuro la tendenza sara' ancora maggiore, ad un proliferare di  tutte
quelle tecnologie radio digitali che permettono  o  permetteranno  un
accesso alla rete Internet wireless a larga o larghissima  banda  con
velocita' di trasmissione dati nell'ordine dei Gb/s. In questo quadro
cosi' affollato e complesso  dal  punto  di  vista  radioelettrico  i
gruppi tecnici operativi, addetti ai  compiti  di  radio  monitoring.
devono  essere  dotati  di  apparati  di   misura   professionali   e
all'avanguardia. 
    Detta   dotazione   garantirebbe   la   determinazione    e    la
localizzazione delle sorgenti interferenti nocive ed il  monitoraggio
continuativo  e  pervasivo  dello  spettro  radio.   Questi   servizi
assicurerebbero un'efficace  fruizione  da  parte  dei  concessionari
delle bande di frequenza assegnate. 
 
Funzionalita' di una rete di radio monitoring. 
 
    Precedentemente si e' cercato di descrivere la situazione attuale
del monitoraggio delle  radio  frequenze  e  del  ruolo  fondamentale
giocato dal  radio  monitoring  per  una  efficiente  gestione  dello
spettro radioelettrico, ma anche la complessita'  e  la  densita'  di
servizi radio presenti sul territorio. 
    I compiti tecnici di radio monitoring sono attualmente svolti  da
centri di monitoraggio,  per  lo  piu'  presidiati,  e  da  automezzi
attrezzati a laboratorio mobile per il radio monitoring.  Nell'ambito
della  pianificazione  e  del  processo  di   modernizzazione   delle
strutture operanti sul territorio nel campo del  monitoraggio  radio,
assume notevole importanza la  creazione  di  una  rete  dedicata  al
monitoraggio dello spettro radioelettrico. 
 
Obiettivi della rete di radio monitoraggio. 
 
    L'idea di attuare il controllo dello spettro radioelettrico nasce
dall'esigenza di  assicurare  un'efficace  azione  di  controllo,  di
acquisire  importanti   informazioni   e   di   una   piu'   corretta
pianificazione dello spettro radio, con particolare riferimento  alla
bande di frequenze 20 MHz ÷ 6 GHz (banda  VHF-UHF-UHF  dello  spettro
radioelettrico), molto utilizzate da  applicazioni  e  servizi  radio
privati e di utilita' pubblica. Il sistema sarebbe estendibile  anche
al  campo  delle  microonde  con  fmax  =26,5  GHz   (o   superiore).
Indubbiamente le risposte che una rete di monitoring puo'  dare,  nel
caso di situazioni complesse, difficilmente  indagabili  con  rilievi
istantanei o con modelli  di  calcolo,  sono  piu'  efficaci  perche'
consentono un rilievo continuo su lungo periodo che  meglio  consente
di descrivere il fenomeno. 
    Gli obiettivi della rete di  monitoraggio  possono  essere  cosi'
riassunti: 
      riduzione  di  circa  il  40%  delle  ore  del  personale   che
attualmente effettua tali controlli attraverso ricognizioni e  misure
effettuate con mezzi mobili. Il dimezzamento dei  relativi  costi  si
otterrebbe con una rete di radio monitoring che coprisse circa  l'80%
del territorio nazionale; 
      recupero del tempo di trasferta del  personale  sui  luoghi  di
misura. Personale che  puo'  essere  utilizzato  per  la  raccolta  e
l'analisi dei dati ricevuti dalla rete di monitoring; 
      protezione  delle  radiocomunicazioni,  considerato  che  sara'
possibile eseguire rilevazioni anche continue su  lunghi  periodi  di
tempi per tenere sotto controllo una o piu' sorgenti; 
      analisi della variabilita' temporale dell'andamento del segnale
di una sorgente. Cio' riveste un ruolo  di  primaria  importanza  per
acquisire un'ampia e completa  conoscenza  dei  regimi  di  esercizio
delle  stazioni  radio  base   e   degli   impianti   di   diffusione
radiotelevisiva; 
      analisi  di  situazioni  complesse,   nelle   quali   solo   un
monitoraggio di durata adeguata puo' fornire  informazioni  esaustive
sul parametro oggetto di controllo; 
      monitoraggio di aree estese. Un  numero  limitato  di  stazioni
remote di monitoraggio,  collocate  in  posizioni  strategiche,  puo'
essere in grado di tenere sotto controllo un gran numero di  impianti
distribuiti su vaste aree; 
      ottimizzazione  del  controllo  e  della  pianificazione  degli
interventi programmati e cadenzati; 
      controllo di singoli impianti. 
 
Architettura della rete. 
 
    L'architettura da  conferire  alla  rete  deve  essere  modulare,
espandibile  e  modificabile  in  qualsiasi  momento,  scegliendo  le
migliori soluzioni tra i vari dispositivi presenti  sul  mercato.  La
rete deve essere costituita da dispositivi intelligenti che mettano a
disposizione del sistema tutta una serie di  informazioni  sfruttando
un'ampia  gamma  di  canali  trasmissivi:  doppino  twistato,   fibre
ottiche, radiofrequenza Il costo di esercizio deve essere limitato  e
commisurato alle reali esigenze di manutenzione e di aggiornamento. 
    Di seguito e' stata descritta una possibile struttura della  rete
di  monitoraggio  con  Stazioni  remote  di  misura  distribuite  sul
territorio. Le informazioni raccolte sono inviate al sistema centrale
del nodo provinciale  che  provvede  al  controllo  dell'operativita'
delle  stazioni  remote  (che  coprono  ciascuna  una   porzione   di
territorio)  e  alla   elaborazione,   presentazione,   archiviazione
permanente dei dati rilevati. Ogni Centro  di  controllo  provinciale
riporta i dati validati al  Centro  di  coordinamento  regionale  che
provvede, a sua volta, a trasmetterle al  livello  nazionale  per  le
elaborazioni statistiche (architettura distribuita). 
 
Automatizzazione e gestione remota del processo di monitoraggio. 
 
    La modalita' operativa in «automatico» e'  considerata  come  una
delle soluzione di misura piu' efficaci, disponibili, per le stazioni
della rete di radio monitoring. Poiche' alcune  procedure  di  misura
richiedono l'esecuzione di routine, che sono parte di molte procedure
(task), la strumentazione deve avere la possibilita' di  interrompere
alcune misure per eseguirne  altre,  a  cui  l'operatore  assegna  lo
status di priorita'. L'automazione dei processi e la gestione  remota
semplifica ed  incrementa  l'efficienza  degli  obiettivi  di  questa
Amministrazione   nell'ambito   del   monitoraggio   dello    spettro
radioelettrico.  Gli  apparati,  gestiti  da  un  software  dedicato,
consentono la ripetizione delle misure su base anche  giornaliera  in
modo  preciso  e  veloce  consentendo  anche   una   piu'   opportuna
allocazione delle risorse umane  da  dedicare  al  raggiungimento  di
altri eventuali obiettivi. 
    L'efficienza   del   monitoraggio   radio   viene    notevolmente
incrementata quando si riesce a collegare fra loro piu'  stazioni  di
radio monitoring. La rete assicura la possibilita' di compiere  delle
procedure di monitoraggio complesse e difficoltose e di risolvere  il
problema del tempo di applicazione del personale presso  le  stazioni
medesime,  poiche'  l'attivita'  delle  stazioni  della   rete   puo'
proseguire ininterrotta nell'arco  delle  24  ore.  L'accesso  remoto
consente agli operatori  di  utilizzare  le  risorse  della  rete  da
qualsiasi stazione facente parte del network. Questo significa che un
operatore  specializzato,  con  un'appropriata  autorizzazione,  puo'
accedere in modo remoto a tutte le risorse della rete, realizzando le
attivita' richieste ed  eseguendo  le  opportune  misure.  Quando  si
pianificano e si sviluppano contemporaneamente piu' sistemi di  radio
monitoraggio, la creazione di una rete che colleghi le varie stazioni
di monitoring, e quindi ne faccia condividere le risorse, deve essere
considerato come un prerequisito essenziale. 
 
Centro coordinamento nazionale - Primo livello di rete. 
 
    Il C.C.N. svolge le funzioni necessarie al fine di assicurare  la
funzionalita' della rete nazionale, con possibilita'  di  accesso  ai
dati. Inoltre: 
      coordina i centri regionali, in termini di  guida,  per  quanto
riguarda  gli  strumenti  e  le  metodologie  per  la  rilevazione  e
l'uniformazione del trattamento dati; 
      attua le direttive per la gestione  operativa  della  rete  sul
territorio; 
      predispone i piani di monitoraggio regionali; 
      predispone  la  documentazione  informativa  sull'attivita'  di
monitoraggio; 
      dispone le campagne di misura per la pianificazione  dei  nuovi
servizi radio; 
      aggiorna  l'archivio  nazionale   delle   frequenze   e   degli
utilizzatori radio. 
 
Centro coordinamento regionale - Secondo livello di rete. 
 
    Il C.C.R. svolge le funzioni necessarie al fine di assicurare  la
funzionalita' della rete regionale responsabile  della  qualita'  dei
dati contenuti nell'archivio,  controllandone  la  correttezza  e  la
completezza. 
    Inoltre: 
      regola il livello di accesso degli  archivi  dalle  altri  sedi
regionali e nazionale definendo  specifici  privilegi  e  livelli  di
priorita'; 
      definisce i piani di taratura periodica degli strumenti; 
      pianifica gli interventi evolutivi/migliorativi del sistema; 
      definisce con il Centro di coordinamento nazionale i  piani  di
monitoraggio; 
      effettua elaborazioni statistiche sui dati validati; 
      assicura la manutenzione ordinaria del materiale di rete; 
      individua le aree da monitorare  e  ne  definisce  i  piani  di
attuazione/implementazione della rete. 
 
Centro controllo provinciale - Terzo livello di rete. 
 
    Il Centro di controllo provinciale svolge le funzioni  necessarie
ad  assicurare  il  funzionamento  dei  sistemi  remoti   di   misura
distribuiti sul  proprio  territorio.  Ha  il  compito  di  garantire
l'integrita' fisica dei dati dell'archivio predisponendo le procedure
per il backup periodico. 
    Inoltre: 
      attua i piani di monitoraggio; 
      provvede all'analisi, raccolta  e  archiviazione  dei  dati  di
monitoraggio provenienti dai sistemi remoti; 
      valida i dati grezzi rilevati dai sistemi di misura; 
      cura la manutenzione ordinaria dei sistemi; 
      invia al C.C.R. i rapporti di monitoraggio. 
 
Apparecchiature e sistemi per il radio monitoring. 
 
    Nel pianificare la struttura di una rete di monitoraggio e  delle
stazioni  di  monitoraggio  bisogna  tener  conto  di   due   fattori
principali: 
      il grado di copertura territoriale che si vuole ottenere; 
      le prestazioni in termini di gamma di misure effettuabili e  di
task eseguibili dalle singole stazioni; 
      il grado di scalabilita' della rete. 
    Iniziando   dall'ultima    caratteristica,    e'    chiaro    che
l'implementazione  di  una  rete  nazionale   di   radio   monitoring
costituisce un investimento finanziario rilevante e che,  quindi,  la
realizzazione di una rete completa su scala nazionale non puo' essere
affrontata in un'unica soluzione.  La  realizzazione  deve  procedere
necessariamente  a  passi  successivi,  che   di   volta   in   volta
costituiscano  un  incremento   della   copertura   della   rete   ed
un'aumentata versatilita' e potenzialita' delle singole stazioni  che
la costituiscono. La rete, fin da  subito,  deve  possedere  spiccate
caratteristiche di scalabilita'  che  consentano  un  agevole  e  non
traumatico passaggio durante la varie fasi di sviluppo.  Inoltre,  le
nuove realizzazioni devono essere integrate con le realizzazioni gia'
esistenti  (v.  ad  es.  le  reti  attive  presso   gli   Ispettorati
territoriali Calabria, Sicilia, Liguria, Veneto e Friuli  V.G.).  Per
la copertura del 75% del territorio  regionale  sono  state  previste
almeno due stazioni di radio monitoring per regione,  elevate  a  tre
per  molte  regioni  con  condizioni  orografiche  particolari  come:
Liguria, Sicilia, Lazio. Considerando le stazioni di radio monitoring
remotizzate o remotizzabili gia' esistenti,  si  puo'  prevedere  che
l'obiettivo di copertura del 75-80% del  territorio  nazionale  possa
essere raggiunto con l'attivazione di una rete dotata di trenta nuove
stazioni  di  monitoring  dislocate  opportunamente  sul   territorio
nazionale. 
    La realizzazione di' una rete di  radio  monitoraggio  nazionale,
cosi come prospettata, si pone in linea con gli  standard  ITU  e  in
primo piano rispetto alle altre  nazioni  europee.  Si  riportano  di
seguito, a titolo di esempio,  i  dati  relativi  ad  alcune  nazioni
europee: 
      Slovenia: 12 stazioni fisse e remotate, 4 Radiogoniometri  TDOA
fissi su Lubjana; 
      Ungheria: 14 stazioni fisse, alcune di esse sono remotate; 
      Regno Unito: 24 stazioni gran parte remotate. Diversi  carrelli
mobili con sistemi DF TDOA; 
      Olanda: 20 stazioni fisse; 
      Spagna: 93 stazioni fisse di cui 62 remotate  e  31  installate
presso dipendenze; 
      Grecia: 10  stazioni  fisse,  con  previsione  di  un  notevole
investimento nei prossimi anni,  utilizzando  finanziamenti  europei,
per l'aggiornamento e potenziamento della struttura; 
      Germania: 8 stazioni fino a 40 GHz e DF da 2 MHz ÷ 3 GHz; 
      Bosnia Erzegovina: 11 stazioni fisse e remotate. 
    Il  primo  passo  realizzativo   potra'   essere   ottenuto   con
l'implementazione, nel corso dell'anno  2019,  delle  prime  stazioni
integrate con quanto gia' esistente.  La  scelta  di  quali  stazioni
adeguare  ed  integrare  sara'   evidentemente   compiuta   valutando
attentamente caratteristiche orografiche e raggio  di  copertura  dei
Centri di controllo gia' operanti. Negli anni  successivi  andrebbero
realizzate le ulteriori stazioni di controllo sempre sulla base delle
considerazione gia' compiute. 
    Per quanto riguarda il primo punto di  pianificazione  vi  e'  da
sottolineare che le prestazioni che si richiedono ad  un  sistema  di
radio monitoring sono quelle di identificare, estrarre e collezionare
i  parametri  radioelettrici  dei  segnali  presenti  nello   spettro
radioelettrico.  Attualmente  i  servizi  radio  possono,  in   linea
generale, dividersi in servizi analogici (radio AM e FM, Ponti  radio
uso pubblico e privato) e digitali (DVB-T, DAB+, GSM, UMTS, LTE WiFi,
WiMax, ecc.). Partendo da questa divisione, si puo' osservare come la
maggior parte di apparecchiature in  possesso  degli  uffici  tecnici
locali sia piu' che sufficiente ad eseguire  task  di  monitoring  in
gamma VHF-UHF, nel caso di segnali analogici, mentre risulta limitata
con i segnali digitali.  Un'altra  prestazione  richiesta  e'  quella
dell'estensione in frequenza del sistema, ossia  della  capacita'  di
analizzare segnali nelle gamme VHF e UHF o anche nella gamma SHF.  Da
questo punto di vista vi sono  sistemi  che  svolgono  i  servizi  di
monitoring in gamma VHF-UHF e sistemi con estensione nella gamma  SHF
(fino a 26,5 GHz). 
    Possono inoltre essere richiesti particolari lavori al sistema di
monitoring fra cui ricordiamo: 
      analisi approfondita di segnali  digitali  tali  da  richiedere
apparati specializzati per tale tipi di analisi; 
      attivita'  di  radio  goniometria  e   radiolocalizzazioni   di
sorgenti radio. Questa attivita' viene svolta da apparati  specifici:
radiogoniometri  a  larga  banda  molto  sofisticati  ed  altrettanto
costosi. 
 
Struttura e costi della stazione di radio monitoring di rete. 
 
    Per le considerazioni  fatte  nel  precedente  paragrafo,  si  e'
ipotizzata, a titolo d'esempio, una configurazione  standard  per  le
stazioni di radio monitoring di rete: 
      Ricevitore di sorveglianza e misura ITU-compliant da 10 KHz a 6
GHz; 
    Sistema d'antenna cosi' costituito: 
        una antenna  omnidirezionale  AntennaVHF/UHF  Coaxial  Dipole
freq. 20÷1300 MHz; 
        una antenna log-periodica 80÷1300 MHz; 
        una antenna log-periodica 400÷6000 MHZ; 
        una antenna a Loop per le bande LF-MF e HF; 
        supporto per le antenne sopra indicate,  rotore  azimutale  e
polarizzatore, sistemi di commutazione  e  linea  di  trasmissione  a
bassa perdita fino a 6 GHz, 
      una Work station e relativi accessori; 
      software  di  gestione  «Postazione  remota»  con  le  seguenti
prestazioni: 
        data   administration,   grafica,   configurazione,    direct
measurement  mode,  standard  software  interfaces,  driver  per   il
rotatore e commutatore d'antenna, driver per il ricevitore di  misura
modulo di AUDIO/RECORD/REPLAY; 
      controllore  remoto  per  la  postazione  remota   comprendente
teleswitch, router, ecc.; 
      collegamento da e verso rete  intranet/internet  costituita  da
connessione di tipo XDSL con larghezza di banda simmetrica di 3 MB/s2
con la possibilita' di uso di almeno un indirizzo IP statico pubblico
e  abilitazione  di  tutte  le  porte  TCP  e   UDP   necessarie   al
funzionamento del sistema; 
      postazione di controllo costituita: 
        una  Workstation  da  fornire  con  software   installato   e
completamente configurato; 
        software  di  gestione  (da  fornire   ed   installare)   per
«Postazione fissa»  composto  da  data  administration,  cartografia,
configurazione, direct measurement mode, drivers per  antenne  usate,
standard software interfaces; 
        software  aggiuntivo  composto  da  Modulo  interattivo,  per
implementare la modalita' interattiva con cui vengono riportate tutte
le  funzionalita'  della  postazione   remota   (Ricevitore,   scelta
dell'antenna, posizionamento antenne ecc.), Modulo misura automatica,
per  il  funzionamento  automatico  (in  assenza  di  operatore)  del
sistema, con  la  possibilita'  quindi  di  compiere,  a  seguito  di
programmazione, campagne di misure in  automatico,  i  cui  risultati
siano  processati  e  gestiti  dal  Modulo  di  valutazione,  per  le
necessita di elaborazione e conservazione  dei  parametri  di  misura
radioelettrici compiuti dalla stazione remota; 
      fornitura di un router radio a tecnologia LTE per il  controllo
della postazione al di fuori dei collegamenti di rete. 
    Sono state individuate  quindi  tre  tipologie  di  stazione  per
implementare il sistema nazionale. In particolare, e' stata  prevista
l'inclusione  nel  progetto  di  sistemi  semi  stazionari  o  mobili
(stazioni carrellate) integrati nel  sistema  di  monitoraggio  delle
stazioni  fisse,  utili  anche  per  la   sorveglianza   delle   onde
millimetriche oltre i 6 GHz. Alcune stazioni saranno  inoltre  dotate
di dispositivi radiogoniometrici. 
    Di seguito, nel dettaglio, il costo stimato per tipo di stazione: 
 
=====================================================================
|         STAZIONE FISSA CON RICEVITORE DI MISURA - TIPO I          |
+===================================================================+
|Sistema di antenne su descritto e relative strutture di sostegno   |
+-------------------------------------------------------------------+
|Ricevitore di sorveglianza e misura da 20 MHz a 6 GH               |
+-------------------------------------------------------------------+
|Workstation completa di sistema operativo e software per il        |
|controllo locale e remoto della postazione                         |
+-------------------------------------------------------------------+
|Lavori di approntamento elettrico e trasferimento dati             |
+-------------------------------------------------------------------+
|                                         Costo stimato € 200.000   |
+-------------------------------------------------------------------+
 
 
=====================================================================
|     STAZIONE FISSA CON RICEVITORE RADIOGONIOMETRICO - TIPO 2      |
+===================================================================+
|Sistema di antenne su descritto completo di antenne                |
|radiogoniometriche e relative strutture di sostegno                |
+-------------------------------------------------------------------+
|Ricevitore di sorveglianza e misura da 20 MHz a 6 GHz              |
+-------------------------------------------------------------------+
|Opzione Radiogoniometrica completa d'antenna                       |
+-------------------------------------------------------------------+
|Workstation completa di sistema operativo e software per il        |
|controllo locale e remoto della postazione                         |
+-------------------------------------------------------------------+
|Lavori di approntamento elettrico e trasferimento dati             |
+-------------------------------------------------------------------+
|                                         Costo stimato € 350.000   |
+-------------------------------------------------------------------+
 
 
=====================================================================
|       STAZIONE CARRELLATA CON RICEVITORE DI MISURA - TIPO 3       |
+===================================================================+
|Carrello completo                                                  |
+-------------------------------------------------------------------+
|Sistemi di antenne compresa antenna di radiogoniometria            |
+-------------------------------------------------------------------+
|Ricevitore di sorveglianza e misura e radiogoniometria da 20 MHz a |
|26.5 GHz                                                           |
+-------------------------------------------------------------------+
|Workstation completa di sistema operativo e software per il        |
|controllo locale e remoto                                          |
+-------------------------------------------------------------------+
|                                         Costo stimato € 500.000   |
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    Le stazioni individuate sul territorio, nazionale,  per  il  piu'
completo ed efficace controllo dello spettro radioelettrico, sono  le
seguenti: 
      1. sedici nuove Tipo 1, di cui: 
        tredici nelle  Regioni  Abruzzo,  Campania,  Molise,  Puglia,
Basilicata, Calabria, Sardegna e Sicilia; 
        tre nelle Regioni Friuli-Venezia Giulia Toscana e Lazio; 
    per un costo complessivo di € 3.200.000; 
      2. quattordici nuove Tipo 2, di cui: 
        dodici nelle  Regioni  Abruzzo,  Campania,  Molise,   Puglia,
Basilicata, Calabria, Sardegna e Sicilia; 
        due nelle Regioni Marche e Piemonte; 
    per un costo complessivo di € 4.900.000; 
      3. sei Carrellate Tipo 3; 
    per un costo complessivo di € 3.000.000. 
    Stante la complessa natura orografica del territorio nazionale  e
tenuto conto della necessita' di incrementare, verso l'alto, il range
di frequenza delle gamme da analizzare, si stima di utilizzare queste
stazioni di tipo «semi-stazionario», che saranno dotate di  capacita'
operative fino alla frequenza di 26,5 GHz, per l'analisi e  controllo
dello spettro RF, e fino a 8,5 GHz per la radiogoniometria. 
    L'uso di tali sistemi, installati su carrelli di facile trasporto
e  installazione,  permettera'  quindi   di   raccogliere   ulteriori
informazioni nelle zone non coperte  dalla  rete  di  sistemi  fissi,
consentendo, anche, di compiere attivita' di  studio  e  osservazione
nel range di frequenza 6÷26,5 GHz non coperto dai sistemi  fissi.  Si
consideri,  inoltre,  che  il  facile  dispiegamento   degli   stessi
permettera' un  loro  efficace  utilizzo  nel  corso  dei  cosiddetti
«eventi speciali» con la possibilita' di allestire specifiche reti di
radiogoniometria  a  copertura  delle  zone  in  cui  detti   «eventi
speciali» si svolgono. 
    Oltre a quanto sopra indicato si prevede altresi' l'aggiornamento
tecnologico di ulteriori dieci stazioni gia' esistenti, per un  costo
complessivo  di  €  1.000.000,00,  presenti  sull'intero   territorio
nazionale. 
 
Costi aggregati. 
 
    In considerazione della complessita'  del  progetto  per  la  cui
realizzazione si rendera' necessario procedere  attraverso  una  gara
d'appalto, una parte del budget dovra' essere destinata alla  stipula
di una convenzione con un ente in house con comprovata esperienza nel
settore. 
    Alla luce di quanto sopra, il costo complessivo del progetto  per
la realizzazione delle stazioni e' di  €  12.100.000  a  cui  bisogna
aggiungere un contratto di manutenzione per la  gestione  dell'intera
rete  a  sistema  ultimato  (a  partire  dal   2021),   nonche',   in
considerazione di quanto immediatamente  sopra  espresso,  gli  oneri
relativi alla stipula della convenzione  per  una  spesa  complessiva
pari a € 900.000. 
    Per quanto riguarda i tempi, considerando che si tratta di  fondi
da inserire in LB 2019, si ritiene di poter stipulare la  convenzione
a  gennaio/febbraio  2019  per  poi  pubblicare  il  bando  entro  il
terzo/quarto mese dell'anno. 
    In considerazione  di  quanto  sopra  espresso  quindi  il  costo
complessivo ammonta a € 13.000.000. 
    Nel triennio 2019-2021, il fabbisogno risulta cosi' ripartito: 
 
=====================================================================
|         2019         |         2020         |         2021        |
+======================+======================+=====================+
|    € 4.700.000,00    |    € 4.300.000,00    |    € 4.000.000,00   |
+----------------------+----------------------+---------------------+
 
    La programmazione degli interventi sara' la seguente: 
      2019 aggiornamento delle dieci stazioni  gia'  presenti  per  €
1.000.000,00,  tre  stazioni   radiomonitoring   carrellate   per   €
1.500.000,00, quattro stazioni fisse con ricevitore di misura tipo 1,
per   €   800.000,00   e   tre   stazioni   fisse   con    ricevitore
radiogoniometrico tipo 2,  per  €  1,050.000,00;  €  350.000  per  la
stipula della convenzione; 
      2020-2021 realizzazione di ulteriori tre stazioni carrellate  e
delle restanti stazioni di tipo 1 e 2, dando priorita' ai sistemi  da
realizzare nei capoluoghi di regione, nonche' a partire dal 2021, gli
oneri  collegati  al  contratto  di  manutenzione  per  la   gestione
dell'intera rete. 
 
Impatto economico dell'investimento. 
 
    Tenuto conto che una rete di monitoraggio come quella  progettata
consentira' di lavorare sia da «remoto», sia in modalita' automatica,
che su allarme e di raccogliere informazioni e dati  sull'occupazione
spettrale in modo continuativo nelle 24 ore,  ne  derivera'  un  piu'
razionale impiego delle risorse umane, che potranno essere  in  parte
liberate per altre attivita'  tra  cui  quelle  in  conto  terzi  che
potranno avere un notevole impulso, a seguito dell'offerta  di  nuovi
servizi agli operatori del settore. 
 
+---------------------------------------------------+---------------+
|A - Maggiori introiti annui da attivita' che       |               |
|generano entrate (conto terzi, sanzioni,           |               |
|contributi) derivanti da un impiego piu' efficiente|               |
|delle risorse umane                                | € 1.029.150,00|
+---------------------------------------------------+---------------+
|                                  Totale introiti  | € 1.029.150,00|
+---------------------------------------------------+---------------+
|                                                   |               |
+---------------------------------------------------+---------------+
|B - Risparmio annuo spese correnti di funzionamento|               |
|(carburante e manutenzione automezzi) derivante dal|               |
|minor uso dei laboratori mobili                    |               |
+---------------------------------------------------+---------------+
|                                  Totale risparmi  |   € 159.000,00|
+---------------------------------------------------+---------------+
 
    L'impatto  economico  generato  dall'investimento  ammonta  ad  €
1.188.150,00 annui. 
    Si ritiene opportuno evidenziare che nella fase di  avviamento  e
di graduale realizzazione della rete  di  radiomonitoring,  come  per
tutti gli investimenti, il fabbisogno di risorse finanziarie ed umane
sara' elevato. 
    Nel momento in cui la rete sara' a regime, alla fine del triennio
e quindi a partire  dal  quarto  anno,  si  realizzera'  tuttavia  un
impiego piu' efficiente delle risorse umane  in  organico,  derivante
dalla diversa distribuzione del numero di totale di ore lavorate  del
personale sia tecnico che amministrativo della DGAT  a  favore  delle
attivita' che generano introiti (conto terzi, sanzioni e contributi). 
 
Conclusioni. 
 
    Un moderno progetto di sistema di monitoring contribuira'  ad  un
piu' efficiente  impiego  del  personale  tecnico  e  amministrativo,
adibito  ai   controlli   e   alla   pianificazione   dello   spettro
radioelettrico, che negli ultimi anni si e'  fortemente  ridotto  nel
numero a seguito dei pensionamenti e della quasi assenza di  turnover
ed inoltre, la possibilita' di avere l'accesso remoto alle risorse di
rete, cambiera' il modo di lavorare del personale  specializzato  nel
radio monitoring. Nel medio termine, la rete  nazionale,  consentira'
un impiego di  minori  risorse  umane,  implementando  il  lavoro  da
remoto, che potranno essere in  parte  liberate  per  l'attivita'  in
conto terzi. La rete, che a regime sara' formata da  circa  cinquanta
stazioni di radio monitoring, con implementate capacita' di misura  e
accessibili da tutti gli operatori autorizzati, potra'  prevedere  un
primo livello  di  coordinamento  regionale  (presso  le  sedi  degli
Ispettorati) per le attivita' di monitoring e  l'aggiornamento  degli
archivi regionali e un secondo livello di'  coordinamento  nazionale,
con  compiti  di  aggiornamento  degli   archivi   nazionali   e   di
pianificazione e verifica sul territorio dei nuovi servizi  radio.  I
centri  regionali  potranno  svolgere  l'attivita'  di  controllo  di
occupazione dello spettro  (nella  rispettiva  area  di  competenza),
misure dei parametri dei trasmettitori e altri  task,  cosi  come  il
centro nazionale. Da sottolineare, inoltre, come il concetto di  rete
renda possibile a  tutti  i  centri,  sia  nazionale  che  regionali,
l'accesso  a  tutte  le  risorse  disponibili,  stessa   opportunita'
offerta,  anche  in  modo  temporaneo,  attraverso  i  mezzi   mobili
attrezzati  per  il  radio  monitoring,  che  possono  all'occorrenza
integrarsi nella rete di stazioni  fisse  ed  accedere  alle  risorse
condivise. In tal modo il servizio di radio  monitoring  italiano  si
adegua agli standard europei e mondiali. 
    Per quanto sopra esposto si chiede l'attribuzione di fondi pari a
13 mln  euro  su  risorse  del  fondo  per  lo  sviluppo  e  coesione
2014/2020, nel rispetto delle tradizionali quote di riparto del fondo
stesso volte ad assegnare almeno l'80% delle risorse  alle  aree  del
Sud del Paese. 
    Qualora  non  fosse  possibile   disporre   dell'intero   importo
previsto, si propone  in  via  subordinata,  al  fine  di  consentire
l'avvio della realizzazione del progetto, un parziale  finanziamento,
anche correlato alle prime due  annualita'  (tot.  9  mln  euro),  in
rapporto alla capienza dei fondi disponibili.