IL PRESIDENTE 
                     DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 
 
  Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400,  concernente  la  disciplina
dell'attivita'  di  Governo  e  ordinamento  della   Presidenza   del
Consiglio dei ministri; 
  Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999,  n.  303,  concernente
l'ordinamento della Presidenza del Consiglio dei  ministri,  a  norma
dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59; 
  Vista la legge 24 dicembre 2003, n. 350, recante: «Disposizioni per
la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato», ed  in
particolare, l'art. 3, comma 18; 
  Visto il decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, recante: «Codice
della protezione civile»; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri  del  20
febbraio 2019 con il quale e' stato adottato il Piano  nazionale  per
la mitigazione del rischio idrogeologico, il ripristino e  la  tutela
della  risorsa  ambientale,  il  quale,  tra  l'altro  prevede   che,
relativamente alle misure emergenziali di  cui  all'Azione  2  (Piano
emergenza dissesto),  «il  sotto-piano  di  Azione  di  contrasto  al
rischio  idrogeologico   determinato   da   calamita'   naturali   e'
prontamente adottato sulla base della ricognizione dei fabbisogni per
il ripristino delle strutture  e  delle  infrastrutture  danneggiate,
gia' posta in essere con  le  procedure  definite  con  le  ordinanze
adottate dal Capo del Dipartimento della protezione civile»; 
  Vista la legge 30 dicembre 2018,  n.  145,  recante:  «Bilancio  di
previsione  dello  Stato  per  l'anno  finanziario  2019  e  bilancio
pluriennale per il triennio 2019-2021»; 
  Visto l'art. 1, comma 1028, della citata legge n. 145 del 2018, con
cui e' autorizzata la spesa di 800 milioni di euro per l'anno 2019  e
di 900 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021  «al  fine
di permettere l'immediato avvio  e  la  realizzazione  nell'arco  del
triennio 2019-2021 degli investimenti strutturali e  infrastrutturali
urgenti, di cui all'art. 25, comma 2, lettere d) ed e),  del  decreto
legislativo  n.  1  del   2018,   finalizzati   esclusivamente   alla
mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico nonche' all'aumento
del  livello  di  resilienza   delle   strutture   e   infrastrutture
individuate dai rispettivi commissari delegati,  nominati  a  seguito
delle deliberazioni del Consiglio dei ministri di dichiarazione dello
stato di emergenza ancora in corso alla data  di  entrata  in  vigore
della richiamata legge, ovvero nei casi in cui alla  stessa  data  lo
stato di emergenza sia terminato da non oltre sei mesi,  ai  sensi  e
nei limiti dell'art. 26, comma 1, secondo periodo, del citato decreto
legislativo n. 1 del 2018»; 
  Visto l'art. 1, comma 1029, della citata legge n. 145 del 2018,  il
quale prevede che, per le finalita' di cui al comma 1028, e' istituto
nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze
un fondo con una dotazione di 800 milioni di euro per l'anno  2019  e
di 900 milioni di euro per ciascuno degli anni  2020  e  2021  e  che
dette risorse sono trasferite al bilancio autonomo  della  Presidenza
del Consiglio dei ministri in apposito fondo del  Dipartimento  della
protezione civile; 
  Considerato che il suddetto art. 1, comma 1029 prevede altresi' che
con decreto del Presidente del Consiglio dei  ministri,  su  proposta
del Capo del Dipartimento della protezione civile, dette risorse sono
assegnate ai commissari delegati ovvero ai soggetti  responsabili  di
cui all'art. 26, comma 1, del decreto legislativo 2 gennaio 2018,  n.
1; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri  del  27
febbraio 2019 recante: «Assegnazione di risorse  finanziarie  di  cui
all'art. 1, comma  1028,  della  legge  30  dicembre  2018,  n.  145»
adottato ai sensi del citato art. 1, comma 1029 ed,  in  particolare,
la tabella A al medesimo allegata, contenente l'elenco degli stati di
emergenza vigenti alla data del 31 dicembre 2018  ovvero  cessati  da
non oltre  sei  mesi  dalla  medesima  data  al  fine  di  permettere
l'immediato avvio e la realizzazione nell'arco del triennio 2019-2021
degli investimenti strutturali e  infrastrutturali  urgenti,  di  cui
all'art. 25, comma 2, lettere d) ed e), del decreto legislativo n.  1
del 2018; 
  Considerato che la Regione Lombardia, con nota prot. n. 9457 del 14
marzo 2019, e la Regione Friuli-Venezia Giulia,  con  nota  prot.  n.
6478 del  10  aprile  2019,  hanno  rappresentato  la  necessita'  di
integrare l'elenco degli stati di emergenza ricompresi nella  tabella
A allegata  al  citato  decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei
ministri del 27  febbraio  2019,  ricorrendo  i  presupposti  di  cui
all'art. 1, comma 1028,  della  citata  legge  n.  145  del  2018,  a
invarianza delle risorse economiche gia' ripartite tra le  regioni  e
province autonome di cui all'allegato B al medesimo decreto; 
  Considerato che la Regione Siciliana, con nota prot. n. 33791 del 5
giugno 2019, ha rappresentato la  necessita'  di  integrare  l'elenco
degli stati di emergenza  ricompresi  nella  tabella  A  allegata  al
decreto del Presidente del Consiglio dei  ministri  del  27  febbraio
2019 e di reperire ulteriori risorse finanziarie  rispetto  a  quelle
gia' ripartite tra le regioni e province autonome di cui all'allegato
B al decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  del  27
febbraio 2019; 
  Considerato che la Regione Marche, con nota prot. n. 617074 del  21
maggio 2019, nel trasmettere la ricognizione dei  fabbisogni  di  cui
all'ordinanza del Capo del Dipartimento della  protezione  civile  n.
437 del 16  febbraio  2017,  adottata  in  conseguenza  degli  eventi
meteorologici che  hanno  interessato  il  territorio  delle  Regioni
Lazio, Marche e Umbria a partire dalla seconda  decade  del  mese  di
gennaio 2017, ha rappresentato la necessita'  di  integrare  l'elenco
degli stati di emergenza  ricompresi  nella  tabella  A  allegata  al
decreto del Presidente del Consiglio dei  ministri  del  27  febbraio
2019 e di reperire ulteriori risorse finanziarie  rispetto  a  quelle
gia' ripartite tra le regioni e province autonome di cui all'allegato
B al decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  del  27
febbraio 2019; 
  Ritenuto, pertanto, necessario sostituire la tabella A allegata  al
citato decreto del Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  del  27
febbraio 2019, al fine di includere ulteriori stati di emergenza,  ad
invarianza  degli  importi  indicati  nella  tabella  B  allegata  al
medesimo  decreto  e   di   rinviare   ad   un   successivo   decreto
l'assegnazione delle risorse all'esito delle verifiche sullo stato di
avanzamento degli interventi; 
  Su proposta del Capo del Dipartimento della protezione civile della
Presidenza del Consiglio dei ministri, formulata con  nota  prot.  n.
0030976 del 14 giugno 2019; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
  1. Per le motivazioni di cui in premessa la tabella A  allegata  al
decreto del Presidente del Consiglio dei  ministri  del  27  febbraio
2019 e' sostituita dalla tabella A allegata al presente decreto. 
  2. Con il decreto di cui all'art.  2,  comma  3,  del  decreto  del
Presidente del  Consiglio  dei  ministri  del  27  febbraio  2019  si
provvede altresi' alla rideterminazione delle risorse da assegnare ai
commissari delegati, ovvero ai soggetti responsabili di cui  all'art.
26, comma 1, del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n.  1,  per  gli
anni 2020 e 2021, in maniera  proporzionale  rispetto  alle  esigenze
finanziarie  rappresentate  dalla  Regione  Marche  e  dalla  Regione
Siciliana. 
  Il presente decreto sara' trasmesso agli Organi di controllo per la
registrazione e  sara'  pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale  della
Repubblica italiana. 
 
    Roma, 11 luglio 2019 
 
                                                 Il Presidente: Conte 

Registrato alla Corte dei conti l'8 agosto 2019 
Ufficio controllo atti  P.C.M.  Ministeri  della  giustizia  e  degli
affari esteri e della cooperazione  internazionale  reg.ne  succ.  n.
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