(Parte IV - Titolo V Allegato 1)
ALLEGATO 1 
 
CRITERI GENERALI PER L'ANALISI DI RISCHIO SANITARIO AMBIENTALE 
SITO-SPECIFICA 
 
PREMESSA 
  Il presente  allegato  definisce  gli  elementi  necessari  per  la
redazione dell'analisi di rischio sanitario ambientale sito-specifica
(nel seguito analisi di rischio), da utilizzarsi per  la  definizione
degli obiettivi di bonifica. 
  L'analisi di rischio si puo' applicare prima,  durante  e  dopo  le
operazioni di bonifica o messa in sicurezza. 
  L'articolato normativo  fa  riferimento  a  due  criteri-soglia  di
intervento: il primo (CSC)  da  considerarsi  valore  di  attenzione,
superato il  quale  occorre  svolgere  una  caratterizzazione  ed  il
secondo (CSR) che identifica  i  livelli  di  contaminazione  residua
accettabili,  calcolati  mediante  analisi  di  rischio,  sui   quali
impostare gli interventi di messa in sicurezza e/o di bonifica. 
  Il presente allegato definisce i criteri minimi da applicare  nella
procedura di analisi di rischio inversa che verra' utilizzata per  il
calcolo delle CSR, cioe' per definire in modo rigoroso e  cautelativo
per l'ambiente gli obiettivi di bonifica aderenti  alla  realta'  del
sito,  che  rispettino  i  criteri  di  accettabilita'  del   rischio
cancerogeno e dell'indice di rischio assunti nei punti di conformita'
prescelti. 
  CONCETTI E PRINCIPI BASE 
  Nell'applicazione dell'analisi di rischio dei siti  contaminati  ed
ai fini di una interpretazione corretta dei risultati finali  occorre
tenere conto dei seguenti concetti: 
  la grandezza  rischio,  in  tutte  le  sue  diverse  accezioni,  ha
costantemente al suo interno componenti  probabilistiche.  Nella  sua
applicazione per definire gli obiettivi di risanamento  e  importante
sottolineare  che  la  probabilita'  non  e'  legata  all'evento   di
contaminazione (gia' avvenuto),  quanto  alla  natura  probabilistica
degli effetti nocivi che la contaminazione, o meglio l'esposizione ad
un certo contaminante, puo' avere sui ricettori finali. 
  Ai fini di una piena accettazione dei risultati dovra' essere posta
una particolare cura nella scelta dei  parametri  da  utilizzare  nei
calcoli,  scelta   che   dovra'   rispondere   sia   a   criteri   di
conservativita' , il  principio  della  cautela  e'  intrinseco  alla
procedura di analisi di rischio, che a  quelli  di  sito-specificita'
ricavabili dalle indagini di caratterizzazione svolte. 
  L'individuazione e l'analisi dei potenziali percorsi di esposizione
e dei bersagli e la  definizione  degli  obiettivi  di  bonifica,  in
coerenza con gli orientamenti strategici piu' recenti, devono  tenere
presente la destinazione d'uso del sito prevista dagli  strumenti  di
programmazione territoriale. 
  COMPONENTI DELL'ANALISI DI RISCHIO DA PARAMETRIZZARE 
  Sulla base della struttura del processo decisionale di "analisi  di
rischio",  indipendentemente  dal  tipo  di  metodologia   impiegata,
dovranno essere parametrizzate le seguenti  componenti:  contaminanti
indice, sorgenti, vie e modalita' di esposizione, ricettori finali. 
  Di seguito si  presentano  gli  indirizzi  necessari  per  la  loro
definizione ai fini dei calcoli. 
  Contaminanti indice 
  Particolare attenzione  dovra'  essere  posta  nella  scelta  delle
sostanze di interesse (contaminanti indice) da sottoporre ai  calcoli
di analisi di rischio. 
  La scelta dei contaminanti  indice,  desunti  dai  risultati  della
caratterizzazione, deve tener conto dei seguenti fattori: 
  - Superamento della  o  delle  CSC,  ovvero  dei  valori  di  fondo
naturali. 
  - Livelli di tossicita'. 
  - Grado di mobilita' e persistenza nelle varie matrici ambientali. 
  - Correlabilita' ad attivita' svolta nel sito 
  - Frequenza dei valori superiori al CSC. 
  Sorgenti 
  Le indagini di caratterizzazione dovranno portare alla  valutazione
della   geometria   della   sorgente:   tale    valutazione    dovra'
necessariamente tenere conto delle dimensioni globali  del  sito,  in
modo  da  procedere,  eventualmente,  ad  una  suddivisione  in  aree
omogenee  sia  per  le  caratteristiche  idrogeologiche  che  per  la
presenza di sostanze contaminanti, da sottoporre  individualmente  ai
calcoli di' analisi di rischio. 
  In  generale  l'esecuzione   dell'analisi   di   rischio   richiede
l'individuazione  di  valori  di  concentrazione   dei   contaminanti
rappresentativi in corrispondenza di ogni sorgente di  contaminazione
(suolo superficiale,  suolo  profondo,  falda)  secondo  modalita'  e
criteri che si diversificano in funzione del grado di approssimazione
richiesto. 
  Tale valore verra' confrontato con quello ricavato dai  calcoli  di
analisi di rischio, per poter definire gli interventi necessari. 
  Salvo che per le contaminazioni puntuali (hot-spots), che  verranno
trattate in modo puntuale, tali  concentrazioni  dovranno  essere  di
norma  stabilite  su  basi  statistiche  (media   aritmetica,   media
geometrica, UCI, 95% del valore medio). 
  Le vie e le modalita' di esposizione 
  Le vie di esposizione sono quelle mediante le quali  il  potenziale
bersaglio entra in contatto con le sostanze inquinanti. 
  Si ha una esposizione diretta se la via di esposizione coincide con
la sorgente di contaminazione; si ha una  esposizione  indiretta  nel
caso in cui il contatto del  recettore  con  la  sostanza  inquinante
avviene a seguito della migrazione dello stesso e quindi  avviene  ad
una certa distanza dalla sorgente. 
  Le vie di esposizione per le quali occorre definire i parametri  da
introdurre nei calcoli sono le seguenti: 
  - Suolo superficiale (compreso fra piano  campagna  e  1  metro  di
profondita'). - Suolo profondo (compreso fra la base del precedente e
la massima profondita' indagata). 
  - Aria outdoor (porzione di ambiente  aperto,  aeriforme,  dove  si
possono avere evaporazioni di  sostanze  inquinanti  provenienti  dai
livelli piu'  superficiali.  -  Aria  indoor  (porzione  di  ambiente
aeriforme confinata in ambienti chiusi). - Acqua  sotterranea  (falda
superficiale e/o profonda). 
  Le modalita' di esposizione attraverso le quali  puo'  avvenire  il
contatto tra l'inquinante ed il bersaglio variano in  funzione  delle
vie di esposizione sopra riportate e sono distinguibili in: 
  - ingestione di acqua potabile. 
  - ingestione di suolo. 
  - contatto dermico. 
  - inalazione di vapori e particolato. 
  I recettori o bersagli della contaminazione 
  Sono i recettori umani, identificabili in residenti e/o  lavoratori
presenti nel sito (on-site) o persone che vivono al di fuori del sito
(off-site). 
  Di fondamentale importanza e' la scelta del  punto  di  conformita'
(soprattutto quello per  le  acque  sotterranee)  e  del  livello  di
rischio   accettabile   sia   per   le   sostanze   cancerogene   che
non-cancerogene. 
  - punto di conformita' per le acque sotterranee 
  Rappresenta il punto fra la sorgente ed il  punto  di  esposizione,
dove  le  concentrazioni  delle  sostanze  contaminanti  nelle  acque
sotterranee devono essere minori delle CSR calcolate con l'analisi di
rischio. 
  Tale punto non puo' essere preso in modo generalizzato,  dipendendo
dalle caratteristiche del sito e dalla destinazione d'uso delle  aree
interessate secondo i  vigenti  strumenti  urbanistici.  Esso  dovra'
essere  necessariamente   al   di   fuori   del   sito   contaminato,
indicativamente ad una distanza variabile tra 50 e  500  metri  dalla
sorgente di contaminazione. 
  - criteri di accettabilita' del rischio cancerogeno  e  dell'indice
di rischio 
  Si propone 1 x10-5 come valore di rischio incrementale  accettabile
nel corso della vita come obiettivo di bonifica  nei  riguardi  delle
sostanze cancerogene, mentre  per  le  sostanze  non  cancerogene  si
propone il criterio  universalmente  accettato  del  non  superamento
della dose tollerabile o accettabile (ADI  o  TDI)  definita  per  la
sostanza. (< 1). 
  PROCEDURE DI CALCOLO E STIMA DEL RISCHIO 
  Le  procedure  di  calcolo   finalizzate   alla   caratterizzazione
quantitativa del rischio, data  l'importanza  della  definizione  dei
livelli  di  bonifica  (CSR),  dovranno  essere   condotte   mediante
l'utilizzo di metodologie quale ad esempio ASTM PS 104, di comprovata
validita'  sia  dal  punto  di  vista  delle  basi  scientifiche  che
supportano gli algoritmi di calcolo, che della  riproducibilita'  dei
risultati. 
  PROCEDURA DI VALIDAZIONE 
  Al fine di consentire la  validazione  dei  risultati  ottenuti  da
parte  degli  enti  di  controllo  e'  necessario  avere   la   piena
rintracciabilita' dei dati di input con relative fonti e dei  criteri
utilizzati per i calcoli. 
  Gli elementi piu' importanti sono di seguito riportati: 
  - Criteri di scelta dei contaminanti indice. 
  - Modello concettuale  del  sito  alla  luce  dei  risultati  delle
indagini di caratterizzazione con percorsi di esposizione e punti  di
conformita'. 
  - Procedure di calcolo utilizzate. 
  - Fonti utilizzate per la determinazione  dei  parametri  di  input
degli algoritmi di calcolo.