(Allegato-art. 3)
                               Art. 3. 
 
    La zona di produzione dell'olio del "Chianti Classico" comprende,
nelle provincie di Siena e di Firenze, i territori amministrativi dei
seguenti Comuni: Castellina in Chianti, Gaiole in Chianti,  Greve  in
Chianti, Radda in Chianti per tutto il loro territorio, ed, in  parte
Barberino  Val  d'Elsa,  Castelnuovo  Berardenga,   Poggibonsi,   San
Casciano in Val di Pesa e Tavarnelle Val di Pesa. 
    Tale zona corrisponde a quella delimitata per il  territorio  del
vino "Chianti Classico", gia' descritta nel decreto interministeriale
del 31 luglio 1932, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 209 del  9
settembre 1932, cosi' delimitata in cartografia: "Incominciando dalla
descrizione del confine della parte di  questa  zona  che  appartiene
alla provincia di Siena, si prende come punto di partenza  quello  in
cui il confine  fra  le  due  provincie  di  Siena  ed  Arezzo  viene
incrociato dal Borro Ambrella della Vena presso Pancole in comune  di
Castelnuovo Berardenga. Da questo punto il confine segue il  torrente
Ambra e un suo affluente non nominato fino al podere  Ciarpella,  poi
la mulattiera che porta al podere Casa al Frate.  Da  qui  segue  una
linea virtuale fino all'Ombrone (quota  298).  Di  qui  seguendo  una
mulattiera, raggiunge quota 257, dove incontra una  carrareccia,  che
sbocca sulla strada per Castelnuovo Berardenga. Risale  detta  strada
fino a quota 354. Da qui segue il fosso Malena Morta  fino  alla  sua
confluenza col Borro Spugnaccio; poi ancora lungo detto  fosso  della
Malena Morta fino a Pialli (quota 227). Segue poi per breve tratto il
fosso Malena Viva, per poi volgere per una  linea  virtuale  passante
per S.Lucia  (quota  252  e  265)  verso  l'Arbia.  Raggiunto  questo
torrente, lo risale lungo il confine amministrativo fra i  comuni  di
Siena e Castelnuovo Berardenga. Di qui il confine della zona continua
a  coincidere  con  quelli  amministrativi  di   Siena,   Castelnuovo
Berardenga,  Castellina,   Monteriggioni   e   Poggibonsi,   fino   a
incontrare, in corrispondenza del Borro di Granaio, il confine  della
provincia di Firenze, che segue fino presso il podere Le Valli.  Indi
segue  la  strada  comunale  toccando  S.Giorgio  e  le  sorgenti  di
Cinciano, e proseguendo  fino  a  incontrare  nuovamente  il  confine
provinciale, che  e'  pure  quello  tra  i  comuni  di  Poggibonsi  e
Barberino, poi il torrente Drove, entrando in provincia di Firenze. A
questo punto si inizia la descrizione  del  confine  della  parte  di
questa zona che  appartiene  alla  provincia  di  Firenze.  Il  detto
confine per un primo tratto segue il torrente Drove  fino  al  Mulino
della Chiara, dove incontra il confine amministrativo fra i comuni di
Tavarnelle e Barberino, che segue per breve tratto, per  poi  piegare
un pO' a oriente lungo altro torrentello, passando per ca'  Biricucci
e   Belvedere   fino   a   incontrare   subito   dopo    la    strada
S.Donato-Tavarnelle che segue fino a Morrocco; e poi, con  una  linea
virtuale che passa per Figlinella, giunge a Sambuca, dove incontra il
torrente Pesa. Seguendo sempre il corso del torrente, coincide per un
primo tratto col confine amministrativo fra i  comuni  di  S.Casciano
Val di Pesa e Tavarnelle, poi ritrova il torrente dopo  Ponte  Rotto.
Da questo  punto  il  confine  della  zona  coincide  con  i  confini
amministrativi dei comuni di San Casciano e  Greve.  Qui  si  rientra
nella provincia di  Siena  ed  il  confine  della  zona  del  Chianti
Classico coincide con quello amministrativo dei comuni  di  Radda  in
Chianti e Gaiole, e per breve tratto di Castelnuovo Berardenga,  fino
a trovare il punto di partenza della descrizione di questa zona.