(Accordo - art. 3)
 
                             Articolo 3 
                    Cooperazione per la sicurezza 
 
    1. Entrambe le Parti  riconoscono  l'importanza  di  un  sostegno
duraturo, da parte internazionale, alla sicurezza in Afghanistan, con
un'attenzione specifica alla sostenibilita' e  alla  professionalita'
delle Forze Nazionali di Sicurezza Afghane (ANSF). L'Italia evidenzia
che il proprio impegno nel  settore  sicurezza,  fino  al  compimento
della Transizione nel 2014 e oltre, evolvera' nel quadro dell'impegno
e delle attivita' NATO-ISAF in Afghanistan. 
    2. L'Italia continuera' a sostenere le forze di sicurezza  afgane
(ANSF), contribuendo in particolare alla loro formazione  e  al  loro
addestramento, e dopo il  2014,  concentrandosi  sulle  attivita'  di
consulenza  e  assistenza  a  favore  delle  stesse,   essenziali   a
sviluppare e consolidare la capacita'  degli  afgani  di  gestire  la
sicurezza, in conformita' con gli standard internazionali in  materia
di diritti umani.  L'Italia  canalizzera'  i  propri  interventi  nel
quadro ISAF e di EUPOL, seguendo l'evolversi dei rispettivi contesti. 
    3. La Parte Italiana continuera' a sostenere  e  ad  attuare,  in
stretta collaborazione con le Autorita' afgane, su  base  bilaterale,
specifiche iniziative di formazione per le forze di sicurezza afgane,
da tenersi in Italia come in Afghanistan, con il coinvolgimento anche
di istituzioni specializzate. Tali iniziative saranno  incentrate  in
particolar modo sul diritto umanitario e i diritti umani. 
    4. Le due Parti richiamano l'importanza  delle  attivita'  finora
condotte congiuntamente, per migliorare i controlli  di  frontiera  e
sviluppare la capacita'  delle  istituzioni  afgane  responsabili  di
riscuotere le entrate doganali. L'Italia  continuera'  a  contribuire
alle attivita' di capacity building e di addestramento dei funzionari
doganali e  della  Polizia  di  Frontiera  afgana,  anche  attraverso
programmi gestiti dalla Guardia di Finanza italiana. 
    5. Per  quanto  riguarda  processo  di  reintegrazione,  l'Italia
continuera'  sostenere  il  Programma  afgano  per  la  Pace   e   la
Reintegrazione (APRP), incoraggiando ulteriori sforzi per  affrontare
le sfide operative che  rimangono,  anche  attraverso  i  rigorosi  e
appropriati meccanismi di  controllo,  concordati  nell'ambito  della
Conferenza di Revisione del APRP del Maggio 2011.