Art. 5.
                      Istruttoria e valutazione

  1.  La  Direzione  generale  delle  politiche  strutturali  e dello
sviluppo  rurale  cura  l'istruttoria,  compresa  l'ammissibilita'  a
valutazione,  e  la  valutazione  tecnico-scientifica dei progetti di
ricerca presentati e affida al Comitato di esperti, di cui al decreto
ministeriale  n.  307  dell'8  luglio 2002, la selezione dei progetti
ammessi  a  valutazione. A tal fine tale comitato opera attraverso il
supporto  di  un  apposito  Gruppo tecnico-scientifico di esperti del
settore (di seguito denominato Gruppo), nominato dal MiPAF e composto
da  un  membro  del suddetto Comitato, con funzione di presidente, da
tre  esperti,  di  cui  uno  possibilmente  straniero,  nonche' da un
esperto  designato  dalle  associazioni dei produttori di agricoltura
biologica  e da un funzionario dell'Ufficio ricerca e sperimentazione
del MiPAF, con funzione di segretario.
  Il  Gruppo  ha  anche  il  compito  di verificare la congruita' del
finanziamento  richiesto  e di dare indicazioni e raccomandazioni per
l'eventuale riorientamento dei progetti eleggibili; infine, lo stesso
Gruppo propone la graduatoria finale alla valutazione del Comitato di
esperti, di cui sopra.
  L'istruttoria e' volta ad accertare:
    a) l'ammissibilita'  a finanziamento del progetto, secondo quanto
stabilito agli articoli 3 e 4 del presente decreto;
    b) la  qualita'  scientifica  della ricerca proposta in relazione
agli obiettivi e alle priorita' del presente bando;
    c) il livello di innovazione acquisibile con la realizzazione del
progetto;
    d) l'adeguatezza  dell'approccio  metodologico  ed  il  grado  di
interdisciplinarieta';
    e) la    fattibilita'    del    progetto    sotto    il   profilo
tecnico-scientifico  e finanziario, anche in riferimento alle risorse
umane  e  strumentali  che  gli  organismi  proponenti  dimostrano di
possedere.
  Saranno  prioritariamente  considerati i progetti che, a parita' di
altri  elementi  di valutazione, presentino una efficace integrazione
tra l'attivita' di ricerca e le imprese operanti nel settore agricolo
ed agro-alimentare, in particolare quello dell'agricoltura biologica.
  2.  Sulla  base  dei risultati dell'istruttoria preliminare e della
valutazione     successiva    circa    gli    aspetti    di    ordine
tecnico-scientifico,   finanziario  e  delle  eventuali  esigenze  di
riorientamento  di  cui  al  comma  1,  il  Ministero delle politiche
agricole  e  forestali  approva  con  proprio  decreto la graduatoria
finale  dei  progetti,  nonche' definisce, con decreti successivi, le
modalita'  e le procedure per l'erogazione del finanziamento, fino ad
esaurimento delle risorse disponibili.
  3.  Inoltre,  tenuto  conto  che  ciascuno  dei progetti di ricerca
proposti  nell'ambito  del  bando potra' riguardare distinte linee di
ricerca  o  filiere,  il  MiPAF individua i criteri di attuazione del
coordinamento del PNR-AB e nomina un coordinatore, individuandolo tra
i  proponenti  dei  progetti  eletti  a finanziamento, con i seguenti
compiti:
    a) curare   che   i   diversi   progetti  di  ricerca  finanziati
concorrano,  insieme,  a dare risposte alle problematiche del settore
in  maniera organizzata e omogenea, per creare sinergie, evitando nel
contempo sovrapposizioni e duplicazioni;
    b) presentare i risultati delle ricerche di cui al presente bando
a livello internazionale e comunitario;
      c) supportare il Ministero delle politiche agricole e forestali
per  quanto riguarda la presentazione di proposte in sede comunitaria
in materia di adeguamento delle attuali norme regolamentari;
    d) informare  periodicamente il Ministero stesso sull'avanzamento
dell'intero Programma;
    e) costituire   un   punto   di   riferimento   qualificato   per
interloquire con le regioni per fini informativi e di trasferimento e
valorizzazione delle innovazioni.
  Il  coordinatore  generale,  che  deve  avere maturato una notevole
esperienza   nel   coordinamento   di   programmi,   con  particolare
riferimento  a  quelli  che  trattano la ricerca e sperimentazione in
materia     di    agricoltura    sostenibile,    dovra'    sottoporre
all'approvazione  del  MiPAF  un  piano di coordinamento indicando le
modalita'  e  i criteri per la realizzazione delle azioni finalizzate
all'organizzazione,  con  particolare  riferimento  alle attivita' di
monitoraggio   interno   al  Programma,  a  quelle  di  promozione  e
valorizzazione  delle innovazioni, curando la loro armonizzazione con
le iniziative analoghe o complementari attuate dalle regioni, nonche'
iniziative    di    formazione    e   addestramento   del   personale
tecnico-scientifico operante nel Programma.
  Gli oneri derivanti dal coordinamento e dal monitoraggio interno al
Programma  graveranno  sulla  riserva  di cui all'art. 2 del presente
decreto ministeriale, che ammonta, per il triennio, a Euro 464.811,21
(L. 900.000.000).
  Le  verifiche  in  itinere ed ex post vengono operate dal succitato
Gruppo  tecnico-scientifico  di  esperti  del  settore, che riferisce
periodicamente al Comitato di esperti, di cui al decreto ministeriale
n. 307 dell'8 luglio 2002. I risultati delle valutazioni ex ante e in
itinere,  riguardanti lo stato di avanzamento dei singoli progetti di
ricerca,  e  finali nonche' del piano di coordinamento generale, sono
pubblicati        sul       sito       Internet       del       MiPAF
(http://www.politicheagricole.it)