IL MINISTRO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE Vista la legge 11 gennaio 1996, n. 23, ed in particolare gli articoli 2 e 4; Visto il decreto ministeriale 18 aprile 1996, n. 152, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 30 aprile 1996, relativo al primo triennio di programmazione attivato ai sensi della precitata normativa; Visto il decreto ministeriale 6 settembre 1999, n. 212, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 11 settembre 1999, con il quale, indicate le somme disponibili per la prima annualita' del secondo triennio di applicazione, sono stati stabiliti, per il medesimo triennio, gli indirizzi diretti ad assicurare, al fine di un'idonea programmazione scolastica nazionale, il necessario coordinamento degli interventi regionali ed i criteri e le modalita' di riparto; Vista la legge 23 dicembre 2000, n. 388, ed in particolare l'art. 144, comma 1, tabella 1, che ha previsto l'attribuzione di una somma di lire 60 miliardi come impegno quindicennale, decorrente dall'anno finanziario 2002, per l'attivazione di mutui diretti all'effettuazione di opere di edilizia scolastica ai sensi della normativa di riferimento; Considerata la necessita' di procedere alla ripartizione, tra ciascuna regione e provincia autonoma di Trento e Bolzano, dei fondi come sopra disponibili, al fine di consentire la puntuale attivazione degli interventi di cui ai prefati articoli 2 e 4 della legge n. 23/1996, relativi al terzo piano annuale del secondo triennio di programmazione regionale, annualita' 2001; Rilevato che, come da note 16 gennaio 2001, prot. n. 103, 6 febbraio 2001, prot. 305 ed 8 marzo 2001, prot. 583, indirizzate al Ministero del tesoro ed alla cassa depositi e prestiti, a fronte di un importo complessivo di L. 613.504.204.789, puntualmente quantificato dall'istituto mutuante, per ultimo, con nota prot. n. 18/01 del 6 marzo 2001 - la somma concretamente ripartibile ammonta a L. 612.000.000.000, in cio' tenuto anche conto, ad ogni fine di legge, del necessario preaccantonamento; Preso atto dell'avviso espresso dalla Conferenza Stato-regioni nella seduta del 4 aprile 2000 (Rep. atti 941 di pari data) nella quale - nell'esprimere parere favorevole sulla schema di provvedimento relativo alla seconda annualita' - si poneva l'impegno per quest'amministrazione a che, per l'anno 2001, l'importo ripartibile per la terza annualita', detratta la quota riservata al bonus inerente alla capacita' di spesa regionale, fosse suddiviso in due quote eguali, pari ciascuna al 50%, da parametrare, ai fini del riparto, in pari misura, l'una ai soli criteri utilizzati in sede di definizione del primo triennio e l'altra anche alla consistenza delle strutture scolastiche di ciascuna realta' territoriale interessata; Ritenuto, pertanto, a fronte della citata deliberazione, di confermare per la ripartizione relativa alla presente annualita', fatta salva la suindicata proporzione, ogni modalita', criterio ed indicatore, con relativo peso, adottati in quella precedente; Ritenuto, altresi', secondo gli indirizzi consolidati gia' assunti, al riguardo, in sede di ripartizione della prima triennalita' disposta ai sensi del richiamato decreto ministeriale 18 aprile 1996 (conformemente a quanto deliberato, in merito, dall'osservatorio per l'edilizia scolastica istituito ai sensi dell'art. 6 della legge n. 23/1996), di storicizzare la situazione complessiva degli edifici a quella come nota all'atto della definizione del decreto ministeriale 6 settembre 1999 afferente alla presente seconda triennalita', anche al fine di assicurare una base di calcolo univoca e di valenza uniforme sull'intero territorio nazionale adottabile per tutto il citato triennio e non fondata su presupposti di carattere occasionale o contingente, anche a fronte della diversa tempestivita' nella comunicazione di modifiche del patrimonio scolastico eventualmente intervenute nel contempo; Ritenuto, altresi', anche per un opportuno bilanciamento con i criteri adottati e, soprattutto, per attribuire un piu' congruo riconoscimento alla capacita' di spesa dimostrata dalle singole amministrazioni nell'utilizzo dei finanziamenti gia' concessi nelle precedenti annualita' ai sensi della legge di riferimento, di confermare anche la percentuale riservata a tali fini, pari al 10% dell'importo complessivamente ripartibile, in tal modo suddividendo il 90% dei fondi disponibili fra tutte le regioni secondo i relativi indici, come sopra determinati, ed ulteriormente distribuendo fra di esse il restante 10%, in relazione alla percentuale ponderata di utilizzazione dei precitati finanziamenti, aggiornata secondo quanto risultante dai piu' recenti elenchi all'uopo forniti dalla cassa depositi e prestiti; Acquisito, come formulato nella seduta del 19 aprile 2001 (Rep. atti 1228 di pari data), il parere favorevole della conferenza permanente tra Stato, regioni e province autonome di Bolzano e Trento e fatte salve le norme speciali relative a queste ultime; Decreta: Art. 1. Ai sensi e per gli effetti di quanto in premessa indicato, per l'attivazione della terza annualita' del secondo piano di programmazione triennale contemplato dall'art. 4 della legge 11 gennaio 1996, n. 23, e' complessivamente disponibile la somma di L. 612.000.000.000, sotto forma di mutui con ammortamento a totale carico dello Stato accendibili presso la Cassa depositi e prestiti.