IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

  Visto  il decreto del Presidente della Repubblica in data 10 giugno
2001,  con  il quale l'on. Mirko Tremaglia e' stato nominato Ministro
senza portafoglio;
  Visto  il  proprio  decreto in data 11 giugno 2001, con il quale al
predetto Ministro senza portafoglio e' stato conferito l'incarico per
gli italiani nel mondo;
  Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400;
  Sentito il Consiglio dei Ministri;
                              Decreta:
                               Art. 1.
  1.  A  decorrere dall'11 giugno 2001, il Ministro senza portafoglio
per  gli  italiani  nel  mondo  on.  Mirko  Tremaglia, fatte salve le
competenze   attribuite   dalla  legge  ai  singoli  Ministeri  e  in
particolare  le  attribuzioni  del  Ministero  degli affari esteri ai
sensi  dei decreti del Presidente della Repubblica 5 gennaio 1967, n.
18 e n. 200, e' delegato ad esercitare le funzioni di coordinamento e
di  promozione  nella  predisposizione  dei  provvedimenti  normativi
necessari  per  attuare  il  diritto  all'esercizio del voto da parte
degli  italiani  residenti  all'estero, nonche' a promuovere tutte le
misure  appropriate,  anche  con  riferimento  all'AIRE centrale, per
assicurare  concretamente l'espletamento del voto stesso. E' delegato
inoltre  ad  esercitare  le  stesse  funzioni  di  promozione  per  i
provvedimenti   normativi   indirizzati   al  potenziamento  ed  alla
ristrutturazione della rete consolare italiana.
  2.  Il  Ministro senza portafoglio on. Mirko Tremaglia, fatte salve
le  competenze  attribuite  dalla  legge  ai  singoli  Ministeri,  e'
delegato  ad esercitare le funzioni di coordi-namento e di promozione
di   iniziative,   anche  normative,  nelle  materie  riguardanti  le
collettivita' italiane all'estero e, in particolare:
    a)  le  politiche  generali concernenti le collettivita' italiane
all'estero,  la  loro  integrazione  nei  suoi  vari aspetti e i loro
diritti,  con  particolare  riferimento alle indicazioni emerse nelle
Conferenze  internazionali  e  nazionali,  anche  attraverso appositi
incontri con autorita' ed istituzioni dei Paesi di insediamento;
    b)  l'informazione,  l'aggiornamento  e la promozione culturale a
favore  delle  collettivita' italiane all'estero al fine di mantenere
il legame con il Paese di origine;
    c)  l'intervento  coordinato dello Stato e delle regioni a favore
delle  comunita'  all'estero, nonche' le provvidenze per gli italiani
che rimpatriano;
    d)  la  valorizzazione  del  ruolo  degli  imprenditori  italiani
residenti  all'estero,  anche  ai fini dello sviluppo del loro legame
con la madrepatria.