Art. 5.
  1.  All'articolo  533 del codice di procedura penale, il comma 1 e'
sostituito dal seguente:
  «1. Il giudice pronuncia sentenza di condanna se l'imputato risulta
colpevole  del  reato  contestatogli  al  di  la' di ogni ragionevole
dubbio.  Con  la  sentenza  il giudice applica la pena e le eventuali
misure di sicurezza».
 
          Nota all'art. 5:
              - Si  riporta  il  testo  dell'art.  533  del codice di
          procedura   penale   come   modificato   dalla   legge  qui
          pubblicata:
              «Art.  533  (Condanna  dell'imputato).  - 1. Il giudice
          pronuncia   sentenza  di  condanna  se  l'imputato  risulta
          colpevole  del  reato  contestatogli  al  di  la'  di  ogni
          ragionevole  dubbio.  Con la sentenza il giudice applica la
          pena e le eventuali misure di sicurezza.
              2.  Se  la  condanna  riguarda  piu'  reati, il giudice
          stabilisce  la pena per ciascuno di essi e quindi determina
          la pena che deve essere applicata in osservanza delle norme
          sul  concorso di reati e di pene o sulla continuazione. Nei
          casi previsti dalla legge il giudice dichiara il condannato
          delinquente o contravventore abituale o professionale o per
          tendenza.
              3.  Quando  il  giudice  ritiene  di dover concedere la
          sospensione condizionale della pena o la non menzione della
          condanna   nel   certificato   del  casellario  giudiziale,
          provvede in tal senso con la sentenza di condanna.
              3-bis.  Quando  la condanna riguarda procedimenti per i
          delitti  di cui all'art. 407, comma 2, lettera a), anche se
          connessi  ad  altri  reati,  il  giudice puo' disporre, nel
          pronunciare  la  sentenza,  la separazione dei procedimenti
          anche  con riferimento allo stesso condannato quando taluno
          dei  condannati  si trovi in stato di custodia cautelare e,
          per  la scadenza dei termini e la mancanza di altri titoli,
          sarebbe rimesso in liberta'.».