Art. 5.

    Caratteristiche funzionali minime delle attrezzature tecniche


  1.  La  funzionalita'  delle  apparecchiature  di  rilevazione e di
controllo  e  la  loro  rispondenza ai requisiti minimi funzionali e'
accertata, da una commissione, istituita presso il Dipartimento della
pubblica  sicurezza, presieduta da un dirigente in servizio presso il
medesimo  Dipartimento  e composta da cinque esperti, di cui due, per
gli  aspetti  di  specifico  interesse, designati dal Ministero delle
infrastrutture  e  dei  trasporti.  Per le specifiche tecniche minime
delle  apparecchiature  e  procedure di test, si applica l'allegato C
del  regolamento  29  gennaio  1999,  n. 85, adottato con decreto del
Ministro  dei  trasporti  e  della  navigazione  di  concerto  con il
Ministro dell'interno.
  2.  L'accertamento non e' richiesto se si tratta di apparecchiature
gia'  verificate  a norma dell'articolo 6 del regolamento indicato al
comma 1.
 
          Nota all'art. 5:
             -  Si  riporta  il testo dell'allegato C del decreto del
          Ministro  dei trasporti e della navigazione di concerto con
          il Ministro dell'interno, del 29 gennaio 1999, n. 85:

                                                          «Allegato C
                                                             (Art. 6)

                          SPECIFICHE TECNICHE MINIME
                   DELLE APPARECCHIATURE E PROCEDURE DI TEST

          1. Rivelatori di metallo.
             1.1. Definizione.
             Per  rivelatori  di metallo si intendono apparecchiature
          che  usano  un  campo elettromagnetico per rivelare armi ed
          altri oggetti metallici.
             Si  definiscono  WTMD  (walk-through  metal  detector) i
          rivelatori  di  metallo  a  portale,  per  il  controllo di
          persone in movimento.
             Si   definiscono   HHMD  (hand-held  metal  detector)  i
          rivelatori  di  metallo  portatili  per  l'ispezione  delle
          persone fermate ai punti di controllo.
             1.2. Specifiche tecniche.
             1.2.1. Prestazioni WTMD.
             1.2.1.1.  L'apparecchiatura  deve  essere  in  grado  di
          rivelare  e  discriminare  oggetti metallici magnetici, non
          magnetici e in lega mista magnetica/non magnetica, comunque
          siano  trasportati  attraverso  il varco, indipendentemente
          dalla  posizione,  dall'orientamento,  dalla  traiettoria e
          dalla velocita' con cui attraversano lo stesso.
             1.2.1.2.  Le  tipologie,  le  quantita' e le forme degli
          oggetti  che  il WTMD deve rivelare nonche' la probabilita'
          minima  di  rivelazione  e la probabilita' massima di falsi
          allarmi sono rese note dall'ENAC.
             1.2.2. Requisiti essenziali WTMD.
             1.2.2.1.  Tutte  le  parti  dell'apparecchiatura  devono
          essere  conformi  alle  disposizioni  vigenti in materia di
          sanita', sicurezza e compatibilita' elettromagnetica.
             1.2.2.2.  L'apparecchiatura  deve  disporre di un chiaro
          allarme  sonoro  e visivo, le cui caratteristiche sono rese
          note dall'ENAC.
             1.2.2.3.   L'apparecchiatura   deve  effettuare  un'auto
          diagnosi  all'avvio  e  durante la fase operativa, non deve
          richiedere   alcuna   conseguente   regolazione   da  parte
          dell'operatore e deve disporre di una chiara indicazione di
          guasto.
             1.2.2.4.  Le  funzioni  automatiche  di  auto diagnosi e
          ricalibrazione   non   devono   incidere  sull'operativita'
          dell'apparecchiatura.
             1.2.2.5.  L'apparecchiatura deve essere corredata da uno
          strumento   di   test   conforme  ai  requisiti  resi  noti
          dall'ENAC.
             1.2.2.6.  L'apparecchiatura  deve  consentire una rapida
          programmazione  dei  propri  parametri,  al  fine  di poter
          operare  secondo  il  livello  di  sicurezza  stabilito. La
          sensibilita'  d'intercettazione  dell'apparecchiatura  deve
          essere regolabile, per le finalita' e con le modalita' rese
          note dall'ENAC.
             1.2.2.7.    L'apparecchiatura   non   deve   manifestare
          variazioni   delle   proprie   prestazioni   a   causa   di
          fluttuazioni  della tensione di rete, di disturbi associati
          alla  linea  di  alimentazione, in presenza di interferenze
          elettromagnetiche  irradiate  nelle  vicinanze  del  varco,
          quando e' installata a breve distanza una apparecchiatura a
          raggi  X,  in  presenza  di  metal  detector  portatili o a
          portale  impiegati in prossimita' del varco, in presenza di
          masse  metalliche esterne in movimento presso la struttura;
          inoltre  l'apparecchiatura  deve  compensare la presenza di
          masse   metalliche   statiche   esterne,  anche  di  grande
          dimensione,  senza mostrare alcuna variazione delle proprie
          prestazioni.
             1.2.2.8.  L'apparecchiatura  non  deve  produrre allarmi
          causati da vibrazioni meccaniche.
             1.2.2.9.   L'apparecchiatura   non   deve   alterare  il
          funzionamento  delle  apparecchiature mediche quali protesi
          auditive, stimolatori cardiaci, defibrillatori, ecc.
             1.2.2.10.    L'apparecchiatura    non   deve   provocare
          interferenze  con, apparecchiature elettriche, elettroniche
          e supporti magnetici di informazioni.
             1.2.2.11.   L'apparecchiatura   deve   disporre  di  una
          batteria   tampone   ad   intervento   automatico,  per  il
          funzionamento   in   caso   di   interruzione  dell'energia
          elettrica, la cui attivazione deve essere segnalata.
             1.2.2.12. L'apparecchiatura deve disporre di funzioni di
          misura  e  visualizzazione  dei  segnali di rivelazione dei
          metalli.
             1.2.3. Prestazioni HHMD.
             1.2.3.1.  L'apparecchiatura  deve  essere  in  grado  di
          rilevare  oggetti  costituiti  da  metalli  magnetici e non
          magnetici.
             1.2.3.2.  Le  tipologie,  le  quantita',  le  forme e la
          distanza minima di rivelazione sono rese note dall'ENAC.
             1.2.4. Requisiti essenziali HHMD.
             1.2.4.1.  L'apparecchiatura  deve  essere  conforme alle
          disposizioni in vigore in materia di salute, sicurezza e di
          radio interferenze.
             1.2.4.2.   Le  prestazioni  dell'apparecchiatura  devono
          essere  regolabili per le finalita' e con le modalita' resi
          note dall'ENAC.
             1.2.4.3.  L'apparecchiatura  non  deve  richiedere alcun
          aggiustamento successivamente all'accensione.
             1.2.4.4.  L'apparecchiatura  deve  essere  dotato di una
          funzione di auto-calibrazione.
             1.2.4.5.   L'apparecchiatura   non   deve   disporre  di
          regolatore di sensibilita' accessibile all'operatore.
             1.2.4.6.  L'apparecchiatura  deve  disporre di un chiaro
          allarme sonoro e visivo.
             1.2.4.7.   L'apparecchiatura   deve   disporre   di   un
          interruttore  di  spegnimento  disegnato  in  modo  tale da
          prevenire spengimenti accidentali.
             1.2.4.8.  L'apparecchiatura  e i dispositivi usati nelle
          aree  di  controllo aeroportuali non devono interferire tra
          di  loro  in modo tale da non pregiudicare le prestazioni e
          l'operativita'.
             Quanto  sopra si estende ai metal detector a portale, ai
          telefoni cellulari ed agli apparecchi senza fili.
             1.2.4.9.    L'apparecchiatura    non    deve   provocare
          interferenze  con  le  apparecchiature  mediche,  quali  le
          protesi auditive, stimolatori cardiaci, defibrillatori ecc.
             1.2.4.10.    L'apparecchiatura    non   deve   provocare
          interferenze    con    le    apparecchiature    elettriche,
          elettroniche e supporti magnetici di informazioni.
             1.2.4.11.  L'apparecchiatura  deve  produrre  un segnale
          visivo  e  sonoro  che indica lo stato di esaurimento della
          batteria  di  alimentazione  prima  che  la sensibilita' di
          rilevazione si modifichi.
             Ulteriori  requisiti  degli  WTMD e degli HHMD sono resi
          noti dall'ENAC.
             1.3. Rispondenza alle specifiche tecniche.
             La rispondenza dei rivelatori di metallo alle specifiche
          tecniche  deve  essere  determinata  attraverso  test  (T),
          misurazioni (M) e/o esame documentale (D).
             La  capacita'  di  rivelazione  (espressa  come P.O.D. -
          Probability  of  Detection)  e  la  probabilita'  di  falsi
          allarmi  (P.F.A.  - Probability of False Alarm) deve essere
          accertata,   secondo  le  modalita'  rese  note  dall'ENAC,
          attraverso  apposita  procedura  sperimentale  ovvero esame
          della    documentazione   concernente   sperimentazioni   o
          certificazioni effettuate da organismi riconosciuti.
             Una   contenuta   variabilita'  di  risultati,  pur  nel
          rispetto  delle specifiche tecniche, e' comunque possibile,
          in   relazione   alle  differenti  prestazioni  di  diversi
          apparecchi  di  uno  stesso modello ed alla difficolta' nel
          riprodurre esattamente le medesime condizioni di test.
          2. Apparecchiature radiogene.
             2.1. Definizione.
             Si  definiscono  apparecchiature radiogene gli strumenti
          di  controllo non automatici che utilizzano la tecnologia a
          raggi   X   e  forniscono  all'operatore  una  immagine  da
          interpretare.
             2.2. Specifiche tecniche.
             2.2.1. Prestazioni.
             Le  seguenti  prestazioni  devono  essere  garantite  da
          qualsiasi   apparecchiatura   a   raggi-X   non  automatica
          utilizzata  per  esaminare oggetti destinati all'imbarco su
          aeromobili.
             2.2.1.1.  Risoluzione del singolo filo metallico (single
          wire    resolution    -   SWR)   Definisce   la   capacita'
          dell'apparecchiatura  di  visualizzare  un filo di diametro
          ridotto.
             Verifica  attraverso  il  TEST  1  -  diametro  del filo
          visibile non inferiore ad [A].
             2.2.1.2.  Penetrazione  utile  (useful penetration - UP)
          Definisce   il   livello   di  dettaglio  che  deve  essere
          visualizzato  sotto  un  determinato  spessore di materiale
          noto.
             Verifica  attraverso  il  TEST  2  -  diametro  del filo
          visibile  non  inferiore  a  [B]  dietro  uno  spessore  di
          alluminio pari a [C].
             2.2.1.3.  Risoluzione spaziale (spatial resolution - SR)
          Definisce la capacita' dell'apparecchiatura di discriminare
          e visualizzare oggetti molto ravvicinati.
             Verifica  attraverso  il  TEST 3 - passo della coppia di
          griglie visibili non inferiore a [D].
             2.2.1.4. Penetrazione semplice (simple penetration - SP)
          Definisce sia lo spessore del metallo che l'apparecchiatura
          e'  in  grado di penetrare sia la capacita' di visualizzare
          fogli metallici molto sottili.
             Verifica   della  capacita'  di  differenziare  spessori
          metallici  sottili  attraverso il TEST 4 a - spessore della
          lamina visibile non superiore ad [E].
             Verifica  della capacita' di visualizzare oggetti dietro
          elevati  spessori  metallici  attraverso  il  TEST  4  b  -
          spessore  della lastra di acciaio dietro cui e' visibile la
          sagoma di piombo non inferiore a [F].
             2.2.1.5.   Discriminazione   dei   materiali   (Material
          Discrimination - MD) Definisce la capacita' di discriminare
          materiali con differente peso atomico medio, consentendo in
          particolare   di  distinguere  tra  materiale  organico  ed
          inorganico.
             Verifica attraverso il TEST 5 - visualizzazione del sale
          e dello zucchero con differenti colorazioni.
             I  valori  [A], [B], [C], [D], [E] ed [F] sono resi noti
          dall'ENAC.
             2.2.2. Requisiti essenziali.
             2.2.2.1.  Tutte  le  parti  dell'apparecchiatura  devono
          essere  conformi  alle  disposizioni  vigenti in materia di
          sanita' e di sicurezza.
             2.2.2.2. L'apparecchiatura deve visualizzare un'immagine
          completa di ciascun oggetto rivelato nel tunnel.
             2.2.2.3. L'immagine di qualsiasi parte dell'oggetto deve
          essere visualizzata sullo schermo per almeno 5 secondi.
             2.2.2.4.  L'operatore  deve  avere  la  possibilita'  di
          arrestare il nastro e, se necessario, di invertire il senso
          di marcia.
             2.2.2.5.   L'apparecchiatura   deve   essere  pienamente
          funzionante entro 2 minuti dal momento dell'accensione.
             2.2.2.6.  Al  riavviarsi  del  nastro  dopo  una  sosta,
          l'apparecchiatura   deve   fornire   un'immagine   completa
          dell'ultimo oggetto esaminato.
             2.2.2.7.  Le funzioni selezionate devono attivarsi entro
          1/2 secondo.
             2.2.2.8.   L'immagine  deve  essere  visualizzata  senza
          tremolii.
             2.2.2.9.  L'apparecchiatura  deve  essere  di concezione
          modulare, per facilitare eventuali perfezionamenti.
             2.2.2.10.  Le componenti vitali dell'apparecchiatura non
          devono  essere  danneggiate  dal  versamento di liquidi sul
          nastro.
             2.2.2.11.    L'apparecchiatura   deve   effettuare   una
          autodiagnosi all'accensione.
             2.2.2.12.   L'apparecchiatura   deve   lasciar   passare
          liberamente bagagli muniti di cinghie.
             2.2.2.13.  L'apparecchiatura  deve avere la capacita' di
          trasferire i dati sia in locale che in rete.
             2.2.2.14.   La   versione   del   software  deve  essere
          visualizzata all'avvio.
             2.2.2.15.  L'apparecchiatura deve indicare visivamente i
          materiali che non puo' penetrare.
             2.2.2.16.  Ogni  funzione  selezionata  deve  annullarsi
          automaticamente   quando   un   oggetto   successivo  viene
          esaminato.
             2.2.2.17.   Il  sistema  deve  poter  recuperare  almeno
          l'immagine dell'ultimo oggetto esaminato.
             Ulteriori requisiti sono resi noti dall'ENAC.
             2.3. Rispondenza alle prestazioni.
             2.3.1.  Strumento  di test standard (Standard Test Piece
          STP).
             Le  valutazioni  concernenti  le  prestazioni  di cui al
          punto 2.2 devono essere eseguite per mezzo di uno strumento
          di  test  standard  (STP), rispondente alle caratteristiche
          riportate di seguito.
             2.3.1.1.  TEST  1 Risoluzione del singolo filo metallico
          (Single   wire   resolution  -  SWR)  Per  consentire  tale
          valutazione,  lo  STP  deve avere dei fili di rame stagnato
          non  isolato  montato su plexiglas, le cui dimensioni siano
          comprese  fra  24  AWG  (0,51 mm)  e  36 AWG (0,13 mm), con
          valori  intermedi  pari  a  30  e 32 AWG; detti fili devono
          essere disposti in forma sinusoidale.
             2.3.1.2. TEST 2 Penetrazione utile (Useful penetration -
          UP)  Per consentire tale valutazione, lo STP deve avere una
          lastra  di alluminio di spessore variabile, pari a 7,81 mm,
          10,94 mm e 14,06 mm, dietro la quale sono disposti dei fili
          di  rame  stagnato  non  isolato  di  forma sinusoidale, di
          diametri corrispondenti a quanto stabilito al punto 2.3.1.1
          che precede.
             2.3.1.3. TEST 3 Risoluzione spaziale (Spatial resolution
          -  SR)  Per  consentire tale valutazione, lo STP deve avere
          tre  coppie di griglie con passo di 1,00 mm, 1,50 mm e 2,00
          mm.  Le  singole  coppie  di griglie devono essere disposte
          perpendicolarmente  le  une  rispetto alle altre, per poter
          verificare la risoluzione orizzontale e quella verticale.
             2.3.1.4.     TEST    4a    Penetrazione    semplice    -
          differenziazione  di  spessori  metallici  sottili  (Simple
          penetration  -  SP) Per consentire tale valutazione, lo STP
          deve  avere  lamine  di acciaio con lo spessore di 0,05 mm,
          0,10 mm e 0,15 mm.
             TEST  4b  Penetrazione  semplice  -  differenziazione di
          spessori  metallici  spessi  (Simple  penetration - SP) Per
          consentire  tale  valutazione, lo STP deve avere una lastra
          di  acciaio  di  spessore compreso fra 14,00 mm e 30,00 mm,
          con  gradini  di 2,00 mm, dietro cui e' posta una sagoma di
          piombo.
             2.3.1.5.  TEST 5 Discriminazione dei materiali (Material
          discrimination  -  MD)  Per consentire tale valutazione, lo
          STP  deve  possedere due campioni rispettivamente di sale e
          zucchero, posti in contenitori plastici trasparenti.
             2.3.2. Modalita' di esecuzione dei TEST.
             Al  fine  di  ottenere un'immagine ottimale, lo STP puo'
          essere   posizionato   in   qualsiasi   punto   del  nastro
          trasportatore e puo' essere sottoposto a piu' passaggi; per
          le  valutazioni possono essere utilizzate tutte le funzioni
          disponibili  (colore,  ingrandimento,  intensificazione dei
          contorni, ecc.).
             2.3.2.1.  TEST  1 Risoluzione del singolo filo metallico
          (Single  wire  resolution  -  SWR)  L'operatore  deve poter
          vedere il filo di rame stagnato non isolato di diametro non
          inferiore ad [A] montato su plexiglas.
             2.3.2.2. TEST 2 Penetrazione utile (Useful penetration -
          UP)  L'operatore deve poter vedere il filo di rame stagnato
          non  isolato  di  diametro  non  inferiore a [B] montato su
          plexiglas, dietro lo spessore di alluminio pari a [C].
             2.3.2.3. TEST 3 Risoluzione spaziale (Spatial resolution
          - SR) L'operatore deve poter vedere la coppia di griglie di
          passo [D] ricavate nel foglio di rame.
             2.3.2.4.     TEST    4a    Penetrazione    semplice    -
          differenziazione  di  spessori  metallici  sottili  (Simple
          penetration  -  SP)  L'operatore  deve poter distinguere la
          lamina di acciaio di spessore [E].
             2.3.2.5.     TEST    4b    Penetrazione    semplice    -
          differenziazione   di  spessori  metallici  spessi  (Simple
          penetration  -  SP) L'operatore deve poter vedere la sagoma
          di piombo posta dietro lo spessore [F] di acciaio.
             2.3.2.6.  TEST 5 Discriminazione dei materiali (Material
          discrimination  - MD) L'operatore deve poter distinguere lo
          zucchero   dal   sale   attraverso   una   differenziazione
          cromatica.
             I  valori  [A], [B], [C], [D], [E] ed [F] sono quelli di
          cui al paragrafo 2.2.
             Una   contenuta   variabilita'  di  risultati,  pur  nel
          rispetto  delle specifiche tecniche, e' comunque possibile,
          in   relazione   alle  differenti  prestazioni  di  diversi
          apparecchi   di   uno   stesso   modello,  alla  differente
          sensibilita'  dell'operatore nel distinguere visivamente le
          caratteristiche   dell'immagine  ed  alla  difficolta'  nel
          riprodurre esattamente le medesime condizioni di test.
          3.   Rivelatori   automatici  di  esplosivi  e  di  ordigni
          esplodenti.
             3.1. Definizioni.
             Per  rivelatori  automatici  di  esplosivi  e di ordigni
          esplodenti   si   intendono  apparecchiature  in  grado  di
          rivelare   e   segnalare  mediante  allarme  automatico  la
          presenza  nel  bagaglio  di  materiale  esplosivo e/o di un
          ordigno esplodente.
             Si  definiscono  EDS  -  Esplosive  Detection  System  i
          rivelatori automatici di materiale esplosivo.
             Si definiscono EDDS - Esplosive Device Detection System,
          i  rivelatori  automatici di ordigni esplodenti in grado di
          rivelare uno o piu' elementi degli stessi.
             3.2. Specifiche tecniche.
             3.2.1. Prestazioni.
             3.2.1.1.  La  rivelazione  deve  essere indipendente dal
          materiale  con  cui il bagaglio e' fabbricato nonche' dalla
          forma,  posizione  e orientamento del materiale esplosivo o
          di  ciascun  elemento e/o dalla configurazione dell'ordigno
          esplodente.   La  presenza  di  contromisure  in  grado  di
          impedire la rivelazione deve essere indicata da un allarme.
             3.2.1.3.  Nel  caso in cui le apparecchiature EDS e EDDS
          vengano  utilizzati  in  modalita'  indicativa (che prevede
          l'intervento  di  un  operatore), la qualita' dell'immagine
          che  si  ottiene  deve  soddisfare  i  requisiti  resi noti
          dall'ENAC.
             3.2.2. Prestazioni per EDS.
             Le  tipologie,  le  quantita'  e  le forme dei materiali
          esplosivi  che  l'EDS  deve  rivelare, nonche' la capacita'
          minima  di rivelazione (totale e per ogni diversa tipologia
          di  materiale esplosivo) e la probabilita' massima di falsi
          allarmi, sono rese note dall'ENAC.
             3.2.3. Prestazioni per EDDS.
             3.2.3.1.   Le   tipologie   degli  elementi  di  ordigni
          esplodenti  che  l'EDDS deve rivelare, nonche' la capacita'
          minima  di  rivelazione  e la probabilita' massima di falsi
          allarmi sono resi noti dall'ENAC.
             3.2.3.2.  Nel  caso  in cui l'EDDS sia anche in grado di
          rivelare  materiali  esplosivi,  le prestazioni sono quelle
          espresse al punto 3.2.2.
             3.2.4. Requisiti essenziali.
             3.2.4.1. Il rivelatore di esplosivi deve essere conforme
          alle  vigenti  disposizioni  in  materia  di  sanita'  e di
          sicurezza.
             3.2.4.2.  L'apparecchiatura  deve  essere  di concezione
          modulare per facilitare eventuali perfezionamenti.
             3.2.4.3.  Le  componenti vitali dell'apparecchiatura non
          devono  essere  danneggiate  dal  versamento di liquidi sul
          nastro.
             3.2.4.4.    L'apparecchiatura    deve   effettuare   una
          autodiagnosi all'accensione.
             3.2.4.5.    L'apparecchiatura   deve   lasciar   passare
          liberamente bagagli muniti di cinghie.
             3.2.4.6.  L'apparecchiatura  deve  avere la capacita' di
          trasferire i dati sia in locale che in rete.
             Ulteriori requisiti sono resi noti dall'ENAC.
             3.2.5. Rispondenza alle prestazioni.
             3.2.5.1.  Nel  caso in cui le apparecchiature EDS e EDDS
          vengano  utilizzati in modalita' indicativa, le prestazioni
          concernenti la qualita' dell'immagine vengono accertate con
          le modalita' rese note dall'ENAC.
             3.2.5.2.  La  capacita'  di  rivelazione  (espressa come
          P.O.D.  -  Probability  of  Detection) e la probabilita' di
          falsi  allarmi  (P.F.A.  -  Probability of False Alarm), in
          relazione  alle  diverse tipologie e quantita' di materiali
          esplosivi   e  costituenti  dell'ordigno  esplodente,  deve
          essere accertata, secondo le modalita' rese note dall'ENAC,
          attraverso  apposita  procedura  sperimentale  ovvero esame
          della    documentazione   concernente   sperimentazioni   o
          certificazioni effettuate da organismi riconosciuti.
             Una   contenuta   variabilita'  di  risultati,  pur  nel
          rispetto  delle specifiche tecniche, e' comunque possibile,
          in   relazione   alle  differenti  prestazioni  di  diversi
          apparecchi   di   uno   stesso   modello,  alla  differente
          sensibilita'  dell'operatore nel distinguere visivamente le
          caratteristiche   dell'immagine  ed  alla  difficolta'  nel
          riprodurre esattamente le medesime condizioni di test.
          4. Rivelatori di tracce di esplosivi.
             4.1. Definizione.
             Per  rivelatori di tracce di esplosivi (ETDS - Explosive
          Trace  Detection  System)  si  intendono apparecchiature in
          grado di rilevare particelle e/o vapori di esplosivo.
             4.2. Specifiche tecniche.
             4.2.1. Prestazioni.
             4.2.1.1.  L'apparecchiatura  deve  essere  in  grado  di
          rivelare  tracce  di  esplosivi  secondo  quanto  reso noto
          dall'ENAC.
             4.2.2. Requisiti essenziali.
             4.2.2.1.  Tutte  le  parti  dell'apparecchiatura  devono
          essere  conformi  alle  disposizioni  vigenti in materia di
          sanita' e sicurezza.
             4.2.2.2.      L'apparecchiatura      deve     effettuare
          un'autodiagnosi all'accensione.
             4.2.2.3.  L'apparecchiatura  deve  essere  di concezione
          modulare per facilitare eventuali perfezionamenti.
             4.2.2.4.  L'apparecchiatura  deve  disporre di un chiaro
          allarme sonoro e visivo.
             Ulteriori requisiti sono resi noti dall'ENAC.
             Una   contenuta   variabilita'  di  risultati,  pur  nel
          rispetto  delle specifiche tecniche, e' comunque possibile,
          in   relazione   alle  differenti  prestazioni  di  diversi
          apparecchi  di  uno  stesso modello ed alla difficolta' nel
          riprodurre esattamente le medesime condizioni di test.
          5. Camere di simulazione.
             5.1. Definizione.
             Per  camere  di simulazione si intendono apparecchiature
          in  grado  di riprodurre in ambiente controllato condizioni
          fisiche tali da attivare ordigni esplodenti o incendiari.
             5.2. Specifiche tecniche.
             5.2.1. Prestazioni.
             5.2.1.1.  Le  camere  di  simulazione  devono  provocare
          l'attivazione  di  congegni  (quali  ad esempio barometrici
          radio comandati, acustici e di tipo radiologico) secondo le
          indicazioni rese note dall'ENAC.
             5.2.2. Requisiti essenziali.
             5.2.2.1.  Deve  essere  potenziabile  in  funzione degli
          sviluppi tecnologici.
             5.2.2.2.  Tutte  le  parti  dell'apparecchiatura  devono
          essere  conformi  alle  disposizioni  vigenti in materia di
          sanita' e sicurezza.
             5.2.2.3.  Deve  consentire l'esecuzione automatica delle
          procedure di simulazione.
             5.2.2.4.  L'apparecchiatura  deve  essere  dotato  di un
          controllo video a circuito chiuso.
             Ulteriori requisiti sono resi noti dall'ENAC.
          6. Altre tipologie di apparecchiature.
             Eventuali   ulteriori   tipologie   di   apparecchiature
          destinate  ai controlli di sicurezza in ambito aeroportuale
          verranno rese note dall'ENAC.».