ART. 10 (Condivisione e riutilizzo dei dati nell'ambito delle autorita' pubbliche) 1. Ai fini dello svolgimento delle funzioni che possono avere ripercussioni sull'ambiente, le autorita' pubbliche hanno libero accesso ai set di dati territoriali e ai servizi ad essi relativi. Le autorita' pubbliche consentono ad altre autorita' pubbliche lo scambio e il riutilizzo di tali dati e servizi senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. E' preclusa ogni limitazione che possa determinare ostacoli pratici, al punto di utilizzo, alla condivisione dei set di dati territoriali e dei servizi ad essi relativi. 2. Qualora le condizioni per la messa a disposizione dei dati e dei servizi fra pubbliche amministrazioni siano fissate in appositi accordi, questi sono trasmessi all'Autorita' competente di cui all'articolo 3, comma 2. 3. Le autorita' pubbliche forniscono alle istituzioni ed agli organismi comunitari l'accesso ai set di dati territoriali e servizi ad essi relativi a condizioni armonizzate secondo le disposizioni di esecuzione stabilite a livello comunitario. I set di dati territoriali e servizi ad essi relativi, forniti alle istituzioni ed agli organismi comunitari, al fine di adempiere agli obblighi di informazione in virtu' della legislazione comunitaria in materia ambientale, non sono soggetti ad alcuna tariffa. 4. Quando un'istituzione o un organismo comunitario chiede la disponibilita' dell'accesso ad un set di dati territoriali o ad un servizio ad essi relativo, l'autorita' pubblica mette a disposizione, su richiesta, anche le informazioni, a fini di valutazione e di utilizzo, sui meccanismi di rilevamento, di trattamento, di produzione, di controllo qualita' e di ottenimento dell'accesso ai suddetti set di dati territoriali e servizi, qualora tali informazioni supplementari siano disponibili e sia ragionevolmente possibile estrarle e fornirle. 5. Quando un'autorita' pubblica fornisce ad un'altra autorita' pubblica, ivi comprese le autorita' pubbliche di cui all'articolo 2, comma 1, lettera i), numeri 1) e 2), degli altri Stati membri, set di dati territoriali e servizi ad essi relativi, richiesti per l'adempimento di obblighi di informazione ai sensi della legislazione comunitaria in materia ambientale, tali set di dati territoriali e servizi ad essi relativi non sono soggetti ad alcuna tariffa. 6. Per i set di dati territoriali gia' acquisiti, alla data dell'entrata in vigore del presente decreto, sotto condizioni di licenza d'uso, le autorita' pubbliche sono autorizzate a fornire i set di dati e servizi ad essi relativi secondo licenza. 7. In deroga ai commi 1 e 5, per esigenze di auto finanziamento delle autorita' pubbliche che producono o forniscono i set di dati territoriali e i servizi ad essi relativi, con uno o piu' decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta dei Ministri competenti, di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con il Ministro dell'economia e delle finanze e con il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, sentita la Consulta nazionale per l'informazione territoriale ed ambientale di cui all'articolo 11, sono individuate le autorita' pubbliche autorizzate ad applicare tariffe per la fornitura dei dati territoriali ad altre autorita' pubbliche attraverso i servizi individuati ai sensi dell'articolo 7, comma 1, lettere c) ed e). Con il medesimo provvedimento sono determinati l'ammontare delle tariffe stesse e le relative modalita' di pagamento. Sono fatte salve le disposizioni dell'articolo 59, comma 7-bis, del decreto legislativo n. 82 del 2005. Ai fini della determinazione dell'importo delle tariffe si applica l'articolo 7, commi 2 e 3, del decreto legislativo 24 gennaio 2006, n. 36. Sono fatte salve le disposizioni in materia di scambio di documenti di cui all'articolo 10, comma 1, dello stesso decreto legislativo n. 36 del 2006. 8. Gli introiti delle tariffe di cui al comma 7, sono versati all'entrata del bilancio dello Stato, per essere riassegnati, ai sensi dell'articolo 4, comma 2, della legge 18 aprile 2005, n. 62, allo stato di previsione delle Amministrazioni interessate. 9. Gli enti territoriali e gli altri enti ed organismi pubblici determinano, rispettivamente con proprie disposizioni o propri atti deliberativi, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, gli importi delle tariffe e le relative modalita' di pagamento, sulla base dei criteri indicati al comma 7. 10. Le tariffe di cui al comma 7 possono essere applicate soltanto qualora, in relazione alla tipologia di dati territoriali per i quali si chiede l'accesso, siano disponibili servizi di commercio elettronico, con l'eventuale previsione di clausole di esclusione della responsabilita', licenze online (click-licenses), ovvero licenze o accordi quadro che escludono ogni ostacolo temporale e amministrativo per l'accesso al servizio. 11. In deroga al presente articolo, le autorita' pubbliche originatrici dei set di dati possono limitare la condivisione ove esse ritengano che questa comprometta il corso della giustizia, la pubblica sicurezza, la difesa nazionale o le relazioni internazionali. Di tale limitazione e' data comunicazione attraverso i metadati di cui all'articolo 4.
Note all'art. 10: - Per l'art. 59 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 si veda nelle note all'art. 4. - Per l'art. 7 del decreto legislativo 24 gennaio 2006, n. 36 si veda nelle note all'art. 9. - Il testo dell'art. 10 del decreto legislativo 24 gennaio 2006, n. 36 cosi' recita: «Art. 10 (Riutilizzo di documenti a fini commerciali da parte di pubbliche amministrazioni). - 1. Lo scambio di documenti, come definito dalla lettera f) del comma 1 dell'art. 2, non costituisce riutilizzo. 2. Nel caso in cui una pubblica amministrazione riutilizza per fini commerciali documenti di altra pubblica amministrazione si applicano le modalita' di riutilizzo anche economico stabilite nel presente decreto.» - Si riporta il testo del comma 2 dell'art. 4 della citata legge n. 62 del 2005: «Art. 4 (Oneri relativi a prestazioni e controlli). - 1. (Omissis). 2. Le entrate derivanti dalle tariffe di cui al comma 1, qualora riferite all'attuazione delle direttive di cui agli allegati A e B della presente legge, nonche' di quelle da recepire con lo strumento regolamentare, sono attribuite alle amministrazioni che effettuano le prestazioni ed i controlli, mediante riassegnazione ai sensi del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 novembre 1999, n. 469.».