IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

  Visto   il   decreto   del  Presidente  della  Repubblica  in  data
14 novembre  2002,  con  il  quale  l'avv.  Luigi  Mazzella  e' stato
nominato Ministro senza portafoglio;
  Visto  il proprio decreto in data 29 novembre 2002, con il quale al
predetto Ministro senza portafoglio e' stato conferito l'incarico per
la funzione pubblica;
  Visto  il decreto del Presidente della Repubblica in data 12 giugno
2001,   con   il  quale  l'on.  Learco  Saporito  e'  stato  nominato
Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri;
  Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400;
  Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303;
  Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;
  Ritenuto  opportuno delegare funzioni specifiche al Ministro per la
funzione pubblica;
  Sentito il Consiglio dei Ministri;
                              Decreta:
                               Art. 1.
  1.  A decorrere dal 14 novembre 2002, il Ministro senza portafoglio
per   la  funzione  pubblica  avv.  Luigi  Mazzella  e'  delegato  ad
esercitare  le funzioni di coordinamento, di indirizzo, di promozione
di iniziative, anche normative, di vigilanza e verifica, nonche' ogni
altra  funzione  attribuita  dalle vigenti disposizioni al Presidente
del     Consiglio     dei    Ministri,    relative    all'innovazione
dell'organizzazione  e  delle  attivita'  nel  settore  pubblico e al
lavoro  pubblico.  Sono  altresi',  delegate, al Ministro le seguenti
funzioni:
    a) l'organizzazione,   il  riordino  ed  il  funzionamento  delle
pubbliche   amministrazioni,   anche   in  riferimento  ad  eventuali
iniziative   normative   di  razionalizzazione  degli  enti  e  delle
autorita'  indipendenti,  nonche'  il  coordinamento  delle attivita'
inerenti  all'attuazione  del  decreto  legislativo 31 marzo 1998, n.
112;
    b) le  iniziative  di  riordino  e  razionalizzazione di organi e
procedure;
    c) le  iniziative dirette ad assicurare l'efficacia, l'efficienza
e  l'economicita'  delle  pubbliche  amministrazioni,  la trasparenza
dell'azione   amministrativa,   il  miglioramento  dei  rapporti  tra
pubblica  amministrazione e cittadini e la riduzione dei costi per le
imprese;
    d) le  iniziative  e  le  misure  di  carattere  generale volte a
garantire  la  piena  ed  effettiva  applicazione ed attuazione delle
leggi  nelle  pubbliche amministrazioni, nonche' quelle inerenti alle
sedi  di  lavoro, ai servizi sociali e alle strutture delle pubbliche
amministrazioni;
    e) le  attivita'  di indirizzo, coordinamento e programmazione in
materia   di   formazione,   di   aggiornamento  professionale  e  di
valorizzazione  del  personale  delle  pubbliche  amministrazioni, la
programmazione  e  la  gestione delle risorse nazionali e comunitarie
assegnate   e   destinate   alla   formazione,   le   iniziative  per
l'attivazione   di   servizi   nelle  pubbliche  amministrazioni,  le
iniziative  per  incentivare la mobilita', il lavoro a tempo parziale
ed il lavoro a distanza;
    f) l'attuazione  della  legge  29 marzo  1983, n. 93; del decreto
legislativo   6 settembre  1989,  n.  322;  del  decreto  legislativo
30 marzo  2001,  n.  165;  della  legge 20 marzo 1975, n. 70, e delle
altre  leggi di soppressione e riordino di enti pubblici; della legge
7 giugno  2000,  n.  150;  della  legge  12 giugno  1990,  n.  146, e
successive modificazioni ed integrazioni, limitatamente ai dipendenti
delle   amministrazioni  pubbliche  dei  comparti  di  contrattazione
collettiva  e  delle autonome aree di contrattazione della dirigenza,
di  cui  ai  contratti  collettivi  nazionali  quadro 2 giugno 1998 e
25 novembre  1998,  e  successive  integrazioni,  al  personale delle
magistrature amministrativa, contabile e dell'Avvocatura dello Stato,
della carriera prefettizia o diplomatica, ai professori e ricercatori
universitari, ai dipendenti degli enti che svolgono la loro attivita'
nelle  materie  contemplate  dall'art.  1 del decreto legislativo del
Capo  provvisorio  dello  Stato 17 luglio 1947, n. 691, e delle leggi
4 giugno  1985,  n. 281, e successive modificazioni ed integrazioni e
10 ottobre  1990,  n. 287, nonche' al personale dipendente dagli enti
di cui all'art. 70 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;
    g) il   coordinamento  in  materia  di  valutazione  e  controllo
strategico nelle amministazioni dello Stato, avvalendosi del comitato
tecnico-scientifico,  dell'osservatorio  e  della  banca  dati di cui
all'art. 7 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286;
    h) le  funzioni attribuite dal decreto legislativo 5 giugno 1998,
n. 204, al Presidente del Consiglio dei Ministri;
    i) il coordinamento dell'attivita' normativa ed amministrativa di
semplificazione  delle norme e delle procedure, ai sensi dell'art. 11
della legge 6 luglio 2002, n. 137;
    l) il coordinamento dell'attivita' normativa di razionalizzazione
e  riordino di cui all'art. 1, comma 1, della legge 6 luglio 2002, n.
137;
    m) le  funzioni  attribuite dalla normativa vigente al Presidente
del  Consiglio  dei  Ministri  in  materia  di Scuola superiore della
pubblica  amministrazione,  Formez,  Agenzia  per  la  rappresentanza
negoziale   delle   pubbliche   amministrazioni,   presidenza   della
Conferenza dei dirigenti generali preposti ai servizi del personale e
di organizzazione;
    n) le  attivita' di confronto e rappresentanza internazionali sui
temi  della  qualita'  dei  servizi, della riforma e dell'innovazione
delle pubbliche amministrazioni;
    o) il  conferimento  degli incarichi di direzione degli uffici di
livello  dirigenziale  generale,  di  cui  all'art.  19, comma 4, del
decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;
    p) le  attivita'  residuali  della  segreteria  dei ruoli unici e
l'attuazione  della  legge  27 ottobre  1988,  n.  482, e della legge
15 luglio 2002, n. 145.
  2.  Sono  altresi'  delegate  tutte  le  competenze  attribuite  da
disposizioni   normative   direttamente   al   Ministro,   ovvero  al
Dipartimento della funzione pubblica.
  3. Il  Ministro  opera  in  costante  raccordo  con il Ministro per
l'innovazione  e le tecnologie al fine di assicurare il coordinamento
tra  gli  interventi  oggetto  della  presente  delega  e  quelli che
riguardano   le   pubbliche   amministrazioni  delegati  al  predetto
Ministro.