IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  Visto l'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
  Visto  l'art.  107,  comma  1,  lettera c), del decreto legislativo
31 marzo 1998, n. 112;
  Visto  il  decreto-legge  7 settembre 2001, n. 343, convertito, con
modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401;
  Visto  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
19 giugno 2002, con il quale e' stato dichiarato, fino al 31 dicembre
2004,  lo  stato  di  emergenza  in  relazione  alla  grave  crisi di
approvvigionamento   idrico  nel  territorio  del  comune  di  Reggio
Calabria;
  Considerato  che  la  penetrazione  di  acqua  marina  nelle  falde
acquifere  del  cuneo  salino  ha  determinato  la  impossibilita' di
utilizzo  delle  risorse  idriche  ad  usi  civici nel territorio del
comune  di  Reggio Calabria, con conseguente grave pregiudizio per la
popolazione  e  possibili  rischi  per  la  salute pubblica, anche in
considerazione dell'avvento della stagione estiva;
  Considerato  altresi'  che  la  situazione  emergenziale in atto in
detto   ambito   territoriale   insiste  in  un  contesto  reso  gia'
estremamente   critico  dallo  stato  di  degrado  in  cui  versa  il
complessivo  sistema  di  approvvigionamento  idrico, con particolare
riferimento   al   cattivo  stato  di  conservazione  delle  reti  di
distribuzione;
  Ravvisata,  quindi,  la  necessita' di adottare misure di carattere
straordinario ed urgente, finalizzate al superamento della situazione
di emergenza ed al ritorno alle normali condizioni di vita;
  Acquisita  l'intesa  del  Ministro dell'ambiente e della tutela del
territorio;
  Acquisita l'intesa della regione Calabria;
  Su proposta del capo del Dipartimento della protezione civile della
Presidenza del Consiglio dei Ministri;
                              Dispone:
                               Art. 1.
  1. Il sindaco del comune di Reggio Calabria e' nominato commissario
delegato  per  l'emergenza  di  cui  in  premessa,  e  provvede  alla
realizzazione  degli  interventi  urgenti  necessari  a  garantire la
quantita'  e  la  qualita' della risorsa idrica per gli usi umani nel
territorio del medesimo comune.
  2. Il Commissario delegato, provvede in particolare:
    a) alla  progettazione ed alla realizzazione, in termini di somma
urgenza,  di  un sistema di dissalazione per la rimozione dalla falde
acquifere del contenuto salino, nonche' di tutte le opere strumentali
ed  accessorie  di  collegamento  ai  serbatoi  esistenti  nonche' di
presidio igienico-sanitario;
    b) alla    realizzazione   degli   interventi   di   manutenzione
straordinaria e riparazione sulle reti di distribuzione, strettamente
necessari   al   superamento  dell'emergenza  di  cui  alla  presente
ordinanza;