A tutti i Ministeri - Ufficio legislativo

Con  circolare  pari  numero in data 19 dicembre 1983, pubblicata nel
supplemento  ordinario  alla  Gazzetta Ufficiale n. 22 del 23 gennaio
1984,  sono  stati  stabiliti i criteri orientativi per la scelta tra
sanzioni  penali  e  quelle  amministrative.  Al fine di apportare un
ulteriore  contributo  alla produzione legislativa in materia penale,
e'  stata  elaborata  la  circolare,  che  si allega, recante criteri
orientativi  per  la  scelta  tra  delitti e contravvenzioni e per la
formulazione delle fattispecie penali.

La  circolare  costituisce  il risultato di una indagine che e' stata
condotta con l'ausilio della commissione per lo studio della politica
e  della  normativa  sanzionatoria  costituita presso il Ministero di
grazia e giustizia.

I  criteri  per  la  scelta  tra  delitti  e contravvenzioni appaiono
persuasivamente  individuati muovendo dalla considerazione dei tratti
propri  della  disciplina del reato contravvenzionale (incriminazione
anche  a  titolo  di colpa, esclusione della rilevanza del tentativo;
previsione  dell'oblazione  come  causa  di  estinzione  del reato) e
ricercando  rispetto alla violazione di quali norme una punizione del
fatto    come   contravvenzione   si   presenti   adeguata   a   tali
caratteristiche  (si  prospetta  che  cio'  possa in linea di massima
valere  per  le  norme di carattere preventivo-cautelare e per quelle
concernenti  la  disciplina di attivita' che, se realizzano interessi
socialmente    rilevanti,    sono   pero'   assoggettate   a   poteri
amministrativi volti a regolarne lo svolgimento).


Nella  circolare si avverte peraltro come la scelta debba anche tener
conto  dei  principi  di  proporzione  tra  gravita'  dell'illecito e
trattamento  sanzionatorio  e di sussidiarieta', per cui va preferito
l'intervento  sanzionatorio  meno dannoso per l'autore dell'illecito,
purche' sufficientemente efficace.


Altri  criteri  vengono  formulati  a  proposito  della  scelta della
sanzione, sia per quanto riguarda i delitti, che le contravvenzioni.


La  circolare  contiene indicazioni sui modi di redazione della norma
penalmente  sanzionata.  Si  tratta  di  suggerimenti  che  hanno  il
precipuo  scopo  di  rendere  piu' agevolmente percepibile la portata
precettiva  della  disposizione,  cosi'  da  favorire  una  attivita'
legislativa  consapevole  e  la conoscibilita' del precetto penale da
parte dei suoi destinatari.

Il   documento   costituisce   dunque   un  contributo  all'opera  di
razionalizzazione  della legislazione, da perseguire anche attraverso
una  piu'  accurata  formulazione  dei  testi, su cui da ultimo si e'
sviluppato  in  piu'  sedi  un  intenso dibattito. Come gia' nel caso
della  precedente circolare sui criteri orientativi per la scelta tra
sanzioni  penali  e  amministrative,  si ritiene percio' utile che il
documento riceva la maggiore diffusione e che d'esso sia tenuto conto
nell'espletamento dei compiti istituzionali.

                                   Il Sottosegretario di Stato: AMATO