Art. 7. Corpo di polizia municipale e regolamento comunale sullo stato giuridico del personale 1. I comuni nei quali il servizio di polizia municipale sia espletato da almeno sette addetti possono istituire il Corpo di polizia municipale, disciplinando lo stato giuridico del personale con apposito regolamento, in conformita' ai principi contenuti nella legge 29 marzo 1983, n. 93. 2. Il regolamento di cui al precedente comma 1 stabilisce: 1) il contingente numerico degli addetti al servizio, secondo criteri di funzionalita' e di economicita', in rapporto al numero degli abitanti del comune e ai flussi della popolazione, alla estensione e alla morfologia del territorio, alle caratteristiche socio-economiche della comunita' locale; 2) il tipo di organizzazione del Corpo, tenendo conto della densita' della popolazione residente e temporanea, della suddivisione del comune stesso in circoscrizioni territoriali e delle zone territoriali costituenti aree metropolitane. 3. I comuni definiscono con regolamento l'ordinamento e l'organizzazione del Corpo di polizia municipale. L'ordinamento si articola di norma in: a) responsabile del Corpo (comandante); b) addetti al coordinamento e al controllo; c) operatori (vigili). 4. L'organizzazione del Corpo deve essere improntata al principio del decentramento per circoscrizioni o per zone ed al criterio che le dotazioni organiche per singole qualifiche devono essere stabilite in modo da assicurare la funzionalita' e l'efficienza delle strutture del Corpo. 5. Nel caso di costituzione di associazione, ai sensi dell'articolo 1, comma 2, il relativo atto costitutivo disciplinera' l'adozione del regolamento di cui al presente articolo, fissandone i contenuti essenziali.
Nota all'art. 7, comma 1: Con la legge n. 93/1983 e' stata approvata la legge-quadro sul pubblico impiego.