Art. 2.
  1.  Il  Governo  della  Repubblica  e'  delegato  ad emanare, entro
quattro mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, su
proposta  del  Ministro della sanita', di concerto con i Ministri del
lavoro  e  del  tesoro,  sentite le competenti commissioni permanenti
delle  Camere,  norme aventi valore di legge ordinaria per provvedere
alla   revisione   delle   categorie  delle  minorazioni  e  malattie
invalidanti previste dalle leggi 26 maggio 1970, n. 381, e successive
modificazioni, 27 maggio 1970, n. 382, e successive modificazioni, 30
marzo  1971,  n.  118,  e successive modificazioni, nonche', per tali
categorie,  dei  benefici  previsti  dalla legislazione vigente. Tali
norme devono ispirarsi ai seguenti principi e criteri direttivi:
    a) una maggiore specificazione delle minorazioni e delle malattie
invalidanti   che   diano   luogo   alla  riduzione  della  capacita'
lavorativa;
    b)  una  migliore corrispondenza delle percentuali di invalidita'
all'entita' della minorazione e delle malattie;
    c) una piu' idonea determinazione della riduzione della capacita'
lavorativa,  ai  fini  del riconoscimento dei benefici previsti dalla
legge.
  2.  Il Ministro della sanita', entro due mesi dell'emanazione delle
norme  delegate  di cui al comma 1, approva, con proprio decreto, una
nuova  tabella  indicativa  delle  percentuali  di invalidita' per le
minorazioni e malattie invalidanti previste da tali norme delegate.
  La  presente  legge, munita del sigillo dello Stato, sara' inserita
nella  Raccolta  ufficiale  degli  atti  normativi  della  Repubblica
italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla
osservare come legge dello Stato.
   Data a Roma, addi' 26 luglio 1988
                               COSSIGA
                                  DE MITA, Presidente del Consiglio
                                  dei Ministri
                                  AMATO, Ministro del tesoro
                                  COLOMBO, Ministro delle finanze
                                  FANFANI,  Ministro  del  bilancio e
                                  della programmazione economica
Visto, il Guardasigilli: VASSALLI