IL PRESIDENTE
                     DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

  Visto  il  decreto del Presidente della Repubblica in data 7 maggio
2008,  con  il  quale  l'on.  dott.  Raffaele Fitto e' stato nominato
Ministro senza portafoglio;
  Visto  il  proprio  decreto  in  data 8 maggio 2008 con il quale al
predetto Ministro senza portafoglio e' stato conferito l'incarico per
i rapporti con le regioni;
  Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400;
  Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303;
  Ritenuto  opportuno  delegare funzioni specifiche al Ministro per i
rapporti con le regioni;
  Sentito il Consiglio dei Ministri;
                              Decreta:

                               Art. 1.
  A decorrere dall'8 maggio 2008, il Ministro senza portafoglio per i
rapporti  con  le  regioni  on.  dott.  Raffaele Fitto e' delegato ad
esercitare  le funzioni di coordinamento, di indirizzo, di promozione
di  iniziative,  anche  normative, di esercizio coordinato e coerente
dei poteri e rimedi previsti in caso di inerzia o di inadempienza, di
vigilanza  e  verifica,  nonche' ogni altra funzione attribuita dalle
vigenti  disposizioni al Presidente del Consiglio dei Ministri, fatte
salve  le competenze del Ministro dell'interno, relativamente a tutte
le materie che riguardano le seguenti aree:
    a) cura  dell'azione  di  Governo  in  materia di rapporti con il
sistema  delle  autonomie,  anche al fine di individuare modalita' di
efficiente svolgimento dei servizi;
    b) agevolazione   della  collaborazione  tra  Stato,  regioni  ed
autonomie  locali, nonche' del coordinamento dei rapporti diretti tra
le  regioni  e  le istituzioni comunitarie, fatte salve le competenze
del Ministro per le politiche europee;
    c) promozione delle iniziative nell'ambito dei rapporti tra Stato
e  sistema  delle  autonomie  ed  esercizio coordinato e coerente dei
poteri  e rimedi previsti in caso di inerzia o di inadempienza, anche
ai  fini  dell'esercizio  del  potere  sostitutivo del Governo di cui
all'art.  120  della  Costituzione  e  agli  articoli 137 del decreto
legislativo  18 agosto 2000, n. 267, e 19-bis della legge 11 febbraio
1992,  n.  157;  iniziativa  normativa,  in  raccordo  con i Ministri
interessati, in materia di servizi pubblici locali;
    d) esame  delle  leggi  regionali  e  provinciali  e questioni di
legittimita'  costituzionale ai sensi e per gli effetti dell'art. 127
della  Costituzione; conflitti di attribuzione tra Stato e regioni ai
sensi  e  per gli effetti dell'art. 134 della Costituzione; questioni
di  legittimita'  costituzionale  sugli  Statuti  regionali  ai sensi
dell'art.  123  della  Costituzione;  partecipazione alle funzioni di
controllo  della  spesa  sanitaria;  collaborazione  con  i  Ministri
competenti   per   settore  ai  fini  dell'individuazione  di  azioni
coordinate  del Governo con il sistema delle autonomie per l'esame in
sede di Conferenza;
    e) azione  di  Governo  inerente  ai rapporti con le regioni e le
province  autonome  di  Trento  e  di Bolzano, anche relativamente ai
rapporti  tra  queste  e  gli  enti  locali,  nonche'  il particolare
procedimento  per le impugnative delle leggi regionali e provinciali,
conseguenti  all'applicazione  dell'art. 97 dello Statuto speciale di
autonomia della regione Trentino-Alto Adige;
    f) elaborazione   di   provvedimenti   di   natura  normativa  ed
amministrativa  concernenti  le  regioni  e  le  province autonome di
Trento  e  di  Bolzano,  anche  con riguardo alle norme di attuazione
degli Statuti;
    g) minoranze  linguistiche  e  territori  di  confine  e relativa
iniziativa legislativa;
    h) compimento  di atti dovuti in sostituzione di organi regionali
inadempienti nell'esercizio di funzioni delegate o comunque conferite
ai  sensi  della  legge  15 marzo  1997,  n.  59, dell'art. 118 della
Costituzione  ed  in  attuazione di obblighi comunitari, definendo le
relative  proposte  in  collaborazione  con i Ministri competenti per
settore;
    i) attivita' dei rappresentanti dello Stato per i rapporti con il
sistema  delle  autonomie,  nelle  regioni  a  statuto ordinario, dei
Commissari  del  Governo  e delle corrispondenti rappresentanze dello
Stato  nelle  regioni a Statuto speciale e nelle province autonome di
Trento  e  di  Bolzano,  inerenti  alla  dipendenza funzionale di cui
all'art.  4, comma 3, del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303,
anche  ai fini dell'esercizio delle funzioni di cui all'art. 10 della
legge 5 giugno 2003, n. 131, nelle materie di competenza, fatte salve
le  competenze  del Ministro dell'interno, nonche' i relativi profili
organizzativo, logistico, funzionale e di programmazione finanziaria;
supporto  all'emanazione  di  direttive  generali  del Presidente del
Consiglio  dei  Ministri  di cui all'art. 6, comma 1, del decreto del
Presidente  della  Repubblica  3 aprile 2006, n. 180, per le parti di
interesse regionale;
    l) convocazione  e  presidenza  della Conferenza permanente per i
rapporti  tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e
di   Bolzano   e  della  Conferenza  Unificata,  di  cui  al  decreto
legislativo    28 agosto    1997,    n.   281,   e   regolamentazione
dell'organizzazione e funzionamento delle relative segreterie;
    m) rapporti  con  i  Comitati  interministeriali  e con gli altri
organi   collegiali  istituiti  presso  amministrazioni  statali,  le
determinazioni  dei  quali  incidano  su  competenze e funzioni delle
autonomie,  verificandone  e promuovendone l'attuazione coordinata da
parte   di  amministrazioni  statali,  enti  pubblici  e  societa'  a
partecipazione  pubblica;  partecipazione  alla Conferenza permanente
tra  lo  Stato,  le  regioni  e  le province autonome ed al Consiglio
generale  degli italiani all'estero, con riferimento alle funzioni di
cui  all'art.  17,  comma 6,  della  legge  18 giugno  1998,  n. 198,
inerenti   all'indicazione   delle   linee   programmatiche   per  la
realizzazione delle politiche delle regioni per le comunita' italiane
all'estero;
    n) valutazione,  definizione  e  raccordo  delle  attivita' delle
regioni di rilievo internazionale e comunitario;
    o) partecipazione  ai  lavori  del  Consiglio d'Europa e dei suoi
organismi,  in  materia  di  autonomie  regionali  e  di cooperazione
transfrontaliera;
    p) atti  relativi  alle  funzioni  di  indirizzo  e coordinamento
dell'attivita'   amministrativa   nelle  regioni,  ove  sia  previsto
l'intervento  del  Presidente  del  Consiglio dei Ministri; vigilanza
sull'Unita'  per  il  monitoraggio  sulla qualita' dell'azione per il
governo degli enti locali, nonche' relative azioni governative, anche
normative;
    q) azioni governative, anche normative, dirette alla salvaguardia
ed  alla  valorizzazione  delle zone montane di cui all'art. 44 della
Costituzione,  qualificabili  anche  come  interventi speciali per la
montagna,  di natura territoriale, economica, sociale e culturale, ai
sensi  dell'art.  1 della legge 31 gennaio 1994, n. 97, anche in base
ai  lavori  dell'Osservatorio  istituito  presso  la  Presidenza  del
Consiglio  dei Ministri, nonche' proposta dei criteri di ripartizione
del  Fondo nazionale per la montagna ai sensi dell'art. 2 della legge
citata  e vigilanza sull'Ente italiano montagna ai sensi dell'art. 1,
comma 1279,   della   legge   27 dicembre   2006,  n.  296;  problemi
concernenti  le  piccole isole, comprese le azioni governative, anche
normative, dirette anche agli interventi di cui all'art. 2, comma 41,
della legge 24 dicembre 2007, n. 244;
    r) promozione  di formule di coordinamento dei rapporti tra Stato
e  sistema  delle  autonomie  anche  ai  fini  del  raggiungimento di
accordi, nonche' delle intese di cui all'art. 8, comma 6, della legge
5 giugno 2003, n. 131;
    s) supporto  conoscitivo  alle regioni anche per l'individuazione
delle  modalita'  per  l'esercizio  associato  delle  funzioni  e dei
servizi  e  relative  iniziative legislative, nonche', d'intesa con i
Ministri  interessati,  iniziative  nell'ambito del PON «Governance e
azioni  di  sistema» relative alla cooperazione interistituzionale ed
alla capacita' negoziale del sistema delle autonomie;
    t) attivita'   anche   normative   connesse   all'attuazione  del
conferimento  delle funzioni amministrative di cui all'art. 118 della
Costituzione  e  al  trasferimento  di beni e risorse per l'esercizio
delle stesse, ai sensi dell'art. 7 della legge 5 giugno 2003, n. 131,
in raccordo con il Ministro per le riforme per il federalismo;
    u) cura  della realizzazione delle maggiori forme di autonomia di
cui  all'art.  116,  terzo  comma,  della  Costituzione  per la parte
relativa  alla  realizzazione  della prescritta intesa con la regione
interessata,  in  raccordo  con  il  Ministro  per  le riforme per il
federalismo;
    v) coordinamento  dei  tavoli interistituzionali con le regioni e
gli enti locali ai fini dell'adozione di provvedimenti aventi valenza
generale.