Art. 10 
                         (Norme Finanziarie) 
 
1. Per l'attuazione del programma di cui all'articolo 2, e' istituito
nello Stato di previsione della Presidenza del Consiglio dei Ministri
un apposito fondo intestato a Roma Capitale, con la dotazione di lire
260 miliardi per il 1990, di lire 30 miliardi per il 1991 e  di  lire
50 miliardi per il 1992. Al relativo onere si provvede quanto a  lire
50 miliardi per il 1990 e lire  30  miliardi  per  il  1991  mediante
corrispondente riduzione dello stanziamento  iscritto,  ai  fini  del
bilancio  triennale  1990-1992,  al  capitolo  9001  dello  stato  di
previsione della spesa del Ministero  del  tesoro  per  l'anno  1990,
all'uopo  parzialmente   utilizzando   l'accantonamento   "Intervento
straordinario per la realizzazione  in  Roma  di  opere  direttamente
connesse alla sua condizione di capitale d'Italia"; quanto a lire 160
miliardi per il 1990 a carico delle disponibilita' iscritte in  conto
residui al capitolo 1585 dello  stato  di  previsione  del  Ministero
dell'interno per il 1990; quanto a lire 50 miliardi  per  il  1990  a
carico delle disponibilita' iscritte in  conto  residui  al  capitolo
7650 dello stato di previsione della  Presidenza  del  Consiglio  dei
Ministri per il 1990; quanto a lire 50 miliardi per il 1992, mediante
corrispondente riduzione dello stanziamento  iscritto,  ai  fini  del
bilancio  triennale  1990-1992  al  capitolo  9001  dello  stato   di
previsione della spesa del Ministero  del  Tesoro  per  l'anno  1990,
all'uopo parzialmente  utilizzando  l'accantonamento  "Fondo  per  lo
sviluppo economico e sociale". Per gli anni successivi si provvede ai
sensi dell'articolo 11, comma 3, lettera d),  della  legge  5  agosto
1978, n. 468 come modificato dalla legge 23 agosto 1988, n. 362. 
2. All'onere derivante dall'attuazione dell'articolo 5,  valutato  in
lire 300 milioni per l'anno 1990, lire 700 milioni per l'anno 1991  e
lire 800 milioni per l'anno 1992, si provvede a carico del  fondo  di
cui al comma 1. 
3. All'onere derivante dall'attuazione dell'articolo 9, comma 1, pari
a lire 100 miliardi per il 1990, si provvede mediante  corrispondente
riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale
1990-1992, al capitolo 9001 dello stato di previsione  del  Ministero
del  Tesoro  per  l'anno  1990,  all'uopo  parzialmente   utilizzando
l'accantonamento "Intervento straordinario per  la  realizzazione  in
Roma di opere direttamente connesse alla sua condizione  di  capitale
d'Italia". 
4.  All'onere  di  lire  10   miliardi   per   il   1990,   derivante
dall'attuazione  dell'articolo  9,  comma  2,  si  provvede  mediante
corrispondente riduzione dello  stanziamento  iscritto  ai  fini  del
bilancio  triennale  1990-1992  al  capitolo  6856  dello  stato   di
previsione  del  Ministero  del  Tesoro  per  l'anno  1990   all'uopo
parzialmente  utilizzando  l'accantonamento   "Ristrutturazione   del
Ministero dell'Ambiente". 
5.  All'onere  di  lire   70   miliardi   derivante   dall'attuazione
dell'articolo 9, comma 3, si provvede a carico  delle  disponibilita'
iscritte in conto residui al capitolo 8002 dello stato di  previsione
del Ministero della difesa per l'anno 1990. 
6.  All'onere  di  lire  20   miliardi   per   il   1991,   derivante
dall'attuazione  dell'articolo  9,  comma  4,  si  provvede  mediante
utilizzo della proiezione per il  medesimo  anno  dello  stanziamento
iscritto, ai fini del bilancio triennale 1990-1992, al capitolo  9001
dello stato di previsione del Ministero del Tesoro per  l'anno  1990,
all'uopo  parzialmente   utilizzando   l'accantonamento   "Intervento
straordinario per la realizzazione  in  Roma  di  opere  direttamente
connesse alla sua condizione di capitale d'Italia". 
7. All'onere derivante dall'applicazione dell'articolo  9,  comma  6,
pari a lire 60 miliardi per il 1990 ed a  lire  55  miliardi  per  il
1991,   si   provvede   mediante   corrispondente   riduzione   dello
stanziamento iscritto, ai fini del bilancio  triennale  1990-1992  al
capitolo 9001 dello stato di previsione del Ministero del tesoro  per
l'anno  1990,  all'uopo  parzialmente  utilizzando   l'accantonamento
"Interventi  sui  beni  culturali  esistenti  nella  citta'  di  Roma
(compresa la sanatoria degli  effetti  del  decreto-legge  13  luglio
1989, n. 253, articolo 5)". 
8. All'onere derivante  dall'attuazione  dell'articolo  9,  comma  9,
valutato in lire 10 miliardi, si provvede per  l'anno  1990  mediante
corrispondente riduzione dello stanziamento  iscritto,  ai  fini  del
bilancio  triennale  1990-1992,  al  capitolo  6856  dello  stato  di
previsione  del   Ministero   del   Tesoro,   all'uopo   parzialmente
utilizzando  l'accantonamento  "Ratifica  ed  esecuzione  di  accordi
internazionali". 
9. All'onere derivante dall'attuazione  dell'articolo  9,  comma  10,
valutato in lire 2 miliardi per l'anno 1990 e  lire  1  miliardo  per
l'anno 1991, si  provvede  mediante  corrispondente  riduzione  dello
stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale  1990-1992,  al
capitolo 9001 dello stato di previsione del Ministero del Tesoro  per
l'anno  1990,  all'uopo  parzialmente  utilizzando   l'accantonamento
"Interventi  sui  beni  culturali  esistenti  nella  citta'  di  Roma
(compresa la sanatoria degli  effetti  del  decreto-legge  13  luglio
1989, n. 253 articolo 5)". 10. Le somme di cui al presente  articolo,
non utilizzate entro l'anno di competenza, possono esserlo negli anni
successivi. Il Ministro del tesoro e' autorizzato ad  apportare,  con
propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio anche nel  conto
dei residui. 
   La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sara'  inserita
nella  Raccolta  ufficiale  degli  atti  normativi  della  Repubblica
italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla
osservare come legge dello Stato. 
    Data a Roma, addi' 15 dicembre 1990 
                               COSSIGA 
                                  ANDREOTTI, Presidente del Consiglio 
                                  dei Ministri 
                                  CONTE, Ministro per i problemi 
                                  delle aree urbane 
Visto, il Guardasigilli: VASSALLI