IL MINISTRO DELL'INTERNO Premesso che il rag. Antonio Fago e' stato eletto consigliere del comune di Taranto nelle consultazioni del 6 maggio 1990; Considerato che il suddetto consigliere e' stato rinviato al giudizio del tribunale di Taranto per i reati di ricettazione e di sostituzione di denaro o valori provenienti da rapina aggravata, estorsione aggravata o sequestro di persona a scopo di estorsione (articoli 648 e 648- bis del codice penale), ed e' stato citato a giudizio davanti al pretore circondariale di Taranto per il reato di truffa (art. 640 del codice penale); Considerato che a carico del predetto presso il casellario giudiziario figurano sei condanne per emissione di assegni a vuoto; Ritenuto che per tali motivi la posizione del citato amministratore si pone in palese contrasto con l'esercizio delle funzioni pubbliche cui e' preposto, nonche' in stato di incompatibilita' con le esigenze di decoro, dignita' e prestigio che debbono costituire patrimonio personale imprescindibile di chi e' chiamato alla amministrazione della cosa pubblica; Considerato che la presenza dello stesso all'interno del consiglio comunale di Taranto rischia di compromettere la legalita' e la trasparenza dell'azione amministrativa, ingenerando nella popolazione uno stato di allarme con conseguente pericolo di turbativa dell'ordine pubblico; Ritenuto che per quanto esposto ricorrano le condizioni di legge per far luogo alla rimozione del rag. Antonio Fago dalla carica di consigliere del comune di Taranto; Visto l'art. 40 della legge 8 giugno 1990, n. 142; Visto l'art. 2 della legge 12 gennaio 1991, n. 13; Decreta: Il rag. Antonio Fago e' rimosso dalla carica di consigliere del comune di Taranto. Roma, 21 marzo 1992 Il Ministro: SCOTTI