Art. 3.
  Limitatamente alle tipologie bianco, rosso e rosato,  in  deroga  a
quanto  previsto  nell'art. 2 dell'unito disciplinare di produzione e
fino a tre anni a  partire  dalla  data  di  entrata  in  vigore  del
disciplinare medesimo, possono
essere iscritti, a titolo transitorio, nell'albo dei vigneti previsto
dall'art.  15  della legge 10 febbraio 1992, n. 164, i vigneti in cui
siano presenti viti di vitigni in percentuali diverse da quelle indi-
cate nel sopra citato art. 2, purche' esse non superino  del  15%  il
totale  delle  viti dei vitigni previsti per la produzione dei citati
vini.
  Limitatamente  alle  tipologie  Falanghina,  Greco,   Aglianico   e
Piedirosso,  in  deroga  a  quanto  previsto  nell'art.  2 dell'unito
disciplinare di produzione e fino a tre anni a partire dalla data  di
entrata in vigore del disciplinare medesimo, possono essere iscritti,
a  titolo  transitorio,  nell'albo  dei vigneti previsto dall'art. 15
della legge 10 febbraio 1992, n. 164, i vigneti in cui siano presenti
viti di vitigni in percentuali diverse da quelle indicate  nel  sopra
citato  art.  2 purche' esse non superino del 5% il totale delle viti
dei vitigni previsti per la produzione dei citati vini.
  Allo scadere del predetto periodo transitorio i vigneti di  cui  ai
precedenti  commi  saranno  cancellati d'ufficio dal rispettivo albo,
qualora i produttori interessati non abbiano provveduto ad  apportare
a  detti  vigneti  le  modifiche  necessarie  per  uniformare la loro
composizione  alle  disposizioni  di  cui   all'art.   2   dell'unito
disciplinare  di  produzione,  da'ndone  comunicazione  al competente
ufficio  dell'assessorato  regionale  all'agricoltura.  Il   predetto
ufficio,  compiuti  i necessari accertamenti, provvedera' a segnalare
alla locale camera di commercio le variazioni apportate nei  vigneti,
ai fini delle annotazioni nel rispettivo albo.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Roma, 3 agosto 1993
                                                   Il Ministro: DIANA