IL MINISTRO
                  PER I BENI CULTURALI E AMBIENTALI
  Vista  la  legge  29  giugno  1939, n. 1497, sulla protezione delle
bellezze naturali;
  Visto il regio decreto 3 giugno 1940, n. 1357,  per  l'applicazione
della legge predetta;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n.
616, art. 82;
  Vista la legge 8 agosto 1985, n. 431, art. 1, lettera m);
  Considerato  che  la soprintendenza archeologica di Roma nella nota
n. 4847 del 7 marzo 1994 richiamando  l'art.  1,  lettera  m),  della
sopracitata legge 8 agosto 1985, n. 431, ha formulato una proposta di
vincolo  per  il  comprensorio  denominato  "Ad duas lauros" sito nel
comune di Roma, tra la via Prenestina e la via Labicana Antica, nelle
circoscrizioni VI e VII e cosi' delimitato: via  di  Centocelle,  via
Papiria,  via  Palmiro  Togliatti, via Casilina, via dei Gordani, via
Belmonte Castello, via R.  Lombardi,  viale  della  Primavera,  largo
della  Primavera,  limite  sud delle particelle 68 e 7 del foglio del
catasto 626 all. 129›, limite ovest della particella 7 del foglio 626
all. 129›, limite nord della particella 6 del foglio 626  all.  129›,
via  Supino,  via  dei  Gordiani,  via  Teano,  confine  ovest  della
particella 20 foglio 625 allegato 127›, largo Telese, via Prenestina,
largo  Irpinia,  via  Partenope,   via   Monteforte   Irpino,   largo
Battipaglia,  via  Filettino, via Olevano Romano, via Prenestina, via
Rovigno d'Istria, viale della Venezia Giulia, via  Dignano  d'Istria,
via  Prenestina, via Rocca d'Arce, via Pisoniano, viale della Venezia
Giulia, via A. Hortis, ferrovia  Roma-Sulmona,  limite  ovest  e  sud
della  particella 112 foglio 619, limite sud particella 8 foglio 620,
limite est particella 31 foglio 620,  via  Prenestina,  limite  ovest
particelle  28,  26,  22,  86,  21, del foglio 620, limite nord della
particella 21 del foglio 620, limite est particelle 21, 22,  26,  27,
28,  foglio 620, via Prenestina, via Bartolomeo Colleoni, limite nord
particelle 214, 215, 224, 225, 149, 194, foglio 619, via  Gentile  da
Leonessa, confine ovest particelle 82 e 83 del foglio 619, vicolo del
Torrione,  via  E.  Fieramosca,  via  Prenestina, largo Preneste, via
Prenestina, via Maddaloni, via Teano, via di Villa S. Stefano, via di
S.  Vito,  via  Acqua  Bullicante,  via   Canosa   di   Puglia,   via
Pescasseroli,  via  Policastro,  via  Labico, limite ovest particelle
142, 471, 475, 253, 153, 155, del foglio 631, limite  sud  particella
155  foglio  631,  via  Artena,  via  Casilina, via A. Berardi, viale
dell'Acquedotto   Alessandrino,   via   di    Torpignattara,    viale
dell'Acquedotto  Alessandrino,  via  Ugo Niutta, Via F. Pesci, via di
Porta Furba, via della Batteria  di  Porta  Furba,  limite  dell'area
della  Batteria  di  Porta  Furba,  via degli Angeli - con esclusione
degli edifici di cui ai numeri civici 159, 161, 163, 165,  167,  169,
171,  145,  147, 149, 151, di via degli Angeli, - via dei Ciceri, via
Columella, via C. Tarello, via di Centocelle - da tale perimetrazione
vanno escluse le aree cosi' delimitate: 1)  l'area  compresa  tra  il
limite  ovest, part. 96, foglio 630; limite sud, particelle 159 e 36,
foglio 630, via Villa Literno, via Minturno,  piazza  Sessa  Aurunca,
via  Labico;  limite  est delle particelle 93, 90, 330, 85, 246, 145,
173, 123, 300, 298, 26, del foglio 630, via Trivigliano,  via  Norma;
limite  ovest  e  sud  della  particella  2,  foglio  630; limite sud
particella 3, foglio 630; limite ovest delle particelle 35, 306,  37,
307,  195, 197, 198, del foglio 630; limite nord della particella 198
del foglio 630, via Minturno; 2) l'area segnata al  foglio  catastale
952,  allegato  327,  particella  93; 3) l'area compresa tra largo R.
Pettazzoni, via P. Silva, via A.    Beccadelli,  via  B.  Costantini,
piazza  F.  Zambeccari,  via  R.  Marra,  via  O.  Pierozzi,  via  G.
Ancillotto, via Casilina, via G. Dall'Oro, piazza F. Zambeccari,  gli
edifici  con ingresso ai numeri civici 13, 15, 17, 27, 29, 37, 39, di
via Berardi e 548 e 550 di via Casilina, via Casilina, via Berardi;
  Considerato che la soprintendenza archeologica suddetta nella  nota
gia'  citata  ha evidenziato come l'area sopra delimitata costituisca
un comprensorio di eccezionale valore paesistico conservando in larga
parte intatte le caratteristiche  ambientali  del  paesaggio  storico
della  campagna  romana  ad  est di Roma tra le valli del fosso della
Marranella e del fosso di Centocelle, nell'area dell'antico  praedium
imperiale  denominato  "Ad duas lauros" tra le consolari Prenestina e
Labicana;
  Considerato che il territorio sopradescritto contiene testimonianze
innumerevoli  di  mausolei   e   sepolcri   dell'eta'   repubblicana,
imperiale,  nonche' di eta' post-antica, in elevato e interrati lungo
le vie consolari Prenestina e Labicana Antica  come  il  mausoleo  di
Sant'Elena,  l'edificio antico c.d. Rotonda di Centocelle, i mausolei
lungo la via Casilina, il mausoleo nell'area della villa De  Sanctis,
il  circuito delle catacombe dei SS. Pietro e Marcellino lungo la via
Labicana Antica; il mausoleo c.d. Torrione, il mausoleo c.d. Tor  de'
Schiavi,  il  colombario  di  largo  Preneste,  il  colombario di via
Olevano Romano lungo la via Prenestina;
  Considerato   che   nell'area   sono   presenti   innumerevoli    e
importantissimi resti di complessi residenziali antichi come la villa
dei  Gordiani  lungo  la via Prenestina, la villa imperiale nell'area
dell'ex aeroporto di Centocelle, la villa prospiciente la via Papiria
lungo  la  via  Labicana,  i   resti   in   elevato   dell'acquedotto
Alessandrino  nonche'  casali  e  ville spesso costruiti su strutture
antiche  e  siti  con  presenza  di  materiali  antichi  come   villa
Lauricella, casale Ambrogetti, villa de Sanctis, villa Sudrie', villa
Silenzi,  casale Somaini ed, altresi', la batteria di Porta Furba; ed
e' inoltre presente il monumento moderno del forte Casilino;
  Considerato che tutta l'area tra la Prenestina e la Labicana faceva
parte del possesso imperiale noto dalle fonti antiche come  "ad  duas
lauros"  e  che  tale  area conserva in gran parte le caratteristiche
territoriali ed ambientali del suburbio antico ad est di Roma;
  Considerato  che  la  soprintendenza  per  i  beni  ambientali   ed
architettonici  di  Roma  con  nota  n.  16250 del 31 gennaio 1995 ha
riconosciuto   le   valenze   sul   territorio   delle   preesistenze
archeologiche quali reali emergenze monumentali;
  Considerata  pertanto la necessita' di garantire un'efficace tutela
dell'area predetta che costituisce un sito idoneo per  valorizzare  e
preservare il patrimonio archeologico presente;
  Considerato,  da quanto sopra esposto, che il territorio cosi' come
sopra perimetrato  e'  da  classificare  tra  le  zone  di  interesse
archeologico  indicate  all'art.  1, lettera m), della legge 8 agosto
1985,  n.  431,  per  i   valori   archeologico-monumentali   e   per
l'attitudine  che  il  suo  profilo  presenta  alla conservazione del
contesto  di  giacenza  del  patrimonio archeologico nazionale, cioe'
quale territorio delle presenze di rilievo archeologico: qualita' che
e' assunta a valore-storico culturale meritevole di protezione;
  Visto il parere favorevole  espresso  in  merito  dal  comitato  di
settore  per  i  beni  ambientali  e architettonici e dal comitato di
settore per i beni archeologici del Consiglio nazionale  per  i  beni
culturali  e ambientali riuniti in seduta congiunta in data 23 maggio
1995;
                              Dichiara:
  Il comprensorio denominato "Ad duas  lauros"  sito  nel  comune  di
Roma,  tra  la  via  Prenestina  e  la  via  Labicana  Antica,  nelle
circoscrizioni VI e  VII  nei  limiti  sopradescritti  e  cosi'  come
indicati  nell'allegata  planimetria che costituisce parte integrante
del  presente  decreto,  e'  compreso  tra  le  aree   di   interesse
archeologico  indicate  all'art. 1), lettera m), della legge 8 agosto
1985, n. 431, ed e' quindi sottoposto ai vincoli ed alle prescrizioni
previste dalla legge 29 giugno 1939, n. 1497, e  dalla  summenzionata
legge 8 agosto 1985, n. 431.
  La  soprintendenza  per  i beni ambientali e architettonici di Roma
provvedera' a  che  copia  della  Gazzetta  Ufficiale  contenente  il
presente decreto venga affissa ai sensi e per gli effetti dell'art. 4
della legge 29 giugno 1939, n. 1497, e dell'art. 12 del regolamento 3
giugno  l940,  n.  1357,  all'albo del comune interessato e che copia
della Gazzetta Ufficiale stessa, con relativa planimetria da allegare
venga depositata presso i competenti uffici del comune suddetto.
  Avverso  il  presente  atto  e'  ammessa  proposizione  di  ricorso
giurisdizionale  avanti  al  tribunale  amministrativo  regionale del
Lazio, secondo le modalita' di cui alla legge  6  dicembre  1971,  n.
1034, ovvero e' ammesso ricorso straordinario al Capo dello Stato, ai
sensi  del  decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971,
n. 1199, rispettivamente entro sessanta  e  centoventi  giorni  dalla
data di avvenuta notificazione del presente atto.
   Roma, 21 ottobre 1995
                                                Il Ministro: PAOLUCCI
Registrato alla Corte dei conti il 22 dicembre 1995
Registro n. 1 Beni culturali, foglio n. 283