Art. 2.
  Dopo  l'art.  234, sono inseriti, con il conseguente scorrimento di
quelli successivi, i seguenti  nuovi  articoli  relativi  al  diploma
universitario in matematica:
                 DIPLOMA UNIVERSITARIO IN MATEMATICA
  Art. 235. - E' istituito il diploma universitario in matematica.
  Sono   titoli   di   ammissione   quelli   previsti  dalle  vigenti
disposizioni di legge.
  Il  corso  di  diploma  ha  lo  scopo  di  fornire  le   conoscenze
matematiche  di base e la familiarita' con il ragionamento matematico
utili per lo svolgimento di attivita' che impiegano il  linguaggio  e
gli  strumenti  della  matematica  ed usufruibili per la prosecuzione
degli studi in Italia o all'estero nelle  discipline  che  richiedono
una  preparazione  matematica.  I  piani  di studio determinati dalle
strutture didattiche potranno prevedere l'acquisizione di  conoscenze
per specifiche applicazioni della matematica.
  Art. 236. - L'articolazione del corso di diploma, i piani di studio
con  i  relativi  insegnamenti  fondamentali  obbligatori,  i  moduli
didattici, le forme  di  tutorato,  le  prove  di  valutazione  della
preparazione  degli  studenti, la propedeuticita' degli insegnamenti,
il riconoscimento degli insegnamenti seguiti presso  altri  corsi  di
laurea  e  di diploma, sono determinati dalla struttura didattica con
le modalita' previste dal secondo comma dell'art. 11 della  legge  19
novembre 1990, n. 341.
  In  attesa  dell'entrata  in  vigore  del  regolamento didattico di
Ateneo, le  funzioni  della  struttura  didattica,  in  relazione  al
diploma  di  matematica,  per  gli  adempimenti  di cui al precedente
comma, sono  esercitate  dal  consiglio  della  facolta'  di  scienze
matematiche,   fisiche  e  naturali  che  delibera  su  proposta  del
consiglio del corso di laurea in matematica.
  Art. 237. - Il diploma si consegue in due anni. Il corso  di  studi
prevede  l'equivalenza  di otto annualita', per novecentosessanta ore
complessive di lezioni ed esercitazioni. Esso si  articola  in  corsi
annuali  di  centoventi  ore  o  moduli  semestrali  di  sessanta ore
comprensive di lezioni ed  esercitazioni.  Di  regola  ogni  corso  o
modulo  e' accompagnato da esercitazioni. L'organizzazione dei moduli
semestrali dovra' seguire la normativa prevista per i moduli  ridotti
dalla  tabella  XXII dell'ordinamento didattico, relativa al corso di
laurea in matematica, approvata  con  decreto  del  Presidente  della
Repubblica 5 dicembre 1990.
  Il  piano  di  studio  dovra'  prevedere  un numero di insegnamenti
annuali o moduli semestrali equivalenti  complessivamente  ad  almeno
cinque  annualita',  scelti all'interno dell'area matematica (tabella
A).
  Dovra' inoltre  prevedere  che  siano  soddisfatte  le  condizioni,
indicate   nell'ordinamento   didattico   del   corso  di  laurea  in
matematica, affinche' il diplomato possa iscriversi al terzo anno del
corso di laurea e cioe' il superamento di prove  di  valutazione  del
profitto   per   corsi   annuali   o  moduli  semestrali  equivalenti
complessivamente a quattro esami delle discipline del  primo  biennio
del corso di laurea in matematica.
  Inoltre,  almeno tre di questi esami debbono riferirsi a discipline
dell'area  matematica  del  primo  anno  del  corso  di   laurea   in
matematica.
  Tutti  gli  insegnamenti,  tranne  al  piu' di una annualita' o due
moduli semestrali, dovranno  essere  scelti  all'interno  delle  aree
indicate  nelle  allegate  tabelle  A  e  B ed appartenere ai settori
scientifico-disciplinari individuati con decreto del Presidente della
Repubblica 12 aprile 1944, ai  sensi  dell'art.  14  della  legge  19
novembre 1990, n. 341.
  Il  piano  di studio dovra' prevedere l'acquisizione da parte dello
studente di competenze nell'uso dei mezzi di calcolo per problemi  di
matematica.  Queste  competenze  potranno essere acquisite attraverso
gli insegnamenti dell'area matematica previsti dai  piani  di  studio
(tabella  A).  Tuttavia,  qualora  il  piano  di studi non preveda, a
questo scopo, almeno un modulo semestrale  in  una  disciplina  della
sottoarea analisi numerica o della sottoarea informatica, lo studente
dovra'  superare  una prova pratica nell'uso dei mezzi di calcolo, in
aggiunta  alle  prove  di  valutazione  relative  agli   insegnamenti
seguiti. Le modalita' per sostenere questa prova, che non dara' luogo
a votazione, sono stabilite dalla competente struttura didattica.
  Per  conseguire  il diploma lo studente dovra' sostenere al termine
dei corsi un colloquio orale con  una  commissione  nominata  secondo
modalita' stabilite dalla struttura didattica competente.
  Art.   238.   -  Ai  fini  del  proseguimento  degli  studi  e  del
riconoscimento previsto dal comma  3  dell'art.  16  della  legge  19
novembre 1990, n. 341, sono considerati affini: il corso di laurea in
matematica,  il  corso di laurea in astronomia, il corso di laurea in
informatica, il corso di laurea in fisica, tutti i  corsi  di  laurea
della  facolta' di ingegneria, tutti i corsi di laurea della facolta'
di scienze statistiche,  demografiche  ed  attuariali.  La  struttura
didattica  competente provvede al riconoscimento ai sensi del comma 2
dell'art.  2 della legge 19 novembre 1990, n. 341, valutando anche  i
programmi  effettivamente svolti. Sono comunque riconoscibili ai fini
del conseguimento della laurea in matematica tutti  gli  insegnamenti
comuni  al corso di laurea in matematica. Coloro che hanno conseguito
il diploma in matematica possono ottenere a domanda  l'iscrizione  al
terzo  anno  del  corso  di  laurea in matematica previa verifica che
siano ottemperate le condizioni di cui al  precedente  art.  237.  Il
consiglio   del   corso   di  laurea  determinera'  le  modalita'  di
riconoscimento dei moduli semestrali.
  La struttura didattica determinera' le modalita' di passaggio degli
studenti dal corso  di  diploma  al  corso  di  laurea  e  viceversa,
offrendo  agli  studenti  un  servizio di consulenza, che puo' essere
affidato  ai  tutori  incaricati  di  seguire   individualmente   gli
studenti.
  La  struttura  didattica  potra' stabilire che il primo anno sia lo
stesso per gli studenti del corso di laurea e di diploma.