Art. 6.


             Misure fitosanitarie nelle aree contaminate


  1.  Nelle  aree contaminate ogni pianta ospite con sintomi sospetti
del  virus  PPV  deve  essere estirpata senza necessita' di ulteriori
analisi.  Le  piante  per le quali e' stata prescritta l'estirpazione
devono  essere  capitozzate  o  disseccate,  in modo tale da impedire
l'emissione  di polloni, entro 15 giorni dalla data di notifica della
prescrizione  ufficiale  ed estirpate per intero entro l'inizio della
stagione vegetativa successiva.
  2.  Le  operazioni  di  cui  al  comma  precedente,  devono  essere
realizzate a cura ed a spese dei proprietari o conduttori a qualunque
titolo  e  l'esecuzione  deve  essere  verificata  ufficialmente  dal
Servizio  fitosanitario  regionale  competente.  In  caso  di mancata
ottemperanza   alle   prescrizioni  ufficiali,  oltre  alle  sanzioni
previste  dall'art.  17  e,  previa diffida ad adempiere, il Servizio
fitosanitario  regionale  puo'  disporre l'esecuzione forzata di tali
disposizioni addebitando le spese agli inadempienti.
  3.  Il  Servizio  fitosanitario  regionale  dispone  l'estirpazione
dell'intero  campo  quando  la  percentuale di piante sintomatiche e'
uguale  o  superiore  al 10%. Al fine della prevenzione fitosanitaria
puo'   applicare   tale  misura  anche  in  presenza  di  percentuali
inferiori.
  4.  Nelle  aree  contaminate e' vietato il prelievo di materiale di
moltiplicazione dalle piante di drupacee suscettibili ivi presenti.
  5.  Un'area  contaminata  e'  considerata  eradicata  qualora dalle
ispezioni  ufficiali, effettuate per tre cicli vegetativi consecutivi
sulle  piante  ospiti, non vengano rinvenute altre piante con sintomi
di  PPV,  o  nel caso che nell'area contaminata e nella relativa zona
tampone   siano   state   eliminate   tutte  le  piante  di  drupacee
suscettibili.
  6.  Decorsi  tre  cicli vegetativi consecutivi, un'area contaminata
puo'  essere  dichiarata  zona  di  insediamento quando la diffusione
dell'organismo  nocivo  sia  tale  da  rendere  tecnicamente non piu'
possibile l'eradicazione della malattia.