IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA Visti gli articoli 60 e 61 della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (finanziaria 2003) e successive modificazioni, con i quali vengono istituiti, presso il Ministero dell'economia e delle finanze e il Ministero delle attivita' produttive, i Fondi per le aree sottoutilizzate (coincidenti con l'ambito territoriale delle aree depresse di cui alla legge n. 208/1998 e al Fondo istituito dall'art. 19, comma 5, del decreto legislativo n. 96/1993), nei quali si concentra e si da' unita' programmatica e finanziaria all'insieme degli interventi aggiuntivi a finanziamento nazionale che, in attuazione dell'art. 119, comma 5, della Costituzione, sono rivolti al riequilibrio economico e sociale fra aree del paese; Visto l'art. 11 della legge 1° gennaio 2003, n. 3, il quale prevede che ogni progetto d'investimento pubblico debba essere dotato di un codice unico di progetto (CUP); Visto l'art. 1, comma 2, della legge 17 luglio 2006, n. 233, di conversione del decreto-legge 8 maggio 2006, n. 181, che ha trasferito al Ministero dello sviluppo economico il Dipartimento per le politiche di sviluppo e di coesione e le funzioni di cui all'art. 24, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, ivi inclusa la gestione del Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) di cui al citato art. 61; Visto il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitivita', la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria; Vista la legge 5 maggio 2009, n. 42, recante la delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell'art. 119 della Costituzione, ed in particolare l'art. 16 della stessa legge, che, in relazione agli interventi di cui all'art. 119 della Costituzione, diretti a promuovere lo sviluppo economico, la coesione e la solidarieta' sociale, a rimuovere gli squilibri economici e sociali e a favorire l'effettivo esercizio dei diritti della persona, ne prevede l'attuazione attraverso interventi speciali organizzati in piani organici finanziati con risorse pluriennali, vincolate nella destinazione; Visto l'art. 2, comma 240, della legge 23 dicembre 2009, n. 191 (finanziaria 2010) che prevede la destinazione di risorse ai piani straordinari diretti a rimuovere le situazioni a piu' elevato rischio idrogeologico, individuate dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare sentiti le autorita' di bacino ed il Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nonche' la possibilita' di utilizzo delle risorse tramite accordo di programma tra la regione interessata e il Ministero dell'ambiente, definendo altresi' la quota di cofinanziamento regionale a valere sull'assegnazione di risorse del FSC che ciascun programma attuativo regionale destina a interventi di risanamento ambientale; Visto l'art. 7, commi 26 e 27, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, che ha attribuito, tra l'altro, al Presidente del Consiglio dei Ministri la gestione del FSC, fatta eccezione per le funzioni di programmazione economica e finanziaria non ricomprese nelle politiche di sviluppo e coesione, prevedendo che lo stesso Presidente del Consiglio dei Ministri o il Ministro delegato si avvalgano, nella gestione del citato Fondo, del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica del Ministero dello sviluppo economico; Vista la legge 13 agosto 2010, n. 136 e in particolare gli articoli 3 e 6 che per la tracciabilita' dei flussi finanziari a fini antimafia, prevedono che gli strumenti di pagamento riportino il CUP ove obbligatorio ai sensi della sopracitata legge n. 3/2003, sanzionando la mancata apposizione di detto codice; Visto l'art. 4 del decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88, recante disposizioni in materia di risorse aggiuntive ed interventi speciali per la rimozione di squilibri economici e sociali in attuazione del sopra richiamato art. 16 della legge n. 42/2009, il quale, tra l'altro, dispone che il FAS di cui all'art. 61 della legge n. 289/2002 assume la denominazione di Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC); Vista la delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (G.U. n. 87/2003, errata corrige in Gazzetta Ufficiale n. 140/2003), con la quale questo Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del codice unico di progetto (CUP), che deve essere richiesto dai soggetti responsabili di cui al punto 1.4 della delibera stessa; Vista la delibera 29 settembre 2004, n. 24 (G.U. n. 276/2004), con la quale questo Comitato ha stabilito che il CUP deve essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, relativi a progetti di investimento pubblico e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti; Vista la delibera di questo Comitato 22 dicembre 2006, n. 174 (G.U. n. 95/2007), con la quale e' stato approvato il QSN 2007-2013; Vista la delibera di questo Comitato 21 dicembre 2007, n. 166 (G.U. n. 123/2008), relativa all'attuazione del QSN 2007-2013 e alla programmazione del FSC per lo stesso periodo; Vista la delibera di questo Comitato 6 marzo 2009, n. 1 (G.U. n. 137/2009), con la quale, a seguito delle riduzioni apportate al FSC da vari provvedimenti legislativi intervenuti successivamente all'adozione della predetta delibera n. 166/2007, e' stata aggiornata la dotazione del FSC per il periodo di programmazione 2007-2013, assegnando, tra l'altro, nuovi valori ai programmi attuativi di interesse regionale e interregionale rispetto a quelli stabiliti dalla precedente delibera n. 166/2007; Vista la delibera di questo Comitato 30 luglio 2010, n. 79 (G.U. n. 277/2010) concernente la ricognizione, per il periodo 2000-2006, dello stato di attuazione degli interventi finanziati dal FSC e delle risorse liberate nell'ambito dei programmi comunitari (obiettivo 1), che individua le risorse allo stato disponibili ai fini della riprogrammazione, rinviando ad un successivo atto deliberativo di questo Comitato la definizione di obiettivi, criteri e modalita' da seguire nella riprogrammazione di tali risorse; Vista la successiva delibera di questo Comitato 11 gennaio 2011, n. 1 (G.U. n. 80/2011), la quale, nell'aggiornare la dotazione del FSC per il periodo di programmazione 2007-2013 a seguito delle riduzioni di risorse disposte con l'art. 2 del citato decreto-legge n. 78/2010, ha definito obiettivi, criteri e modalita' di programmazione delle risorse per le aree sottoutilizzate e di selezione e attuazione degli investimenti per i periodi 2000-2006 e 2007-2013; Visto, in particolare, il punto 3 della suindicata delibera di questo Comitato n. 1/2011, che prevede il finanziamento di progetti strategici, sia di carattere infrastrutturale sia di carattere immateriale, relativi ad interventi di rilievo nazionale, di rilievo interregionale, nonche' di rilevanza strategica regionale; Vista la delibera di questo Comitato 3 agosto 2011, n. 62 (G.U. n. 304 del 31 dicembre 2011), con la quale sono stati individuati e assegnati 1.653,6 milioni di euro a favore di interventi infrastrutturali di rilievo nazionale e 5.817,7 milioni di euro per il finanziamento di interventi di rilevanza strategica interregionale e regionale nel settore trasporti e 29,8 milioni di euro a favore di azioni di sistema, a valere sul FSC assegnato ai programmi regionali per 5.649,6 milioni di euro e sulle risorse dei Programmi attuativi interregionali (PAIN) e degli obiettivi servizio per 1.851,6 milioni di euro, ridotte per il medesimo importo; Vista la delibera 30 settembre 2011, n. 78 (G.U. n. 17 del 21 gennaio 2012) con cui questo Comitato ha individuato e assegnato 150 milioni di euro a favore di interventi infrastrutturali di rilievo nazionale e interregionale, 877,4 milioni di euro per il finanziamento di interventi di rilevanza strategica regionale nel settore innovazione, ricerca e competitivita' e 4,1 milioni di euro a favore di azioni di sistema, a valere sul FSC 2007-2013 assegnato ai programmi regionali per 679,8 milioni di euro e sulle risorse dei PAIN e degli obiettivi servizio per 351,8 milioni di euro, ridotte per il medesimo importo; Considerato che il Piano nazionale per il sud, approvato dal Consiglio dei Ministri il 26 novembre 2010, individua, tra gli obiettivi prioritari, una maggiore efficacia nell'impiego delle risorse destinate all'ambiente, con particolare riferimento a un piano straordinario di azione per la riduzione del dissesto idrogeologico nel Mezzogiorno, al superamento delle procedure di infrazione in atto nel settore idrico e alla bonifica dei siti inquinati di interesse nazionale; Considerato che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e le regioni interessate, sulla base delle verifiche svolte dalle medesime amministrazioni sullo Stato della progettazione funzionale all'attuazione degli interventi nei tre settori ambientali sopra richiamati, hanno individuato nella mitigazione del rischio idrogeologico nel Mezzogiorno l'obiettivo prioritario cui dare immediato corso con la presente delibera; Visto il piano di azione coesione, concordato con le regioni del Mezzogiorno e inviato alla Commissione europea il 15 novembre 2011, per il rilancio dello sviluppo nelle regioni del Sud; Considerato che, dai dati disponibili presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare che emergono dai piani per l'assetto idrogeologico elaborati dalle autorita' di bacino e dalle regioni sull'intero territorio nazionale, risulta che il 9,8% del paese e' interessato da aree ad alta criticita' idrogeologica e che 540 chilometri di costa risultano a potenziale rischio di erosione per i beni esposti e considerato che tale fragilita' territoriale costituisce un grave fattore di rischio per l'incolumita' umana e compromette la fruibilita' dei beni, con forti ricadute negative sull'assetto economico e sociale del paese; Considerato che presso il Ministero dell'ambiente e' in corso l'aggiornamento dei predetti piani per l'assetto idrogeologico al fine di tenere conto degli effetti dei cambiamenti climatici e di considerare misure di adattamento, come richiesto anche dalla direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio n. 2007/60/CE del 23 ottobre 2007, relativa alla valutazione e alla gestione del rischio alluvioni, cosi' come recepita dal decreto legislativo n. 23 febbraio 2010, n. 49; Considerato che, nell'immediato, occorre attuare specifici interventi prioritari e urgenti volti alla mitigazione del rischio idrogeologico; Tenuto conto che il Ministero dell'ambiente e le regioni del Mezzogiorno interessate, ai sensi dell'art. 2, comma 240, della legge 23 dicembre 2009 n. 191 (finanziaria 2010), hanno sottoscritto, nel corso del 2010 e del 2011, accordi di programma e relativi atti integrativi finalizzati alla programmazione e al finanziamento di interventi prioritari e urgenti per la mitigazione del rischio idrogeologico, procedendo alla loro individuazione anche d'intesa con il Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri e con le autorita' di bacino interessate, prevedendo che gli stessi interventi siano finanziati, in parte, con le risorse del FSC; Considerato che per ciascuno dei predetti accordi di programma sono stati nominati Commissari straordinari delegati per la gestione e l'attuazione degli interventi in essi previsti ai sensi dell'art. 17, comma 1, del decreto-legge 30 dicembre 2009, n.195, convertito, con modificazioni, nella legge 26 febbraio 2010, n. 26; Considerata la necessita' e l'urgenza di intervenire per mitigare le situazioni di dissesto idrogeologico rilevate nei predetti accordi di programma e relativi atti integrativi, garantendo l'attivazione degli interventi ricompresi nei medesimi, la cui copertura finanziaria e' posta a carico, fra l'altro, delle risorse del FSC 2007-2013 attualmente disponibili, destinate alla programmazione regionale; Considerato che tali risorse - ai sensi dell'art. 10, comma 4, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98 come modificato dall'art. 1, comma 2, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertiti rispettivamente dalla legge 15 luglio 2011, n. 111 e 14 settembre 2011, n. 148 - sono state escluse dalle riduzioni di spesa disposte a carico dello stesso Fondo da vari provvedimenti legislativi intervenuti nel corso dell'anno 2011 in quanto riferite alla programmazione regionale; Vista la proposta del Ministro per la coesione territoriale del 13 gennaio 2012 e l'allegata documentazione nella quale si da' evidenza all'ulteriore processo di concertazione svolto con il Ministero dell'ambiente e con le regioni meridionali volto a confermare gli interventi urgenti destinati alla riduzione del rischio idrogeologico gia' ricompresi nell'ambito dei predetti accordi di programma, ai quali si aggiunge quello per la base NATO di Giugliano (Napoli), con ridefinizione del relativo quadro finanziario alla luce della riduzione degli stanziamenti relativi alla programmazione nazionale nel frattempo intervenuta; Considerato che tale proposta prevede il finanziamento dei citati interventi, compresa un'azione di sistema, per un costo complessivo di 754.475.407,26 euro, la cui copertura viene assicurata attraverso l'utilizzo delle risorse del FSC assegnate ai PAR per un importo di 352.089.936,80 euro, nonche' attraverso l'ulteriore riduzione, per un importo di 262.632.313,81 euro, delle risorse del FSC assegnate da questo Comitato con la citata delibera n. 78/2011 a favore dei PAIN 2007-2013 «Attrattori culturali, naturali e turismo» e «Energie rinnovabili e risparmio energetico» ed infine attraverso ulteriori risorse disponibili nel bilancio del Ministero dell'ambiente per un importo di 139.753.156,65; Considerato che la legge 23 dicembre 2005, n. 266 (finanziaria 2006), all'art. 1 comma 432, ha previsto l'iscrizione presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, a partire dall'anno 2006, del Fondo per le esigenze di tutela ambientale, con riserva del 50% da destinare ad interventi urgenti di difesa del suolo nelle aree a rischio idrogeologico e considerato in particolare che, per il triennio 2012-2014, sono iscritte, sul bilancio del detto Ministero, risorse pari a 16.128.808 euro per il 2012 e a 31.290.422 euro per ciascuno dei due anni successivi; Considerato che l'art. 33, comma 8, della legge 12 novembre 2011, n. 183 (stabilita' 2012), assegna al Ministero da ultimo citato risorse pari a 100 milioni di euro per il 2012, per interventi in materia di dissesto idrogeologico e altri interventi urgenti; Considerato che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha confermato che le risorse a titolarita' dello stesso Ministero, per l'importo di 65 milioni di euro, da destinare all'attuazione degli interventi in esame sono rese disponibili, quanto a 15 milioni di euro, a valere sulle previsioni della richiamata legge n. 266/2005 (finanziaria 2006) e, quanto a 50 milioni di euro, a valere sulla dotazione di cui all'art. 33, comma 8, della citata legge n. 183/2011; Vista la nota del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare del 19 gennaio 2012, in cui si precisa che la copertura finanziaria di 74,7 milioni di euro attualmente disponibile per gli interventi di contrasto al rischio idrogeologico nelle regioni del Sud viene posta a carico dell'assegnazione di 100 milioni di euro, di cui alla delibera di questo Comitato 6 novembre 2009, n. 83, gia' trasferita al detto Ministero; Rilevata la necessita' di alimentare un efficace ciclo di programmazione e progettazione degli interventi prioritari volti a migliorarne la qualita' e accelerarne la realizzazione, rafforzando, anche attraverso una specifica azione di sistema in materia ambientale, i processi di collaborazione istituzionale fra le amministrazioni interessate, con particolare riguardo alle modalita' attuative degli interventi; Considerato che nelle date 9, 10, 11 e 12 gennaio 2012 sono stati siglati singoli accordi tra il Ministro per la coesione territoriale, il Ministro dell'ambiente e i Presidenti delle regioni meridionali interessate, volti a definire il quadro delle coperture finanziarie da assicurare per l'attivazione degli interventi sin qui cennati; Considerato, in particolare, che nell'accordo con la regione Campania del 10 gennaio 2012 trova conferma il precedente accordo del 14 dicembre 2011 tra il Governo e la regione medesima, nel quale e' sancito l'impegno di assegnare una quota parte delle risorse del FSC a titolarita' regionale per il periodo 2007-2013, per complessivi 437 milioni di euro, destinata al finanziamento di interventi connessi alle procedure di infrazione comunitaria in materia ambientale che interessano il territorio campano e considerato che la detta quota di 437 milioni di euro viene accantonata con la presente delibera nelle more della definizione del dettaglio degli interventi da realizzare, in vista della prossima adozione di una specifica delibera da parte di questo comitato al fine di superare le dette procedure di infrazione; Considerato che, sempre nel citato accordo con la regione Campania del 10 gennaio 2012, e' inoltre esposto un fabbisogno di 26.236.095 euro per il finanziamento di interventi infrastrutturali, segnatamente opere idrauliche e reti fognarie per la regimazione delle acque superficiali a servizio della nuova base Nato in Giugliano (Napoli), localita' Lago Patria, e che tale fabbisogno, destinato a un intervento di urgente attuazione in considerazione della dimensione internazionale degli interessi coinvolti, avra' copertura finanziaria a valere sulle risorse provenienti dal Programma attuativo regionale della regione Campania; Dato atto che con la presente delibera si dispone una prima assegnazione di risorse, a carico del FSC, prevalentemente a favore del settore «Frane e versanti» in coerenza con la priorita' «Ambiente» del QSN, per il finanziamento di vari interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, tra cui quello da finanziare in base al citato accordo con la regione Campania del 10 gennaio 2012, e che alla presente delibera seguiranno altri atti deliberativi di questo Comitato in materia, anche relativi alle procedure di infrazione, ove presenti, e alle altre tematiche ambientali; Vista la nota del 19 gennaio 2012, n. 245, predisposta congiuntamente dal Dipartimento per la programmazione economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero dell'economia e delle finanze e posta a base dell'odierna seduta del Comitato, contenente le osservazioni e le prescrizioni da riportare nella presente delibera; Ritenuto pertanto, alla luce delle suesposte motivazioni e tenuto conto degli esiti istruttori condivisi con le varie regioni interessate, di dover procedere con urgenza all'adozione della presente delibera che sara' trasmessa alla Conferenza Stato - Regioni per acquisirne il relativo parere, tenuto conto che vengono apportate ulteriori riduzioni alle dotazioni finanziarie concernenti i PAIN «Attrattori culturali, naturali e turismo» e «Energie rinnovabili e risparmio energetico» 2007-2013; Delibera: 1. Riprogrammazione di assegnazione FSC 2007-2013 Al fine di garantire la copertura finanziaria della presente delibera, le assegnazioni a carico del Fondo per lo sviluppo e la coesione di cui alle delibere CIPE relative alla programmazione interregionale 2007-2013 sono ridotte per l'importo complessivo indicato nella Tavola 1. Parte di provvedimento in formato grafico 2. Individuazione e finanziamento degli interventi strategici a carattere regionale - Area Mezzogiorno 2.1 In accordo con le singole regioni del Mezzogiorno interessate, sono individuati gli interventi di «carattere strategico regionale» prioritari e urgenti ai fini della prevenzione e della mitigazione dei rischi da dissesto idrogeologico, per un costo pari a 723,24 milioni di euro, interventi che sono riportati nell'elenco allegato che costituisce parte integrante della presente delibera. A tali interventi si aggiungono quelli concernenti le opere idrauliche e le reti fognarie connesse alla nuova sede Joint Force Command HQ della NATO in Giugliano (Napoli), in Campania, per un importo di 26,23 milioni di euro, anch'essi di urgente attuazione. Il costo complessivo degli interventi rimane pertanto determinato in 749,47 milioni di euro, come indicato nella seguente tavola 2. 2.2 La copertura finanziaria di tale fabbisogno e' assicurata, quanto ad euro 74,75 milioni di euro con le risorse attualmente gia' disponibili sul bilancio del Ministero dell'ambiente e quanto ad euro 674,72 milioni di euro tramite la riduzione dei PAIN e dei PAR interessati. Quest'ultimo importo e' comprensivo del fabbisogno di 26,23 milioni di euro per i predetti interventi connessi alla Base NATO in Campania, da finanziare integralmente a valere sul Programma attuativo regionale della Campania, secondo quanto esposto nella tavola 2, dettagliata per singola regione. Parte di provvedimento in formato grafico 3. Fabbisogno complessivo Al fabbisogno residuo di cui alla tavola 2 si aggiungono ulteriori 5 milioni di euro per l'azione di sistema di cui al successivo punto 5, ultimo capoverso, con copertura a carico del bilancio del Ministero dell'ambiente. Pertanto, con la presente delibera, sono assegnate per il finanziamento dei suddetti interventi e dell'azione di sistema risorse pari a 679,72 milioni di euro, rinvenienti dalle quote regionali della politica regionale unitaria nazionale 2007-2013 assegnate ai singoli Programmi attuativi regionali, dalle riduzioni delle assegnazioni di cui al punto 1 disposte a carico dei PAIN e dal cofinanziamento del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, pari a 65 milioni di euro. Tale importo, quanto a 15 milioni di euro, e' posto a carico della legge n. 166/2005 (finanziaria 2006) e, per un importo di 50 milioni di euro, della legge n. 183/2011 richiamata in premessa, come indicato nella tavola 3. Parte di provvedimento in formato grafico 4. Accantonamenti Al fine di consentire l'attuazione di quanto previsto nell'accordo tra Governo e regione Campania del 14 dicembre 2011 di cui in premessa, viene disposto un accantonamento finanziario di 437 milioni di euro a valere sulle risorse del FSC assegnate a favore del PAR della regione Campania 2007-2013, per finanziare alcuni interventi collegati alle procedure di infrazione comunitaria in corso, relative al territorio regionale, il cui utilizzo e' subordinato all'esito di specifica istruttoria - da sottoporre all'approvazione di questo Comitato da parte del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e del Ministro per la coesione territoriale - sulla rispondenza dei suddetti interventi al superamento delle procedure di infrazione comunitaria in materia ambientale in atto e ai requisiti di effettiva cantierabilita'. 5. Modalita' attuative 5.1 Al fine di poter dare urgente attuazione agli interventi oggetto della presente delibera, l'Amministrazione regionale responsabile procede in attuazione diretta, ai sensi del punto 2.4 della delibera CIPE n. 166/2007 e in conformita' con gli indirizzi e i criteri per l'attuazione delle Priorita' del Quadro Strategico Nazionale 2007-2013 di cui al paragrafo 4.1 della stessa delibera. 5.2 E' istituito il Gruppo tecnico di sorveglianza, presieduto dal Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica - Direzione generale per la politica regionale unitaria nazionale, composto da rappresentati del Dipartimento medesimo, del Ministero dell'ambiente e delle regioni interessate, con poteri di impulso e verifica sull'avanzamento degli interventi, anche ai fini della proposta, fermo restando il vincolo di destinazione settoriale, di eventuali rimodulazioni dei predetti interventi e di riprogrammazione di eventuali economie, sentiti i comitati di indirizzo previsti nei singoli accordi di programma citati in premessa, per gli interventi di competenza. Le predette rimodulazioni e/o riprogrammazioni saranno oggetto di informativa periodica a questo Comitato, per la relativa presa d'atto, su proposta del Ministro per la coesione territoriale. Al fine di garantire il rispetto dei cronoprogrammi e l'avanzamento della spesa come risultanti dal sistema di monitoraggio di cui al successivo punto 8, nonche' l'implementazione degli indicatori di realizzazione e di risultato, il gruppo tecnico di sorveglianza porra' in essere, con cadenza almeno semestrale, opportune azioni di verifica periodica e di valutazione in itinere, avvalendosi anche del Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica. 5.3 Gli interventi che saranno completati entro il 2015 potranno essere rendicontati a valere sulla dotazione finanziaria 2007-2013 dei Fondi strutturali, se ammissibili secondo le vigenti disposizioni nazionali e comunitarie, in applicazione delle proprie delibere n. 166/2007, V° capoverso della parte dispositiva, e n. 1/2011, punto 5, cui si fa rinvio. 5.4 Al fine di assicurare il conseguimento degli obiettivi e delle priorita' della presente delibera e di promuovere, ove necessarie, le opportune misure acceleratorie e di verifica, un ammontare pari a 5 milioni di euro e' destinato al finanziamento di un'apposita azione di sistema, per assistenza tecnica e accompagnamento all'attuazione, avente come amministrazione di riferimento il Ministero dell'ambiente che entro 30 giorni dalla presente delibera presentera' al gruppo tecnico il relativo piano di azione di sistema. Le risorse imputate a tale azione sono strumentali e funzionali rispetto all'attuazione degli interventi previsti nella presente delibera. Il Ministero dell'ambiente adottera' gli atti necessari a valere sulle autorizzazioni di spesa cosi' come esposto nella tavola 3 della presente delibera. 6. Tempistica per impegni giuridicamente vincolanti Coerentemente con gli obiettivi di urgenza e di accelerazione della spesa le risorse assegnate con la presente delibera non impegnate entro il termine del 30 giugno 2013 attraverso obbligazioni giuridicamente vincolanti da parte delle amministrazioni destinatarie saranno revocate, su proposta del gruppo tecnico di sorveglianza di cui al precedente punto 5.2, con delibera di questo Comitato. 7. Trasferimento delle risorse 7.1 Le risorse oggetto di assegnazione con la presente delibera gia' nella disponibilita' del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare saranno trasferite alle strutture commissariali preposte ai sensi dell'art. 17 del decreto legge n. 195/2009, convertito dalla legge n. 26/2010, sulle rispettive contabilita' speciali e alle altre amministrazioni di riferimento, per le quote di competenza. 7.2 Per quanto riguarda le risorse regionali rinvenienti dai PAR e dai PAIN, oggetto di assegnazione della presente delibera, esse saranno trasferite alle regioni interessate e da queste ultime, nel rispetto dei vincoli del patto di stabilita' interno, ai commissari straordinari delegati e alle altre amministrazioni competenti, per la gestione e l'attuazione degli interventi. 7.3 Il citato Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica provvede al trasferimento delle risorse del FSC secondo le seguenti modalita'. Al fine di garantire, presso ciascuna amministrazione, un livello di liquidita' finanziaria che consenta il soddisfacimento delle obbligazioni assunte, la prima quota sara' trasferita a titolo di anticipazione per un importo pari al 20% del valore del finanziamento, subordinatamente all'inserimento dei dati informativi nel sistema di monitoraggio di cui al punto successivo. La seconda e la terza quota, di importo pari al 25% del valore, saranno trasferite su certificazione della spesa sostenuta, allorquando questa avra' raggiunto il 75% del valore della prima quota ai fini dell'erogazione della seconda quota; il 100% della prima quota e il 75% della seconda quota, ai fini dell' erogazione della terza quota. L'ultima quota, di importo pari al 30%, e' trasferita su certificazione della spesa sostenuta pari al 100% della prime due quote, e del 75% della terza quota. 7.4 In ogni caso, i trasferimenti sono subordinati alla verifica della coerenza dei dati certificati con quelli inseriti e validati nel sistema di monitoraggio di cui al punto successivo e all'esito favorevole delle attivita' di controllo di cui al successivo punto 10. Nei casi di spese sostenute dalle strutture commissariali, le certificazioni dovranno altresi' essere trasmesse per il tramite del richiamato Ministero dell'ambiente. 8. Monitoraggio 8.1 Gli interventi oggetto della presente delibera sono monitorati in aderenza alle previsioni della propria delibera n. 166/2007 e successivi aggiornamenti attraverso il sistema unico nazionale di monitoraggio per la politica regionale in ambito QSN 2007-2013, costituito dalla Banca Dati unitaria presso il Ministero dell'economia e delle finanze. L'inserimento degli aggiornamenti sui singoli progetti avviene a ciclo continuo e aperto secondo le modalita' e procedure di monitoraggio delle risorse del FSC. 8.2 Il CUP assegnato agli interventi di cui alla presente delibera va evidenziato, ai sensi della richiamata delibera n. 24/2004, nella documentazione amministrativa e contabile riguardante i detti interventi. 9. Pubblicita' 9.1 L'elenco degli interventi allegato alla presente delibera, di cui costituisce parte integrante, sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana unitamente alla medesima delibera. 9.2 A cura del Dipartimento per il coordinamento della politica economica e del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica sara' data adeguata pubblicita' al citato elenco degli interventi, nonche' alle informazioni periodiche sull'avanzamento dei suddetti interventi, come risultanti dal sistema di monitoraggio. 10. Norme finali 10.1 Per quanto non espressamente previsto dalla presente delibera si applicano le disposizioni normative e le procedure vigenti nell'ambito del Fondo per lo sviluppo e la coesione. 10.2 Nella predisposizione ed attuazione degli interventi dovranno essere rispettate tutte le norme comunitarie, nazionali e regionali che regolano la materia. In particolare, i Commissari straordinari delegati e le altre amministrazioni competenti per la gestione e l'attuazione degli interventi ovvero i responsabili degli accordi di programma, dovranno garantire la qualita' e la completezza delle elaborazioni progettuali, con riferimento anche alla necessaria base informativa, in termini di indagini e analisi specialistiche, nonche' l'attenta e puntuale verifica delle condizioni di esecuzione degli interventi, attesa la delicatezza e la particolarita' degli stessi, richiedenti costante assistenza e verifica specialistica. 10.3 Il Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica verifichera' l'efficace funzionamento dei sistemi di gestione e controllo che i soggetti attuatori dovranno porre in essere, anche con riferimento all'ammissibilita' delle spese. Roma, 20 gennaio 2012 Il Presidente: Monti Il Segretario: Barca Registrato alla Corte dei conti il 17 maggio 2012 Ufficio controllo sugli atti del Ministero dell'economia e delle finanze, registro n. 4, Economia e finanze, foglio n. 351