IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 

 
  Vista la legge 21 dicembre  2001,  n.  443,  che,  all'art.  1,  ha
stabilito  che  le  infrastrutture  pubbliche   e   private   e   gli
insediamenti strategici  e  di  preminente  interesse  nazionale,  da
realizzare per la modernizzazione e lo sviluppo  del  Paese,  vengano
individuati dal Governo attraverso un Programma formulato  secondo  i
criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo,
demandando  a  questo  Comitato  di  approvare,  in  sede  di   prima
applicazione della legge, il suddetto Programma entro il 31  dicembre
2001; 
  Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998, n.  112,  e  successive
modificazioni e integrazioni, concernente «conferimento di funzioni e
compiti amministrativi dello Stato alle Regioni e agli  Enti  locali,
in attuazione del capo I della legge 15  marzo  1997,  n.  59»,  che,
all'art. 29, precisa che sono conservate allo Stato, tra l'altro,  le
funzioni   amministrative   relative   a   prospezione,   ricerca   e
coltivazione di idrocarburi in terraferma,  ivi  comprese  quelle  di
polizia  mineraria,  che  sono  svolte  d'intesa   con   la   Regione
interessata, secondo modalita' procedimentali da  emanare  entro  sei
mesi dalla entrata in vigore dello stesso decreto legislativo; 
  Vista la legge 1° agosto 2002, n. 166, che all'art. 13 -  oltre  ad
autorizzare limiti d'impegno quindicennali per la progettazione e  la
realizzazione delle opere incluse nel Programma approvato  da  questo
Comitato - reca  modifiche  al  menzionato  art.  1  della  legge  n.
443/2001; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001,  n.
327,  recante  il  Testo  unico  delle  disposizioni  legislative   e
regolamentari in materia di espropriazione per pubblica  utilita',  e
successive modificazioni e integrazioni; 
  Visto l'art.  11  della  legge  16  gennaio  2003,  n.  3,  recante
«Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica  amministrazione»,
secondo il quale, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni  progetto  di
investimento pubblico deve  essere  dotato  di  un  Codice  Unico  di
Progetto (CUP); 
  Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, concernente il
«Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture
in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE», e  successive
modificazioni e integrazioni, e visti in particolare: 
    la parte II, titolo III, capo IV, concernente «Lavori relativi  a
infrastrutture   strategiche    e    insediamenti    produttivi»    e
specificamente  l'art.   163,   che   conferma   la   responsabilita'
dell'istruttoria e la funzione di supporto alle attivita'  di  questo
Comitato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che  puo'
in proposito avvalersi di apposita «Struttura tecnica  di  missione»,
alla quale e' demandata la responsabilita' di assicurare la  coerenza
tra  i  contenuti  della  relazione   istruttoria   e   la   relativa
documentazione a supporto; 
    l'art. 256 che ha abrogato il decreto legislativo 20 agosto 2002,
n. 190, concernente l'«Attuazione della  legge  n.  443/2001  per  la
realizzazione delle infrastrutture e  degli  insediamenti  produttivi
strategici e di interesse nazionale»,  come  modificato  dal  decreto
legislativo 17 agosto 2005, n. 189; 
  Vista la  legge  13  agosto  2010,  n.  136,  come  modificata  dal
decreto-legge 12 novembre 2010, n. 187,  convertito  dalla  legge  17
dicembre 2010, n. 217, concernente  «Piano  straordinario  contro  le
mafie, nonche' delega al Governo in materia di normativa  antimafia»,
che, tra l'altro,  definisce  le  sanzioni  applicabili  in  caso  di
inosservanza degli obblighi previsti dalla legge stessa, tra  cui  la
mancata apposizione del CUP sugli strumenti di pagamento; 
  Visto il decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159,  emanato  in
attuazione dell'art. 2 della predetta legge n. 136/2010; 
  Visto il decreto-legge 6 dicembre 2011,  n.  201,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge  22  dicembre  2011,  n.  214,  e  recante
«Disposizioni urgenti per la crescita, l'equita' e il  consolidamento
dei conti pubblici»,  che  all'art.  41,  comma  4,  come  modificato
dall'art. 22, comma 1, del  decreto-legge  9  febbraio  2012,  n.  5,
prevede che le delibere assunte da questo Comitato  relativamente  ai
progetti e ai programmi d'intervento pubblico  siano  formalizzate  e
trasmesse al Presidente del Consiglio dei Ministri per la firma entro
trenta giorni decorrenti dalla  seduta  in  cui  le  delibere  stesse
vengono assunte; 
  Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (G.U. n. 51/2002  S.O.),
con la quale questo Comitato, ai sensi del piu' volte richiamato art.
1 della legge  n.  443/2001,  ha  approvato  il  1°  Programma  delle
infrastrutture strategiche, che, all'allegato 4, include il «Progetto
per la coltivazione di giacimenti di idrocarburi Tempa Rossa»; 
  Vista la delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (G.U. n. 87/2003, errata
corrige in G.U.  n.  140/2003),  con  la  quale  questo  Comitato  ha
definito il sistema per  l'attribuzione  del  CUP,  che  deve  essere
richiesto dai  soggetti  responsabili  di  cui  al  punto  1.4  della
delibera stessa; 
  Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63 (G.U. n. 248/2003), con  la
quale questo Comitato  ha  formulato,  tra  l'altro,  indicazioni  di
ordine  procedurale  riguardo  alle  attivita'  di  supporto  che  il
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a svolgere
ai fini della vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi  nel
Programma delle infrastrutture strategiche; 
  Vista la delibera 29 settembre 2004, n. 24 (G.U. n. 276/2004),  con
la quale  questo  Comitato  ha  stabilito  che  il  CUP  deve  essere
riportato su tutti i documenti amministrativi e  contabili,  cartacei
ed informatici, relativi a progetti d'investimento pubblico,  e  deve
essere utilizzato nelle banche dati  dei  vari  sistemi  informativi,
comunque interessati ai suddetti progetti; 
  Vista la delibera 6 aprile 2006, n. 130 (G.U. n. 199/2006), con  la
quale  questo  Comitato  -  nel  rivisitare  il  1°  Programma  delle
infrastrutture strategiche come ampliato con delibera 18 marzo  2005,
n. 3 (G.U. n. 207/2005) -  all'allegato  2  ha  confermato,  fra  gli
interventi  nel  comparto  energetico,  nella  sezione  relativa   ai
«giacimenti idrocarburi», l'«insediamento produttivo Tempa Rossa»; 
  Vista la delibera 21 dicembre 2007, n. 139 (G.U. n. 179/2008),  con
la quale questo Comitato ha approvato il progetto  preliminare  delle
«opere per lo sviluppo del giacimento di idrocarburi denominato Tempa
Rossa», subordinando tra l'altro  l'efficacia  dell'approvazione  del
progetto stesso  alla  stipula  di  un  atto  integrativo  all'Intesa
generale quadro stipulata tra il Governo e la Regione  Basilicata  il
20  dicembre  2002,  che  ricomprendesse  esplicitamente  l'opera  in
questione  nel  novero  delle  infrastrutture   oggetto   dell'intesa
medesima; 
  Vista la delibera 18 novembre 2010, n. 81 (G.U. n. 95/2011), con la
quale questo Comitato ha espresso parere favorevole sull'8°  Allegato
infrastrutture alla Decisione di finanza pubblica (DFP) per gli  anni
2011-2013, che include, nella  tabella  1  «Programma  infrastrutture
strategiche  aggiornamento  2010»  e  nella  tabella   3   «Programma
infrastrutture strategiche - Opere non  comprese  nella  tabella  2»,
l'intervento «sviluppo del giacimento petrolifero Tempa Rossa»; 
  Visto il decreto 14 marzo 2003, emanato dal  Ministro  dell'interno
di concerto con il Ministro  della  giustizia  e  il  Ministro  delle
infrastrutture  e  dei  trasporti,  e  successive   modificazioni   e
integrazioni, con il quale - in relazione al disposto  dell'art.  15,
comma 5, del decreto legislativo n. 190/2002 (ora art. 180, comma  2,
del decreto  legislativo  n.  163/2006)  -  e'  stato  costituito  il
Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere; 
  Vista la sentenza 25 settembre 2003, n. 303, con la quale la  Corte
Costituzionale,  nell'esaminare  le  censure  mosse  alla  legge   n.
443/2001  ed  ai   decreti   legislativi   attuativi,   si   richiama
all'imprescindibilita' dell'Intesa tra Stato  e  singola  Regione  ai
fini dell'attuabilita' del Programma delle infrastrutture strategiche
interessanti il territorio di competenza, sottolineando come l'Intesa
possa  anche  essere  successiva  ad   un'individuazione   effettuata
unilateralmente dal Governo e precisando che i finanziamenti concessi
all'opera sono da considerarsi inefficaci  finche'  l'Intesa  non  si
perfezioni; 
  Vista la nota 5 novembre 2004,  n.  COM/3001/1,  con  la  quale  il
coordinatore  del  predetto  Comitato  di  coordinamento  per  l'alta
sorveglianza delle grandi opere espone  le  linee  guida  varate  dal
Comitato nella seduta del 27 ottobre 2004; 
  Vista la decisione di esecuzione della Commissione 2011/132/UE  del
24 giugno 2011, che ha stabilito l'inapplicabilita'  della  succitata
direttiva 2004/174/CE quando  gli  enti  aggiudicatori  attribuiscono
contratti destinati a  consentire,  in  Italia,  la  prestazione  dei
servizi di prospezione di petrolio e gas naturale e di produzione  di
petrolio; 
  Vista la nota 1° marzo 2012, n. 8599, con  la  quale  il  Ministero
delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  ha  richiesto  l'iscrizione
all'ordine del giorno della prima riunione utile di  questo  Comitato
dell'approvazione del progetto definitivo dell'intervento «opere  per
lo sviluppo del giacimento d'idrocarburi denominato Tempa Rossa» e ha
trasmesso la relativa documentazione istruttoria; 
  Viste le note 9 marzo 2012, n. 9861, 14 marzo 2012,  n.  10436,  20
marzo 2012, n. 11287, con le quali il Ministero delle  infrastrutture
e dei trasporti ha, tra l'altro, fornito  chiarimenti  relativi  alla
proposta  in  questione  e  integrato  o   aggiornato   la   relativa
documentazione istruttoria; 
  Vista la nota 5 marzo 2012, n. 4598,  con  la  quale  il  Ministero
dello sviluppo economico ha tra l'altro formulato il  concerto  sulla
proposta sopra citata, subordinatamente alle prescrizioni individuate
dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti; 
  Vista la nota 21 marzo 2012, n. 51104/71AB, con la quale la Regione
Basilicata ha trasmesso la delibera di Giunta 20 marzo 2012, n.  331,
relativa all'approvazione dello schema di Atto aggiuntivo alla citata
Intesa generale quadro 20 dicembre  2002  e  all'autorizzazione  alla
sottoscrizione  dell'Atto  stesso  da  parte  del  Presidente   della
predetta Regione; 
  Vista la nota 21 marzo 2012, n. 24376, con la  quale  il  Ministero
dell'economia e delle finanze - Ragioneria Generale  dello  Stato  ha
dichiarato di non avere osservazioni in merito all'argomento; 
  Vista la nota 22  marzo  2012,  n.  52833/7101,  con  la  quale  il
Presidente della Regione Basilicata ha  formulato  parere  favorevole
alla localizzazione dell'intervento  in  esame,  subordinatamente  al
rispetto delle prescrizioni e condizioni  di  cui  alla  delibera  di
Giunta regionale 19 dicembre 2011, n. 1888; 
  Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del  vigente
regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 13 maggio 2010,
n. 58); 
  Vista la nota 22 marzo 2012, n.  1229,  predisposta  congiuntamente
dal Dipartimento per la programmazione economica della Presidenza del
Consiglio dei Ministri e dal Ministero dell'economia e delle  finanze
e posta a  base  dell'odierna  seduta  del  Comitato,  contenente  le
valutazioni e le prescrizioni da riportare nella presente delibera; 
  Visto l'Atto aggiuntivo  all'Intesa  generale  quadro  20  dicembre
2002, sottoscritto il 23 marzo 2012  tra  il  Governo  e  la  Regione
Basilicata,  atto  con  il  quale  l'intervento  in  esame  e'  stato
espressamente ricompreso tra le infrastrutture oggetto dell'Intesa; 
  Vista l'ulteriore documentazione istruttoria aggiornata  consegnata
nel corso dell'odierna seduta di questo Comitato; 
  Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; 


				 
                             Prende atto 

 
delle  risultanze  dell'istruttoria  svolta   dal   Ministero   delle
infrastrutture ed in particolare: 
  sotto l'aspetto tecnico-procedurale 
    che l'intervento concerne la realizzazione del Piano di  sviluppo
del giacimento di idrocarburi denominato «Tempa  Rossa»,  nell'ambito
della  concessione  di   coltivazione   di   idrocarburi   denominata
«Gorgoglione»; 
    che lo sviluppo del  giacimento  in  questione,  unitamente  allo
sviluppo del  giacimento  denominato  «Val  d'Agri»,  consentira'  di
coprire circa il 10 per cento del fabbisogno energetico nazionale per
una durata  di  circa  20  anni  e  di  fornire  quindi  un  notevole
contributo alla riduzione della dipendenza del Paese dall'estero  per
l'approvvigionamento energetico; 
    che il progetto preliminare dell'intervento prevedeva: 
      l'attivazione completa ed integrata di 5 pozzi, gia'  perforati
e sottoposti a test di lunga durata; 
      la perforazione di un altro pozzo da mettere in  produzione  in
caso di esito positivo dei sondaggi; 
      la realizzazione del «Centro  di  trattamento  oli»  e  di  due
serbatoi di stoccaggio del greggio; 
      la realizzazione di un deposito per lo stoccaggio del  GPL,  da
ubicare nell'area industriale del Comune di Guardia Perticara; 
      la  realizzazione  delle  relative  strade  di  accesso  e   di
servizio; 
    che, oltre alle opere di cui al suddetto progetto preliminare, il
progetto definitivo elaborato dal soggetto aggiudicatore prevede: 
      la  perforazione  di  due  ulteriori  pozzi,  da   mettere   in
produzione in caso di esito positivo dei sondaggi e da  collegare  al
suddetto Centro oli mediante condotte dedicate; 
      le modifiche di talune opere dovute a esigenze di  sicurezza  e
alla necessita' di ottemperare a prescrizioni formulate  in  sede  di
progetto preliminare; 
    che le suddette modifiche riguardano principalmente: 
      gli impianti, con diversa  localizzazione  delle  condotte  che
collegano i pozzi al Centro oli; 
      lo stesso Centro oli, caratterizzato da un  maggior  perimetro,
una diversa disposizione delle aree interne e delle relative opere di
urbanizzazione, la collocazione degli edifici di servizio; 
      l'estensione delle aree a servizio del deposito GPL; 
      i tracciati viari; 
      le volumetrie e la collocazione delle aree di colmata  (passate
da 13 a 3); 
      le aree per servizi secondari; 
      la collocazione dell'eliporto; 
      la creazione di un nuovo parcheggio; 
    che il 27 ottobre 2010 il soggetto aggiudicatore ha trasmesso  il
progetto definitivo dell'intervento al Ministero delle infrastrutture
e dei trasporti, al Ministero dello sviluppo economico, alla  Regione
Basilicata, competente per la valutazione  degli  aspetti  ambientali
dell'opera ai sensi del decreto legislativo 3 aprile  2006,  n.  152,
art.  7,  e  successive  modificazioni  e  integrazioni,  alle  altre
Amministrazioni interessate nonche' ai gestori delle interferenze; 
    che, tenuto conto della natura e  delle  modifiche  apportate  al
progetto  preliminare,  in  data  29   ottobre   2010   il   soggetto
aggiudicatore ha nuovamente  sottoposto  ai  soggetti  competenti  in
materia due studi d'impatto ambientale relativi l'uno  alle  predette
modifiche al progetto preliminare  e  l'altro  alla  perforazione  ed
eventuale messa in produzione dei citati due nuovi pozzi esplorativi; 
    che il 3 novembre 2010 e'  stato  pubblicato,  sul  quotidiano  a
diffusione nazionale «La Repubblica» e sui  quotidiani  a  diffusione
regionale «Quotidiano della Basilicata» e «Nuova del  Sud»,  l'avviso
di avvio del procedimento di dichiarazione di  pubblica  utilita',  e
che a seguito di tale pubblicazione  sono  pervenute  osservazioni  a
fronte delle quali  il  soggetto  aggiudicatore  ha  provveduto  allo
stralcio dal progetto di alcune particelle catastali; 
    che con nota 28 dicembre 2010, n. 8991, il Ministero per i beni e
le attivita' culturali - Direzione regionale per i beni  culturali  e
paesaggistici della Basilicata, ha espresso  parere  favorevole  alla
realizzazione del progetto definitivo in  questione,  confermando  le
prescrizioni dettate  dalla  competente  Soprintendenza  per  i  beni
archeologici con nota 9 dicembre 2010, n. 18003; 
    che in data 17  gennaio  2011  si  e'  tenuta  la  Conferenza  di
servizi; 
    che  con  nota  13  giugno  2011,  n.   713/2011,   il   soggetto
aggiudicatore  ha  trasmesso  alle  Amministrazioni  interessate  gli
elaborati di progetto aggiornati; 
    che, previa intesa della Regione Basilicata espressa con delibera
di Giunta 16 marzo 2011, n. 374,  con  decreto  del  Ministero  dello
sviluppo economico 30 giugno 2011 il termine di scadenza della citata
concessione «Gorgoglione», gia' fissato al 14 luglio 2013,  e'  stato
prorogato per dieci anni,  fino  al  14  luglio  2023,  ed  e'  stato
approvato, nel contempo, il relativo programma dei lavori; 
    che  con  determinazione  dirigenziale  21   ottobre   2011,   n.
75AD.2011/D.01604, il Dipartimento ambiente, territorio  e  politiche
della  sostenibilita'  della  Regione  Basilicata  ha,  tra  l'altro,
formulato prescrizioni circa l'esecuzione dei lavori che  interessano
fasce fluviali appartenenti al demanio idrico; 
    che, tenuto conto della natura  e  dell'entita'  delle  succitate
modifiche progettuali intervenute con  il  progetto  definitivo,  con
delibera di Giunta 19 dicembre 2011, n. 1888, la Regione  Basilicata,
nel dare conto che i Comuni interessati non si  sono  tempestivamente
espressi, ha rilasciato per l'intervento in  esame,  ai  sensi  della
legge regionale 14 dicembre 1998, n. 47, art. 18, un  nuovo  giudizio
favorevole di compatibilita' ambientale, con autorizzazione integrata
ambientale   e   autorizzazione   paesaggistica,   prescrivendo    in
particolare lo stralcio dei succitati due nuovi pozzi  esplorativi  e
delle relative opere connesse; 
    che, con ulteriore delibera di Giunta 28 dicembre 2011, n.  1992,
la  suddetta   Regione   ha   espresso   l'intesa   sulle   modalita'
procedimentali in materia di prospezione, ricerca e  coltivazione  di
idrocarburi in terraferma, ivi comprese quelle di polizia  mineraria,
individuate dall'accordo sancito il 24 aprile 2001  dalla  Conferenza
permanente per i rapporti tra lo Stato,  le  Regioni  e  le  Province
autonome  di  Trento  e   Bolzano,   esprimendosi   anche   ai   fini
dell'approvazione del progetto definitivo dell'intervento da parte di
questo Comitato; 
    che il progetto  definitivo  e'  corredato  dalla  relazione  del
progettista relativa alla rispondenza alle prescrizioni impartite  in
sede  di  approvazione  del  progetto  preliminare,  dal  «piano   di
risoluzione delle interferenze»  (documento  IT-TPR-GE-PTT-000018)  e
dall'indicazione  degli  elaborati  di  progetto  relativi  al  piano
particellare degli espropri; 
    che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha  esposto
le proprie valutazioni in merito alle  osservazioni  formulate  dalle
Amministrazioni  interessate  e  dalle  Societa'  interferite  e   ha
proposto  le  prescrizioni  e  le  raccomandazioni  cui  condizionare
l'approvazione del progetto definitivo; 
  sotto l'aspetto attuativo 
    che  in  data  10  dicembre  2009  e'  stato  sottoscritto,   con
decorrenza dal 1° gennaio 2010, l'atto di scissione parziale di TOTAL
ITALIA  S.p.A.  in  TOTAL  E  &  P  ITALIA  S.p.A.,  che  prevede  il
trasferimento a tale  ultima  societa'  degli  elementi  patrimoniali
inerenti concessioni, permessi e istanze di permessi, autorizzazioni,
diritti, titoli e valori mobiliari relativi all'attivita' nel settore
«esplorazione  e  produzione»,  compresa  la  «concessione  mineraria
Gorgoglione, riferita al giacimento Tempa Rossa»; 
    che, a fronte dell'iniziale affidamento della concessione  a  una
joint venture costituita  dalle  societa'  petrolifere  TOTAL  ITALIA
S.p.A., EXXON MOBIL S.p.A. e SHELL ITALIA S.p.A. (di cui TOTAL ITALIA
S.p.A. era rappresentante unico ed operatore), in data 12 agosto 2011
il Ministero dello sviluppo economico ha decretato il trasferimento a
TOTAL E & P ITALIA S.p.A. della  quota  di  concessione  di  cui  era
titolare EXXON MOBIL S.p.A., si' che la  concessione  stessa  risulta
ora affidata alla joint venture TOTAL E & P  ITALIA  S.p.A.  e  SHELL
ITALIA  E  &  P  S.p.A.,  di  cui  TOTAL  E  &  P  ITALIA  S.p.A.  e'
rappresentante unico e operatore; 
    che il soggetto aggiudicatore deve quindi ora essere  individuato
nella TOTAL E & P Italia S.p.A.,  in  luogo  della  precedente  TOTAL
ITALIA S.p.A.; 
    che, come risulta  dalla  versione  aggiornata  delle  schede  ex
delibera n. 63/2003 consegnata nel corso dell'odierna seduta, l'opera
sara' aggiudicata previa selezione su  base  privatistica,  ai  sensi
della citata decisione di esecuzione  della  Commissione  Europea  24
giugno 2011; 
    che, come risulta dalle  suddette  schede,  l'aggiudicazione  dei
lavori e' prevista entro il 15 maggio 2012, l'esecuzione  dei  lavori
entro luglio 2015, la fine del collaudo  entro  novembre  2015  e  la
messa in esercizio entro l'inizio di marzo 2016; 
  sotto l'aspetto finanziario 
    che il  costo  di  realizzazione  dell'intervento  da  approvare,
esclusi i due ulteriori pozzi e le relative opere connesse, di cui la
Regione ha chiesto lo stralcio, ammonta a 1.411,8 milioni di euro  ed
e' composto da 1.037,8 milioni di euro per  costi  di  costruzione  e
oneri  antimafia,  20,3  milioni  di  euro  per  costi  legati   alla
sicurezza, 103,7 milioni di euro per l'adempimento di prescrizioni  e
250 milioni di euro per decommissioning, attivita' il cui importo  e'
attualizzato al 2012 e che sara' realizzata a conclusione del periodo
di coltivazione del giacimento; 
    che l'incremento di costo di 534,3 milioni di  euro  rispetto  al
progetto preliminare di cui alla richiamata delibera n.  139/2007  e'
riconducibile,  tra  l'altro,  all'aggiornamento  dei  prezzi,   alle
modifiche progettuali conseguenti al recepimento delle prescrizioni e
all'inserimento del succitato importo per decommissioning; 
    che il piano economico-finanziario riporta un costo  superiore  a
quello dell'intervento da approvare, in  quanto  riferito  all'intero
«programma dei lavori di ricerca  e  di  sviluppo  della  concessione
Gorgoglione» approvato dal Ministero dello sviluppo economico con  il
richiamato  decreto  31  luglio  2007,  comprensivo  dei  pozzi   poi
stralciati, ed e' stato redatto antecedentemente alla citata delibera
di Giunta n. 1888/2011; 
    che il  costo  di  realizzazione  dell'intervento  sara'  coperto
interamente dal soggetto aggiudicatore con i proventi derivanti dalla
vendita del greggio, e che lo stesso soggetto aggiudicatore si  fara'
carico della  manutenzione  ordinaria  e  straordinaria  secondo  gli
standards prestazionali indicati dalle leggi nazionali e regionali in
materia di sicurezza e tutela dell'ambiente; 


				 
                              Delibera: 

 
1. Approvazione progetto definitivo. 
  1.1. Ai sensi e per gli effetti degli articoli 166 e 167, comma  5,
del decreto legislativo n. 163/2006, nonche' ai sensi degli  articoli
10 e 12 del decreto del Presidente della Repubblica  n.  327/2001,  e
successive  modificazioni  e  integrazioni,  e'  approvato,  con   le
prescrizioni e le raccomandazioni di cui  al  successivo  punto  1.4,
anche ai fini della compatibilita' ambientale,  della  localizzazione
urbanistica, della apposizione del vincolo preordinato  all'esproprio
e della dichiarazione di pubblica utilita',  il  progetto  definitivo
dell'intervento «Opere per lo sviluppo del giacimento di  idrocarburi
denominato Tempa Rossa», con esclusione dei  due  ulteriori  pozzi  e
delle relative opere connesse di cui alla medesima presa d'atto. 
  1.2 La suddetta approvazione sostituisce ogni altra autorizzazione,
approvazione e parere comunque denominato e consente la realizzazione
di tutte le opere, prestazioni  e  attivita'  previste  nel  progetto
approvato al precedente punto 1.1. 
  1.3. Il limite di spesa dell'intervento di cui al precedente  punto
1.1. e' quantificato in 1.411,345 milioni  di  euro,  pari  al  costo
complessivo di cui alla precedente presa d'atto al netto degli  oneri
antimafia. 
  1.4. Le prescrizioni cui e' subordinata l'approvazione del progetto
sono riportate  nella  prima  parte  dell'allegato  1  alla  presente
delibera, che forma parte integrante della delibera stessa, mentre le
raccomandazioni sono  riportate  nella  seconda  parte  del  predetto
allegato 1. La documentazione relativa al «piano di risoluzione delle
interferenze»     e'     riportata     nell'elaborato     progettuale
IT-TPR-GE-PTT-000018,  mentre  le  indicazioni  relative   al   piano
particellare  degli   espropri   sono   riportate   negli   elaborati
progettuali     IT-TPR-GE-DAP-000001     e      IT-TPR-GE-DAP-000002,
IT-TPR-GE-DAP-000101 e IT-TPR-GE-DAP-000102, da  IT-TPR-CP-DAU-000103
a      IT-TPR-CP-DAU-000109,      da      IT-TPR-CP-DAU-000201      a
IT-TPR-CP-DAU-000209, da IT-TPR-CP-DAU-000301 a IT-TPR-CP-DAU-000309. 
  1.5. Il finanziamento dell'intervento e' integralmente a carico del
soggetto  aggiudicatore,  che  dovra'  sostenere  anche  i  costi  di
decommissioning  e   i   costi   delle   manutenzioni   ordinarie   e
straordinarie secondo  gli  standards  prestazionali  indicati  dalle
leggi  nazionali  e  regionali  in  materia  di  sicurezza  e  tutela
dell'ambiente. 
2. Modifica del soggetto aggiudicatore. 
  Il nuovo  soggetto  aggiudicatore  dell'intervento  «Opere  per  lo
sviluppo del giacimento di idrocarburi denominato  Tempa  Rossa»,  di
cui al precedente punto 1, e' individuato  in  TOTAL  E  &  P  Italia
S.p.A. 
3. Disposizioni finali 
  3.1. Il Ministero delle infrastrutture provvedera'  ad  assicurare,
per  conto  di  questo  Comitato,  la  conservazione  dei   documenti
attinenti il progetto definitivo approvato al precedente punto 1. 
  3.2.  Il  soggetto  aggiudicatore   provvedera'   altresi',   prima
dell'inizio dei lavori previsti nel  citato  progetto  definitivo,  a
fornire   assicurazioni   al   suddetto    Ministero    sull'avvenuto
recepimento, nel progetto esecutivo, delle  prescrizioni  di  cui  al
precedente punto 1.4. Il citato Ministero procedera', a sua volta,  a
dare comunicazione al riguardo  alla  Presidenza  del  Consiglio  dei
Ministri - Dipartimento per  la  programmazione  e  il  coordinamento
della politica economica. 
  Resta fermo  che  i  competenti  Uffici  della  Regione  Basilicata
procederanno a effettuare  le  verifiche  sulla  puntuale  osservanza
delle  prescrizioni,  e  la  vigilanza  durante  la  realizzazione  e
l'esercizio delle opere, ai sensi della richiamata legge regionale n.
47/1998. 
  3.3. Il citato  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti
provvedera' altresi' a svolgere le attivita'  di  supporto  intese  a
consentire a questo Comitato di  espletare  i  compiti  di  vigilanza
sulla realizzazione delle opere ad  esso  assegnati  dalla  normativa
citata in premessa, tenendo  conto  delle  indicazioni  di  cui  alla
delibera n. 63/2003 sopra richiamata. 
  3.4. In relazione alle linee guida esposte nella  citata  nota  del
Coordinatore del comitato di coordinamento  per  l'alta  sorveglianza
delle  grandi  opere,  il  bando  di  gara  per  l'affidamento  della
progettazione esecutiva e l'esecuzione  dell'opera  dovra'  contenere
una  clausola  che  ponga  a  carico   dell'appaltatore   adempimenti
ulteriori rispetto alla vigente  normativa,  intesi  a  rendere  piu'
stringenti  le  verifiche  antimafia,  prevedendo  -  tra  l'altro  -
l'acquisizione delle informazioni antimafia anche nei confronti degli
eventuali sub-appaltatori  e  sub-affidatari,  indipendentemente  dai
limiti d'importo previsti dalla vigente normativa, nonche'  forme  di
monitoraggio durante la realizzazione degli stessi:  i  contenuti  di
detta clausola sono  specificati  nell'allegato  2  che  forma  parte
integrante della presente delibera. 
  3.5.  Ai  sensi  della  richiamata  delibera  n.  24/2004,  il  CUP
assegnato al progetto in argomento dovra' essere evidenziato in tutta
la documentazione amministrativa e contabile riguardante il  progetto
stesso. 
    Roma, 23 marzo 2012 


				 
                                                 Il Presidente: Monti 

				 
Il Segretario: Barca 

Registrato alla Corte dei conti il 21 maggio 2012 
Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia  e  delle
finanze, registro n. 5 Economia e finanze, foglio n. 10