Art. 2 
 
 
                          Pari opportunita' 
 
  1. Il Ministro per le pari opportunita', lo sport  e  le  politiche
giovanili, Sen. Josefa Idem, e' delegato ad esercitare le funzioni di
programmazione, indirizzo e coordinamento  di  tutte  le  iniziative,
anche normative, nonche' ogni altra funzione attribuita dalle vigenti
disposizioni al Presidente del Consiglio dei ministri  nelle  materie
concernenti la promozione  dei  diritti  della  persona,  delle  pari
opportunita'  e  della  parita'  di  trattamento,  la  prevenzione  e
rimozione di ogni forma e causa di discriminazione. 
  2. In particolare, salve le competenze attribuite  dalla  legge  ad
altri Ministri, il Ministro e' delegato: 
    a) a promuovere e  coordinare  le  azioni  di  Governo  volte  ad
assicurare l'attuazione delle politiche concernenti  la  materia  dei
diritti e delle pari  opportunita'  di  genere  con  riferimento,  in
particolare, alle aree critiche e agli  obiettivi  individuati  dalla
Piattaforma   di   Pechino,   e   dalla   correlata    Dichiarazione,
particolarmente rispetto ai temi della salute, della  ricerca,  della
scuola e della formazione, dell'ambiente, della famiglia, del lavoro,
delle cariche elettive e della rappresentanza di  genere  nei  luoghi
decisionali economici e politici; 
    b) a promuovere la cultura dei diritti e delle pari  opportunita'
nel settore dell'informazione e della comunicazione, con  particolare
riferimento al diritto alla  salute  delle  donne,  alla  prevenzione
sanitaria e alla maternita'; 
    c) a promuovere e  coordinare  le  azioni  di  Governo  volte  ad
assicurare la piena attuazione delle politiche  in  materia  di  pari
opportunita'  tra  uomo  e   donna   sul   tema   dell'imprenditoria,
dell'autoimpiego e  del  lavoro,  con  particolare  riferimento  alle
materie della conciliazione dei tempi di vita e  di  lavoro  e  delle
carriere; 
    d) a promuovere la parita' e le pari opportunita'  tra  uomini  e
donne nelle Amministrazioni pubbliche; 
    e) ad esercitare le funzioni di competenza statale  di  cui  agli
articoli 52, 53, 54 e 55 del decreto legislativo 11 aprile  2006,  n.
198,  nonche'  quelle  previste  dal  decreto  del  Presidente  della
Repubblica 14 maggio 2007, n. 101; 
    f) ad esercitare le funzioni di cui al  decreto-legge  18  maggio
2006, n. 181, art. 1, comma  19,  lettera  f),  recante  disposizioni
urgenti in materia di riordino delle  attribuzioni  della  Presidenza
del Consiglio dei ministri e dei Ministeri  convertito  in  legge  17
luglio 2006, n. 233; 
    g) a promuovere e coordinare le azioni  di  Governo  in  tema  di
diritti umani delle donne e diritti delle persone, nonche' le  azioni
di  Governo  volte  a  prevenire  e  rimuovere  tutte  le  forme   di
discriminazione per cause direttamente o indirettamente  fondate  sul
sesso, la razza o l'origine etnica, la  religione  o  le  convinzioni
personali,  la  disabilita',  l'eta',   l'orientamento   sessuale   e
l'identita'  di  genere;  con  riferimento  alle  discriminazioni  di
carattere razziale, etnico e religioso, il Ministro opera in raccordo
con il Ministro per l'integrazione; 
    h) a  promuovere,  d'intesa  con  il  Ministro  delegato  per  le
politiche per la famiglia, le politiche governative per sostenere  la
conciliazione dei tempi di lavoro e dei tempi di cura della famiglia; 
    i) ad adottare le iniziative necessarie  per  la  programmazione,
l'indirizzo,  il  coordinamento  ed   il   monitoraggio   dei   fondi
strutturali europei e delle risorse per le  aree  sottoutilizzate  in
materia di pari  opportunita'  e  non  discriminazione,  compresa  la
partecipazione a tutti gli  altri  organismi  rilevanti,  nonche'  la
partecipazione all'attivita' di integrazione delle pari  opportunita'
nelle politiche europee; 
    l) ad adottare le iniziative necessarie  per  la  programmazione,
progettazione, gestione e monitoraggio degli interventi a valere  sul
Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunita'; 
    m) a promuovere la verifica dell'impatto di genere  in  tutte  le
iniziative di Governo, nonche' l'evidenziazione del genere  nei  dati
di bilancio delle pubbliche amministrazioni, anche non statali, e  in
quelli attinenti alla ricerca e alle indagini statistiche; 
    n) a coordinare, anche in  sede  europea  ed  internazionale,  le
politiche di Governo relative alla tutela  dei  diritti  umani  delle
donne, particolarmente in relazione a tutti gli obiettivi e  le  aree
della  Piattaforma  di  Pechino  e  della  correlata   Dichiarazione,
d'intesa con il Ministro degli affari esteri; 
    o) a coordinare, in raccordo con il Ministro per  l'integrazione,
anche in sede europea ed  internazionale,  le  politiche  di  Governo
relative alla prevenzione e tutela contro ogni  discriminazione,  con
particolare riferimento agli impegni assunti dall'Italia, in qualita'
di  Stato  parte  contraente  della  Convenzione  internazionale  per
l'eliminazione di tutte le forme di discriminazione  razziale  e  nel
rispetto  dell'art.  21  della   Carta   dei   Diritti   Fondamentali
dell'Unione Europea; 
    p) a promuovere e coordinare le azioni del Governo in materia  di
prevenzione e contrasto allo sfruttamento e tratta delle persone; 
    q) a promuovere e coordinare le azioni del Governo in materia  di
prevenzione e contrasto alla violenza sessuale e  di  genere  e  atti
persecutori; 
    r) a promuovere e coordinare le azioni del Governo in materia  di
prevenzione e contrasto alle mutilazioni genitali  femminili  nonche'
di violazione dei diritti fondamentali all'integrita' della persona e
alla salute delle donne e delle bambine; 
    s)  a  promuovere   e   coordinare   le   attivita'   finalizzate
all'attuazione  del  principio  di  parita'  di   trattamento,   pari
opportunita'  e  non  discriminazione  nei  confronti  delle  persone
disabili, degli anziani e delle persone Lgbt; 
    t) a sottopone  al  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  la
proposta di esercitare  i  poteri  previsti  dall'art.  5,  comma  2,
lettera c), della legge 23 agosto 1988, n. 400, in tutte  le  materie
delegate, in caso di persistente violazione del principio  della  non
discriminazione; 
    u)  ad  esercitare  tutte  le  attribuzioni  del  Presidente  del
Consiglio dei ministri previste in materia di Commissione per le pari
opportunita' fra uomo e donna di cui al decreto del Presidente  della
Repubblica 14 maggio 2007, n. 115; 
    v) a promuovere, nell'ambito delle attribuzioni delegate,  azioni
di sistema, progetti pilota, indagini, studi di  genere,  rilevazioni
in tema di bilanci  e  statistiche  di  genere,  nonche'  rilevazioni
statistiche in materia di discriminazioni e gruppi vulnerabili; 
    z) ad esercitare tutte le funzioni di monitoraggio e vigilanza  e
i  poteri  di  diffida  e  decadenza  attribuiti  al  Presidente  del
Consiglio dei ministri dal decreto del Presidente della Repubblica 30
novembre 2012, n. 251, recante «Regolamento concernente la parita' di
accesso agli organi di amministrazione e di controllo nelle societa',
costituite in Italia, controllate da  pubbliche  amministrazioni,  ai
sensi dell'art. 2359, commi primo e secondo, del codice  civile,  non
quotate in mercati regolamentati, in attuazione dell'art. 3, comma 2,
della legge 12 luglio 2011, n. 120». 
  3. Al Ministro sono delegate le  funzioni  di  coordinamento  delle
attivita' svolte da tutte le pubbliche amministrazioni, relative alla
prevenzione, assistenza, anche in sede legale, e  tutela  dei  minori
dallo sfruttamento e dall'abuso sessuale ai sensi dell'art. 17, comma
1, della legge 3 agosto 1998, n. 269, nonche' relative  al  contrasto
alla pedopornografia di cui alla legge 6 febbraio 2006, n. 38. 
  4. Il Ministro, di concerto con il Ministro per gli affari europei,
e' delegato  ad  adottare  tutte  le  iniziative  di  competenza  del
presidente del Consiglio dei ministri volte all'attuazione di  quanto
previsto dall'art. 18  della  legge  6  febbraio  1996,  n.  52,  per
l'emanazione  dei  regolamenti  volti   ad   adeguare   l'ordinamento
nazionale all'ordinamento dell'Unione Europea e per la  realizzazione
dei  programmi  dell'Unione  Europea  in  materia  di  parita',  pari
opportunita', azioni positive.