IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visto il proprio decreto in data 24 febbraio 2016 con il quale, ai sensi dell'art. 141, comma 1, lettera b), n. 2, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, il consiglio comunale di Brescello (Reggio Emilia) e' stato sciolto a causa delle dimissioni rassegnate dal sindaco eletto nelle consultazioni amministrative del 25 maggio 2014; Considerato che, all'esito di approfonditi accertamenti, sono emerse forme di ingerenza della criminalita' organizzata che hanno esposto l'amministrazione a pressanti condizionamenti, compromettendo il buon andamento e l'imparzialita' dell'attivita' comunale; Rilevato, altresi', che la permeabilita' dell'ente ai condizionamenti esterni della criminalita' organizzata ha arrecato grave pregiudizio agli interessi della collettivita' e ha determinato la perdita di credibilita' dell'istituzione locale; Ritenuto che, al fine di porre rimedio alla situazione di grave inquinamento e deterioramento dell'amministrazione comunale, si rende necessario far luogo allo scioglimento del consiglio comunale e dispone il conseguente commissariamento dell'ente locale, per rimuovere tempestivamente gli effetti pregiudizievoli per l'interesse pubblico e per assicurare il risanamento dell'ente locale; Visto l'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante; Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 20 aprile 2016; Decreta: Art. 1 La gestione del comune di Brescello (Reggio Emilia) e' affidata, per la durata di diciotto mesi, ad una commissione straordinaria composta da: dott. Michele Formiglio - viceprefetto; dott. Antonio Oriolo - viceprefetto; dott.ssa Luciana Luciano' - dirigente seconda fascia - Area 1.