IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Visto il decreto legislativo 18 aprile 2016,  n.  50,  e  visti  in
particolare: 
    l'art.  200,  comma  3,  che  prevede  che,  in  sede  di   prima
individuazione delle infrastrutture e degli  insediamenti  prioritari
per lo sviluppo del Paese, il Ministro  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti effettua una ricognizione  di  tutti  gli  interventi  gia'
compresi negli strumenti di pianificazione e programmazione, comunque
denominati, vigenti alla data  di  entrata  in  vigore  del  medesimo
decreto legislativo, all'esito della quale lo stesso Ministro propone
l'elenco degli interventi da inserire nel primo documento pluriennale
di pianificazione (DPP) di cui al  decreto  legislativo  29  dicembre
2011, n. 228, che sostituisce tutti i predetti strumenti; l'art. 201,
comma 9, che  prevede  che,  fino  all'approvazione  del  primo  DPP,
valgono  come  programmazione  degli  investimenti  in   materia   di
infrastrutture  e  trasporti  gli  strumenti  di   pianificazione   e
programmazione e i piani, comunque denominati, gia' approvati secondo
le procedure vigenti alla data di  entrata  in  vigore  dello  stesso
decreto legislativo o in  relazione  ai  quali  sussiste  un  impegno
assunto con i competenti organi dell'Unione europea; 
    l'art. 214, comma 2, lettera  d)  e  f),  in  base  al  quale  il
Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti   provvede   alle
attivita' di supporto  a  questo  Comitato  per  la  vigilanza  sulle
attivita' di affidamento da parte dei soggetti aggiudicatori e  della
successiva realizzazione delle infrastrutture  e  degli  insediamenti
prioritari per  lo  sviluppo  del  Paese  e  cura  l'istruttoria  sui
progetti di fattibilita' e  definitivi,  anche  ai  fini  della  loro
sottoposizione alle deliberazioni  di  questo  Comitato  in  caso  di
infrastrutture e insediamenti prioritari per lo sviluppo  del  paese,
proponendo allo stesso le eventuali prescrizioni  per  l'approvazione
del progetto; 
    l'art.  214,  comma  11,  che  prevede  che  in  sede  di   prima
applicazione restano comunque validi  gli  atti  ed  i  provvedimenti
adottati e sono fatti  salvi  gli  effetti  prodotti  ed  i  rapporti
giuridici sorti sulla base dell'art. 163 del decreto  legislativo  n.
163/2006; 
    l'art. 216, comma 1 e comma  27,  che  prevedono  rispettivamente
che, fatto salvo quanto previsto nel suddetto decreto legislativo  n.
50/2016, lo stesso si applica alle procedure e  ai  contratti  per  i
quali i bandi o avvisi con cui si indice la procedura di  scelta  del
contraente siano  pubblicati  successivamente  alla  data  della  sua
entrata in vigore, e che le procedure per la valutazione  di  impatto
ambientale delle grandi opere avviate alla data di entrata in  vigore
del suddetto decreto legislativo n.  50/2016  secondo  la  disciplina
gia' prevista dagli articoli 182, 183, 184 e 185 di  cui  al  decreto
legislativo  n.  163/2006,  sono  concluse   in   conformita'   dalle
disposizioni e alle attribuzioni di competenza vigenti all'epoca  del
predetto avvio e le medesime procedure trovano applicazione anche per
le varianti; 
  Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, concernente il
«Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture
in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE», e s.m.i.; 
  Considerato che la proposta all'esame, alla luce delle  sopracitate
disposizioni, e in particolare di quanto previsto all'art. 216, comma
1, del decreto legislativo n. 50/2016, risulta ammissibile  all'esame
di questo Comitato e ad essa sono  applicabili  le  disposizioni  del
previgente decreto legislativo n. 163/2006; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001,  n.
327,  recante  il  «Testo  unico  delle  disposizioni  legislative  e
regolamentari in materia di espropriazione per pubblica  utilita',  e
s.m.i.; 
  Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta  Ufficiale  n.
51/2002 S.O.), con la  quale  questo  Comitato  ha  approvato  il  1°
Programma delle infrastrutture strategiche e che riporta all'allegato
1,  nell'ambito   dei   «Sistemi   urbani»,   l'intervento   «Brescia
metropolitana», e vista la delibera 1° agosto 2014, n.  26  (Gazzetta
Ufficiale n. 3/2015 S.O.), con la quale questo Comitato  ha  espresso
parere sull'XI Allegato infrastrutture al  Documento  di  economia  e
finanza (DEF) 2013,  che  include,  nella  «Tabella  O»,  nell'ambito
dell'infrastruttura     «Brescia     metropolitana»,     l'intervento
«Metropolitana Brescia, tratta Prealpino - S. Eufemia»; 
  Considerato che nell'Intesa generale quadro tra Governo  e  Regione
Lombardia, sottoscritta l'11 aprile 2003, e individuata, tra le opere
di interesse concorrente, l'infrastruttura «Brescia  metropolitana  e
prolungamento verso ovest - Fiera e verso nord - Concesio»; 
  Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei  trasporti
9 giugno 2015, n. 194, con il quale e' stata soppressa  la  Struttura
tecnica di missione istituita con decreto dello  stesso  Ministro  10
febbraio 2003, n. 356, e s.m.i., e i compiti di cui agli articoli 3 e
4 del medesimo decreto sono stati trasferiti alle direzioni  generali
competenti del Ministero, alle quali e' demandata la  responsabilita'
e  di  assicurare  la  coerenza  tra  i  contenuti  della   relazione
istruttoria e la relativa documentazione a supporto; 
  Vista la delibera 25 luglio 2003,  n.  63  (Gazzetta  Ufficiale  n.
248/2003), con la quale questo Comitato ha  formulato,  tra  l'altro,
indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto
che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e'  chiamato  a
svolgere ai fini della  vigilanza  sull'esecuzione  degli  interventi
inclusi nel programma delle infrastrutture strategiche; 
  Vista la normativa vigente in materia di Codice unico  di  progetto
(CUP) e, in particolare: 
    la  legge  16  gennaio  2003,   n.   3,   recante   «Disposizioni
ordinamentali in materia di pubblica amministrazione»  che,  all'art.
11, dispone che ogni progetto di investimento  pubblico  deve  essere
dotato di un CUP; 
    la legge 13 agosto 2010, n.  136,  come  modificata  dal  decreto
legge 12 novembre 2010, n. 187, convertito dalla  legge  17  dicembre
2010, n. 217, che, tra l'altro, definisce le sanzioni applicabili  in
caso di mancata apposizione del CUP sugli strumenti di pagamento; 
    le delibere 27 dicembre  2002,  n.  143  (Gazzetta  Ufficiale  n.
87/2003, errata corrige in  Gazzetta  Ufficiale  n.  140/2003)  e  29
settembre 2004, n. 24 (Gazzetta Ufficiale n. 276/2004), con le  quali
questo Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del  CUP  e
ha stabilito che il CUP deve essere riportato su  tutti  i  documenti
amministrativi e  contabili,  cartacei  ed  informatici,  relativi  a
progetti di investimento pubblico  e  deve  essere  utilizzato  nelle
banche dati dei vari sistemi  informativi,  comunque  interessati  ai
suddetti progetti; 
  Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, che  all'art.  1,  comma  5,
istituisce presso questo Comitato il «Sistema di  monitoraggio  degli
investimenti   pubblici»   (MIP),   con   il   compito   di   fornire
tempestivamente  informazioni  sull'attuazione  delle  politiche   di
sviluppo e funzionale all'alimentazione  di  una  banca  dati  tenuta
nell'ambito di questo stesso Comitato; 
  Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229,  concernente
«Attuazione dell'art. 30, comma 9, lettere e), f) e g),  della  legge
31 dicembre 2009, n. 196, in materia  di  procedure  di  monitoraggio
sullo  stato  di  attuazione  delle  opere  pubbliche,  di   verifica
dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti e costituzione del
Fondo opere e del fondo progetti»; 
  Visto l'art. 36 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito
dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, che regolamenta  il  monitoraggio
finanziario dei lavori relativi  alle  infrastrutture  strategiche  e
insediamenti produttivi di cui agli articoli 161, comma 6-bis e  176,
comma 3, lettera e), del citato decreto legislativo  n.  163/2006,  e
visto in particolare il comma 3 dello  stesso  articolo,  cosi'  come
attuato con delibera di questo  Comitato  28  gennaio  2015,  n.  15,
(Gazzetta Ufficiale  n.  155/2015),  che  aggiorna  le  modalita'  di
esercizio  del  sistema  di  monitoraggio  finanziario  di  cui  alla
delibera 5 maggio 2011, n. 45 (Gazzetta Ufficiale n. 234/2011, errata
corrige Gazzetta Ufficiale n. 281/2011); 
  Visto il decreto 14 marzo 2003, emanato dal Ministro  dell'interno,
di concerto con il Ministro  della  giustizia  e  il  Ministro  delle
infrastrutture e dei trasporti, e  s.m.i.,  con  il  quale  e'  stato
costituito il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle
grandi opere (CCASGO) e vista la nota 5 novembre 2004, n. COM/3001/1,
con la quale il Coordinatore del predetto CCASGO ha esposto le  linee
guida varate dal Comitato stesso nella seduta del 27 ottobre 2004; 
  Vista la legge 26 febbraio 1992, n. 211, e viste le leggi 30 maggio
1995, n. 204, 4 dicembre 1996, n. 611, 27 febbraio 1998,  n.  30,  18
giugno 1998, n. 194, 23 dicembre 1998, n. 448, 7  dicembre  1999,  n.
472, 23 dicembre 1999, n. 488, 23 dicembre 2000, n. 388, e il decreto
legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6  agosto  2008,
n. 133, con le quali tra l'altro e' stato rifinanziato l'art. 9 della
citata legge n. 211/1992 e/o sono state dettate norme  integrative  o
modificative; 
  Visto il decreto legge  6  luglio  2011,  n.  98,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011,  n.  111,  e  s.m.i.,  che
all'art. 32, comma  1,  istituisce  nello  stato  di  previsione  del
Ministero  delle   infrastrutture   e   dei   trasporti   il   «Fondo
infrastrutture ferroviarie, stradali e relativo a opere di  interesse
strategico, nonche' per gli interventi di cui all'art. 6 della  legge
29 novembre 1984, n. 798» (Fondo), con una dotazione di  930  milioni
di euro per l'anno 2012 € 1.000 milioni di euro  per  ciascuno  degli
anni dal 2013 al 2016 e che stabilisce che le risorse del Fondo  sono
assegnate  da  questo  Comitato,  su  proposta  del  Ministro   delle
infrastrutture  e  dei  trasporti,  di  concerto  con   il   Ministro
dell'economia e delle finanze, e visto il decreto legge  22  dicembre
2011, n. 211, convertito dalla legge 17  febbraio  2012,  n.  9,  che
all'art. 3-ter, comma 6, riduce la dotazione del Fondo di 60  milioni
di euro per il 2013; 
  Viste le delibere di questo Comitato concernenti la  «Metropolitana
leggera automatica Metrobus di Brescia», fra le quali le delibere  29
marzo 2006, n. 104 (Gazzetta Ufficiale n. 219/2006 S.O.), 23 novembre
2007, n. 126 (Gazzetta Ufficiale n. 216/2008), 31 luglio 2009, n.  53
(Gazzetta Ufficiale n. 14/2010) e 11 dicembre 2012, n. 130  (Gazzetta
Ufficiale n. 98/2013), e viste, in particolare, le delibere: 
    23 marzo 2012, n. 26 (Gazzetta Ufficiale n. 208/2012), con cui, a
valere sulle risorse del Fondo, sono stati assegnati  definitivamente
41,6 milioni di euro per il finanziamento di  una  prima  tranche  di
«ulteriori opere di completamento» relative al  lotto  funzionale  in
esame, e programmaticamente  30  milioni  di  euro  per  una  seconda
tranche delle medesime opere, importo la cui articolazione  temporale
e' stata poi modificata con delibera 26 ottobre 2012, n. 97 (Gazzetta
Ufficiale n. 89/2013); 
    26 ottobre 2012, n. 100 (Gazzetta Ufficiale n. 116/2013), con cui
sono stati  assegnati  definitivamente  alla  seconda  tranche  delle
suddette «ulteriori opere di completamento»  22,7  milioni  di  euro,
quota parte dei 30 milioni di euro di cui alla suddetta  delibera  n.
26/2012,  e  che  dunque  a  tale  data   rimanevano   da   assegnare
definitivamente circa 7,3 milioni di euro; 
  Considerato che la citata delibera  n.  100/2012  ha  previsto,  al
punto 1.4, che all'atto della proposta di assegnazione definitiva del
residuo   finanziamento    programmatico,    il    Ministero    delle
infrastrutture e dei trasporti avrebbe dovuto trasmettere  il  parere
dell'Unita' tecnica finanza di progetto  (UTFP)  di  cui  all'art.  7
della legge 17 maggio 1999, n. 144, sul piano  economico  finanziario
(PEF)  aggiornato  dell'intero  intervento   «Metropolitana   leggera
automatica Metrobus di Brescia - 1° lotto funzionale Prealpino  -  S.
Eufemia», e che tale parere e' stato richiesto dal suddetto Ministero
con nota 21 settembre 2015, n. 6565; 
  Considerato che l'art. 1, comma 589, della legge 28 dicembre  2015,
n. 208 (legge di stabilita' 2016), ha  soppresso  la  suddetta  UTFP,
trasferendo le relative funzioni e competenze al Dipartimento per  la
programmazione e il  coordinamento  della  politica  economica  della
Presidenza del Consiglio dei ministri (DIPE)  e  specificando  che  i
richiami all'UTFP  contenuti  in  atti  normativi  devono  intendersi
riferiti al predetto Dipartimento; 
  Vista la nota 2 febbraio 2016, n. 548, con la  quale  il  DIPE,  ha
trasmesso al  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  il
richiesto parere sul PEF aggiornato dell'intervento; 
  Vista la proposta di cui alla nota 5 febbraio 2016, n. 4770, con la
quale il Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti  ha  chiesto
l'inserimento all'ordine del giorno della  prima  riunione  utile  di
questo  Comitato  dell'approvazione  e  finanziamento   di   progetti
definitivi di interventi della seconda tranche delle «ulteriori opere
di completamento» della «Metropolitana leggera automatica Metrobus di
Brescia, 1° lotto funzionale Prealpino - S. Eufemia», trasmettendo la
relativa documentazione istruttoria, poi integrata  con  le  note  14
marzo 2016, n. 1965, 17 marzo 2016, nn. 2087 e 2089, e 31 marzo 2016,
n. 2381; 
  Vista la nota 17 marzo 2016, n. 11048, con la  quale  il  Ministero
delle infrastrutture e dei  trasporti  ha  trasmesso  la  tabella  di
rimodulazione del Fondo sopra citato; 
  Preso atto delle risultanze dell'istruttoria svolta  dal  Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti (Ministero) e in particolare: 
  sotto l'aspetto tecnico-procedurale: 
    che la linea metropolitana di Brescia e' gia'  in  esercizio  dal
mese di marzo 2013 e che la proposta in esame riguarda l'approvazione
dei progetti definitivi di  cinque  interventi,  individuatili  quali
completamenti dell'infrastruttura principale, la  cui  necessita'  e'
emersa dalla ricognizione delle criticita'  e  dei  fabbisogni  della
stessa linea metropolitana; 
    che i progetti, elaborati a livello definitivo, comprendono: 
      gli impianti antintrusione e videosorveglianza del  deposito  e
dei pozzi 
      intertratta; 
      le barriere antirumore per la tratta in viadotto e a  raso  che
interessano alcuni tratti adiacenti alle zone residenziali attuali  e
future presso le stazioni Sant'Eufemia, Sanpolino e San Polo Parco; 
      l'impianto di videosorveglianza per gli esterni delle stazioni,
con la fornitura e posa in opera della rete di fibra ottica, dei pali
e degli apparecchi tv a circuito chiuso, e  la  concentrazione  delle
informazioni presso il posto centrale; 
      il  prolungamento  delle  tettoie  d'ingresso  della   stazione
Poliambulanza, per riparare il passaggio pedonale e  le  biglietterie
automatiche; 
      il collegamento interrato  tra  il  nuovo  sottopasso  di  Rete
Ferroviaria Italiana S.p.a. (RFI) per  l'attraversamento  dei  binari
della stazione ferroviaria, previsto nell'ambito dei  lavori  per  la
realizzazione della  linea  AV/AC  Torino-Venezia,  e  l'atrio  della
stazione della metropolitana denominata «Stazione FS»; 
    che a novembre 2014 RFI, il  Comune  di  Brescia  e  il  soggetto
aggiudicatore Brescia Infrastrutture S.r.l. (BIS) hanno  sottoscritto
un accordo in merito: 
      alla definizione del sopracitato collegamento interrato; 
      alle modalita? d'intervento e ai  reciproci  impegni  in  vista
della progettazione esecutiva e della realizzazione del collegamento; 
      alla titolarita' delle aree sulle quali insiste l'intervento; 
      al finanziamento dell'intervento stesso, interamente  a  carico
di BIS a valere sulle risorse assegnate da questo Comitato; 
    che il citato accordo prevedeva che BIS comunicasse a RFI,  entro
il 30  marzo  2015,  l'avvenuto  finanziamento  da  parte  di  questo
Comitato del collegamento interrato confermandone la realizzazione  e
che, in assenza  di  tale  comunicazione  nei  termini,  RFI  avrebbe
provveduto a eseguire i lavori del sottopasso di  propria  competenza
«conformemente  al  progetto  in  corso  di  realizzazione»  e   che,
relativamente ai tempi di attuazione, a decorrere dalla pubblicazione
della  delibera  di  questo  Comitato  di  assegnazione  del   citato
finanziamento, BIS si e' impegnata a iniziare i  lavori  «non  appena
terminati  i  lavori  da  parte  di  RFI  per  la  realizzazione  del
sottopasso» e a concluderli entro 330 giorni solari consecutivi; 
    che, a marzo 2016, RFI ha confermato la «validita'  del  progetto
di realizzazione del  collegamento  diretto  interrato  ...  oltre  i
termini previsti dall'accordo» sopra citato; 
    che il progetto del 1° lotto funzionale  della  metropolitana  di
Brescia, tratta Prealpino Sant'Eufemia, e' stato approvato secondo la
normativa ordinaria e oggetto  di  valutazione  d'impatto  ambientale
(VIA) da parte della Regione Lombardia, che  si  e'  pronunciata  con
decreto 10 dicembre 2002, n. 24826; 
    che il suddetto collegamento interrato non e' oggetto  di  VIA  o
verifica di assoggettabilita' a VIA in  quanto  non  rientra  fra  le
tipologie d'intervento previste  dalla  legge  regionale  2  febbraio
2010, n. 5, allegati A e B; 
    che non e' stata effettuata nessuna  pubblicazione  dei  suddetti
progetti definitivi ai fini della  pubblica  utilita'  in  quanto  le
uniche  aree  interessate  riguardano  il  progetto  di  collegamento
interrato oggetto del citato accordo di novembre 2014; 
    che, considerate la tipologia e l'entita'  degli  interventi,  il
Ministero non ha convocato la Conferenza dei servizi ma ha  acquisito
direttamente i pareri dei soggetti interessati; 
    che sui progetti in esame il Comitato tecnico permanente  per  la
sicurezza dei sistemi di trasporto ad impianti fissi di cui  all'art.
8, comma 9-bis, del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito
dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, e al decreto del Ministro delle
infrastrutture e dei trasporti 30 gennaio 2013, n. 27, si e' espresso
favorevolmente, con prescrizioni, con voto n. 59/CTP/BS; 
    che, relativamente al progetto di  collegamento  interrato,  sono
stati acquisiti i pareri: 
      del Ministero dei  beni  e  delle  attivita'  culturali  e  del
turismo  -   Soprintendenza   Archeologia   della   Lombardia,   che,
considerato il basso rischio archeologico dell'area  interessata  dai
lavori,   a   dicembre   2015   ha   espresso   parere    favorevole,
subordinatamente all'esecuzione di sondaggi archeologici prima  della
fase esecutiva; 
      del Comando provinciale dei Vigili del fuoco di Brescia e degli
Enti interferiti (Air Liquide Italia Produzione S.r.l.,  A2A  Servizi
alla distribuzione S.p.a., Snam Rete  Gas  S.p.a.  e  Telecom  Italia
S.p.a.), che si sono espressi favorevolmente, con prescrizioni; 
    che, fatto salvo il collegamento interrato, le  altre  opere  non
ricadono in zone sottoposte a vincolo, come evidenziato nella  tavola
di progetto denominata «Vincoli di tutela e salvaguardia»; 
    che  gli  elaborati  progettuali  includono  l'indicazione  delle
interferenze,  la  risoluzione   delle   medesime   e   il   relativo
cronoprogramma, in relazione al collegamento interrato; 
    che il Ministero ha esposto le proprie valutazioni in merito alle
osservazioni formulate dalle Amministrazioni interessate e dagli Enti
interferiti  e  ha  proposto   le   prescrizioni   cui   condizionare
l'approvazione dei progetti definitivi in esame; 
  sotto l'aspetto attuativo: 
    che il soggetto aggiudicatore dell'intervento e' BIS; 
    che in merito alle  modalita'  di  affidamento,  per  i  progetti
relativi alle barriere antirumore,  al  prolungamento  delle  tettoie
d'ingresso della stazione Poliambulanza e al  collegamento  interrato
con il sottopasso ferroviario, e' previsto l'appalto, mentre per  gli
impianti  antintrusione  e  videosorveglianza  di  deposito  e  pozzi
intertratta, per la realizzazione della guardiola e per l'impianto di
videosorveglianza degli  esterni  delle  stazioni,  e'  previsto  che
provveda direttamente Brescia Mobilita' 
    che la documentazione istruttoria prevede una durata  dei  lavori
pari a 308 giorni a decorrere dal 2  maggio  2016,  aggiornando,  tra
l'altro, l'iniziale tempistica di cui all'accordo  di  novembre  2014
concernente il collegamento interrato; 
  sotto l'aspetto finanziario: 
    che la relazione del Ministero, che comprende i quadri  economici
dei singoli progetti, ha inizialmente quantificato in 7,3 milioni  di
euro (al netto dell'IVA) il costo complessivo dei progetti in esame; 
    che, a febbraio 2016, il DIPE ha formulato parere favorevole  sul
PEF aggiornato dell'intera tratta Prealpino - S.  Eufemia,  inclusivo
dei suddetti interventi e del costo complessivo di 777,1  milioni  di
euro, e, in particolare, ha rilevato che il margine  operativo  lordo
evidenzia la capacita' dei ricavi  di  generare  un  flusso  tale  da
coprire i costi  di  gestione,  che  la  richiesta  di  finanziamento
pubblico e' giustificata dal  fatto  che  il  settore  del  trasporto
pubblico locale e' caratterizzato da bassi livelli  tariffari  e  che
l'entita'  del  contributo  pubblico  appare  congrua  in   relazione
all'esigenza di coprire i costi dei  lavori,  contenendo  le  tariffe
praticate; 
    che,  a  fronte  dell'ammontare  dell'assegnazione  programmatica
residua pari a 7,3  milioni  di  euro  a  carico  delle  risorse  del
richiamato  Fondo,  la  ricognizione  dei   finanziamenti   ad   oggi
destinabili all'intervento ha evidenziato disponibilita'  aggiornate,
come risulta dalla citata nota 17 marzo 2016 del Ministero, pari a  6
milioni di euro, imputate per 1,5 milioni sull'annualita' 2015 e  per
4,5 milioni sull'annualita' 2016 del Fondo stesso; 
    che, tenuto  conto  delle  suddette  disponibilita'  il  soggetto
aggiudicatore  ha  formulato  l'ipotesi  di  realizzare  le  barriere
antirumore   nelle   attuali   aree   residenziali,   rinviando    la
realizzazione delle ulteriori barriere al momento in  cui  gli  altri
tratti della linea  metropolitana  saranno  interessati  da  sviluppi
urbanistici, e  ha  conseguentemente  trasmesso  l'aggiornamento  del
quadro economico dei progetti sopra  citati,  che  prevede  il  minor
costo di 1,1 milioni di euro per  l'intervento  denominato  «Barriere
antirumore per la tratta viadotto/raso» e riduce conseguentemente a 6
milioni di euro  il  costo  complessivo  delle  «ulteriori  opere  di
completamento» in esame; 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
  che BSI ha confermato la validita' del PEF anche  a  seguito  della
suddetta riduzione del costo dell'opera; 
  che, alla luce della riduzione del costo delle barriere  antirumore
di 1,3 milioni di euro, il  costo  dell'intero  1°  lotto  funzionale
Prealpino  -  S.  Eufemia,  comprensivo  delle  «ulteriori  opere  di
completamento» in esame, passa dai  777,1  milioni  di  euro,  I.V.A.
esclusa, di cui alla delibera n. 100/2012 agli attuali 775,8  milioni
di euro I.V.A. esclusa; 
  che i suddetti finanziamenti risultano a  carico  dello  Stato  per
complessivi  367,9  milioni  di  euro  (47,5  per  cento  del   costo
dell'intervento), a carico della Regione per  72,3  milioni  di  euro
(9,3 per cento del costo dell'intervento) e a carico  del  Comune  di
Brescia e di Brescia Mobilita' S.p.a. per complessivi  335,6  milioni
di euro (pari al 43,2 per cento del costo dell'intervento); 
  Ritenuto di dover considerare,  tra  le  prescrizioni  relative  ai
progetti in esame, anche quella non riportata nel  Foglio  condizioni
trasmesso dal Ministero e accolta nel richiamato  voto  del  Comitato
tecnico permanente per la  sicurezza  dei  sistemi  di  trasporto  ad
impianti fissi concernente la valutazione  circa  la  necessita?della
copertura delle scale per la stazione della metropolitana  denominata
«Stazione FS»; 
  Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del  vigente
regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012,
n. 62); 
  Vista la nota 1° maggio 2016, n. 2182,  predisposta  congiuntamente
dalla Presidenza del  Consiglio  dei  ministri  Dipartimento  per  la
programmazione e il coordinamento della politica economica  (DIPE)  e
dal  Ministero  dell'economia  e  delle  finanze  e  posta   a   base
dell'odierna seduta del Comitato,  contenente  le  valutazioni  e  le
prescrizioni da riportare nella presente delibera; 
  Ritenuto che il Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti
debba sottoporre a questo Comitato, in tempo utile  per  la  prossima
seduta, la proposta di rimodulazione complessiva delle assegnazioni a
valere sul Fondo, tenendo conto di tutte  modifiche  della  dotazione
finanziaria e degli utilizzi nel frattempo  intervenuti,  comprensivi
dei 6 milioni di euro che lo stesso Ministero  propone  di  assegnare
definitivamente con la presente delibera; 
  Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; 
  Acquisito in seduta l'avviso favorevole del Ministro  dell'economia
e delle finanze e degli altri  Ministri  e  Sottosegretari  di  Stato
presenti; 
 
                              Delibera: 
 
  1. Approvazione progetti definitivi 
  1.1) Ai sensi e per gli effetti del  combinato  disposto  dell'art.
216, comma 1, del decreto  legislativo  n.  50/2016,  e  del  decreto
legislativo n. 163/2006  e  s.m.i.,  da  cui  deriva  la  sostanziale
applicabilita'  della  previgente  disciplina,  di  cui  al   decreto
legislativo  in  ultimo  citato,  a   tutte   le   procedure,   anche
autorizzative, avviate prima del 19 aprile 2016, e in particolare  ai
sensi  e  per  gli  effetti  dell'art.  167,  comma  5,  del  decreto
legislativo n. 163/2006 e s.m.i., nonche' ai sensi degli articoli  10
e 12 del decreto  del  Presidente  della  Repubblica  n.  327/2001  e
s.m.i., sono approvati, con le  prescrizioni  di  cui  al  successivo
punto 1.5, anche  ai  fini  della  compatibilita'  ambientale,  della
localizzazione urbanistica, dell'apposizione del vincolo  preordinato
all'esproprio e della dichiarazione di pubblica utilita'  i  progetti
definitivi dei seguenti  interventi,  che  costituiscono  la  seconda
tranche delle  «ulteriori  opere  di  completamento»  dell'intervento
«Metropolitana leggera  automatica  Metrobus  di  Brescia,  1°  lotto
funzionale Prealpino - S. Eufemia»: 
    impianti anti-intrusione e videosorveglianza del deposito  e  dei
pozzi intertratta; 
    barriere antirumore per la tratta in  viadotto  e  a  raso  nelle
attuali aree 
    residenziali; 
    impianto di videosorveglianza per gli esterni delle stazioni; 
    prolungamento tettoie d'ingresso della Stazione Poliambulanza; 
    collegamento interrato tra il nuovo sottopasso ferroviario  e  la
stazione della metropolitana denominata «Stazione FS». 
  1.2) E' conseguentemente perfezionata, ad ogni fine urbanistico  ed
edilizio,   l'intesa   Stato-Regione   sulla   localizzazione   degli
interventi. 
  1.3)  L'approvazione   sostituisce   ogni   altra   autorizzazione,
approvazione e parere comunque denominato e consente la realizzazione
di tutte le opere, prestazioni  e  attivita'  previste  nei  progetti
approvati al precedente punto 1.1. 
  1.4) Ai sensi dell'art. 165, comma 3, del  decreto  legislativo  n.
163/2006 e s.m.i., l'importo di 6 milioni di euro al  netto  di  IVA,
come indicato nelle premesse, costituisce il "limite  di  spesa"  dei
progetti approvati al precedente punto 1.1. 
  1.5) Le prescrizioni,  cui  resta  subordinata  l'approvazione  dei
progetti citati al punto 1.1, sono  riportate  nell'Allegato  1  alla
presente delibera, che costituisce parte integrante  della  medesima.
L'ottemperanza  alle  prescrizioni  non  potra'  comunque  comportare
incrementi del limite di spesa di cui al precedente punto 1.4. 
  1.6) E' contestualmente approvato, ai sensi dell'art. 170, comma 4,
del decreto legislativo n.  163/2006,  il  Programma  di  risoluzione
delle interferenze concernenti il collegamento  interrato,  riportato
negli elaborati progettuali 1420 _ 201  («Adeguamento  fognature»)  e
1420 _ 202 («Adeguamento sottoservizi») e nel cronoprogamma in data 9
marzo 2016. 
  2. Assegnazione finanziamento 
  2.1)  L'importo  di  6  milioni  di  euro,  a  valere  sul   «Fondo
infrastrutture ferroviarie, stradali e relativo a opere di  interesse
strategico, nonche' per gli interventi di cui all'art. 6 della  legge
29 novembre 1984, n. 798», di cui all'art. 32, comma 1,  del  decreto
legge n. 98/2011, e' definitivamente assegnato per  il  finanziamento
della seconda tranche delle «ulteriori opere di completamento» di cui
al precedente punto  1.1.  Il  predetto  importo,  che  esaurisce  le
risorse costituenti l'assegnazione programmatica di cui alla delibera
n.  26/2012  citata  in  premessa,  e'  imputato  per   1,5   milioni
sull'annualita' 2015 e  per  4,5  milioni  sull'annualita'  2016  del
predetto Fondo. 
  2.2) II costo  dell'intervento  denominato  «Metropolitana  leggera
automatica Metrobus di Brescia, 1° lotto funzionale  Prealpino  -  S.
Eufemia», comprensivo delle «ulteriori opere  di  completamento»,  e'
quantificato in 775,8  milioni  di  euro,  IVA  esclusa,  interamente
finanziati. L'articolazione  della  relativa  copertura  finanziaria,
inclusiva dell'assegnazione definitiva di 6 milioni di euro,  risulta
la seguente: 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
  3. Altre disposizioni 
    3.1) Il Ministero delle infrastrutture  e  dei  trasporti  dovra'
sottoporre  a  questo  Comitato,  in  tempo  utile  per  l'iscrizione
all'ordine  del  giorno  della  prossima  seduta,  la   proposta   di
rimodulazione complessiva delle assegnazioni a valere  sul  succitato
«Fondo infrastrutture ferroviarie e  stradali  relativo  a  opere  di
interesse strategico, nonche' per gli interventi di  cui  all'art.  6
della legge 29 novembre 1984, n. 798», come risultanti  dall'Allegato
1 alla delibera  18  febbraio  2013,  n.  8  (Gazzetta  Ufficiale  n.
129/2013 errata corrige in Gazzetta Ufficiale n.  209/2013),  tenendo
conto di tutte modifiche della dotazione finanziaria e degli utilizzi
di   tale    fondo    nel    frattempo    intervenuti,    comprensivi
dell'assegnazione di 6 milioni di euro di cui alla presente delibera. 
    3.2) Alla luce della nota 17 marzo 2016, n. 11048,  del  Capo  di
Gabinetto  del  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei   trasporti,
l'importo di 6 milioni di euro oggetto dell'assegnazione  di  cui  al
punto 2.1 - escluso da modifiche nella summenzionata rimodulazione. 
  4. Clausole finali 
    4.1)  Il  Ministero  delle   infrastrutture   e   dei   trasporti
provvedera'  ad  assicurare,  per  conto  di  questo   Comitato,   la
conservazione dei documenti relativi ai progetti definitivi di cui al
precedente punto 1.1. 
    4.2) Il soggetto aggiudicatore provvedera' prima dell'inizio  dei
lavori  previsti  nei  suddetti  progetti   definitivi,   a   fornire
assicurazioni al predetto Ministero  sull'avvenuto  recepimento,  nel
progetto esecutivo, delle prescrizioni di cui al punto 1.5). 
    4.3) Il medesimo Ministero delle infrastrutture e  dei  trasporti
provvedera' altresi' a svolgere le attivita'  di  supporto  intese  a
consentire a questo Comitato di  espletare  i  compiti  di  vigilanza
sulla realizzazione delle opere ad  esso  assegnati  dalla  normativa
citata in premessa, tenendo  conto  delle  indicazioni  di  cui  alla
delibera n. 63/2003 sopra richiamata. 
    4.4) II soggetto aggiudicatore inviera' al Ministero dei  beni  e
delle attivita' culturali e del turismo il progetto esecutivo ai fini
della verifica  di  ottemperanza  delle  prescrizioni  riportate  nel
suddetto allegato 1 poste dallo stesso Ministero. 
    4.5) In relazione alle linee guida esposte nella citata nota  del
Coordinatore del comitato di coordinamento  per  l'alta  sorveglianza
delle  grandi  opere,  i  bandi  di  gara  per  l'affidamento   della
progettazione esecutiva e l'esecuzione delle opere dovranno contenere
una  clausola  che  ponga  a  carico   dell'appaltatore   adempimenti
ulteriori rispetto alla vigente normativa, intesi a  rendere  piu'  -
stringenti  le  verifiche  antimafia,  prevedendo   tra   l'altro   -
l'acquisizione delle informazioni antimafia anche nei confronti degli
eventuali  sub-appaltatori  e  subaffidatari,  indipendentemente  dai
limiti d'importo previsti dalla vigente normativa, nonche'  forme  di
monitoraggio durante la realizzazione degli stessi:  i  contenuti  di
detta clausola sono specificati  nell'Allegato  2,  che  forma  parte
integrante della presente delibera. 
    4.6) Ai sensi del decreto legislativo 29 dicembre 2011,  n.  229,
articoli 5, 6 e 7, e in osservanza del principio che le  informazioni
comuni ai sistemi debbano essere inviate una sola  volta,  nonche'  -
per minimizzare le procedure e i connessi adempimenti, BSI,  soggetto
aggiudicatore dell'opera, dovra' assicurare a questo Comitato  flussi
costanti di informazioni, coerenti per contenuti con  il  Sistema  di
monitoraggio degli investimenti pubblici  di  cui  all'art.  1  della
legge n. 144/1999. 
    4.7) Ai sensi della  richiamata  delibera  n.  15/2015,  prevista
all'art. 36, comma 3, del decreto legge n. 90/2014, le  modalita'  di
controllo dei flussi finanziari sono adeguate alle  previsioni  della
medesima delibera. 
    4.8) Ai  sensi  della  delibera  n.  24/2004,  il  CUP  assegnato
all'opera  dovra'  essere  evidenziato  in  tutta  la  documentazione
amministrativa e contabile riguardante l'opera stessa. 
      Roma, 1° maggio 2016 
 
                                                 Il Presidente: Renzi 
 
Il segretario: Lotti 

Registrato alla Corte dei conti l'11 agosto 2016 
Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, reg.ne prev.  n.
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