IL PRESIDENTE 
                     DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 
 
  Visto il  decreto  del  Presidente  della  Repubblica  in  data  12
dicembre 2016, con il quale l'on. dott.ssa Maria Anna Madia e'  stata
nominata Ministra senza portafoglio; 
  Visto il proprio decreto in data 12 dicembre  2016,  con  il  quale
alla  predetta  Ministra  senza  portafoglio   e'   stato   conferito
l'incarico per la semplificazione e la pubblica amministrazione; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 dicembre  2016,
con  il  quale  l'on.  dott.  Angelo  Rughetti  e'   stato   nominato
Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri; 
  Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400; 
  Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165; 
  Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286; 
  Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  1°
ottobre 2012, e successive modificazioni, recante l'ordinamento delle
strutture generali della Presidenza del Consiglio dei ministri ed  in
particolare  l'art.  14  relativo  al  Dipartimento  della   funzione
pubblica; 
  Ritenuto opportuno delegare alla Ministra per la semplificazione  e
la pubblica amministrazione le funzioni di cui al presente decreto; 
  Sentito il Consiglio dei ministri; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
  1. A decorrere dal 12 dicembre 2016, la Ministra senza  portafoglio
per la semplificazione e la  pubblica  amministrazione  on.  dott.ssa
Maria Anna Madia (di seguito denominata  «Ministra»)  e'  delegata  a
esercitare le funzioni di coordinamento, di indirizzo, di  promozione
di iniziative, anche normative e di  codificazione,  di  vigilanza  e
verifica,  nonche'  ogni  altra  funzione  attribuita  dalle  vigenti
disposizioni al Presidente del Consiglio dei ministri, in materia  di
lavoro  pubblico,  organizzazione  delle  pubbliche  amministrazioni,
sistemi di gestione orientati ai risultati,  nonche'  in  materia  di
innovazione  organizzativa   e   gestionale   delle   amministrazioni
pubbliche, anche mediante l'uso delle tecnologie. 
  2. La Ministra e' altresi' delegata a  esercitare  le  funzioni  di
coordinamento, di  indirizzo,  di  promozione  di  iniziative,  anche
normative e amministrative, di vigilanza  e  verifica,  nonche'  ogni
altra funzione attribuita dalle vigenti  disposizioni  al  Presidente
del Consiglio dei ministri, in materia di semplificazione normativa e
amministrativa. 
  3. La Ministra coadiuva il Presidente del Consiglio  dei  ministri,
con  riferimento   all'esercizio   delle   funzioni   inerenti   alla
disciplina, alla promozione  ed  alla  diffusione  delle  innovazioni
connesse  all'uso  delle   tecnologie   dell'informazione   e   della
comunicazione nelle pubbliche amministrazioni e nei relativi  sistemi
informatici e di telecomunicazione, in raccordo  con  il  Commissario
straordinario per l'attuazione dell'Agenda digitale di  cui  all'art.
63 del decreto legislativo 26 agosto 2016, n. 179. 
  4. Sono, altresi', delegate alla Ministra le seguenti funzioni: 
  a) l'organizzazione, il riordino e il funzionamento delle pubbliche
amministrazioni,  anche  con  riferimento  a   eventuali   iniziative
normative di razionalizzazione degli enti, nonche'  il  coordinamento
delle attivita' inerenti all'attuazione della legge 15 marzo 1997, n.
59, del decreto legislativo  31  marzo  1998,  n.  112,  del  decreto
legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e dell'art.  118,  primo  e  secondo
comma, della Costituzione; 
  b) le iniziative  di  riordino  e  razionalizzazione  di  organi  e
procedure; 
  c) le iniziative dirette ad assicurare l'efficacia, l'efficienza  e
l'economicita'  delle  pubbliche  amministrazioni,   la   trasparenza
dell'azione amministrativa, anche in relazione alle disposizioni  del
decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33,  la  qualita'  dei  servizi
pubblici,  la  partecipazione  dei  cittadini  e  dei  portatori   di
interesse nella progettazione, attuazione e valutazione dei servizi e
delle politiche pubbliche, la misurazione e la riduzione degli  oneri
amministrativi per le imprese e i cittadini; 
  d) le  iniziative  e  le  misure  di  carattere  generale  volte  a
garantire la piena e effettiva applicazione e attuazione delle  leggi
nelle pubbliche amministrazioni,  con  particolare  riferimento  alle
attivita'   di   prevenzione   della   corruzione   nelle   pubbliche
amministrazioni, in attuazione della legge 6 novembre 2012,  n.  190,
nonche' quelle inerenti alle sedi di lavoro,  ai  servizi  sociali  e
alle strutture delle pubbliche amministrazioni; 
  e)  le  attivita'  di  indirizzo  e  coordinamento  in  materia  di
valutazione del  personale,  anche  di  qualifica  dirigenziale,  con
riferimento all'efficienza organizzativa e all'adozione di sistemi di
valutazione della produttivita' e del merito,  anche  ai  fini  della
responsabilita' disciplinare e dirigenziale, nonche' le attivita', in
costante raccordo con l'Autorita'  politica  delegata  all'attuazione
del programma di Governo, di indirizzo sulle direttive  generali  per
l'attivita' amministrativa e per la gestione,  di  cui  all'art.  14,
comma 1, lettera a), del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165; 
  f) le attivita' di indirizzo,  coordinamento  e  programmazione  in
materia di formazione, di aggiornamento professionale e  di  sviluppo
del personale delle pubbliche amministrazioni, la programmazione e la
gestione delle risorse nazionali e europee assegnate e destinate alla
formazione,  le  iniziative  per  l'attivazione  di   servizi   nelle
pubbliche  amministrazioni,  le   iniziative   per   incentivare   la
mobilita', il lavoro a tempo parziale e il lavoro a  distanza  e,  in
generale, l'uso efficace del lavoro flessibile; 
  g) l'attuazione della legge 29  marzo  1983,  n.  93,  del  decreto
legislativo 6 settembre 1989, n.  322,  del  decreto  legislativo  30
marzo 2001, n. 165, del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n.  150,
della legge 20 marzo 1975, n. 70, e delle altre leggi di soppressione
e riordino di enti ed organismi pubblici, della legge 7 giugno  2000,
n. 150, in relazione agli aspetti di formazione  del  personale,  del
decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con  modificazioni,
dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, con particolare riferimento agli
aspetti  dell'efficientamento   e   della   razionalizzazione   delle
pubbliche amministrazioni, della legge 7 agosto 2015, n. 124,  e  dei
relativi decreti legislativi, della legge 12 giugno 1990, n.  146,  e
successive modificazioni e integrazioni, limitatamente ai  dipendenti
delle  amministrazioni  pubbliche  dei  comparti  di   contrattazione
collettiva e delle autonome aree di contrattazione  della  dirigenza,
di cui ai contratti collettivi nazionali quadro dell'11 giugno 2007 e
del 1° febbraio 2008, della carriera prefettizia  o  diplomatica,  ai
professori e ricercatori universitari, ai dipendenti degli  enti  che
svolgono la loro attivita' nelle materie contemplate  dalle  leggi  4
giugno 1985, n. 281, e successive modificazioni e integrazioni, e  10
ottobre 1990, n. 287, al  personale  delle  autorita'  amministrative
indipendenti, nonche' al  personale  dipendente  dagli  enti  di  cui
all'art. 70 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165; 
  h) le funzioni  del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  con
riferimento alla Scuola nazionale dell'amministrazione, al  FormezPA,
all'Agenzia  per  la   rappresentanza   negoziale   delle   pubbliche
amministrazioni e all'Autorita' nazionale anticorruzione; 
  i) le funzioni del Presidente del Consiglio dei  ministri  relative
all'Agenzia  per  l'Italia  digitale   di   cui   all'art.   19   del
decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito in legge dalla  legge
7 agosto 2012, n. 134; 
  l) le attivita' di confronto e  rappresentanza  internazionali  sui
temi oggetto della presente delega, ivi compresa la cura dei rapporti
con l'Unione europea, l'OCSE e le  altre  istituzioni  internazionali
che svolgono attivita' riguardanti le pubbliche amministrazioni; 
  m) il conferimento degli incarichi di  direzione  degli  uffici  di
livello dirigenziale generale, ai sensi dell'art. 19,  comma  4,  del
decreto legislativo 30 marzo  2001,  n.  165,  nei  Ministeri  e  nel
Dipartimento della funzione pubblica; il coordinamento in materia  di
valutazione e garanzia della dirigenza; 
  n) le attivita'  residuali  della  segreteria  dei  ruoli  unici  e
l'attuazione della legge 27 ottobre 1988, n. 482, e  della  legge  15
luglio 2002, n. 145; 
  o) la rivisitazione del regime delle responsabilita' amministrative
e contabili dei pubblici dipendenti  in  ragione  del  mutato  quadro
normativo in materia di pubblico impiego; 
  p) il coordinamento dell'attuazione delle deleghe di cui alla legge
6 luglio 2002, n. 137, e successive modificazioni; 
  q) la razionalizzazione degli apparati centrali e periferici  della
pubblica  amministrazione   in   rapporto   ai   nuovi   modelli   di
decentramento amministrativo; 
  r) la governance funzionale dell'intervento dei soggetti pubblici o
a prevalente partecipazione pubblica nei servizi resi  ai  cittadini,
anche al fine di assicurare livelli essenziali delle prestazioni; 
  s)  la  definizione  di  programmi  generali  e  unitari  dell'alta
formazione  per  i  dirigenti  pubblici,  nonche'  dell'aggiornamento
professionale e della specializzazione dei dipendenti pubblici; 
  t) la definizione dei modelli organizzativi e di  funzionamento  di
Ministeri ed enti pubblici e i conseguenti riflessi sugli assetti del
personale e sui processi di mobilita'; 
  u) la  definizione  e  l'attuazione  di  politiche  di  innovazione
organizzativa e gestionale delle pubbliche amministrazioni; 
  v)  assicurare,  per  le  amministrazioni  e  gli  enti   pubblici,
l'adeguamento della normativa vigente relativa  all'organizzazione  e
alle procedure in ragione dell'uso delle tecnologie dell'informazione
e  della  comunicazione,  con  particolare  riferimento   al   Codice
dell'amministrazione digitale di cui al decreto legislativo  7  marzo
2005,  n.  82,  e  successive  modificazioni,  in  raccordo  con   il
Commissario straordinario per l'attuazione  dell'Agenda  digitale  di
cui all'art. 63 del decreto legislativo 26 agosto 2016, n. 179; 
  z) il coordinamento giuridico e  ordinamentale  sulle  disposizioni
relative  alle  materie   rientranti   nella   delega   che   trovano
applicazione  alle  amministrazioni  inserite  nell'elenco   di   cui
all'art. 1, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n. 196. 
  5. Sono inoltre delegate alla  Ministra  le  seguenti  funzioni  in
materia di semplificazione: 
  a)  la  promozione  e   il   coordinamento   delle   attivita'   di
semplificazione amministrativa e normativa finalizzate  a  migliorare
la qualita' della regolazione, ridurre i costi  burocratici  gravanti
su cittadini e imprese  e  accrescere  la  competitivita'  attraverso
interventi normativi, amministrativi,  organizzativi  e  tecnologici,
nonche' dell'attuazione dei principi adottati a  livello  dell'Unione
europea e dell'OCSE in materia di qualita' della regolazione; 
  b) le finzioni attribuite al Presidente del Consiglio dei  ministri
in  relazione  all'attivita'  del  Comitato   interministeriale   per
l'indirizzo e la guida strategica delle politiche di  semplificazione
e di qualita' della regolazione di cui all'art. 1  del  decreto-legge
10 gennaio 2006, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla  legge  9
marzo 2006, n. 80, incluso il compito di presiedere tale Comitato; 
  c) il coordinamento dell'attuazione delle attivita' di  misurazione
e riduzione degli oneri amministrativi, delle iniziative di riduzione
degli oneri per le PMI  secondo  il  principio  di  proporzionalita',
nonche' l'attuazione delle attivita' previste dalla legge 11 novembre
2011,  n.  180,  in  materia  di   valutazione,   trasparenza   degli
adempimenti e compensazione degli oneri; 
  d) la predisposizione o la co-proposizione delle iniziative dirette
al riordino o alla semplificazione della normativa vigente; 
  e) il coordinamento, delle iniziative finalizzate alla riduzione  e
alla  certezza  dei   termini   di   conclusione   dei   procedimenti
amministrativi; 
  f) lo svolgimento di compiti  di  raccordo  interistituzionale  con
Parlamento, regioni e altri soggetti regolatori; 
  g) il coordinamento e la promozione delle attivita' di monitoraggio
dell'attuazione e dell'impatto degli interventi di semplificazione; 
  h) il coordinamento delle attivita' di consultazione, da realizzare
anche attraverso strumenti telematici,  delle  categorie  produttive,
delle associazioni di consumatori, dei cittadini e delle imprese. 
  6. La Ministra opera in  costante  raccordo  con  il  Ministro  per
l'economia e le finanze per quanto riguarda le ricadute della riforma
del bilancio  sull'organizzazione  e  sui  sistemi  di  gestione  dei
Ministeri. 
  7. La Ministra e' inoltre delegata: 
  a) a designare rappresentanti della Presidenza  del  Consiglio  dei
ministri in organi, commissioni, comitati, gruppi di lavoro  e  altri
organismi di studio  tecnico-amministrativi  e  consultivi,  operanti
nelle  materie   oggetto   del   presente   decreto,   presso   altre
amministrazioni e istituzioni nazionali e internazionali; 
  b) a costituire commissioni di studio  e  consulenza  e  gruppi  di
lavoro nelle materie oggetto del presente decreto; 
  c) a provvedere, nelle predette materie, a  intese  e  concerti  di
competenza della Presidenza del Consiglio dei ministri necessari  per
le iniziative, anche normative, di altre amministrazioni; 
  d)  a  svolgere  le  funzioni  di  cui  all'art.  14  del   decreto
legislativo 7 marzo 2005, n.  82,  in  raccordo  con  il  Commissario
straordinario per l'attuazione dell'Agenda digitale di  cui  all'art.
63 del decreto legislativo 26 agosto 2016, n. 179.