Art. 3 Presidente dell'Autorita' di sistema portuale 1. Il porto franco di Trieste e' amministrato dall'Autorita' di sistema portuale. 2. Il presidente, sentito il comitato di gestione, amministra: a) le aree e i beni del demanio marittimo, ricadenti nella circoscrizione territoriale di competenza, sulla base delle disposizioni di legge in materia, esercitando le attribuzioni stabilite negli articoli da 36 a 55 e 68 del codice della navigazione e nelle relative norme di attuazione; b) le altre zone di cui all'art. 1, commi 618, 619 e 620 della legge 23 dicembre 2014, n. 190, funzionalmente e logisticamente legate alle attivita' portuali. 3. Nell'ambito del porto franco, il presidente: a) autorizza e limita la manipolazione delle merci, ferme restando le competenze dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli per l'applicazione della normativa doganale; b) autorizza e limita, d'intesa con la competente Agenzia delle dogane e dei monopoli, la produzione di beni e servizi, anche a carattere industriale; c) determina: 1) i canoni di concessione delle aree demaniali e delle banchine comprese nell'ambito portuale, di cui all'art. 18, e delle aree demaniali comprese nella propria circoscrizione territoriale, nonche' i proventi di autorizzazioni per operazioni portuali di cui all'art. 16, escluse le concessioni di cui all'art. 14 della legge 28 gennaio 1994, n. 84; 2) i canoni delle concessioni demaniali marittime per scopi turistico-ricreativi e i canoni derivanti dall'utilizzo delle zone di cui all'art. 1, commi 618, 619 e 620 della legge 23 dicembre 2014, n. 190, fermo restando quanto previsto dall'art. 13, comma 1, lettera a), secondo periodo, della legge 28 gennaio 1994, n. 84; 3) i canoni di locazione di aree nella disponibilita' patrimoniale dell'Autorita' di sistema portuale; d) regolamenta, di concerto con l'Agenzia delle dogane e dei monopoli e con l'autorita' marittima, l'accesso al porto franco con i relativi orari. E' fatta salva la competenza dell'autorita' marittima relativa alla circolazione stradale; e) istituisce, sentita l'autorita' marittima per gli aspetti di propria competenza, un servizio di vigilanza ai varchi, secondo il piano di security portuale; f) individua, sentite le amministrazioni interessate, specifiche aree per l'esercizio di attivita' produttive finalizzate a razionalizzare l'uso del porto e agevolare i tempi di lavoro dell'utenza; g) provvede, per le finalita' di cui all'art. 1, al coordinamento delle attivita' svolte dalle pubbliche amministrazioni; h) provvede all'ordinaria e straordinaria manutenzione delle parti comuni; i) provvede all'esecuzione delle opere richieste dall'Agenzia delle dogane e dei monopoli e dall'autorita' marittima, nonche' dalle altre amministrazioni pubbliche competenti; l) definisce, con proprio regolamento, gli spazi comuni e le modalita' di utilizzo degli stessi; m) assicura la promozione industriale e commerciale, sentite le amministrazioni interessate; n) promuove la formazione professionale, sentita la regione Friuli-Venezia Giulia, con l'inserimento professionale dei giovani in imprese che operano con i mercati esteri, per accrescere la presenza delle imprese italiane nel mercato internazionale. 4. Al fine di promuovere lo sviluppo dei servizi ferroviari nel porto franco, tenuto conto del principio di liberta' di transito, il presidente garantisce la liberta' di accesso a tutti i vettori ferroviari. A tal fine potra' avvalersi dell'utilizzo di societa' strumentali, anche attraverso l'assunzione di partecipazioni societarie, ai sensi della disciplina vigente, finalizzate alla promozione di collegamenti logistici e intermodali funzionali allo sviluppo del sistema portuale. 5. Il presidente, nel caso vi sono rilevanti necessita' del commercio internazionale o di rispetto degli obblighi internazionalmente assunti dallo Stato italiano, adotta, con proprio decreto, previo parere della Regione Friuli-Venezia Giulia e dei comuni interessati, i provvedimenti necessari di modifica, in conformita' al trattato di pace del 1947-allegato VIII, del porto franco di cui all'art. 2, comma 1, lettera a), del presente decreto.