Art. 3 
 
 
                             Competenze 
 
  1. La Commissione ha il compito di verificare: 
  a)  gli  effetti  sul  sistema  bancario   italiano   della   crisi
finanziaria globale e le  conseguenze  dell'aggravamento  del  debito
sovrano; 
  b) la gestione degli istituti bancari che sono rimasti coinvolti in
situazioni di crisi o di dissesto e sono stati  o  sono  destinatari,
anche in forma indiretta, di risorse pubbliche o sono stati posti  in
risoluzione.  In  particolare,  per  tali  istituti  la   Commissione
verifica: 
  1) le  modalita'  di  raccolta  della  provvista  e  gli  strumenti
utilizzati; 
  2) i criteri di remunerazione dei manager  e  la  realizzazione  di
operazioni  con  parti  correlate  suscettibili   di   conflitto   di
interesse; 
  3)  la  correttezza  del  collocamento  presso  il  pubblico,   con
riferimento  ai  piccoli  risparmiatori  e   agli   investitori   non
istituzionali, dei prodotti finanziari, soprattutto di quelli ad alto
rischio, e con particolare riguardo alle obbligazioni bancarie; 
  4) le forme di erogazione del credito a prenditori  di  particolare
rilievo e la diffusione di  pratiche  scorrette  di  abbinamento  tra
erogazione  del  credito  e  vendita  di  azioni  o  altri  strumenti
finanziari della banca; 
  5)  la  struttura  dei  costi,  la  ristrutturazione  del   modello
gestionale e la politica di aggregazione e fusione; 
  6)  l'osservanza  degli  obblighi  di  diligenza,   trasparenza   e
correttezza nell'allocazione di prodotti  finanziari,  nonche'  degli
obblighi di corretta informazione agli investitori; 
  c) l'efficacia delle attivita' di vigilanza sul sistema bancario  e
sui mercati finanziari poste in  essere  dagli  organi  preposti,  in
relazione alla tutela del risparmio, alla modalita'  di  applicazione
delle regole e degli strumenti di controllo vigenti, con  particolare
riguardo  alle  modalita'  di  applicazione  e  all'idoneita'   degli
interventi, dei poteri sanzionatori e degli  strumenti  di  controllo
disposti, nonche' all'adeguatezza delle  modalita'  di  presidio  dai
rischi e di salvaguardia della trasparenza dei mercati; 
  d)  l'adeguatezza  della  disciplina  legislativa  e  regolamentare
nazionale ed europea sul sistema bancario e finanziario, nonche'  sul
sistema di vigilanza, anche ai  fini  della  prevenzione  e  gestione
delle crisi bancarie.