IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 
 
  Visto il proprio decreto in data 17 ottobre 2017 con il  quale,  ai
sensi  dell'art.  141,  comma  1,  lettera  b),  n.  3,  del  decreto
legislativo 18 agosto 2000, n. 267, il consiglio comunale di  Caivano
(Napoli), rinnovato nelle  consultazioni  elettorali  del  31  maggio
2015, e' stato sciolto a causa delle dimissioni rassegnate, con  atto
unico acquisito al protocollo comunale,  da  tredici  consiglieri  su
ventiquattro assegnati all'ente; 
  Considerato che all'esito di approfonditi accertamenti sono  emerse
forane di ingerenza della criminalita' organizzata che hanno  esposto
l'amministrazione a pressanti condizionamenti, compromettendo il buon
andamento e l'imparzialita' dell'attivita' comunale; 
  Rilevato,   altresi',   che   la   permeabilita'    dell'ente    ai
condizionamenti esterni della criminalita'  organizzata  ha  arrecato
grave  pregiudizio  per  gli  interessi  della  collettivita'  e   ha
determinato la perdita di credibilita' dell'istituzione locale; 
  Ritenuto che, al fine di porre rimedio  alla  situazione  di  grave
inquinamento e deterioramento dell'amministrazione comunale, si rende
necessario l'intervento dello Stato mediante un  commissariamento  di
adeguata  durata  per  rimuovere  gli  effetti  pregiudizievoli   per
l'interesse pubblico ed assicurare il risanamento dell'ente; 
  Visto l'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; 
  Vista la proposta del Ministro dell'interno, la  cui  relazione  e'
allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante; 
  Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri,  adottata  nella
riunione del 26 aprile 2018; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
  La gestione del comune di Caivano  (Napoli)  e'  affidata,  per  la
durata di diciotto mesi, ad una  commissione  straordinaria  composta
da: 
    dott. Vincenzo De Vivo - prefetto; 
    dott. Vincenzo Amendola - viceprefetto; 
    dott. Roberto Andracchio - dirigente di II fascia area I.