Art. 6. 
                      Il legame con l'ambiente 
 
  Il bacino  di  coltivazione  della  Pesca  di  Delia  ricade  nella
porzione centrale del  versante  meridionale  della  Sicilia,  ed  e'
situato alle estreme latitudini del  Paese  e  di  tutti  gli  areali
peschicoli nazionali. 
  Il clima e' di tipo temperato-caldo, ove nel periodo  invernale  si
concentra gran parte della piovosita' annua,  media  di  400-600  mm,
mentre scarse o del tutto assenti sono le  precipitazioni  nel  corso
dell'estate, ove le  temperature  medie,  di  32-36°C,  si  alternano
spesso con periodi di  caldo  torrido  (luglio-agosto).  Nel  periodo
vegetativo  e'  prevalente  una  ventosita'  giornaliera  di   debole
intensita' con valori di umidita' dell'aria che si mantengono  bassi.
Le temperature medie del periodo invernale, risentono  dell'influenza
mitigatrice esercitata dal mare  Mediterraneo,  per  cui  nelle  zone
situate a ridosso della fascia costiera si mantengono tra 8 e 10-12°C
mentre nelle zone piu' interne si mantengono piu' basse di 2-3  gradi
al massimo; le minime termiche quasi mai scendono sotto 0°C  per  cui
la neve e/o le gelate sono piuttosto  rare  alle  quote  basse  e  in
pianura.  Dal  mese  di  febbraio,  ove  le   temperature   oscillano
mediamente tra 12 e 18°C, si assiste a  un  graduale  rialzo  termico
che, in marzo, tendono a uniformarsi  con  quelle  medie  primaverili
(16-24°C), mentre  a  maggio  non  e'  raro  riscontrare  temperature
superiori a quelle medie primaverili, solitamente comprese tra  22  e
30°C, che danno luogo a estati anticipate. 
  Nel bacino di coltivazione della Pesca di Delia l'andamento termico
del periodo invernale consente, alle cultivar piu' esigenti in freddo
(a fioritura tardiva), di terminare i processi di fioritura entro  il
mese di marzo, mentre le temperature del mese di febbraio  forniscono
le migliori  garanzie  per  il  regolare  svolgimento  della  precoce
fioritura (febbraio) delle cultivar a basso fabbisogno in freddo che,
nella quasi totalita' degli  areali  nazionali,  espone  i  fiori  al
rischio elevato delle basse temperature che di norma si verificano in
tale  periodo.  In  questi  luoghi  infatti  si   assiste   all'avvio
anticipato delle fasi relative allo sviluppo del frutto.  Durante  la
fioritura, inoltre, le condizioni climatiche  (temperatura,  umidita'
dell'aria e ventilazione) favoriscono l'abbondante impollinazione dei
fiori dal quale scaturisce un'intensa attivita' ormonale che consente
di polarizzare, nell'ovario appena fecondato, notevoli  quantita'  di
sostanze nutritive, che la  pianta  ha  accumulato  negli  organi  di
riserva. Pertanto, nell'areale delimitato le  quantita'  di  sostanze
nutritive che vengono destinate al frutto sin dalle prime fasi  dello
sviluppo sono maggiori, rispetto a quanto avviene nelle altre zone di
coltivazione, in relazione all'avvio anticipato delle  fasi  relative
allo sviluppo del frutto e  per  l'intensa  attivita'  ormonale.  Nel
corso del periodo vegetativo, invece, che investe le fasi  successive
(intermedie e terminali) dello sviluppo del frutto, le  quantita'  di
sostanze nutritive che vengono destinate al frutto sono maggiori, che
altrove,  essendo  correlate  con  le  maggiori  quantita'  derivanti
dall'avvio anticipato delle  attivita'  di  fotosintesi  nonche'  dal
ritmo piuttosto sostenuto. In questi luoghi, infatti, le  temperature
del   periodo   favoriscono   il   rapido   sviluppo    dell'apparato
fotosintetico che raggiunge  la  massima  efficienza  in  epoca  piu'
anticipata che altrove (aprile), mentre  le  condizioni  di  umidita'
dell'aria,  la  buona  ventilazione  del  territorio  e  le   elevate
temperature  del  periodo  vegetativo,  danno   luogo   all'immediato
allontanamento  del  vapore  acqueo  che  fuoriesce   dalla   cavita'
stomatica delle foglie, che  consente  di  mantenere  elevati  sia  i
livelli di  evapotraspirazione  delle  piante,  sia  il  rifornimento
dell'anidride carbonica e dell'ossigeno,  che  favoriscono  il  ritmo
sostenuto dei processi di fotosintesi e  di  respirazione.  L'elevata
energia radiante, che a queste latitudini illumina il  territorio  di
elezione della Pesca di Delia sin dalle prime ore del giorno, insieme
ai  fattori  climatici  sopra  indicati,  contribuisce,   in   misura
rilevante, a determinare il ritmo piuttosto sostenuto ai processi  di
fotosintesi che, in tal modo, possono destinare  al  frutto  maggiori
quantita' di sostanze nutritive che, a maturazione, evolvono in  quei
prodotti finali, rappresentati da solidi  solubili  (zuccheri),  sali
minerali, acidi organici,  vitamine,  sostanze  aromatiche,  sostanze
coloranti, antiossidanti, etc.,  responsabili  delle  caratteristiche
qualitative dei frutti. I frutti della Pesca di Delia si distinguono,
infatti, per il contenuto in solidi  solubili,  non  inferiore  a  12
gradi brix e per un tenore acidico (acidita' titolabile) piu' modesto
che altrove, che va a determinare un  valore  del  rapporto  E/A  non
inferiore a 9, ad eccezione delle pesche gialle  precoci  in  cui  il
tenore zuccherino non e' inferiore a 11,5 gradi brix mentre il valore
del  rapporto  E/A  non  e'  inferiore  a  8,5.  Tali   valori   sono
riscontrabili persino a una durezza della polpa di 5,5 Kg/cm², per  i
frutti a polpa gialla, e di 4 Kg/cm² per i frutti a polpa bianca.  Il
rapporto solidi solubili/acidi e' una caratteristica fondamentale che
determina il sapore dei  frutti.  La  Pesca  di  Delia  si  distingue
infatti per il caratteristico sapore dei  frutti,  delineato  da  una
maggiore percezione del sapore dolce. 
  I frutti  della  Pesca  di  Delia,  inoltre,  presentano  epoca  di
maturazione che si differenzia notevolmente da quella che osservano i
frutti  della  stessa  tipologia  negli  altri  areali  nazionali  di
coltivazione. Cio' e' da attribuire sia all'epoca di  fioritura,  sia
alle dinamiche di accumulo delle  unita'  di  caldo  (Growing  Degree
Hours - GDH- «Unita' di caldo/ora») che ciascuna cultivar di pesco ha
la necessita' di accumulare durante le fasi dello sviluppo del frutto
(fioritura-maturazione), che  sono  strettamente  correlate  in  base
all'andamento delle temperature stagionali e giornaliere del luogo di
coltivazione. 
  In  base  a  cio',  e'  possibile  constatare  che,   nel   periodo
immediatamente successivo alla fioritura, negli  areali  piu'  caldi,
con clima simile a quello del bacino di coltivazione della  Pesca  di
Delia, il tasso di accumulo delle unita'  di  caldo  e'  notevolmente
elevato   poiche'   le   temperature   tendono   repentinamente    ad
approssimarsi a quelle ottimali (T.o. di 25-28°C) mentre negli areali
situati a latitudini maggiori, il tasso di accumulo e'  sensibilmente
piu'  basso  poiche'  le  temperature  del  periodo   si   mantengono
notevolmente al di sotto di quelle ottimali.  L'opposto  avviene  nel
corso del periodo estivo, ove negli areali piu'  caldi  il  tasso  di
accumulo delle  GDH  e'  estremamente  basso  per  il  fatto  che  le
temperature si  mantengono  notevolmente  sopra  al  valore  ottimale
mentre negli areali  situati  a  latitudini  maggiori,  il  tasso  di
accumulo  e'  piu'  elevato  poiche'  le  temperature  si  mantengono
prossime, o di poco superiori, a quelle ottimali.  Ne  consegue  che,
nel bacino di coltivazione della Pesca di Delia le cultivar  a  basso
fabbisogno  in  caldo  (precoci)  vanno  a  soddisfare   il   proprio
fabbisogno nel periodo in cui e' elevato il tasso  di  accumulo  e  i
frutti richiedono tempi minori per giungere a maturazione, per cui si
registra un anticipo della data di maturazione di 10-15  giorni.  Per
questa tipologia di  cultivar  l'epoca  di  maturazione,  nell'areale
delimitato inizia il 25 maggio, per  le  cultivar  meno  esigenti  in
caldo e si  conclude  entro  il  15  luglio,  per  le  cultivar  piu'
esigenti.  L'opposto  avviene  invece  per  le  cultivar  a   elevato
fabbisogno in caldo (tardive) ove, nell'areale delimitato, gran parte
del fabbisogno in caldo puo' essere soddisfatto solamente nel periodo
in cui e' basso il tasso di accumulo  e  i  frutti  richiedono  tempi
maggiori per giungere a maturazione, per cui si registra un  notevole
posticipo della data di maturazione,  che  solitamente  e'  di  oltre
15-20 giorni. Nelle cultivar a medio fabbisogno in caldo della  Pesca
di Delia (di media epoca), nell'areale delimitato, si registra, nelle
cultivar  meno  esigenti  in  caldo,  un  anticipo  della   data   di
maturazione, di 5-8 giorni, mentre per le cultivar piu'  esigenti  di
questa tipologia si registra un posticipo di  egual  misura,  per  il
fatto che  nelle  prime  e'  prevalente  l'influenza  esercitata  dal
periodo in cui e' elevato il tasso di accumulo delle unita' di  caldo
mentre nelle seconde e' prevalente il periodo in cui detto  tasso  e'
basso. 
  Il principale attore di questo processo e' sempre stato l'uomo che,
grazie alle sue spiccate doti intuitive, gia' riconosciute  in  tutta
l'isola,  ha  saputo  cogliere  le  peculiarita'  dei  vari  ambienti
microclimatici di coltivazione, verso le produzioni precoci  o  verso
quelle tardive, mettendo a coltura solamente i terreni  piu'  fertili
in cui e' disponibile la risorsa irrigua,  creando  in  tal  modo  un
paesaggio rurale che si distingue in ambito regionale. I frutti delle
cultivar precoci della Pesca di Delia giungono nei principali mercati
di consumo con largo anticipo, mentre i frutti delle cultivar tardive
possono essere commercializzati in  un  periodo  in  cui  comincia  a
diminuire l'offerta proveniente dalle altre regioni e la  domanda  e'
ancora elevata. Il successo  commerciale,  inserito  in  un  ambiente
imprenditoriale  molto  dinamico  e  avanzato,   ha   contribuito   a
determinare, sin dai primi anni '90, l'inarrestabile espansione della
coltura che interessa una superficie complessiva di circa 2.000 ha  e
lo sviluppo di un'efficiente rete di strutture di  confezionamento  e
di commercializzazione del  prodotto,  che  rappresentano  il  volano
dell'economia di questa zona della Sicilia. 
  L'uso consolidato e continuativo  della  denominazione  di  cui  si
chiede  il  riconoscimento  e'  testimoniato  da  una  documentazione
bibliografica costituita da documenti fiscali, risalenti al 1987/89 e
al 91, da articoli di stampa, pubblicati su quotidiani  a  diffusione
regionale e su periodici locali (1997 - 1999), da folder illustrativi
e da una serie di documenti ufficiali,  relativi  a  sagre  comunali,
manifesti pubblici, comunicazioni,  documenti  e  atti  deliberativi,
quest'ultimi depositati nei vari uffici di competenza del  Comune  di
Delia.