IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Vista la legge 27 febbraio 1967, n.  48,  recante  «Attribuzioni  e
ordinamento  del  Ministero  del  bilancio  e  della   programmazione
economica  e  istituzione  del   Comitato   dei   Ministri   per   la
programmazione  economica»  e  visto,  in  particolare,  l'art.   16,
concernente   l'istituzione   e   le   attribuzioni   del    Comitato
interministeriale per la programmazione economica (CIPE), nonche'  le
successive disposizioni legislative relative alla composizione  dello
stesso Comitato; 
  Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400 e  successive  modificazioni,
concernente «Disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della
Presidenza del Consiglio dei ministri»; 
  Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241  e  successive  modificazioni,
concernente «Nuove norme in materia di procedimento amministrativo  e
di diritto di accesso ai documenti amministrativi»; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001,  n.
327,  recante  il  testo  unico  delle  disposizioni  legislative   e
regolamentari in materia di espropriazione per pubblica  utilita',  e
successive modificazioni; 
  Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163,  e  successive
modificazioni, concernente il «Codice dei contratti pubblici relativi
a  lavori,  servizi  e  forniture  in  attuazione   delle   direttive
2004/17/CE e 2004/18/CE», ed in particolare gli  articoli  166,  167,
comma 5, e 185; 
  Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei  trasporti
del 9 giugno  2015,  n.  194,  e  successive  modificazioni,  che  ha
soppresso la struttura tecnica  di  missione  istituita  con  decreto
dello stesso Ministro del 10 febbraio  2003,  n.  356,  e  successive
modificazioni, attribuendo i compiti di cui all'art. 3  del  medesimo
decreto  alle  direzioni  generali  competenti  del  Ministero  delle
infrastrutture  e  dei  trasporti,  alle  quali   e'   demandata   la
responsabilita' di assicurare  la  coerenza  tra  i  contenuti  della
relazione istruttoria e la relativa documentazione a supporto; 
  Visto il decreto legislativo 18 aprile  2016,  n.  50,  concernente
«Attuazione  delle  direttive  2014/23/UE,  2014/24/UE  e  2014/25/UE
sull'aggiudicazione  dei  contratti  di  concessione,  sugli  appalti
pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori
dell'acqua,  dell'energia,  dei  trasporti  e  dei  servizi  postali,
nonche' per il  riordino  della  disciplina  vigente  in  materia  di
contratti  pubblici  relativi  a   lavori,   servizi   e   forniture»
(cosiddetto  nuovo  Codice  dei  contratti   pubblici)   e   seguenti
modificazioni che ha abrogato e sostituito il decreto legislativo  12
aprile 2006, n.  163,  concernente  «Codice  dei  contratti  pubblici
relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle  direttive
2004/17/CE e 2004/18/CE», e seguenti modificazioni, e in particolare: 
    1. l'art. 200, comma  3,  che  prevede  che,  in  sede  di  prima
individuazione delle infrastrutture e degli  insediamenti  prioritari
per lo sviluppo del Paese, il Ministro  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti effettua una ricognizione  di  tutti  gli  interventi  gia'
compresi negli strumenti di pianificazione e programmazione, comunque
denominati, vigenti alla data  di  entrata  in  vigore  del  medesimo
decreto legislativo, all'esito della quale lo stesso Ministro propone
l'elenco degli interventi da inserire nel primo Documento pluriennale
di pianificazione (DPP) di cui al decreto legislativo del 29 dicembre
2011, n. 228, che sostituisce tutti i predetti strumenti; 
    2. l'art. 201, comma 9, che prevede  che,  fino  all'approvazione
del primo DPP, valgono  come  programmazione  degli  investimenti  in
materia di infrastrutture e trasporti gli strumenti di pianificazione
e programmazione e  i  piani,  comunque  denominati,  gia'  approvati
secondo le procedure vigenti alla data di  entrata  in  vigore  dello
stesso decreto legislativo  o  in  relazione  ai  quali  sussiste  un
impegno assunto con i competenti organi dell'Unione europea; 
    3. l'art. 214, comma 2, lettera d) e f),  in  base  al  quale  il
Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti   provvede   alle
attivita' di supporto  a  questo  Comitato  per  la  vigilanza  sulle
attivita' di affidamento da parte dei soggetti aggiudicatori e  della
successiva realizzazione delle infrastrutture  e  degli  insediamenti
prioritari per  lo  sviluppo  del  Paese  e  cura  l'istruttoria  sui
progetti di fattibilita' e  definitivi,  anche  ai  fini  della  loro
sottoposizione alla deliberazioni  di  questo  Comitato  in  caso  di
infrastrutture e insediamenti prioritari per lo sviluppo  del  Paese,
proponendo allo stesso le eventuali prescrizioni  per  l'approvazione
del progetto; 
    4. l'art. 214, comma  11,  che  prevede  che  in  sede  di  prima
applicazione restano comunque validi  gli  atti  ed  i  provvedimenti
adottati e sono fatti  salvi  gli  effetti  prodotti  ed  i  rapporti
giuridici sorti sulla base dell'art. 163 del decreto  legislativo  n.
163 del 2006; 
    5. l'art. 216, commi 1, 1-bis  e  27,  che,  fatto  salvo  quanto
previsto nel citato decreto legislativo n. 50 del 2016,  stabiliscono
rispettivamente che: 
      5.1. lo stesso decreto legislativo n. 50 del  2016  si  applica
alle procedure e ai contratti per i quali i bandi o avvisi con cui si
indice  la  procedura  di  scelta  del  contraente  siano  pubblicati
successivamente alla data della sua entrata in vigore; 
      5.2.  per  gli  interventi  ricompresi  tra  le  infrastrutture
strategiche  gia'  inseriti   negli   strumenti   di   programmazione
approvati, e per i quali  la  procedura  di  valutazione  di  impatto
ambientale sia gia' stata avviata alla data di entrata in vigore  del
suddetto decreto legislativo,  i  relativi  progetti  sono  approvati
secondo la disciplina previgente; 
      5.3. le procedure per  la  valutazione  di  impatto  ambientale
delle grandi opere  avviate  alla  data  di  entrata  in  vigore  del
suddetto decreto legislativo n. 50 del  2016  secondo  la  disciplina
gia' prevista dagli articoli 182, 183, 184 e 185 di cui al previgente
decreto legislativo n. 163 del 2006,  sono  concluse  in  conformita'
alle disposizioni e alle attribuzioni di competenza vigenti all'epoca
del predetto avvio e le medesime procedure trovano applicazione anche
per le varianti; 
  Considerato che la proposta all'esame, alla luce delle  sopracitate
disposizioni e, in particolare, di quanto  previsto  al  citato  art.
216, commi 1, 1-bis e 27, del predetto decreto legislativo n. 50  del
2016, risulta ammissibile all'esame di questo Comitato e ad essa sono
applicabili le disposizioni del previgente decreto legislativo n. 163
del 2006; 
  Vista la legge  di  conversione  n.  55  del  14  giugno  2019  del
decreto-legge 18  aprile  2019,  n.  32,  pubblicata  nella  Gazzetta
Ufficiale n. 140 del 17 giugno  2019  «Disposizioni  urgenti  per  il
rilancio del settore  dei  contratti  pubblici,  per  l'accelerazione
degli interventi  infrastrutturali,  di  rigenerazione  urbana  e  di
ricostruzione a seguito di eventi  sismici»  (c.d.  decreto  «Sblocca
cantieri»); 
  Tenuto conto che l'art. 59 del  Codice  dei  contratti  (il  citato
decreto  legislativo  n.  50  del  2016),  prevede  il   divieto   di
affidamento congiunto  della  progettazione  e  della  esecuzione  di
lavori, stabilendo - rispetto a tale divieto, che pone la limitazione
del ricorso all'appalto integrato - una serie di esclusioni, quali: i
casi di affidamento a contraente generale, la  finanza  di  progetto,
l'affidamento in concessione, il partenariato  pubblico  privato,  il
contratto di disponibilita', la  locazione  finanziaria,  nonche'  le
opere di urbanizzazione a scomputo; 
  Visto l'art. 59 del Codice dei contratti  pubblici  in  materia  di
affidamento congiunto di progettazione e realizzazione (c.d.  appalto
integrato), come modificato dalla legge n. 55 del 2019 sopra  citata,
che prevede la possibilita'  di  ricorrere  all'appalto  integrato  e
inserisce una nuova previsione in base alla quale i requisiti  minimi
per lo svolgimento della progettazione  oggetto  del  contratto  sono
previsti nei documenti di gara nel rispetto del codice  e  del  nuovo
regolamento di attuazione del codice,  di  cui  all'art.  216,  comma
27-octies; 
  Valutata come applicabile al caso  in  esame  la  nuova  previsione
normativa; 
  Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, che  all'art.  1,  comma  5,
istituisce presso questo Comitato il «Sistema di  monitoraggio  degli
investimenti   pubblici»   (MIP),   con   il   compito   di   fornire
tempestivamente  informazioni  sull'attuazione  delle  politiche   di
sviluppo e funzionale all'alimentazione  di  una  banca  dati  tenuta
nell'ambito di questo stesso Comitato; 
  Vista la normativa vigente in materia di Codice unico  di  progetto
(CUP) e, in particolare: 
    1. la  delibera  27  dicembre  2002,  n.  143,  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale n. 87 del 2003, errata  corrige  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale n. 140 del 2003, e la delibera 29 settembre  2004,
n. 24, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 276 del  2004,  con  le
quali questo Comitato ha definito il sistema per  l'attribuzione  del
CUP e ha stabilito che il CUP stesso deve essere riportato su tutti i
documenti  amministrativi  e  contabili,  cartacei   ed   informatici
relativi a progetti d'investimento pubblico e deve essere  utilizzato
nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque  interessati
ai suddetti progetti; 
    2.  la  legge  16  gennaio  2003,  n.  3,  recante  «Disposizioni
ordinamentali in materia di pubblica amministrazione»  che,  all'art.
11, ha disposto che  ogni  progetto  di  investimento  pubblico  deve
essere dotato di un CUP; 
    3.  la  legge  13  agosto  2010,  n.  136,  come  modificata  dal
decreto-legge 12 novembre 2010, n. 187,  convertito  dalla  legge  17
dicembre 2010, n. 217, che, tra  l'altro,  ha  definito  le  sanzioni
applicabili in caso di mancata apposizione del CUP sugli strumenti di
pagamento; 
  Visto  il  Codice  unico  di   progetto   (CUP)   «F62C05000020001»
attribuito all'intero intervento, il quale e'  stato  aggiornato  nel
nuovo CUP «F52C15000390001»; 
  Considerato che il CUP «F52C15000390001» si riferisce al solo Lotto
1° del progetto definitivo in esame:  «Itinerario  Caianello  (A1)  -
Benevento. Adeguamento a quattro corsie della SS  n.  372  «Telesina»
dal km 0+000 al km 60+900. Lotto 1: dal km  37+000  (svincolo  di  S.
Salvatore Telesino) al km 60+900  (svincolo  di  Benevento),  oggetto
della presente delibera; 
  Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63, pubblicata nella  Gazzetta
Ufficiale n. 248 del 2003, con la quale questo Comitato ha formulato,
tra  l'altro,  indicazioni  di  ordine  procedurale   riguardo   alle
attivita' di supporto che il Ministero  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti  e'  chiamato  a   svolgere   ai   fini   della   vigilanza
sull'esecuzione delle opere prioritarie per lo sviluppo del Paese; 
  Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229,  concernente
«Attuazione dell'art. 30, comma 9, lettere e), f) e g),  della  legge
31 dicembre 2009, n. 196, in materia  di  procedure  di  monitoraggio
sullo  stato  di  attuazione  delle  opere  pubbliche,  di   verifica
dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti e costituzione del
Fondo opere e del Fondo progetti»; 
  Vista  la  normativa  vigente  in  tema  di  controllo  dei  flussi
finanziari e, in particolare: 
    1. l'art. 36 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito,
con  modificazioni,  dalla  legge  11  agosto  2014,  n.   114,   che
regolamenta il monitoraggio  finanziario  dei  lavori  relativi  alle
infrastrutture strategiche e  insediamenti  produttivi  di  cui  agli
articoli 161, comma 6-bis e 176, comma  3,  lettera  e),  del  citato
decreto legislativo n. 163 del 2006, disposizione richiamata all'art.
203, comma 2, del citato decreto legislativo n. 50 del 2016; 
    2. la delibera di questo Comitato del 28  gennaio  2015,  n.  15,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 155 del 2015, che  aggiorna  -
ai sensi del comma 3 del menzionato art. 36 del decreto-legge  n.  90
del 2014 - le modalita' di  esercizio  del  sistema  di  monitoraggio
finanziario di cui alla delibera del 5 maggio 2011, n. 45, pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale n. 234 del 2011 e la relativa errata corrige
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 281 del 2011; 
  Vista la delibera 8 agosto 2015, n. 62, pubblicata  nella  Gazzetta
Ufficiale n. 271 del 2015, con la quale questo Comitato ha  approvato
lo schema di protocollo di legalita' precedentemente licenziato nella
seduta del 13 aprile 2015 dal Comitato di  coordinamento  per  l'alta
sorveglianza delle grandi opere (CCASGO), costituito con  decreto  14
marzo 2003, adottato dal Ministro dell'interno, di  concerto  con  il
Ministro della giustizia e il Ministro  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti; 
  Visto l'art. 203 del citato decreto legislativo n. 50 del 2016 che,
istituendo il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle
infrastrutture  e  degli  insediamenti   prioritari   (CCASIIP),   ha
assorbito  ed  ampliato  -  all'interno  di  quest'ultimo   Organismo
inter-istituzionale dello Stato - tutte le competenze del  previgente
CCASGO; 
  Considerato che l'intervento in  esame  e'  compreso  nella  Intesa
generale quadro tra Governo e regione in data 18 dicembre 2001 e  nel
1° Atto integrativo sottoscritto in  data  1°  agosto  2008,  nonche'
nell'Accordo di programma quadro del 31 ottobre 2002; 
  Vista la delibera del 21 dicembre 2001, n.  121,  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale n. 51 del  2002,  supplemento  ordinario,  con  la
quale  questo  Comitato  ha  approvato  il  primo   Programma   delle
infrastrutture strategiche che include nell'allegato  2  l'intervento
di cui trattasi; 
  Vista la delibera del 29  marzo  2006,  n.  100,  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale n. 280 del 2006 con la quale  questo  Comitato  ha
approvato il progetto preliminare della «Itinerario Caianello (A1)  -
Benevento: adeguamento a 4 corsie della S.S. "Telesina" dal km  0+000
al km 60+900» ed e' stata, altresi', riconosciuta  la  compatibilita'
ambientale dell'opera, apposto il vincolo  preordinato  all'esproprio
per i beni ricadenti nelle aree interessate e  perfezionata  l'intesa
Stato-regione sulla localizzazione delle opere; 
  Vista  la  delibera  del  3  agosto  2011,  n.  62,  relativa  alla
individuazione ed assegnazione di risorse ad  interventi  di  rilievo
nazionale ed interregionale e di rilevanza strategica  regionale  per
l'attuazione del Piano nazionale per il Sud, che assegnava 90 milioni
di euro al progetto in esame; 
  Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei  trasporti
di concerto con il Ministro dell'economia e  delle  finanze  (decreto
interministeriale)  n.  82  del  4  marzo  2015,   a   valere   sullo
stanziamento di cui all'art. 3, comma 1, del decreto-legge n. 133 del
2014, assegnava 88,74 milioni di euro al progetto (85,86 milioni  nel
2017 e 2,88 milioni nel 2019), poi rimodulate dal successivo  decreto
interministeriale MIT-MEF n. 426 del 2017. 
  Vista la delibera del 29  aprile  2015,  n.  45,  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale n. 178 del 2015 con la quale  questo  Comitato  ha
valutato  negativamente   la   proposta   del   promotore   ATI   NET
Engineering/Geodata  unitamente  al  progetto  preliminare   di   cui
all'intervento denominato «Adeguamento a 4 corsie  della  SS  n.  372
"Telesina" dal km 0+000 al  km  60+900»,  individuando  Anas  S.p.a.,
quale   soggetto   aggiudicatore   dell'intervento   e    confermando
l'assegnazione a favore di Anas medesimo, delle  risorse  disponibili
per l'intervento stesso, stimate in 327,51 milioni di euro; 
  Vista la delibera del 22 dicembre 2017,  n.  98,  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale n. 132 del 9 giugno 2018 avente per oggetto «Fondo
sviluppo   e   coesione   2014-2020.   Addendum    piano    operativo
infrastrutture (art. 1, comma 703, lettera c) della legge n. 190  del
2014), con la quale questo Comitato ha approvato l'Addendum al  Piano
operativo infrastrutture Fondo sviluppo e coesione (FSC) 2014-2020 di
competenza del Ministero delle infrastrutture e  dei  trasporti,  nel
quale e' compreso l'intervento di cui trattasi; 
  Vista la delibera 28 novembre 2018, n. 82, con la  quale  e'  stato
modificato il «Regolamento interno del Comitato interministeriale per
la programmazione economica» di cui alla delibera 30 aprile 2012,  n.
62; 
  Vista la delibera del 24 luglio 2019,  n.  36,  approvata  in  data
odierna dal Comitato, relativa  all'aggiornamento  del  contratto  di
programma 2016-2020 di Anas, nel quale e' stato  confermato  fra  gli
altri l'intervento in esame, gia' previsto nella precedente  versione
del contratto di programma 2016-2020 approvato con delibera n. 65 del
7 agosto 2017, pubblicata nella Gazzetta  Ufficiale  il  15  dicembre
2017; 
  Considerata l'importanza dell'intervento in quanto,  come  indicato
nella relazione del Ministero istruttore, «la Telesina garantisce  ai
territori attraversati l'accesso all'Autostrada del Sole (lato ovest)
ed alla citta' di Benevento (lato est), nonche', tramite il  raccordo
autostradale  Benevento-Castel  del  Lago,   all'Autostrada   A16   e
costituisce,  insieme  alle  due  autostrade   citate,   l'itinerario
preferenziale per gli spostamenti tra le Regioni Puglia e Lazio e per
quelli  all'interno  del  versante  tirrenico  dell'Italia  centrale,
rappresentando l'alternativa piu' breve al percorso autostradale  che
passa per Avellino e Caserta» nonche' la necessita' di realizzare  il
raddoppio della statale riconosciuta in quanto  «l'arteria,  malgrado
la sua importanza, non possiede caratteristiche geometriche  adeguate
al suo ruolo, soprattutto tenendo conto che  la  sezione  trasversale
della piattaforma stradale, con  una  corsia  per  senso  di  marcia,
risulta insufficiente a garantire un idoneo livello di servizio e  di
conseguenza un corretto standard di sicurezza»; 
  Preso atto delle risultanze dell'istruttoria svolta  dal  Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti, e in particolare che: 
sotto l'aspetto tecnico-procedurale: 
  1.  nell'ambito  dell'iter  approvativo  del  progetto  preliminare
dell'«Itinerario Caianello (A1) - Benevento: adeguamento a  4  corsie
della S.S. "Telesina" dal km 0+000 al km 60+900», nel 2006  e'  stata
accertata la compatibilita' ambientale ed e' stata  perfezionata,  ad
ogni fine  edilizio  ed  urbanistico,  l'Intesa  Stato-regione  sulla
localizzazione dell'opera; 
  2.  nel  2009  e'  stata  attivata  una  ulteriore   procedura   di
valutazione di impatto ambientale e di localizzazione urbanistica sul
progetto   preliminare   presentato   dal    promotore    «ATI    NET
Engineering/Geodata»  nell'ambito  della  proposta  di   finanza   di
progetto; 
  3. nell'ambito della ulteriore procedura sopra  citata  sono  stati
espressi nuovamente i pareri favorevoli del Ministero dell'ambiente e
della tutela del territorio e del mare, del Ministero per i beni e le
attivita' culturali e il turismo, e la deliberazione della Regione n.
1778 del 4 dicembre 2009, con la quale sentiti i comuni la Regione ha
espresso il «consenso ai  fini  della  localizzazione»  del  progetto
definitivo; 
  4.  il  tracciato  cosi'  individuato   dal   promotore   «coincide
sostanzialmente» con quello indicato nel  progetto  preliminare  Anas
S.p.a. gia' approvato; 
  5. a seguito della citata delibera di questo  Comitato  n.  45  del
2015, con nota CDG-0582001 del  17  novembre  2017,  Anas  S.p.a.  ha
chiesto ai comuni ed enti interessati  «di  provvedere  a  presentare
motivate proposte di adeguamento o richieste di prescrizioni  per  il
progetto definitivo o di varianti  migliorative  al  Ministero  delle
infrastrutture,  nel  termine  perentorio  di  sessanta  giorni   dal
ricevimento del progetto definitivo,  ai  sensi  e  per  gli  effetti
dell'art. 166, comma 3, del citato decreto  legislativo  n.  163  del
2006»; 
  6. il progetto definitivo, denominato «Itinerario Caianello (A1)  -
Benevento. Adeguamento a 4 corsie della S.S. 372 - Telesina - dal  km
37+000 (svincolo di S. Salvatore Telesino) al Km 60+900 (svincolo  di
Benevento)», e' caratterizzato da una  progressiva  di  progetto  del
primo lotto in esame - dal Km 36+100 al Km 61+200; 
  7. il progetto e' stato inoltrato al Consiglio superiore dei lavori
pubblici in data  26  ottobre  2017,  ai  sensi  del  citato  decreto
legislativo n. 50 del 2016; 
  8. Anas S.p.a. ha effettuato la pubblicazione sui quotidiani Italia
Oggi e Il Mattino, edizione di Benevento, del 20 novembre 2017 e  sul
sito della Regione Campania, nonche' ha  chiesto  a  tutti  i  comuni
interessati, previo deposito della relativa  documentazione  tecnica,
la pubblicazione degli avvisi presso gli albi pretori; 
  9. in data 15 dicembre 2017, in occasione di un successivo incontro
in concomitanza  con  l'adunanza  per  l'avvio  dell'istruttoria  del
Consiglio superiore dei lavori pubblici i rappresentanti  dei  comuni
hanno confermato l'interesse del territorio per  l'opera  ed  esposto
alcune richieste di ottimizzazioni locali finalizzate a migliorare la
funzionalita'  e  la  fruibilita'  dell'opera   nei   confronti   del
territorio attraversato; 
  10. con nota n. CDG-0030064 del 19 gennaio  2018,  Anas  S.p.a.  ha
sollecitato i comuni a riscontrare la citata nota n. CDG-0582001  del
17 novembre 2017, «a presentare motivate proposte  di  adeguamento  o
richieste di prescrizioni per il progetto definitivo  o  di  varianti
migliorative  al  Ministero   delle   infrastrutture,   nel   termine
perentorio  di  sessanta  giorni   dal   ricevimento   del   progetto
definitivo»,  richiamando  il  termine  perentorio   e   l'importanza
dell'opera per il territorio; 
  11. successivamente  pervenivano  note  ufficiali  dei  comuni  con
unanime parere favorevole alla  realizzazione  dell'opera  ed  alcune
marginali richieste di adeguamenti e/o miglioramenti con  particolare
riferimento alla viabilita' interferita ed ai collegamenti con l'asse
stradale; 
  12. stante le condizioni di cui all'art. 166, 1° comma, del  citato
decreto legislativo n. 163 del 2006  che  prevede  che  «il  progetto
definitivo delle infrastrutture e' integrato  da  una  relazione  del
progettista attestante la rispondenza al progetto preliminare e  alle
eventuali prescrizioni dettate in sede di approvazione  dello  stesso
con particolare riferimento alla  compatibilita'  ambientale  e  alla
localizzazione dell'opera», il Ministero delle infrastrutture  e  dei
trasporti ha ritenuto di non rinnovare  la  conferenza  dei  servizi,
come si evince dalla citata nota n. 1761 del 20 febbraio 2018; 
  13. il Consiglio superiore  dei  lavori  pubblici  ha  reso  parere
favorevole nella seduta del 16 febbraio 2018, n. 66; 
  14.  con  nota  prot.  15448  del  4  luglio  2018   il   Ministero
dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare  ha  trasmesso
il parere CTVIA n. 2759 del 15 giugno 2018 inerente la  procedura  di
verifica di ottemperanza; 
  15. il Ministero delle infrastrutture  e  dei  trasporti  con  nota
prot. 339 del 14 gennaio 2019 ha convocato la Conferenza  di  servizi
che si e' svolta in data 7 febbraio 2019 ed in esito alla quale  sono
stati acquisiti i pareri, le  autorizzazioni  ed  i  nulla  osta  dei
diversi soggetti istituzionalmente interessati dall'opera in oggetto,
come riportato nel verbale e nel foglio condizioni; 
  16.  non  sono  pervenute  motivate   osservazioni   avverse   alla
realizzazione dell'opera ed essendo la medesima, ai sensi e  per  gli
effetti della procedura sul progetto preliminare, localizzata fin dal
2006 nei piani regolatori comunali,  anche  in  considerazione  della
comprovata importanza e necessita' dell'opera, per gli effetti  sulla
sicurezza stradale conseguenti al ripristino di livelli  di  servizio
appropriati alla tipologia di traffico presente, e' stato proposto al
Comitato di procedere all'approvazione  del  progetto  definitivo  ai
sensi dell'art. 166 comma 3, 4 e 5 del decreto legislativo n. 163 del
2006; 
sotto l'aspetto attuativo: 
  1. l'intervento in esame consiste in  un  progetto  di  adeguamento
a quattro corsie della S.S. n. 372 «Telesina», con una progressiva di
progetto dal Km 36+100 al Km 61+200,  da  San  Salvatore  Telesino  a
Benevento. Il titolo dell'intervento ha,  tuttavia,  mantenuto  nelle
varie fasi dell'iter approvativo, inclusi i pareri, la  denominazione
originale, in particolare relativamente  al  primo  lotto  in  esame,
«Itinerario Caianello (A1) - Benevento. Adeguamento a quattro  corsie
della S.S. 372 - Telesina - dal km 37+000 (svincolo di  S.  Salvatore
Telesino) al Km 60+900 (svincolo di Benevento)»; 
  2. tale adeguamento potenzia il collegamento della direttrice Lazio
- Campania - Puglia lungo l'itinerario A1 (Roma - Caianello) - SS 372
(Caianello -  Benevento)  -  Raccordo  Autostradale  (BN/A16)  -  A16
(Castel del Lago-Bari), fornendo una valida alternativa  al  percorso
autostradale  attuale   a   servizio   di   un'area   particolarmente
interessata da intenso traffico pesante; 
  3. i comuni interessati dall'opera sono:  San  Salvatore  Telesino,
Telese  Terme,  Castelvenere,  Solopaca,  Paupisi,  Ponte,  Vitulano,
Torrecuso e Benevento; 
  4. il tempo previsto per l'esecuzione dei  lavori  e'  valutato  in
1.963 giorni naturali e consecutivi, mentre il tempo previsto per  lo
sviluppo della progettazione esecutiva  e'  valutato  in  centottanta
giorni naturali e consecutivi; 
  5. la modalita' di affidamento e' l'appalto dei lavori  sulla  base
del progetto esecutivo dell'amministrazione aggiudicatrice, ai  sensi
del citato decreto legislativo n. 50 del 2016; 
sotto l'aspetto finanziario: 
  1. il costo dell'intervento, comprensivo della valorizzazione delle
prescrizioni, il cui importo e' di 8,05 milioni di euro,  e'  pari  a
460 milioni di euro; 
  2. le fonti di copertura sono le seguenti: 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
  Visto il quadro  economico  elaborato  secondo  lo  schema  di  cui
all'allegato 3 della nota DIPE n. 3277 del 22 luglio 2015,  trasmesso
dal MIT-GAB all'interno della relazione istruttoria con la  nota  del
27 giugno 2019, n. 25984: 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
  Considerato che,  con  proposta  14  febbraio  2018,  n.  5591,  il
Ministero  delle  infrastrutture  e  dei   trasporti   ha   richiesto
l'iscrizione all'ordine del  giorno  di  questo  Comitato  dell'esame
dell'argomento; 
  Visto il parere del Consiglio superiore dei  lavori  pubblici  reso
nella seduta del 16 febbraio 2018, n. 66; 
  Viste le note del 20 febbraio 2018, n. 1761 e  n.  1779  e  del  21
febbraio 2018, n. 1849 con le quali il Ministero delle infrastrutture
e dei trasporti ha integrato la documentazione istruttoria e  fornito
chiarimenti al riguardo; 
  Vista la delibera n. 8 del 2018  del  CIPE,  che  ha  approvato  il
progetto definitivo redatto da Anas, condizionandolo e subordinandolo
al parere favorevole del Ministero dell'ambiente e della  tutela  del
territorio e del mare in merito alla verifica di ottemperanza; 
  Vista  la  nota  prot.  15448  del  4  luglio  2018  del  Ministero
dell'ambiente e della  tutela  del  territorio  e  del  mare  che  ha
trasmesso il parere CTVIA n. 2759 del  15  giugno  2018  inerente  la
procedura di verifica di ottemperanza; 
  Considerato che la  Corte  dei  conti  ha  formulato  rilievi  alla
delibera CIPE n. 8 del 2018 con nota prot. 32375 del 15 ottobre  2018
e le ragioni ostative fanno principalmente riferimento  alla  mancata
convocazione della Conferenza di  servizi,  che  il  Ministero  delle
infrastrutture  e  dei  trasporti  aveva  ritenuto  assorbita   dalla
disponibilita' di tutti i pareri propedeutici; 
  Tenuto conto che successivamente il Ministero delle  infrastrutture
e dei trasporti ha chiesto al  DIPE  con  nota  prot.  39990  del  22
novembre 2018 di procedere al ritiro della delibera  CIPE  n.  8  del
2018; 
  Vista la nota 22 novembre 2018, n. 5866, con la quale  il  DIPE  ha
inoltrato la richiesta del MIT di ritiro  della  delibera  n.  8  del
2018; 
  Considerata la Conferenza di servizi che si e'  svolta  in  data  7
febbraio 2019 ed in esito alla quale sono stati acquisiti  i  pareri,
le  autorizzazioni   ed   i   nulla   osta   dei   diversi   soggetti
istituzionalmente interessati dall'opera in oggetto,  come  riportato
nel verbale e nel foglio condizioni; 
  Vista la nuova proposta del MIT pervenuta  con  nota  del  Capo  di
Gabinetto 27 giugno 2019,  n.  25984  (protocollata  in  entrata  con
protocolli DIPE 27 giugno 2019, n. 3556, e 28 giugno 2019, n. 3569  e
n.  3574,  quest'ultimo  in  particolare  contenente   la   relazione
istruttoria  aggiornata),   con   la   quale   il   Ministero   delle
infrastrutture e dei trasporti ha richiesto  l'iscrizione  all'ordine
del giorno di questo Comitato dell'argomento in esame e ha  trasmesso
la relazione istruttoria aggiornata  e  la  ulteriore  documentazione
istruttoria; 
  Vista la nota 22 luglio 2019, n. 8692, con la  quale  il  Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti ha fornito chiarimenti  rispetto
alle questioni emerse nel corso della riunione preparatoria del  CIPE
del 3 luglio  2019,  inoltrando  per  altro  il  quadro  prescrittivo
rivisto  al  18  luglio  2019  (dopo  le  interlocuzioni   conclusive
intercorse  anche  con  il  Ministero  dei  beni  e  delle  attivita'
culturali nel corso della riunione avvenuta il 17 luglio 2019), e  le
note di Anas del 22 luglio 2019, n. 426926-P e n. 427181-P; 
  Vista la  nota  prot.  DIPE  n.  4105  -  P  del  23  luglio  2019,
predisposta congiuntamente dal Dipartimento per la  programmazione  e
il  coordinamento  della  politica  economica  della  Presidenza  del
Consiglio dei ministri e dal Ministero dell'economia e delle finanze,
posta a base dell'odierna seduta del Comitato; 
  Considerato il dibattito  svolto  durante  la  seduta  odierna  del
Comitato, a seguito del quale, su richiesta del Ministero dei beni  e
delle  attivita'  culturali  e'  stata  precisata  ulteriormente   la
prescrizione al punto  1.1.5.2.,  lettera  e),  specificando  che  la
stessa e' allineata alla  proposta  progettuale  aggiornata  di  Anas
relativamente al Viadotto sul Ponte  Maria  Cristina,  trasmessa  per
ultima dal Ministero proponente; 
  Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; 
 
                              Delibera: 
 
  Le disposizioni del presente punto sono adottate ai sensi e per gli
effetti del combinato disposto degli articoli 214, comma 11,  e  216,
commi 1, 1-bis e 27, del decreto legislativo n. 50 del  2016,  e  del
decreto legislativo n. 163 del 2006 e  successive  modificazioni,  da
cui deriva la sostanziale applicabilita' della previgente disciplina,
di cui al decreto legislativo in ultimo citato, a tutte le procedure,
anche  autorizzative,  avviate  prima  del  19  aprile  2016,  e   in
particolare ai sensi dell'art. 166 del decreto legislativo n. 163 del
2006. 
 
1. Approvazione progetto definitivo. 
  1.1 Ai sensi e agli effetti degli articoli degli articoli 166 e 185
del decreto legislativo n. 163  del  2006,  nonche'  ai  sensi  degli
articoli 10 del Presidente  della  Repubblica  n.  327  del  2001,  e
successive  modificazioni,  e'  approvato  il   progetto   definitivo
dell'opera  denominata  «Itinerario  Caianello  (A1)   -   Benevento.
Adeguamento a 4 corsie della SS n. 372 "Telesina" dal Km 0+000 al  Km
60+900. Lotto 1: dal Km 37+000 (svincolo di S. Salvatore Telesino) al
km  60+900  (svincolo  di  Benevento),  con  le  prescrizioni  e   le
raccomandazioni  contenute  nell'allegato,  anche   ai   fini   della
compatibilita' ambientale, della  localizzazione  urbanistica,  della
apposizione del vincolo preordinato all'esproprio  e  della  pubblica
utilita'. 
  1.2 E' approvato, altresi', ai  sensi  dell'art.  170  del  decreto
legislativo n. 163 del 2006 e seguenti modificazioni, il programma di
risoluzione  delle  interferenze  allegato  al  progetto   definitivo
dell'intervento; 
  1.3 Il progetto definitivo, dal costo di 460 milioni  di  euro,  e'
coperto finanziariamente come di seguito indicato: 
    147,51 milioni di euro corrispondenti  al  volume  d'investimenti
attualmente stimato come sviluppabile dal contributo quindicennale di
9,834 milioni di euro ex art. 1, comma 78, della  legge  n.  266  del
2005, assegnato in via programmatica con la citata delibera  CIPE  n.
100 del 2006 (allegato 1); 
    90,00 milioni di euro assegnati con la delibera CIPE  n.  62  del
2011, a carico delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la  coesione
(FSC) - programmazione 2007-2013; 
    88,74 milioni di euro a valere sulle risorse recate  dal  decreto
interministeriale n. 82 del 4  marzo  2015,  adottato  ai  sensi  del
decreto-legge n. 133 del 2014, e rimodulate dal  decreto  MIT-MEF  n.
426 del 2017; 
    133,75 milioni di euro a  valere  sulle  risorse  FSC  2014-2020,
assegnate con delibera CIPE n. 98 del 2017. 
  1.4 Si da' mandato  al  soggetto  aggiudicatore,  Anas  S.p.a.,  di
proseguire con le successive  fasi  progettuali  e  di  realizzazione
dell'opera, recependo le  prescrizioni  e  raccomandazioni,  comprese
quelle di carattere paesaggistico e ambientale, riferite al  progetto
definitivo. 
 
2.Ulteriori prescrizioni. 
  2.1  Il  MIT  potra'  utilizzare  quale  possibile   modalita'   di
realizzazione dell'opera l'appalto di lavori su  progetto  esecutivo,
ai sensi  del  decreto  legislativo  n.  50  del  2016  e  successive
modificazioni, ma anche quanto previsto, dall'art. 59,  comma  1-bis,
del decreto legislativo n. 50 del 2016,  cosi'  come  modificato  dal
decreto-legge 18 aprile 2019, n.  32,  convertito  con  modificazioni
dalla legge n. 55 del 14 giugno 2019. 
  2.2 Il punto 4  della  delibera  CIPE  29  aprile  2015  n.  45  e'
abrogato. 
 
3 Disposizioni finali. 
  3.1 Il Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti  provvedera'
ad assicurare, per conto di questo  Comitato,  la  conservazione  dei
documenti componenti il progetto. 
  3.2 Il soggetto aggiudicatore dell'opera assicura  il  monitoraggio
ai sensi del decreto legislativo del 29 dicembre 2011, n. 229, ed  in
particolare dell'aggiornamento della BDAP. 
  3.3 Ai sensi della delibera  n.  24  del  2004,  il  CUP  assegnato
all'opera  dovra'  essere  evidenziato  in  tutta  la  documentazione
amministrativa e contabile riguardante l'opera stessa. 
 
    Roma, 24 luglio 2019 
 
                                                 Il Presidente: Conte 
 
Il segretario: Giorgetti 

Registrato alla Corte dei conti il 18 ottobre 2019 
Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia  e  delle
finanze, n. 1-1330