IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visto il proprio decreto in data 21 maggio 2019 con il quale, ai sensi dell'art. 141, comma 1, lettera b), n. 2, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, il consiglio comunale di Manfredonia (Foggia), rinnovato nelle consultazioni elettorali del 31 maggio 2015, e' stato sciolto a causa delle dimissioni rassegnate dal sindaco, divenute irrevocabili a termini di legge; Considerato che all'esito di approfonditi accertamenti sono emerse forme di ingerenza della criminalita' organizzata che hanno esposto l'amministrazione a pressanti condizionamenti, compromettendo il buon andamento e l'imparzialita' dell'attivita' comunale; Rilevato, altresi', che la permeabilita' dell'ente ai condizionamenti esterni della criminalita' organizzata ha arrecato grave pregiudizio per gli interessi della collettivita' e ha determinato la perdita di credibilita' dell'istituzione locale; Ritenuto che, al fine di porre rimedio alla situazione di grave inquinamento e deterioramento dell'amministrazione comunale, si rende necessario l'intervento dello Stato mediante un commissariamento di adeguata durata per rimuovere gli effetti pregiudizievoli per l'interesse pubblico ed assicurare il risanamento dell'ente; Visto l'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante; Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 15 ottobre 2019; Decreta: Art. 1 La gestione del Comune di Manfredonia (Foggia) e' affidata, per la durata di diciotto mesi, ad una commissione straordinaria composta da: dott. Vittorio Piscitelli - prefetto a riposo; dott.ssa Francesca Anna Maria Crea - viceprefetto a riposo; dott. Alfonso Agostino Soloperto - dirigente di II fascia Area I.