IL MINISTRO DELL'UNIVERSITA' 
                           E DELLA RICERCA 
 
  Visto il decreto-legge  9  gennaio  2020,  n.  1,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 5 marzo 2020,  n.  12,  e  in  particolare
l'art. 1, che istituisce il Ministero dell'istruzione e il  Ministero
dell'universita' e della ricerca, con  conseguente  soppressione  del
Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca; 
  Visto il decreto  legislativo  30  luglio  1999,  n.  300,  recante
«Riforma dell'organizzazione del Governo, a norma dell'art. 11  della
legge 15 marzo 1997, n. 59», come da ultimo modificato  dal  predetto
decreto-legge n. 1 del 2020,  convertito,  con  modificazioni,  dalla
legge 5 marzo 2020, n. 12, e in particolare gli articoli 2, comma  1,
n. 12), 51-bis, 51-ter e  51-quater,  concernenti  l'istituzione  del
Ministero dell'universita' e della ricerca «al quale sono  attribuite
le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di istruzione
universitaria,  di  ricerca  scientifica  e  tecnologica  e  di  alta
formazione artistica musicale e coreutica», nonche' la determinazione
delle aree funzionali e l'ordinamento del Ministero; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10  gennaio  2020,
registrato alla Corte dei conti in data 14 gennaio 2020 di nomina del
prof.  Gaetano  Manfredi  quale  Ministro  dell'universita'  e  della
ricerca; 
  Visto il decreto del Ministro dell'istruzione,  dell'universita'  e
della ricerca 16 marzo 2007 (pubblicato nella  Gazzetta  Ufficiale  6
luglio 2007, n. 155), recante «Determinazione delle classi di  laurea
magistrale», il quale nella tabella delle classi di laurea magistrale
prevede la classe di laurea magistrale LM-41 - Medicina e chirurgia; 
  Visto il decreto del Ministro dell'istruzione,  dell'universita'  e
della ricerca 9 maggio 2018, n. 58 «Regolamento recante gli esami  di
Stato   di   abilitazione   all'esercizio   della   professione    di
medico-chirurgo»,  e  in   particolare   le   disposizioni   relative
all'organizzazione, alla modalita' di svolgimento, di  valutazione  e
di certificazione del tirocinio pratico-valutativo ivi disciplinato; 
  Visto il decreto-legge 17 marzo 2020, n.  18,  recante  «Misure  di
potenziamento  del  Servizio  sanitario  nazionale  e   di   sostegno
economico per famiglie, lavoratori e imprese  connesse  all'emergenza
epidemiologica da COVID-19», e in particolare l'art. 102, comma 1,  a
tenore del quale: 
  1° per.: «Il conseguimento della laurea magistrale a ciclo unico in
Medicina e chirurgia  -  classe  LM/41  abilita  all'esercizio  della
professione di medico-chirurgo, previa acquisizione del  giudizio  di
idoneita' di cui all'art. 3 del decreto del Ministro dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca 9 maggio 2018, n. 58»; 
  2°  per.:  «Con  decreto  del  Ministro  dell'universita'  e  della
ricerca, adottato in deroga alle procedure di cui all'art. 17,  comma
95 della legge 15 maggio 1997,  n.  127,  e'  adeguato  l'ordinamento
didattico della classe LM/41  -  Medicina  e  chirurgia,  di  cui  al
decreto  del  Ministro  dell'istruzione,  dell'universita'  e   della
ricerca 16 marzo 2007, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale  6  luglio
2007, n. 155, Supplemento ordinario»; 
  3° per.: «Con decreto rettorale, in deroga alle  procedure  di  cui
all'art. 11, commi 1 e 2 della legge 19 novembre 1990,  n.  341,  gli
atenei dispongono l'adeguamento dei regolamenti didattici  di  ateneo
disciplinanti gli ordinamenti dei corsi di studio della classe  LM/41
- Medicina e chirurgia»; 
  Ritenuto di adeguare l'ordinamento  didattico  della  classe  LM/41
alle sopracitate disposizioni normative; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
               Obiettivi formativi della classe LM/41 
 
  1. Gli obiettivi formativi qualificanti LM-41 classe  delle  lauree
magistrali in medicina e chirurgia di cui alle  tabelle  allegate  al
decreto  ministeriale  16  marzo  2007  (pubblicato  nella   Gazzetta
Ufficiale 6 luglio 2007, n. 155), sono cosi' integrati: 
    ai sensi dell'art. 102, comma 1, del decreto-legge n. 18/2020, la
prova finale dei corsi di laurea magistrale a ciclo  unico  afferente
alla classe LM-41 in medicina e chirurgia ha valore di esame di Stato
abilitante all'esercizio della professione di medico chirurgo  previo
superamento del tirocinio pratico-valutativo di seguito indicato come
disciplinato    dal    decreto    del    Ministro    dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca 9 maggio 2018, n. 58. 
  I laureati della classe devono raggiungere le  competenze  previste
dallo specifico profilo professionale. 
  Specifico rilievo,  come  parte  integrante  e  qualificante  della
formazione    professionale,    riveste     l'attivita'     formativa
professionalizzante di  tirocinio  prodromico  al  conseguimento  del
titolo accademico abilitante. Nell'ambito dei 60 C.F.U. da conseguire
nell'intero percorso formativo, e destinati alla richiamata attivita'
formativa professionalizzante,  15  C.F.U.  devono,  infatti,  essere
destinati    allo    svolgimento    del     tirocinio     trimestrale
pratico-valutativo interno al corso di studio di cui all'art.  3  del
decreto  del  Ministro  dell'istruzione,  dell'universita'  e   della
ricerca  9  maggio  2018,  n.  58  e  successive   modificazioni   ed
integrazioni,   finalizzato   al   conseguimento    dell'abilitazione
professionale. Il suddetto tirocinio si svolge per un numero  di  ore
corrispondenti ad almeno  5  C.F.U.  per  ciascuna  mensilita'  e  si
articola nei seguenti periodi, anche non consecutivi: un mese in area
chirurgica; un mese in area medica; un mese, da svolgersi, non  prima
del sesto anno  di  corso,  nello  specifico  ambito  della  medicina
generale. 
  Ad ogni singolo C.F.U. riservato al  tirocinio  pratico-valutativo,
devono corrispondere almeno 20 ore di  attivita'  didattica  di  tipo
professionalizzante e non oltre 5 ore di studio individuale. 
  2. Conseguentemente  la  tabella  allegata  al  richiamato  decreto
ministeriale 16 marzo 2007  per  la  parte  relativa  agli  Obiettivi
formativi  qualificanti  della  classe  LM-41  classe  delle   lauree
magistrali in medicina e chirurgia e' cosi' sostituita: 
Obiettivi formativi qualificanti. 
  Ai sensi dell'art. 102, comma 1 del decreto-legge  n.  18/2020,  la
prova finale dei corsi di laurea magistrale a ciclo  unico  afferente
alla classe LM-41 in medicina e chirurgia ha valore di esame di Stato
abilitante all'esercizio della professione di medico chirurgo  previo
superamento del tirocinio pratico-valutativo di seguito indicato come
disciplinato    dal    decreto    del    Ministro    dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca 9 maggio 2018, n. 58. 
  I laureati della classe devono raggiungere le  competenze  previste
dallo specifico profilo professionale. 
  I laureati nei corsi di laurea magistrale in medicina  e  chirurgia
dovranno essere dotati: 
    delle basi  scientifiche  e  della  preparazione  teorico-pratica
necessarie ai sensi della direttiva  75/363/CEE  all'esercizio  della
professione medica e della metodologia e cultura  necessarie  per  la
pratica  della  formazione  permanente,  nonche'  di  un  livello  di
autonomia professionale, decisionale ed  operativa  derivante  da  un
percorso  formativo  caratterizzato  da  un  approccio  olistico   ai
problemi di salute, delle persone sane o malate  anche  in  relazione
all'ambiente chimico-fisico, biologico e sociale che le circonda. 
  A  tali  fini  il  corso  di  laurea  magistrale  prevede  360  CFU
complessivi, articolati su sei anni di corso, di  cui  almeno  60  da
acquisire in attivita' formative volte alla maturazione di specifiche
capacita' professionali; 
    delle conoscenze teoriche essenziali che derivano  dalle  scienze
di  base,  nella  prospettiva  della  loro  successiva   applicazione
professionale; della capacita' di rilevare e valutare criticamente da
un punto di vista clinico, ed in una visione unitaria,  estesa  anche
alla dimensione socioculturale e di  genere,  i  dati  relativi  allo
stato di salute e di malattia del singolo individuo,  interpretandoli
alla luce delle conoscenze scientifiche di base, della fisiopatologia
e delle patologie di organo e di apparato; 
    delle  abilita'  e  dell'esperienza,  unite  alla  capacita'   di
autovalutazione,  per  affrontare  e  risolvere  responsabilmente   i
problemi  sanitari  prioritari  dal  punto   di   vista   preventivo,
diagnostico,  prognostico,   terapeutico   e   riabilitativo;   della
conoscenza delle dimensioni storiche, epistemologiche ed etiche della
medicina; della capacita' di comunicare con chiarezza ed umanita' con
il paziente e con i familiari; della capacita' di collaborare con  le
diverse figure professionali nelle  diverse  attivita'  sanitarie  di
gruppo; della capacita' di applicare, nelle decisioni mediche,  anche
i principi dell'economia sanitaria; della capacita' di riconoscere  i
problemi  sanitari  della  comunita'  e  di   intervenire   in   modo
competente. 
  Il profilo professionale dei laureati magistrali dovra' comprendere
la conoscenza di: 
    comportamenti ed attitudini  comportamentali  del  sapere  essere
medico; nozioni fondamentali e metodologia  di  fisica  e  statistica
utili  per  identificare,  comprendere  ed  interpretare  i  fenomeni
biomedici; 
    organizzazione biologica fondamentale  e  processi  biochimici  e
cellulari di base degli organismi viventi; 
    processi di base  dei  comportamenti  individuali  e  di  gruppo;
meccanismi  di  trasmissione  e  di   espressione   dell'informazione
genetica a livello cellulare e molecolare; organizzazione strutturale
del corpo umano, con le  sue  principali  applicazioni  di  carattere
anatomo-clinico, dal livello macroscopico a quello microscopico  sino
ai principali aspetti ultrastrutturali e i  meccanismi  attraverso  i
quali tale  organizzazione  si  realizza  nel  corso  dello  sviluppo
embrionale  e  del  differenziamento;  caratteristiche   morfologiche
essenziali dei sistemi, degli apparati, degli  organi,  dei  tessuti,
delle cellule e delle strutture  subcellulari  dell'organismo  umano,
nonche' i  loro  principali  correlati  morfo-funzionali;  meccanismi
biochimici, molecolari e cellulari che stanno alla base dei  processi
fisiopatologici; fondamenti delle principali metodiche di laboratorio
applicabili allo studio qualitativo e quantitativo  dei  determinanti
patogenetici e dei  processi  biologici  significativi  in  medicina;
modalita' di funzionamento dei diversi organi  del  corpo  umano,  la
loro integrazione dinamica in apparati ed i  meccanismi  generali  di
controllo funzionale in condizioni normali; 
    principali reperti funzionali nell'uomo  sano;  fondamenti  delle
principali metodologie della  diagnostica  per  immagini  e  dell'uso
delle radiazioni, principi delle  applicazioni  alla  medicina  delle
tecnologie biomediche. 
  I laureati magistrali dovranno inoltre: 
    avere acquisito ed approfondito le interrelazioni esistenti tra i
contenuti delle scienze di base  e  quelli  delle  scienze  cliniche,
nella dimensione della complessita' che e'  propria  dello  stato  di
salute della persona sana o malata, avendo particolare riguardo  alla
inter-disciplinarieta' della medicina; 
    ed avere sviluppato e maturato un approccio fortemente  integrato
al paziente, valutandone criticamente  non  solo  tutti  gli  aspetti
clinici, ma anche dedicando una particolare attenzione  agli  aspetti
relazionali, educativi, sociali ed etici coinvolti nella prevenzione,
diagnosi e trattamento della malattia, nonche' nella riabilitazione e
nel recupero del piu' alto grado di benessere psicofisico possibile. 
  I laureati nei corsi di laurea magistrale in medicina  e  chirurgia
svolgeranno l'attivita' di medico chirurgo nei vari ruoli  ed  ambiti
professionali clinici, sanitari e bio-medici. 
  Ai fini indicati i laureati della classe dovranno avere acquisito: 
    la  conoscenza  della  organizzazione,  della  struttura  e   del
funzionamento normale del corpo umano, ai fini del mantenimento dello
stato di  salute  della  persona  sana  e  della  comprensione  delle
modificazioni patologiche; 
    la   conoscenza   delle   cause   delle    malattie    nell'uomo,
interpretandone i meccanismi  patogenetici  molecolari,  cellulari  e
fisiopatologici fondamentali; 
    la conoscenza dei meccanismi biologici fondamentali di  difesa  e
quelli  patologici  del  sistema  immunitario  e  la  conoscenza  del
rapporto tra microrganismi ed ospite nelle infezioni umane, nonche' i
relativi meccanismi di difesa; 
    la capacita' di applicare correttamente  le  metodologie  atte  a
rilevare  i   reperti   clinici,   funzionali   e   di   laboratorio,
interpretandoli criticamente anche sotto il profilo  fisiopatologico,
ai fini della diagnosi e della prognosi e la capacita' di valutare  i
rapporti costi/benefici nella scelta  delle  procedure  diagnostiche,
avendo attenzione alle esigenze sia della  corretta  metodologia  che
dei principi della medicina basata sull'evidenza; 
    una adeguata conoscenza sistematica delle malattie piu' rilevanti
dei diversi apparati, sotto il profilo nosografico, eziopatogenetico,
fisiopatologico e clinico, nel contesto di  una  visione  unitaria  e
globale della patologia umana e la capacita' di valutare criticamente
e  correlare  tra  loro  i  sintomi  clinici,  i  segni  fisici,   le
alterazioni   funzionali   rilevate   nell'uomo   con   le    lesioni
anatomopatologiche, interpretandone  i  meccanismi  di  produzione  e
approfondendone il significato clinico; 
    la capacita' di ragionamento clinico  adeguata  ad  analizzare  e
risolvere i piu' comuni e rilevanti problemi clinici sia di interesse
medico  che  chirurgico  e  la   capacita'   di   valutare   i   dati
epidemiologici e conoscerne l'impiego ai fini della promozione  della
salute e  della  prevenzione  delle  malattie  nei  singoli  e  nelle
comunita'; 
    la  conoscenza  dei  principi  su  cui  si  fonda  l'analisi  del
comportamento della  persona  e  una  adeguata  esperienza,  maturata
attraverso  approfondite   e   continue   esperienze   di   didattica
interattiva  nel  campo  della  relazione   e   della   comunicazione
medico-paziente, nella  importanza,  qualita'  ed  adeguatezza  della
comunicazione con il paziente ed i suoi familiari,  nonche'  con  gli
altri operatori sanitari, nella consapevolezza dei valori  propri  ed
altrui nonche' la capacita' di  utilizzare  in  modo  appropriato  le
metodologie    orientate    all'informazione,    all'istruzione     e
all'educazione sanitaria e la capacita' di riconoscere le  principali
alterazioni del comportamento e dei vissuti  soggettivi,  indicandone
gli indirizzi terapeutici preventivi e riabilitativi; 
    la conoscenza dei quadri anatomopatologici nonche' delle  lesioni
cellulari, tessutali e d'organo e della loro evoluzione  in  rapporto
alle malattie piu' rilevanti dei diversi apparati  e  la  conoscenza,
maturata   anche   mediante   la    partecipazione    a    conferenze
anatomo-cliniche,  dell'apporto  dell'anatomopatologo   al   processo
decisionale  clinico,  con  riferimento  alla   utilizzazione   della
diagnostica istopatologica e citopatologica (compresa  quella  colpo-
ed onco-citologica) anche con tecniche biomolecolari, nella diagnosi,
prevenzione, prognosi e terapia della malattie del singolo  paziente,
nonche' la capacita' di interpretare i referti anatomopatologici; 
    la  capacita'  di  proporre,  in  maniera  corretta,  le  diverse
procedure di diagnostica per immagine, valutandone  rischi,  costi  e
benefici e la capacita' di interpretare i referti  della  diagnostica
per  immagini  nonche'  la  conoscenza  delle  indicazioni  e   delle
metodologie  per  l'uso  di  traccianti  radioattivi  ed  inoltre  la
capacita' di proporre in maniera  corretta  valutandone  i  rischi  e
benefici, l'uso terapeutico delle  radiazioni  e  la  conoscenza  dei
principi di radioprotezione; 
    la conoscenza delle principali e piu' aggiornate  metodologie  di
diagnostica  laboratoristica  in  patologia  clinica,   cellulare   e
molecolare, nonche' la capacita' di proporre, in maniera corretta, le
diverse procedure di diagnostica di laboratorio, valutandone i  costi
e benefici e la  capacita'  di  interpretazione  razionale  del  dato
laboratoristico; 
    la    conoscenza    delle     problematiche     fisiopatologiche,
anatomopatologiche, preventive  e  cliniche  riguardanti  il  sistema
bronco-pneumologico,      cardio-vascolare,      gastro-enterologico,
ematopoietico, endocrino-metabolico, immunologico  e  uro-nefrologico
fornendone  l'interpretazione  eziopatogenetica  e  indicandone   gli
indirizzi diagnostici e terapeutici  ed  individuando  le  condizioni
che, nei suindicati ambiti,  necessitano  dell'apporto  professionale
dello specialista; 
    la  capacita'  di  riconoscere   le   piu'   frequenti   malattie
otorinolaringoiatriche,  odontostomatologiche  e  del   cavo   orale,
dell'apparato locomotore e  dell'apparato  visivo  e  delle  malattie
cutanee e veneree indicandone i principali indirizzi di  prevenzione,
diagnosi e terapia e la capacita' di individuare le  condizioni  che,
nei suindicati ambiti, necessitano dell'apporto  professionale  dello
specialista; 
    la capacita' di riconoscere, mediante lo studio  fisiopatologico,
anatomopatologico e clinico, le principali  alterazioni  del  sistema
nervoso e le patologie psichiatriche e di contesto sociale fornendone
l'interpretazione  eziopatogenetica  e  indicandone   gli   indirizzi
diagnostici e terapeutici; 
    la capacita' e la  sensibilita'  per  inserire  le  problematiche
specialistiche in una  visione  piu'  ampia  dello  stato  di  salute
generale della persona e delle sue esigenze generali di  benessere  e
la capacita' di integrare in  una  valutazione  globale  ed  unitaria
dello stato complessivo di salute del singolo individuo i sintomi,  i
segni e le alterazioni strutturali e funzionali dei singoli organi ed
apparati, aggregandoli  sotto  il  profilo  preventivo,  diagnostico,
terapeutico e riabilitativo; 
    la capacita' di analizzare l'utilita' di metodologie preventive e
terapeutiche basate sull'attivita' motoria, sull'uso  della  medicina
termale e delle altre forme  di  intervento  legate  alla  cosiddetta
medicina del benessere; 
    la     conoscenza      delle      modificazioni      fisiologiche
dell'invecchiamento e delle problematiche  dello  stato  di  malattia
nell'anziano e la capacita' di pianificare gli interventi medici e di
assistenza sanitaria nel paziente geriatrico; 
    la capacita' di analizzare e  risolvere  i  problemi  clinici  di
ordine internistico, chirurgico e specialistico, valutando i rapporti
tra benefici, rischi e costi alla luce dei  principi  della  medicina
basata sulla evidenza e dell'appropriatezza diagnostico-terapeutica; 
    la capacita' di analizzare e  risolvere  i  problemi  clinici  di
ordine oncologico affrontando  l'iter  diagnostico  terapeutico  alla
luce dei principi della medicina basata sulla  evidenza,  nonche'  la
conoscenza della terapia del dolore e delle cure palliative; 
    l'abilita'  e  la  sensibilita'  per  applicare  nelle  decisioni
mediche i principi essenziali di  economia  sanitaria  con  specifico
riguardo al rapporto costo/beneficio delle procedure  diagnostiche  e
terapeutiche, della  continuita'  terapeutica  ospedale-territorio  e
dell'appropriatezza organizzativa; 
    la conoscenza dei concetti fondamentali delle scienze  umane  per
quanto concerne  l'evoluzione  storica  dei  valori  della  medicina,
compresi quelli epistemologici ed etici; 
    la abilita' e la sensibilita' per valutare criticamente gli  atti
medici all'interno della equipe sanitaria; 
    la conoscenza delle diverse classi dei  farmaci,  dei  meccanismi
molecolari e cellulari della loro azione, dei  principi  fondamentali
della farmacodinamica e della farmacocinetica e la  conoscenza  degli
impieghi terapeutici dei farmaci,  la  variabilita'  di  risposta  in
rapporto  a  fattori  di  genere,  genetici  e  fisiopatologici,   le
interazioni farmacologiche ed i criteri di definizione  degli  schemi
terapeutici, nonche' la conoscenza dei principi e  dei  metodi  della
farmacologia  clinica,   compresa   la   farmacosorveglianza   e   la
farmacoepidemiologia, degli effetti collaterali  e  della  tossicita'
dei farmaci e delle sostanze d'abuso; 
    la  conoscenza,  sotto  l'aspetto   preventivo,   diagnostico   e
riabilitativo, delle problematiche relative allo stato di salute e di
malattia nell'eta' neonatale, nell'infanzia e  nell'adolescenza,  per
quanto di competenza del medico non specialista  e  la  capacita'  di
individuare le condizioni che necessitano dell'apporto  professionale
dello specialista e di pianificare gli interventi  medici  essenziali
nei confronti dei principali problemi sanitari, per frequenza  e  per
rischio, inerenti la patologia specialistica pediatrica; 
    la conoscenza delle problematiche fisiopatologiche,  psicologiche
e cliniche, riguardanti la fertilita' e la sessualita' femminile e le
sue  disfunzioni  dal  punto  di  vista   sessuologico   medico,   la
procreazione   naturale   ed   assistita   dal   punto    di    vista
endocrino-ginecologico, la gravidanza, la morbilita' prenatale ed  il
parto e la capacita'  di  riconoscere  le  forme  piu'  frequenti  di
patologia  ginecologica,   indicandone   le   misure   preventive   e
terapeutiche  fondamentali  ed   individuando   le   condizioni   che
necessitino dell'apporto professionale dello specialista; 
    la conoscenza delle problematiche fisiopatologiche,  psicologiche
e cliniche, riguardanti la fertilita' maschile e la  valutazione  del
gamete maschile, la sessualita' maschile e  le  sue  disfunzioni  dal
punto di vista  sessuologico  medico,  la  procreazione  naturale  ed
assistita da punto di vista endocrino-andrologico,  la  capacita'  di
riconoscere  le  forme  piu'  frequenti  di  patologia   andrologica,
indicandone le  misure  preventive  e  terapeutiche  fondamentali  ed
individuando le condizioni che necessitino dell'apporto professionale
dello specialista; 
    la capacita' di riconoscere,  nell'immediatezza  dell'evento,  le
situazioni cliniche di  emergenza  ed  urgenza,  ponendo  in  atto  i
necessari atti di primo intervento, onde garantire la sopravvivenza e
la migliore assistenza consentita e la conoscenza delle modalita'  di
intervento nelle situazioni di catastrofe; 
    la  conoscenza  delle  norme  fondamentali   per   conservare   e
promuovere la salute del singolo e delle comunita'  e  la  conoscenza
delle norme e delle pratiche atte a mantenere e promuovere la  salute
negli ambienti di lavoro, individuando le  situazioni  di  competenza
specialistica  nonche'   la   conoscenza   delle   principali   norme
legislative che regolano l'organizzazione sanitaria e la capacita' di
indicare i principi e le applicazioni della medicina preventiva nelle
diverse ed articolate comunita'; 
    la conoscenza delle norme deontologiche e di quelle connesse alla
elevata  responsabilita'  professionale,  valutando  criticamente   i
principi  etici  che   sottendono   le   diverse   possibili   scelte
professionali e la capacita' di sviluppare un  approccio  mentale  di
tipo interdisciplinare  e  transculturale,  anche  e  soprattutto  in
collaborazione con altre figure dell'equipe sanitaria,  approfondendo
la conoscenza delle regole e delle dinamiche  che  caratterizzano  il
lavoro di gruppo nonche' una adeguata esperienza nella organizzazione
generale  del  lavoro,  connessa  ad  una   sensibilita'   alle   sue
caratteristiche,  alla  bioetica  e  storia  ed  epistemologia  della
medicina, alla relazione con il paziente, nonche' verso le  tematiche
della medicina di comunita', acquisite  anche  attraverso  esperienze
dirette sul campo; 
    la  conoscenza  degli  aspetti  caratterizzanti  della   societa'
multietnica,   con   specifico   riferimento    alla    varieta'    e
diversificazione degli aspetti valoriali e culturali; 
    una  approfondita  conoscenza  dello   sviluppo   tecnologico   e
biotecnologico   della   moderna   biomedicina,   comprensivo   della
conoscenza  dei  principi  della   ricerca   scientifica   all'ambito
biomedico ed alle aree  clinico-specialistiche,  della  capacita'  di
ricercare, leggere ed interpretare la letteratura  internazionale  ai
fini di pianificare ricerche su specifici argomenti e  di  sviluppare
una mentalita' di interpretazione critica del dato scientifico; 
    una  adeguata  esperienza  nello  studio  indipendente  e   nella
organizzazione della propria formazione permanente e la capacita'  di
effettuare una ricerca bibliografica e di aggiornamento, la capacita'
di  effettuare  criticamente  la  lettura  di  articoli   scientifici
derivante dalla conoscenza dell'inglese scientifico che consenta loro
la comprensione della letteratura internazionale e l'aggiornamento; 
    la padronanza scritta e orale di almeno  una  lingua  dell'Unione
europea, oltre all'italiano; 
    la  competenza  informatica  utile  alla  gestione  dei   sistemi
informativi dei servizi, ed alla propria autoformazione; 
    una adeguata conoscenza  della  medicina  della  famiglia  e  del
territorio,  acquisita  anche   mediante   esperienze   pratiche   di
formazione sul campo. 
  In  particolare,  specifiche  professionalita'  nel   campo   della
medicina  interna,  chirurgia  generale,  pediatria,   ostetricia   e
ginecologia, nonche'  di  specialita'  medico-chirurgiche,  acquisite
svolgendo attivita' formative professionalizzanti per una durata  non
inferiore ad almeno 60 CFU da svolgersi  in  modo  integrato  con  le
altre attivita' formative del corso  presso  strutture  assistenziali
universitarie. 
  Specifico rilievo,  come  parte  integrante  e  qualificante  della
formazione    professionale,    riveste     l'attivita'     formativa
professionalizzante di  tirocinio  prodromico  al  conseguimento  del
titolo accademico abilitante. Nell'ambito dei 60 C.F.U. da conseguire
nell'intero percorso formativo, e destinati alla richiamata attivita'
formativa professionalizzante,  15  C.F.U.  devono,  infatti,  essere
destinati    allo    svolgimento    del     tirocinio     trimestrale
pratico-valutativo interno al corso di studio di cui all'art.  3  del
decreto  del  Ministro  dell'istruzione,  dell'universita'  e   della
ricerca  9  maggio  2018,  n.  58  e  successive   modificazioni   ed
integrazioni,   finalizzato   al   conseguimento    dell'abilitazione
professionale. Il suddetto tirocinio si svolge per un numero  di  ore
corrispondenti ad almeno  5  C.F.U.  per  ciascuna  mensilita'  e  si
articola nei seguenti periodi, anche non consecutivi: un mese in area
chirurgica; un mese in area medica; un mese, da svolgersi, non  prima
del sesto anno  di  corso,  nello  specifico  ambito  della  medicina
generale. 
  Ad ogni singolo C.F.U. riservato al  tirocinio  pratico-valutativo,
devono corrispondere almeno 20 ore di  attivita'  didattica  di  tipo
professionalizzante e non oltre 5 ore di studio individuale. 
  La durata del corso per il conseguimento della laurea magistrale in
medicina e chirurgia e' di 6 anni. 
  Relativamente  alla  definizione  di  curricula  preordinati   alla
esecuzione delle attivita' previste  dalla  direttiva  75/363/CEE,  i
regolamenti didattici di ateneo si conformano alle  prescrizioni  del
presente decreto e dell'art. 6, comma 3, del decreto ministeriale  n.
270/2004.