IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE 
                       ALIMENTARI E FORESTALI 
 
  Visto il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 17 dicembre 2013,  recante  «Disposizioni  comuni  sul
Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale  europeo,  sul
Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo  rurale
e  sul  Fondo  europeo  per  gli  affari  marittimi  e  la  pesca   e
disposizioni generali sul Fondo europeo di  sviluppo  regionale,  sul
Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo  per
gli affari marittimi e la pesca» e che abroga il regolamento (CE)  n.
1083/2006 del Consiglio; 
  Visto il  regolamento  (UE)  n.  1305/2013  del  Parlamento  e  del
Consiglio, del 17 dicembre 2013, sul sostegno allo sviluppo rurale da
parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR),  che
abroga il regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio; 
  Visto il regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del
Consiglio del 17 dicembre 2013, sul finanziamento, sulla  gestione  e
sul monitoraggio della  politica  agricola  comune  e  che  abroga  i
regolamenti del Consiglio (CEE) n. 352/78, (CE) n.  165/94,  (CE)  n.
2799/98, (CE) n. 914/2000, (CE) n. 1290/2005 e (CE) n. 485/2008; 
  Visto il regolamento (UE) n. 1307/2013 del Parlamento europeo e del
Consiglio del 17 dicembre 2013, recante «Norme sui pagamenti  diretti
agli agricoltori nell'ambito dei regimi di  sostegno  previsti  dalla
politica agricola comune e che abroga  i  regolamenti  del  Consiglio
(CE) n. 637/2008 e (CE) n. 739/2009»; 
  Visto il regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante  organizzazione  comune  dei
mercati dei prodotti agricoli e che abroga  i  regolamenti  (CEE)  n.
922/72, (CEE) n. 234/79, (CE) n. 1037/2001 e (CE)  n.  1234/2007  del
Consiglio; 
  Visto il regolamento (UE) n. 1310/2013 del Parlamento europeo e del
Consiglio del 17 dicembre 2013, che  stabilisce  alcune  disposizioni
transitorie sul sostegno allo sviluppo  rurale  da  parte  del  Fondo
europeo  agricolo  per  lo  sviluppo  rurale  (FEASR),  che  modifica
altresi' il regolamento (UE) n. 1305/2013 del  Parlamento  europeo  e
del Consiglio per quanto concerne le risorse e la loro  distribuzione
in relazione all'anno 2014 e modifica il regolamento (CE) n.  73/2009
del Consiglio ed i regolamenti (UE) n. 1307/2013, (UE) n. 1306/2013 e
(UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio  per  quanto
concerne la loro applicazione nell'anno 2014; 
  Visto il regolamento (UE) n. 2017/2393 del Parlamento europeo e del
Consiglio del 13 dicembre 2017, che modifica i  regolamenti  (UE)  n.
1305/2013 sul sostegno  allo  sviluppo  rurale  da  parte  del  Fondo
europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR),  (UE)  n.  1306/2013
sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio  della  politica
agricola comune,  (UE)  n.  1307/2013  recante  norme  sui  pagamenti
diretti agli agricoltori nell'ambito dei regimi di sostegno  previsti
dalla  politica  agricola   comune,   (UE)   n.   1308/2013   recante
organizzazione comune dei mercati dei prodotti  agricoli  e  (UE)  n.
652/2014 che fissa  le  disposizioni  per  la  gestione  delle  spese
relative alla filiera alimentare, alla salute e  al  benessere  degli
animali, alla  sanita'  delle  piante  e  al  materiale  riproduttivo
vegetale; 
  Visto il regolamento delegato (UE) n. 640/2014  della  Commissione,
dell'11 marzo 2014 che integra talune  disposizioni  del  regolamento
(UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio  per  quanto
concerne il sistema  integrato  di  gestione  e  di  controllo  e  le
condizioni per il rifiuto  o  la  revoca  di  pagamenti,  nonche'  le
sanzioni amministrative applicabili ai pagamenti diretti, al sostegno
allo sviluppo rurale ed alla condizionalita'; 
  Visto  il  regolamento  di  esecuzione  (UE)  n.   808/2014   della
Commissione, del 17 luglio 2014, recante «Modalita'  di  applicazione
del regolamento (UE)  n.  1305/2013  del  Parlamento  europeo  e  del
Consiglio sul sostegno  allo  sviluppo  rurale  da  parte  del  Fondo
europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR)»; 
  Visto  il  regolamento  di  esecuzione  (UE)  n.   809/2014   della
Commissione, del 17 luglio 2014, recante  modalita'  di  applicazione
del regolamento (UE)  n.  1306/2013  del  Parlamento  europeo  e  del
Consiglio per quanto riguarda il  sistema  integrato  di  gestione  e
controllo, le misure di sviluppo rurale e la condizionalita'; 
  Visto  il  regolamento  di  esecuzione  (UE)  n.  2017/1242   della
Commissione, del 10 luglio  2017,  che  modifica  il  regolamento  di
esecuzione (UE) n. 809/2014 recante  modalita'  di  applicazione  del
regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del  Consiglio
per quanto riguarda il sistema integrato di gestione e di  controllo,
le misure di sviluppo rurale e la condizionalita'; 
  Visto l'art. 4, comma 3, della legge  29  dicembre  1990,  n.  428,
concernente disposizioni  per  l'adempimento  di  obblighi  derivanti
dall'appartenenza   dell'Italia   alle   Comunita'   europee   (legge
comunitaria per il 1990) cosi' come modificato dall'art. 2, comma  1,
del  decreto-legge  24  giugno   2004,   n.   157,   convertito   con
modificazioni nella legge 3 agosto 2004, n.  204,  con  il  quale  si
dispone  che  il  Ministro  delle  politiche  agricole  alimentari  e
forestali, nell'ambito di sua competenza, d'intesa con la  Conferenza
permanente per i rapporti tra lo Stato,  le  regioni  e  le  Province
autonome di Trento e Bolzano, provvede con  decreto  all'applicazione
nel territorio nazionale dei regolamenti emanati dall'Unione europea; 
  Visto il decreto  legislativo  30  luglio  1999,  n.  300,  recante
«Riforma dell'organizzazione del Governo a norma dell'art.  11  della
legge 15 marzo 1997, n. 59» ed, in particolare, gli articoli 4, 5, 33
e 34; 
  Vista la legge 16 aprile 1987, n. 183, relativa  al  «Coordinamento
delle politiche riguardanti l'appartenenza dell'Italia alla Comunita'
europea ed adeguamento dell'ordinamento interno agli  atti  normativi
comunitari»; 
  Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241 recante «Norme in  materia  di
procedimento amministrativo e del diritto  di  accesso  ai  documenti
amministrativi»; 
  Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante  «Norme
generali  sull'ordinamento   del   lavoro   alle   dipendenze   delle
amministrazioni pubbliche»; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei  ministri  dell'8
febbraio 2019, n. 25, recante «Regolamento concernente organizzazione
del Ministero delle politiche agricole alimentari,  forestali  e  del
turismo, a norma dell'art. 1, comma 9, del  decreto-legge  12  luglio
2018, n. 86, convertito, con  modificazioni,  dalla  legge  9  agosto
2018, n. 97»; 
  Visto il decreto ministeriale del 27 giugno 2019, n. 6834,  recante
«Individuazione degli uffici dirigenziali non generali del  Ministero
delle politiche agricole alimentari, forestali e  del  turismo»  che,
tra l'altro,  attribuisce  all'ufficio  DISR  III  la  competenza  in
materia di condizionalita' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale  della
Repubblica italiana n. 189 del 13 agosto 2019; 
  Visto il decreto-legge 21 settembre 2019, n.  104,  convertito  con
modificazioni  dalla  legge  18  novembre  2019,  n.   132,   recante
«Disposizioni urgenti per il  trasferimento  di  funzioni  e  per  la
riorganizzazione dei Ministeri per i beni e le  attivita'  culturali,
delle politiche agricole alimentari, forestali e del  turismo,  dello
sviluppo  economico,  degli  affari  esteri  e   della   cooperazione
internazionale, delle infrastrutture e dei trasporti e  dell'ambiente
e  della  tutela  del  territorio  e  del  mare,   nonche'   per   la
rimodulazione degli stanziamenti per la revisione dei ruoli  e  delle
carriere e per i compensi per lavoro  straordinario  delle  Forze  di
polizia e delle Forze armate e  per  la  continuita'  delle  funzioni
dell'autorita' per le garanzie nelle comunicazioni»; 
  Visto il decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e
forestali del 17 gennaio 2019, n. 497, recante «Disciplina del regime
di condizionalita' ai sensi del regolamento (UE) n. 1306/2013 e delle
riduzioni  ed  esclusioni  per  inadempienze  dei   beneficiari   dei
pagamenti diretti e dei programmi  di  sviluppo  rurale»,  pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 72 del 26 marzo
2019; 
  Visto l'art. 3 del decreto legislativo  28  agosto  1997,  n.  281,
recante  «Definizione  ed  ampliamento   delle   attribuzioni   della
Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le  regioni  e  le
Province autonome di Trento e Bolzano ed unificazione, per le materie
ed i compiti di interesse comune delle regioni, delle province e  dei
comuni, con la Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali»; 
  Ritenuto necessario emanare le disposizioni applicative in  materia
di destinazione del 25% degli  importi  risultanti  dall'applicazione
delle  riduzioni  ed  esclusioni  per  inosservanza  delle  norme  di
condizionalita'; 
  Acquisita l'intesa della Conferenza permanente per i  rapporti  tra
lo Stato le regioni e le Province autonome di Trento e  Bolzano,  nel
corso della seduta del 20 febbraio 2020; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
                        Obiettivi del decreto 
 
  Il presente decreto, avente carattere non regolamentare, identifica
e definisce, ai sensi dell'art. 10 del decreto  ministeriale  n.  497
del  17  gennaio  2019,  denominato  «Decreto  condizionalita'»,   le
finalita' e le modalita' di utilizzo del 25% degli importi risultanti
dall'applicazione delle riduzioni  ed  esclusioni,  per  inosservanza
delle norme di condizionalita', ai  beneficiari  che  hanno  ricevuto
pagamenti ai sensi del regolamento (UE) n. 73/2009 e del  regolamento
(UE) n. 1234/2007 e che ricevono pagamenti ai sensi dei titoli III  e
IV del regolamento (UE) n. 1307/2013 e degli articoli  46  e  47  del
regolamento  (UE)  n.  1308/2013  con  le   eccezioni   relative   ai
beneficiari che aderiscono al regime dei piccoli agricoltori.