IL DIRETTORE GENERALE 
                  PER IL CLIMA, L'ENERGIA E L'ARIA 
 
  Visto l'accordo di Parigi sul clima raggiunto all'esito  della  XXI
Conferenza delle  Parti  della  Convenzione  quadro  sui  cambiamenti
climatici (CoP21, Parigi dicembre 2015) e in particolare l'art. 7 che
promuove l'adattamento  come  aspetto  fondamentale  delle  politiche
relative ai cambiamenti climatici e tal fine prevede, in particolare,
l'impegno  di  «ogni  parte   in   processi   di   pianificazione   e
nell'attuazione delle azioni di adattamento»; 
  Visto il regolamento (UE) n. 2016/679 del Parlamento europeo e  del
Consiglio del 27 aprile 2016 relativo alla protezione  delle  persone
fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonche'  alla
libera circolazione di  tali  dati  e  che  abroga  la  direttiva  n.
95/46/CE; 
  Vista la direttiva n.  2003/87/CE  del  Parlamento  europeo  e  del
Consiglio, del 13 ottobre 2003, che  istituisce  un  sistema  per  lo
scambio di  quote  di  emissioni  dei  gas  ad  effetto  serra  nella
Comunita' e che modifica la direttiva n. 96/61/CE del Consiglio; 
  Vista la direttiva n.  2009/29/CE  del  Parlamento  europeo  e  del
Consiglio del 23 aprile 2009 che modifica la direttiva n.  2003/87/CE
al fine di perfezionare ed estendere il sistema  comunitario  per  lo
scambio di quote di emissione di gas a effetto serra; 
  Vista la direttiva (UE) n. 2018/410 del Parlamento  europeo  e  del
Consiglio del 14 marzo 2018 che modifica la direttiva  n.  2003/87/CE
per sostenere una riduzione delle emissioni piu'  efficace  sotto  il
profilo dei  costi  e  promuovere  investimenti  a  favore  di  basse
emissioni di carbonio e la decisione (UE) n. 2015/1814; 
  Viste le conclusioni del Consiglio del 18  giugno  2013  «strategia
dell'UE di adattamento ai cambiamenti climatici» e in particolare che
gli impatti dei cambiamenti climatici come le alluvioni, siccita', le
ondate di calore, l'innalzamento del livello del mare e le  erosioni,
possono variare considerevolmente nei vari territori e  localita'  di
tutta  Europa,  e,  pertanto,  la  maggior  parte  delle  misure   di
adattamento dovra' essere definita a livello nazionale,  regionale  e
locale, oltre che transfrontaliero,  nonche'  basata  sulle  migliori
conoscenze e pratiche disponibili e sulle condizioni specifiche degli
Stati membri; 
  Vista la comunicazione del 24  febbraio  2021  COM(2021)  82  final
della Commissione al Parlamento europeo, al  Consiglio,  al  Comitato
economico e sociale europeo e al Comitato  delle  regioni  avente  ad
oggetto «Plasmare un'Europa resiliente ai cambiamenti climatici -  La
nuova strategia dell'UE di adattamento ai cambiamenti climatici»; 
  Vista la legge 8 luglio 1986, n. 349, che ha istituito il Ministero
dell'ambiente e ne ha definito le funzioni; 
  Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400; 
  Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241 e in  particolare  l'art.  12,
secondo il quale la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi e
ausili finanziari e l'attribuzione di vantaggi economici di qualunque
genere a persone ed enti pubblici e  privati  sono  subordinate  alla
predeterminazione da parte delle  amministrazioni  procedenti,  nelle
forme previste  dai  rispettivi  ordinamenti,  dei  criteri  e  delle
modalita' cui le amministrazioni stesse devono attenersi; 
  Vista la  legge  15  gennaio  1994,  n.  65,  recante  ratifica  ed
esecuzione  della  Convenzione  quadro  delle   Nazioni   Unite   sui
cambiamenti climatici, con allegati, fatta a New  York  il  9  maggio
1992; 
  Vista  la  legge  1°  giugno  2002,  n.  120  recante  ratifica  ed
esecuzione del Protocollo di  Kyoto  alla  Convenzione  quadro  delle
Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, fatto a Kyoto l'11  dicembre
1997; 
  Vista la legge 17 luglio 2006, n. 233; 
  Vista la legge 13 agosto 2010, n.  136,  che  all'art.  3  contiene
disposizioni  volte  a  garantire  la   tracciabilita'   dei   flussi
finanziari; 
  Visto il  decreto  legislativo  30  luglio  1999,  n.  300,  ed  in
particolare gli articoli da 35 a  40  relativi  alle  attribuzioni  e
all'ordinamento  del  Ministero  dell'ambiente   della   tutela   del
territorio e del mare; 
  Visto il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; 
  Visto  il  decreto  legislativo  30  giugno  2003,  n.  196,   come
modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101; 
  Visto l'art. 1, comma 1, lettera a) del decreto legislativo n.  229
del 2011 in cui si prevede l'obbligo per le pubbliche amministrazioni
di  detenere  ed  alimentare  un  sistema  gestionale  informatizzato
contenente i dati necessari al monitoraggio  della  spesa  per  opere
pubbliche ed interventi correlati; 
  Visto il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50; 
  Visto il decreto legislativo 9 giugno 2020,  n.  47  di  attuazione
della direttiva  (UE)  n.  2018/410  del  Parlamento  europeo  e  del
Consiglio del 14 marzo 2018, che modifica la direttiva n.  2003/87/CE
per sostenere una riduzione delle emissioni piu'  efficace  sotto  il
profilo dei  costi  e  promuovere  investimenti  a  favore  di  basse
emissioni di carbonio, nonche' adeguamento della normativa  nazionale
alle disposizioni del regolamento (UE)  n.  2017/2392  relativo  alle
attivita' di trasporto aereo e alla decisione (UE) n.  2015/1814  del
Parlamento europeo e  del  Consiglio  del  6  ottobre  2015  relativa
all'istituzione e al funzionamento di una riserva stabilizzatrice del
mercato; 
  Visto in particolare l'art. 6, comma  2,  lettera  c)  del  decreto
legislativo 9 giugno 2020,  n.  47  sopra  citato,  che  prevede  tra
l'altro  la  possibilita'  di  finanziare  iniziative  per   favorire
l'adattamento agli effetti dei  cambiamenti  climatici  nella  Unione
europea; 
  Visto il decreto-legge 1° marzo 2021, n. 22  recante  «Disposizioni
urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri», con
il quale, tra l'altro, il Ministero dell'ambiente e della tutela  del
territorio  e  del  mare  e'  stato  ridenominato   Ministero   della
transizione ecologica e sono state definite le relative funzioni e  i
relativi compiti; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  19
giugno 2019, n. 97, come modificato dal decreto  del  Presidente  del
Consiglio dei ministri 6 novembre 2019, n. 138; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  15
gennaio  2020,  di  conferimento   alla   dott.ssa   Giusy   Lombardi
dell'incarico  di  funzione  dirigenziale  di  livello  generale   di
direttore della Direzione generale per il clima, l'energia e  l'aria,
registrato dalla Corte dei conti il 19 febbraio 2020,  reg.  1,  fog.
498; 
  Visto il decreto ministeriale n. 19 del 18  gennaio  2021,  recante
«Atto di indirizzo sulle priorita' politiche per  l'anno  2021  e  il
triennio 2021-2023», in coerenza con le note integrative a  legge  di
bilancio 2021-2023; 
  Vista   la   direttiva   generale   recante   indirizzi    generali
sull'attivita'  amministrativa  e  sulla   gestione   del   Ministero
dell'ambiente e della tutela del territorio e  del  mare  per  l'anno
2021, approvata con decreto ministeriale n. 37 del  25  gennaio  2021
registrato dalla Corte dei conti in data 11 marzo 2021, al n. 782; 
  Richiamata    la    direttiva     dipartimentale     sull'attivita'
amministrativa e  sulla  gestione  per  l'anno  2021  e  recante  gli
indirizzi  generali  per  l'azione  amministrativa  delle   Direzioni
generali per l'anno 2021, adottata con decreto del  Dipartimento  per
la transizione ecologica e gli investimenti verdi (DiTEI) n. 9 del 25
febbraio 2021, registrato dall'Ufficio centrale del bilancio al n. 59
in data 15 marzo 2021; 
  Visto il  decreto  direttoriale  del  16  giugno  2015,  n.  86  di
approvazione del documento «Strategia  nazionale  di  adattamento  ai
cambiamenti climatici»; 
  Considerato che con DRGS n. 248755, emanato in attuazione dell'art.
19, comma 3 del decreto legislativo n. 30/2013  e  del  D.I.  del  31
dicembre 2020, vengono assegnati,  in  termini  di  competenza  e  di
cassa, sul capitolo 8421  denominato  «Programma  di  interventi  per
l'adattamento ai cambiamenti climatici in ambito urbano» dello  stato
di  previsione  del  Ministero  dell'ambiente  e  della  tutela   del
territorio e del mare, euro 15.874.411,90 sull'esercizio  finanziario
2021, euro 39.686.028,00  sull'esercizio  finanziario  2022  ed  euro
23.811.618,00 sull'esercizio finanziario 2023; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
                         Oggetto e finalita' 
 
  1. Il presente decreto istituisce  il  «Programma  sperimentale  di
interventi per  l'adattamento  ai  cambiamenti  climatici  in  ambito
urbano». 
  2. Il programma e'  finalizzato  ad  aumentare  la  resilienza  dei
sistemi insediativi  soggetti  ai  rischi  generati  dai  cambiamenti
climatici, con particolare riferimento alle ondate  di  calore  e  ai
fenomeni di  precipitazioni  estreme  e  di  siccita'  attraverso  la
realizzazione di  interventi  riconducibili  alle  tipologie  di  cui
all'allegato 1, parte I e II del presente decreto. 
  3. Il presente decreto stabilisce  le  modalita'  e  i  termini  di
presentazione delle domande per  il  finanziamento  degli  interventi
nell'ambito del programma di cui al comma 1.