IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
                      E LO SVILUPPO SOSTENIBILE 
 
  Visto il decreto-legge 14 ottobre 2019,  n.  111,  recante  «Misure
urgenti per il  rispetto  degli  obblighi  previsti  dalla  direttiva
2008/50/CE sulla qualita' dell'aria e  proroga  del  termine  di  cui
all'art. 48, commi 11 e 13, del decreto-legge  17  ottobre  2016,  n.
189, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016,  n.
229», convertito, con modificazioni, dalla legge 12 dicembre 2019, n.
141, e, in particolare, l'art. 1-bis, che, al fine di  rafforzare  il
coordinamento  delle  politiche  pubbliche  in  materia  di  sviluppo
sostenibile di cui alla risoluzione A/70/L.I adottata  dall'assemblea
generale dell'Organizzazione delle  Nazioni  Unite  il  25  settembre
2015, stabilisce che, a decorrere dal 1° gennaio  2021,  il  Comitato
interministeriale per la programmazione economica  (CIPE)  assuma  la
denominazione di Comitato  interministeriale  per  la  programmazione
economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS); 
  Visto il decreto-legge 31  maggio  2010,  n.  78,  recante  «Misure
urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitivita'
economica», convertito, con  modificazioni,  dalla  legge  30  luglio
2010, n. 122, e, in  particolare,  l'art.  7,  commi  26  e  27,  che
attribuisce al Presidente del Consiglio dei ministri, o  al  Ministro
delegato, le funzioni in materia di politiche di coesione di cui all'
art. 24, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 30 luglio 1999,
n. 300, ivi inclusa la gestione del Fondo per le aree sottoutilizzate
di cui all'art. 61 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, e successive
modificazioni; 
  Visto il  decreto  legislativo  31  maggio  2011,  n.  88,  recante
«Disposizioni in materia di risorse aggiuntive e interventi  speciali
per la rimozione di squilibri economici e sociali a norma della legge
5 maggio 2009, n. 42» e in particolare l'art. 4, il quale dispone che
il citato Fondo per le aree sottoutilizzate sia denominato Fondo  per
lo sviluppo e la coesione, di  seguito  FSC,  e  finalizzato  a  dare
unita'  programmatica  e  finanziaria  all'insieme  degli  interventi
aggiuntivi  a  finanziamento  nazionale   rivolti   al   riequilibrio
economico e sociale tra le diverse aree del Paese; 
  Visto  il  decreto-legge  31   agosto   2013,   n.   101,   recante
«Disposizioni  urgenti  per  il   perseguimento   di   obiettivi   di
razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni»,  convertito,  con
modificazioni,  dalla  legge  30  ottobre  2013,  n.   125,   e,   in
particolare, l'art. 10, che  istituisce  l'Agenzia  per  la  coesione
territoriale,  la  sottopone  alla  vigilanza  del   Presidente   del
Consiglio dei ministri  o  del  Ministro  delegato  e  ripartisce  le
funzioni relative alla politica di coesione  tra  la  Presidenza  del
Consiglio dei ministri e la stessa Agenzia; 
  Vista la legge 27 dicembre 2013, n. 147, recante «Disposizioni  per
la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato»  (legge
di stabilita' 2014) e, in particolare, l'art. 1, comma 6, concernente
il vincolo di destinazione territoriale del complesso  delle  risorse
FSC, secondo la chiave  di  riparto  80  per  cento  nelle  aree  del
Mezzogiorno e 20 per cento nelle aree del  Centro-Nord  e  l'art.  1,
comma 245, concernente il sistema di monitoraggio unitario assicurato
dal Ministero dell'economia e  delle  finanze  -  Dipartimento  della
Ragioneria   generale   dello   Stato,   attraverso   le   specifiche
funzionalita' del proprio sistema informativo; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  15
dicembre 2014, che istituisce il Dipartimento  per  le  politiche  di
coesione tra le strutture generali della Presidenza del Consiglio dei
ministri, in attuazione del citato art. 10 del decreto-legge  n.  101
del 2013; 
  Considerato  che  la  legge  23  dicembre  2014,  n.  190,  recante
«Disposizioni per la formazione del bilancio  annuale  e  pluriennale
dello Stato (legge di stabilita' 2015)» e, in particolare, l'art.  1,
comma 703, ferme restando le vigenti disposizioni  sull'utilizzo  del
FSC,  detta  ulteriori  disposizioni  per  l'utilizzo  delle  risorse
assegnate per il periodo di programmazione 2014-2020; 
  Vista la circolare del Ministro per la coesione territoriale  e  il
Mezzogiorno del 6 maggio  2017,  n.  1,  recante  «Fondo  sviluppo  e
coesione 2014-2020 - Adempimenti delibere CIPE n.  25  e  26  del  10
agosto 2016. Piani operativi/Piani stralcio e Patti per lo  sviluppo.
Governance,  modifiche  e  riprogrammazioni  di   risorse,   revoche,
disposizioni finanziarie»; 
  Visto il decreto-legge 30  aprile  2019,  n.  34,  recante  «Misure
urgenti di crescita economica e  per  la  risoluzione  di  specifiche
situazioni di crisi», convertito, con modificazioni, dalla  legge  28
giugno 2019, n. 58, e successive modificazioni; 
  Visto, in particolare, l'art. 44 del citato decreto-legge n. 34 del
2019, rubricato «Semplificazione ed efficientamento dei  processi  di
programmazione, vigilanza ed attuazione degli  interventi  finanziati
dal Fondo per lo sviluppo e la coesione», come  modificato  dall'art.
1,  comma  309,  della  legge  27  dicembre  2019,  n.  160   recante
disposizioni in materia di «Bilancio di previsione  dello  Stato  per
l'anno finanziario  2020  e  bilancio  pluriennale  per  il  triennio
2020-2022» e, da ultimo, dall'art. 41, comma 3, del decreto-legge  16
luglio 2020, n. 76, recante «Misure urgenti per la semplificazione  e
l'innovazione digitale», convertito dalla legge 11 settembre 2020, n.
120; 
  Visto il comma 1 del citato art. 44 del  decreto-legge  n.  34  del
2019, e successive modificazioni, secondo cui: «Al fine di migliorare
il coordinamento unitario e la qualita' degli investimenti finanziati
con le risorse nazionali destinate alle  politiche  di  coesione  dei
cicli di programmazione 2000/2006, 2007/2013 e 2014/2020, nonche'  di
accelerarne la spesa, per ciascuna amministrazione centrale,  regione
o citta' metropolitana titolare di risorse a valere sul Fondo per  lo
sviluppo e coesione di cui all'art. 4,  del  decreto  legislativo  31
maggio 2011, n. 88, in sostituzione della  pluralita'  degli  attuali
documenti programmatori variamente denominati e tenendo  conto  degli
interventi  ivi  inclusi,  l'Agenzia  per  la  coesione  territoriale
procede,   sentite   le   amministrazioni   interessate,    ad    una
riclassificazione  di  tali   strumenti   al   fine   di   sottoporre
all'approvazione del CIPE, su proposta del Ministro per il sud  e  la
coesione territoriale, entro quattro mesi dall'entrata in vigore  del
presente decreto un unico Piano operativo  per  ogni  amministrazione
denominato "Piano sviluppo e coesione",  con  modalita'  unitarie  di
gestione e monitoraggio»; 
  Visto il comma 2 del citato art. 44 del  decreto-legge  n.  34  del
2019, e successive modificazioni, in base al quale, per simmetria con
i Programmi operativi europei, ciascun Piano di sviluppo e  coesione,
di seguito PSC, e' articolato per aree tematiche,  in  analogia  agli
obiettivi tematici dell'Accordo di partenariato; 
  Visto il comma 6 del citato art. 44 del  decreto-legge  n.  34  del
2019, e successive modificazioni,  in  base  al  quale,  fatto  salvo
quanto successivamente previsto dal comma  7,  restano  invariate  le
dotazioni finanziarie degli strumenti di  programmazione  oggetto  di
riclassificazione, come determinate alla data di  entrata  in  vigore
del suddetto  decreto,  gli  interventi  individuati  e  il  relativo
finanziamento, la titolarita'  dei  programmi  o  delle  assegnazioni
deliberate  dal  CIPE,  nonche'  i  soggetti  attuatori,   ove   gia'
individuati; 
  Visto il comma 7 del citato art. 44 del  decreto-legge  n.  34  del
2019, e successive modificazioni, secondo  cui:  «In  sede  di  prima
approvazione, il Piano sviluppo e coesione di cui  al  comma  1  puo'
contenere: 
  a) gli interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura
di  aggiudicazione  avviata,  individuati  sulla  base  dei  dati  di
monitoraggio presenti, alla data del 31 dicembre 2019, nel sistema di
monitoraggio unitario di cui all'art. 1, comma 245,  della  legge  27
dicembre 2013, n. 147; 
  b) gli interventi che, pur non rientrando nella  casistica  di  cui
alla  lettera  a),  siano  valutati  favorevolmente  da   parte   del
Dipartimento per le  politiche  di  coesione,  della  Presidenza  del
Consiglio dei ministri e dell'Agenzia per la  coesione  territoriale,
sentite le amministrazioni titolari delle risorse di cui al comma  1,
in ragione  della  coerenza  con  le  "missioni"  della  politica  di
coesione di cui alla nota di aggiornamento del documento di  economia
e finanza 2019 e con gli obiettivi  strategici  del  nuovo  ciclo  di
programmazione  dei  fondi  europei,  fermo  restando  l'obbligo   di
generare obbligazioni giuridicamente vincolanti entro il 31  dicembre
2021»; 
  Visto il comma 9 del citato art. 44 del  decreto-legge  n.  34  del
2019, e successive modificazioni, in base al quale per gli interventi
di cui al comma 7,  lettera  b),  il  CIPE  stabilisce,  al  fine  di
accelerarne la realizzazione e la spesa, le misure di accompagnamento
alla progettazione e all'attuazione da parte del Dipartimento per  le
politiche di coesione, dell'Agenzia per la  coesione  territoriale  e
della Struttura per la progettazione di beni ed edifici  pubblici  di
cui all'art. 1, comma 162, della legge 30 dicembre 2018, n. 145; 
  Visto il decreto-legge 19  maggio  2020,  n.  34,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020,  n.  77,  recante  «Misure
urgenti in materia di salute,  sostegno  al  lavoro  e  all'economia,
nonche' di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da
COVID-19» e, in particolare, gli articoli 241 e 242, che, al fine  di
contrastare gli effetti emergenziali della  pandemia,  consentono  di
ricorrere a nuove assegnazioni FSC oppure alla riprogrammazione delle
risorse FSC rivenienti dalla ricognizione delle risorse; 
  Visto il decreto-legge 1° marzo 2021, n. 22, recante  «Disposizioni
urgenti in materia di riordino  delle  attribuzioni  dei  Ministeri»,
convertito, con modificazioni, dalla legge 22 aprile 2021, n. 55,  e,
in particolare, l'art. 6 con il quale il Ministero per i  beni  e  le
attivita' culturali e per il turismo e' ridenominato Ministero  della
cultura ed e' istituto il Ministero del turismo  e  visto,  altresi',
l'art.  10,  il  quale  prevede  che,  a  seguito  delle  intervenute
modificazioni concernenti i Ministeri dello sviluppo economico, della
transizione ecologica, della cultura, delle  infrastrutture  e  della
mobilita' sostenibili, siano adottati entro il 30  giugno  2021,  con
decreto del Presidente del Consiglio dei ministri,  su  proposta  del
Ministro competente, di concerto con  il  Ministro  per  la  pubblica
amministrazione e con il  Ministro  dell'economia  e  delle  finanze,
previa deliberazione del Consiglio dei  ministri,  i  regolamenti  di
organizzazione  dei  Ministeri  dello   sviluppo   economico,   della
transizione ecologica, della cultura, delle  infrastrutture  e  della
mobilita' sostenibili, del turismo, ivi inclusi quelli  degli  uffici
di diretta collaborazione; 
  Vista la delibera di questo Comitato  del  29  aprile  2021,  n.  2
recante «Fondo sviluppo e coesione - Disposizioni quadro per il Piano
sviluppo e coesione», che, ai sensi del citato art. 44, comma 14, del
decreto-legge n. 34 del 2019, stabilisce la disciplina  ordinamentale
dei PSC, assicurando la fase transitoria dei cicli di  programmazione
2000-2006 e 2007-2013 e armonizzando le regole vigenti in  un  quadro
unitario; 
  Considerato che, in coerenza con la citata  delibera  ordinamentale
n. 2 del 2021 lo schema di PSC o Piano, e' costituito in via generale
dalle seguenti tavole, fermo  restando  la  specificita'  di  ciascun
Piano: 
    tavola 1 - Strumenti di programmazione riclassificati nel PSC  ai
sensi del citato art. 44, comma 1, del decreto-legge n. 34 del  2019,
e successive modificazioni; 
    tavola 2 - Risorse totali PSC  per  ciclo  di  programmazione  ad
esito  istruttoria  ai  sensi  del  citato  art.  44,  comma  7,  del
decreto-legge n. 34 del 2019, e successive modificazioni e dei citati
articoli 241 e 242 del decreto-legge n. 34  del  2020,  e  successive
modificazioni; 
    tavola 3 -  PSC  Sezione  ordinaria:  Interventi  confermati  per
articolazione tematica; 
    tavola 4 - PSC Sezioni speciali: risorse  da  riprogrammazione  e
nuove assegnazioni; 
  Vista la delibera di questo Comitato del 29 aprile 2021, n.  7  che
ha approvato, in prima istanza, il PSC del  Ministero  della  cultura
per un ammontare di risorse del FSC pari a 1.737,41 milioni di euro; 
  Considerato che la citata delibera Comitato  interministeriale  per
la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile n. 7  del  2021
al punto 1.4 del deliberato prevede  che  «...  non  appena  verranno
attuate le disposizioni per  la  riorganizzazione  dei  ministeri  ai
sensi dell'art. 10 del citato decreto-legge 1° marzo 2021, n. 22,  si
provvedera' con successiva delibera di questo Comitato  a  trasferire
sul PSC del Ministero del turismo gli strumenti di  programmazione  e
le relative risorse di competenza attualmente allocate  sul  PSC  del
Ministero della cultura»; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri  del  20
maggio 2021, n.  102,  recante  «Regolamento  di  organizzazione  del
Ministero del turismo,  degli  Uffici  di  diretta  collaborazione  e
dell'Organismo indipendente di valutazione della performance»; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri  del  24
giugno 2021, n. 123, recante «Regolamento  concernente  modifiche  al
regolamento di organizzazione  del  Ministero  della  cultura,  degli
uffici  di  diretta  collaborazione  del  Ministro  e  dell'Organismo
indipendente di valutazione della performance»; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 12 febbraio  2021,
con il quale, tra l'altro,  l'onorevole  Maria  Rosaria  Carfagna  e'
stata nominata Ministro senza portafoglio; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  13
febbraio 2021, con il quale al Ministro senza portafoglio,  onorevole
Maria Rosaria Carfagna, e' stato conferito l'incarico per il sud e la
coesione territoriale; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 15 marzo
2021, concernente la delega di funzioni al Ministro per il sud  e  la
coesione territoriale, onorevole Maria Rosaria Carfagna; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 25 febbraio  2021,
con  il  quale  l'onorevole   Bruno   Tabacci   e'   stato   nominato
Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 19 marzo
2021, con il  quale  l'onorevole  Bruno  Tabacci  e'  stato  nominato
Segretario  del  Comitato  interministeriale  per  la  programmazione
economica  e  lo  sviluppo  sostenibile  (CIPESS),  e  gli  e'  stata
assegnata,  tra  le  altre,  la  delega  ad  esercitare  le  funzioni
spettanti al Presidente del Consiglio  dei  ministri  in  materia  di
coordinamento  della  politica  economica  e   programmazione   degli
investimenti pubblici di interesse nazionale; 
  Vista la nota del Capo di Gabinetto del Ministro per il  sud  e  la
coesione territoriale, prot. n.  1587-P  del  29  settembre  2021,  e
l'allegata  proposta  di  delibera  per  il  CIPESS  e  lo   sviluppo
sostenibile predisposta dal competente Dipartimento per le  politiche
di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri,  concernente
la proposta di aggiornamento del PSC  del  Ministero  della  cultura,
approvato in prima  istanza  con  la  citata  delibera  CIPESS  e  lo
sviluppo sostenibile n. 7  del  2021,  mediante  riduzione  di  46,84
milioni di euro per il trasferimento delle corrispondenti risorse  al
PSC del Ministero del turismo approvato in data odierna con  apposita
delibera di questo Comitato; 
  Preso atto che il valore complessivo del PSC  del  Ministero  della
cultura e' ridotto da 1.737,41 milioni di euro a 1.690,57 milioni  di
euro, e che la provenienza contabile delle risorse  e'  la  seguente:
2007-2013 per 76,01 milioni di euro e 2014-2020 per 1.614,56  milioni
di euro; 
  Preso  atto  che   le   linee   di   intervento,   gia'   contenute
nell'originario strumento di  programmazione  -  il  Piano  operativo
cultura e turismo -  che  transitano  dal  PSC  del  Ministero  della
cultura al PSC del Ministero del turismo, sono segnatamente:  «Grandi
destinazioni  per  un  turismo   sostenibile»,   «Montagna   Italia»,
«Dashboard turismo», «Wi-fi Italia», «Italia  Destination  Management
System»; 
  Preso atto, in particolare, che,  con  riferimento  agli  strumenti
riclassificati nella tavola 2, righe F1 e F2, nel PSC  del  Ministero
della cultura sono state confermate le seguenti risorse: 
    442,59 milioni di euro ex  art.  44,  comma  7,  lettera  a)  del
decreto-legge n. 34 del 2019; 
    802,98 milioni di euro ex  art.  44,  comma  7,  lettera  b)  del
decreto-legge n. 34 del 2019; 
  Preso atto, altresi', che nella sezione ordinaria restano invariate
le  assegnazioni  oggetto  di  disciplina  speciale  e  segnatamente:
risorse per Contratti istituzionali di sviluppo pari a 440 milioni di
euro (CIS Ventotene; CIS Taranto-Mibact; CIS Palermo; CIS Napoli; CIS
Cosenza; CIS Buffer Zone Pompei); risorse per assegnazioni  di  legge
pari a 5 milioni di euro (art. 7, comma 3-quater,  del  decreto-legge
31 maggio 2014, n. 83 recante «Disposizioni urgenti per la tutela del
patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura  e  il  rilancio  del
turismo» convertito, con modificazioni, dalla legge 29  luglio  2014,
n. 106 e conseguenti delibere CIPE del 23 dicembre 2015 n. 97, del 10
luglio 2017 n. 49 e del 28 febbraio 2018 n. 17); 
  Vista la tavola allegata in Appendice al PSC  del  Ministero  della
cultura, che fornisce informazioni estratte dal Sistema nazionale  di
monitoraggio sugli interventi contenuti nella Sezione ordinaria,  per
articolazione  tematica,  ciclo  di   programmazione   e   stato   di
attuazione; 
  Tenuto conto che il valore complessivo del PSC del Ministero  della
cultura  non  tiene  conto  delle  riduzioni  indicate   dal   citato
decreto-legge n. 34 del  2020,  per  un  valore  complessivo  di  200
milioni di euro, subordinate per legge ad apposita delibera di questo
Comitato ancora da emanarsi, cosi' articolate: 
    100 milioni di euro ex art. 178, comma  3,  destinate  al  «Fondo
turismo»; 
    50 milioni di euro ex art. 183, comma 1, lettera c), destinate al
«Fondo emergenze spettacolo, cinema e audiovisivo»; 
    50 milioni di euro ex  art.  184,  destinate  al  «Fondo  per  la
cultura»; 
  Vista  la  delibera  CIPE  28  novembre  2018,   n.   82,   recante
«Regolamento  interno   del   Comitato   interministeriale   per   la
programmazione economica», cosi' come modificata dalla delibera  CIPE
15 dicembre 2020, n. 79, recante «Regolamento  interno  del  Comitato
interministeriale per  la  programmazione  economica  e  lo  sviluppo
sostenibile (CIPESS)»; 
  Visto l'art. 16 della  legge  27  febbraio  1967,  n.  48,  recante
«Attribuzioni e  ordinamento  del  Ministero  del  bilancio  e  della
programmazione economica e istituzione del Comitato dei Ministri  per
la programmazione economica»,  come  modificato  dall'art.  4,  comma
12-quater  -  del  decreto-legge  18  aprile  2019,  n.  32   recante
«Disposizioni urgenti per  il  rilancio  del  settore  dei  contratti
pubblici, per l'accelerazione degli interventi  infrastrutturali,  di
rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici»,
convertito, con modificazioni, dalla legge 14 giugno 2019, n. 55,  il
quale dispone che in caso di assenza  o  impedimento  temporaneo  del
Presidente del Consiglio dei ministri, il Comitato e' presieduto  dal
Ministro dell'economia e delle finanze in qualita' di vice presidente
del Comitato stesso e che,  in  caso  di  assenza  o  di  impedimento
temporaneo anche di quest'ultimo, le relative  funzioni  sono  svolte
dal Ministro presente piu' anziano per eta'; 
  Vista la nota predisposta congiuntamente dal  Dipartimento  per  la
programmazione e il  coordinamento  della  politica  economica  della
Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero dell'economia e
delle finanze, posta a base della odierna seduta del Comitato; 
  Considerato che,  all'apertura  dell'odierna  seduta,  il  Ministro
delle  infrastrutture   e   della   mobilita'   sostenibili,   Enrico
Giovannini, risulta essere, tra i presenti,  il  Ministro  componente
piu' anziano e che, dunque, svolge  le  funzioni  di  Presidente  del
Comitato, ai sensi dell'art. 4, comma 12 - quater  del  decreto-legge
18 aprile 2019, n. 32, convertito, con modificazioni, dalla legge  14
giugno 2019, n. 55; 
  Considerato che il Sottosegretario di  Stato  all'economia  e  alle
finanze delegato  dal  Ministro  dell'economia  e  delle  finanze  ha
rilasciato nel corso della seduta odierna di questo Comitato il nulla
osta all'ulteriore corso della presente delibera e che, pertanto,  la
stessa  viene  sottoposta  direttamente  in  seduta  alla  firma  del
Segretario e del Presidente per il successivo  e  tempestivo  inoltro
alla Corte dei  conti  per  il  prescritto  controllo  preventivo  di
legittimita'; 
  Sulla proposta del Ministro per il sud e la coesione territoriale; 
 
                              Delibera: 
 
1. Aggiornamento del Piano sviluppo  e  coesione  a  titolarita'  del
Ministero della cultura 
  1.1 Il Piano sviluppo e coesione del Ministero della cultura, cosi'
come articolato nelle relative Tavole in allegato, che  costituiscono
parte integrante della presente delibera, e' ridotto, a seguito delle
risorse trasferite al PSC del Ministero del turismo,  per  un  valore
complessivo di 46,84 milioni di euro, da complessivi 1.737,41 milioni
di euro a complessivi 1.690,57 milioni di euro  a  valere  sul  Fondo
sviluppo e coesione secondo la seguente provenienza  contabile  delle
risorse: 
    FSC 2007-2013 per 76,01 milioni di euro; 
    FSC 2014-2020 per 1.614,56 milioni di euro. 
  1.2 Il PSC e' articolato in una sezione  ordinaria  per  un  valore
complessivo di 1.690,57 milioni di euro, i cui interventi  confermati
per  articolazione  tematica  risultano  ripartiti  tra   Mezzogiorno
(Tavola 3.1) per complessivi 806,57 milioni  di  euro  e  Centro-Nord
(Tavola 3.2) per complessivi 884,00 milioni di euro. 
  1.3 La sezione ordinaria si compone di: 
    risorse ex art. 44, comma 7, lettera a) del decreto-legge  n.  34
del 2019, per complessivi 442,59 milioni di euro; 
    risorse ex art. 44, comma 7, lettera b) del decreto-legge  n.  34
del 2019 per complessivi 802,98 milioni di euro; 
    risorse per Contratti istituzionali di sviluppo  per  complessivi
440,00 milioni di euro; 
    risorse derivanti da assegnazioni di legge per  complessivi  5,00
milioni di euro. 
2. Norme finali 
  2.1 Il Piano, cosi' come aggiornato  dalla  presente  delibera,  e'
soggetto alle regole di governance,  alle  modalita'  di  attuazione,
alle prescrizioni e agli adempimenti disposti con la delibera  CIPESS
e lo sviluppo sostenibile del 29 aprile 2021, n.  7  di  approvazione
del Piano sviluppo e coesione del Ministero della cultura. 
  2.2 Per quanto non espressamente previsto dalla presente  delibera,
si applicano le disposizioni normative e le procedure previste  dalla
citata delibera CIPESS e lo sviluppo sostenibile del 29 aprile  2021,
n. 2, recante «Fondo sviluppo e coesione - Disposizioni quadro per il
Piano sviluppo e coesione». 
    Roma, 3 novembre 2021 
 
                                     Il Ministro delle infrastrutture 
                                      e della mobilita' sostenibili   
                                        con funzioni di presidente    
                                                Giovannini            
Il segretario 
   Tabacci 

Registrato alla Corte dei conti il 30 novembre 2021 
Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia  e  delle
finanze, n. 1600