Art. 3 Oggetto della domanda 1. La domanda di cui all'art. 1, a pena di inammissibilita', deve: a) essere redatta in conformita' al modello di cui all'allegato A del presente decreto; b) indicare, per il periodo di riferimento della misura, i dati di traffico mensili e quelli giornalieri per il solo periodo dal 1° al 14 luglio, nonche' i dati analitici mensili, distinti per singola voce di ricavo e di costo, in conformita' al modello di cui all'allegato B.1 per quanto riguarda i soggetti di cui all'art. 1, comma 1, lettera a) e all'allegato B.2 per i soggetti di cui all'art. 1, comma 1, lettera b); c) essere corredata da una relazione di un esperto indipendente che attesti, secondo la legislazione vigente, la veridicita', la correttezza e la riconciliabilita' dei dati riportati nei citati allegati B.1 e B.2 alle scritture contabili, la sussistenza del nesso di causalita' diretta tra le singole voci indicate ai fini della determinazione del danno subito e l'emergenza epidemiologica da COVID-19, la corretta applicazione della metodologia e dei criteri di cui all'art. 2, nonche' quanto previsto al comma 3. L'esperto, che puo' essere anche un revisore legale o una societa' di revisione contabile purche' diverso dal soggetto certificatore del bilancio di esercizio dei richiedenti, dichiara nella relazione la sussistenza della condizione di indipendenza rispetto alla societa' istante; d) recare l'assunzione di impegno a dare comunicazione al Ministero delle infrastrutture e della mobilita' sostenibili - Dipartimento per la mobilita' sostenibile - Direzione generale per gli aeroporti, il trasporto aereo e i servizi satellitari e all'ENAC delle eventuali somme ricevute o comunque riconosciute a titolo di ristoro in un momento successivo alla presentazione della domanda; e) recare la dichiarazione a firma del legale rappresentante del soggetto richiedente, resa ai sensi dell'art. 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, attestante: 1) l'assenza di responsabilita' nella causazione del danno da compensare, ai sensi degli articoli 1175 e 1227 del codice civile; 2) gli eventuali importi gia' percepiti o che si prevede di percepire, con riferimento ad altre misure di sostegno di natura pubblica nel contesto dell'epidemia da COVID- 19, con l'indicazione dei costi ammissibili coperti; 3) l'eventuale appartenenza a un gruppo di aziende o a una holding che abbiano gia' ricevuto o prevedano di percepire altre misure di sostegno di cui al punto 2; 4) l'eventuale configurazione quale societa' capogruppo di un'azienda controllata che abbia gia' ricevuto o preveda di percepire altre misure di sostegno cui al punto 2; 5) gli eventuali importi percepiti da assicurazioni o a seguito di contenziosi o arbitrati per il ristoro dello stesso danno; 6) la mancata fruizione, alla data di presentazione della domanda, di altre forme di ristoro per gli stessi danni eligibili; 7) la veridicita' dei dati di traffico, di ricavo e di costo di cui all'allegato B.1 o all'allegato B.2 del presente decreto. 2. Nel caso in cui il soggetto richiedente il contributo svolga attivita' in qualita' di gestore aeroportuale o prestatore di servizi di assistenza a terra in piu' aeroporti, i dati di cui al comma 1, lettera b) sono indicati distintamente per ciascun aeroporto. 3. L'esperto indipendente di cui al comma 1, lettera c), attesta l'assenza di duplicazioni nella compensazione del danno, nonche' il rispetto di quanto previsto dall'art. 6, comma 1, qualora ricorrano uno o piu' dei seguenti casi, con riferimento al soggetto richiedente il contributo: lo stesso espleti attivita' come gestore aeroportuale e prestatore di servizi di assistenza a terra, operi su piu' aeroporti, si avvalga di una societa' partecipata o controllata ai sensi dell'art. 2359 del codice civile, ovvero sia una societa' partecipata o controllata.