Articolo 3 
(Procedura di nomina del Presidente e dei  Commissari  dell'Autorita'
                per le garanzie nelle comunicazioni) 
 
1. All'articolo 1, comma 3, della legge 31 luglio 1997, n. 249,  sono
apportate le seguenti modificazioni: 
 
a) le parole "Ministro delle  comunicazioni"  sono  sostituite  dalle
seguenti: "Ministro dello sviluppo economico"; 
 
b) dopo il nono periodo sono aggiunti i seguenti: 
 
"I commissari ed il presidente sono scelti  sulla  base  del  merito,
delle competenze e dalla  conoscenza  del  settore,  tra  persone  di
riconosciuta  levatura  ed  esperienza  professionale,  che   abbiano
manifestato e motivato il proprio interesse a ricoprire tali ruoli ed
inviato il proprio curriculum professionale. Prima della elezione dei
commissari e la designazione del presidente, i curricula ricevuti dal
Senato della Repubblica, dalla Camera dei deputati e dalla Presidenza
del Consiglio dei ministri, entro i termini e secondo le modalita' da
questi fissati, sono pubblicati sui rispettivi siti istituzionali". 
 
          Note all'art. 3: 
              - Si riporta il testo dell'articolo 1  della  legge  31
          luglio 1997, n. 249, come modificato dal presente decreto: 
                «Art.   1   (Autorita'   per   le   garanzie    nelle
          comunicazioni).  -  1.  E'  istituita  l'Autorita'  per  le
          garanzie  nelle  comunicazioni,   di   seguito   denominata
          "Autorita'", la  quale  opera  in  piena  autonomia  e  con
          indipendenza di giudizio e di valutazione. 
                2.  Ferme  restando  le  attribuzioni   di   cui   al
          decreto-legge 1 dicembre  1993,  n.  487,  convertito,  con
          modificazioni, dalla legge  29  gennaio  1994,  n.  71,  il
          Ministero delle poste e delle telecomunicazioni  assume  la
          denominazione di "Ministero delle comunicazioni". 
                3.  Sono  organi  dell'Autorita'  il  presidente,  la
          commissione per le infrastrutture e le reti, la commissione
          per i  servizi  e  i  prodotti  e  il  consiglio.  Ciascuna
          commissione e' organo collegiale costituito dal  presidente
          dell'Autorita'  e  da  due  commissari.  Il  consiglio   e'
          costituito dal presidente  e  da  tutti  i  commissari.  Il
          Senato della Repubblica e la Camera dei  deputati  eleggono
          due commissari  ciascuno,  i  quali  vengono  nominati  con
          decreto del Presidente della Repubblica. Ciascun senatore e
          ciascun deputato esprime il voto  indicando  un  nominativo
          per il consiglio. In caso di  morte,  di  dimissioni  o  di
          impedimento di un commissario, la Camera competente procede
          all'elezione di un nuovo commissario che  resta  in  carica
          fino alla scadenza ordinaria  del  mandato  dei  componenti
          l'Autorita'. Al commissario  che  subentri  quando  mancano
          meno di tre anni alla predetta scadenza  ordinaria  non  si
          applica il divieto di conferma di cui all'articolo 2, comma
          8, della legge 14 novembre  1995,  n.  481.  Il  presidente
          dell'Autorita' e' nominato con decreto del Presidente della
          Repubblica su proposta del  Presidente  del  Consiglio  dei
          Ministri d'intesa con il Ministro dello sviluppo economico.
          La   designazione    del    nominativo    del    presidente
          dell'Autorita' e' previamente sottoposta  al  parere  delle
          competenti Commissioni parlamentari ai sensi  dell'articolo
          2 della legge 14 novembre 1995, n. 481. I commissari ed  il
          presidente  sono  scelti  sulla  base  del  merito,   delle
          competenze e dalla conoscenza del settore, tra  persone  di
          riconosciuta  levatura  ed  esperienza  professionale,  che
          abbiano manifestato  e  motivato  il  proprio  interesse  a
          ricoprire tali  ruoli  ed  inviato  il  proprio  curriculum
          professionale. Prima della elezione  dei  commissari  e  la
          designazione  del  presidente,  i  curricula  ricevuti  dal
          Senato della Repubblica, dalla Camera dei deputati e  dalla
          Presidenza del Consiglio dei ministri, entro  i  termini  e
          secondo le modalita' da questi fissati, sono pubblicati sui
          rispettivi siti istituzionali. 
                4.  La  Commissione  parlamentare   per   l'indirizzo
          generale  e  la  vigilanza  dei   servizi   radiotelevisivi
          verifica il rispetto delle norme previste dagli articoli  1
          e 4 della legge 14 aprile 1975,  n.  103,  dalla  legge  25
          giugno 1993, n. 206, e dall'articolo 1 del decreto-legge 23
          ottobre 1996, n. 545, convertito, con modificazioni,  dalla
          legge 23 dicembre 1996, n. 650. 
                5.  Ai  componenti  dell'Autorita'  si  applicano  le
          disposizioni di cui all'articolo 2, commi 8, 9,  10  e  11,
          della legge 14 novembre 1995, n. 481. 
                6.   Le   competenze   dell'Autorita'   sono    cosi'
          individuate: 
                  a) la commissione per le infrastrutture e  le  reti
          esercita le seguenti funzioni: 
                    1)   esprime   parere    al    Ministero    delle
          comunicazioni  sullo  schema   del   piano   nazionale   di
          ripartizione delle frequenze da approvare con  decreto  del
          Ministro delle comunicazioni, sentiti gli organismi di  cui
          al comma 3 dell'articolo 3 della legge 6  agosto  1990,  n.
          223,  indicando  le  frequenze  destinate  al  servizio  di
          protezione civile, in particolare per  quanto  riguarda  le
          organizzazioni di volontariato e  il  Corpo  nazionale  del
          soccorso alpino; 
                    2) elabora, avvalendosi anche  degli  organi  del
          Ministero delle comunicazioni e sentite  la  concessionaria
          pubblica  e  le  associazioni  a  carattere  nazionale  dei
          titolari di emittenti o reti private nel rispetto del piano
          nazionale di  ripartizione  delle  frequenze,  i  piani  di
          assegnazione delle frequenze, comprese quelle da  assegnare
          alle strutture di protezione civile ai sensi  dell'articolo
          11 della legge 24 febbraio 1992, n. 225, in particolare per
          quanto riguarda le  organizzazioni  di  volontariato  e  il
          Corpo nazionale del soccorso  alpino,  e  li  approva,  con
          esclusione delle  bande  attribuite  in  uso  esclusivo  al
          Ministero  della  difesa   che   provvede   alle   relative
          assegnazioni.   Per   quanto   concerne   le    bande    in
          compartecipazione   con   il   Ministero   della    difesa,
          l'Autorita'  provvede  al  previo  coordinamento   con   il
          medesimo. 
                    3)  definisce,  fermo  restando  quanto  previsto
          dall'articolo 15 della legge 31 dicembre 1996, n.  675,  le
          misure  di  sicurezza  delle   comunicazioni   e   promuove
          l'intervento degli organi del Ministero delle comunicazioni
          per l'eliminazione  delle  interferenze  elettromagnetiche,
          anche attraverso la modificazione di  impianti,  sempreche'
          conformi all'equilibrio dei piani di assegnazione; 
                    4)  sentito  il  parere   del   Ministero   delle
          comunicazioni e nel rispetto della  normativa  comunitaria,
          determina gli standard per  i  decodificatori  in  modo  da
          favorire la fruibilita' del servizio; 
                    5) cura la tenuta del registro degli operatori di
          comunicazione al quale si devono iscrivere in virtu'  della
          presente legge i soggetti destinatari di concessione ovvero
          di autorizzazione in base alla vigente normativa  da  parte
          dell'Autorita'  o  delle  amministrazioni  competenti,   le
          imprese  concessionarie  di  pubblicita'   da   trasmettere
          mediante impianti radiofonici o televisivi o da  diffondere
          su  giornali  quotidiani  o  periodici,  sul  web  e  altre
          piattaforme  digitali  fisse  o  mobili,  le   imprese   di
          produzione e  distribuzione  dei  programmi  radiofonici  e
          televisivi, ((i fornitori di servizi di intermediazione  on
          line e i motori di ricerca on line, anche se non stabiliti,
          che  offrono  servizi  in  Italia,))  nonche'  le   imprese
          editrici di giornali quotidiani, di periodici o  riviste  e
          le agenzie di stampa di  carattere  nazionale,  nonche'  le
          imprese   fornitrici   di   servizi   telematici    e    di
          telecomunicazioni ivi  compresa  l'editoria  elettronica  e
          digitale;   nel   registro   sono   altresi'   censite   le
          infrastrutture  di  diffusione  operanti   nel   territorio
          nazionale.  L'Autorita'  adotta  apposito  regolamento  per
          l'organizzazione  e  la  tenuta  del  registro  e  per   la
          definizione dei  criteri  di  individuazione  dei  soggetti
          tenuti all'iscrizione diversi da quelli  gia'  iscritti  al
          registro alla data di  entrata  in  vigore  della  presente
          legge; 
                    6)  dalla  data  di   entrata   in   vigore   del
          regolamento di cui al numero  5)  sono  abrogate  tutte  le
          disposizioni concernenti la tenuta e  l'organizzazione  del
          Registro nazionale della stampa e  del  Registro  nazionale
          delle  imprese  radiotelevisive  contenute  nella  legge  5
          agosto 1981, n. 416, e successive  modificazioni,  e  nella
          legge 6 agosto 1990, n. 223, nonche' nei regolamenti di cui
          al decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile  1982,
          n. 268, al  decreto  del  Presidente  della  Repubblica  15
          febbraio 1983, n. 49, e al  decreto  del  Presidente  della
          Repubblica 27 marzo 1992, n.  255.  Gli  atti  relativi  ai
          registri  di  cui  al  presente  numero  esistenti   presso
          l'ufficio del Garante per la radiodiffusione  e  l'editoria
          sono trasferiti all'Autorita' ai fini  di  quanto  previsto
          dal numero 5); 
                    7) definisce  criteri  obiettivi  e  trasparenti,
          anche   con   riferimento   alle   tariffe   massime,   per
          l'interconnessione e per l'accesso alle  infrastrutture  di
          telecomunicazione secondo criteri di non discriminazione; 
                    8) regola le relazioni tra gestori e utilizzatori
          delle infrastrutture di telecomunicazioni e verifica che  i
          gestori di infrastrutture di telecomunicazioni garantiscano
          i  diritti  di   interconnessione   e   di   accesso   alle
          infrastrutture  ai  soggetti  che  gestiscono  reti  ovvero
          offrono  servizi  di  telecomunicazione;  promuove  accordi
          tecnologici tra gli operatori del settore  per  evitare  la
          proliferazione di  impianti  tecnici  di  trasmissione  sul
          territorio; 
                    9)  sentite  le  parti  interessate,  dirime   le
          controversie in tema di  interconnessione  e  accesso  alle
          infrastrutture di telecomunicazione  entro  novanta  giorni
          dalla notifica della controversia; 
                    10)  riceve  periodicamente  un'informativa   dai
          gestori del servizio pubblico di telecomunicazioni sui casi
          di  interruzione  del  servizio  agli  utenti,   formulando
          eventuali indirizzi sulle modalita'  di  interruzione.  Gli
          utenti interessati possono proporre  ricorso  all'Autorita'
          avverso le interruzioni del servizio, nei casi previsti  da
          un apposito regolamento definito dalla stessa Autorita'; 
                    11)  individua,  in  conformita'  alla  normativa
          comunitaria, alle leggi, ai regolamenti e in particolare  a
          quanto  previsto  nell'articolo  5,   comma   5,   l'ambito
          oggettivo e soggettivo degli eventuali obblighi di servizio
          universale e le modalita' di determinazione e  ripartizione
          del   relativo   costo,   e   ne   propone   le   eventuali
          modificazioni; 
                    12)  promuove  l'interconnessione   dei   sistemi
          nazionali di telecomunicazione con quelli di altri Paesi; 
                    13) determina, sentiti i soggetti interessati che
          ne facciano richiesta, i criteri di definizione  dei  piani
          di numerazione  nazionale  delle  reti  e  dei  servizi  di
          telecomunicazione,  basati  su  criteri  di   obiettivita',
          trasparenza, non discriminazione, equita' e tempestivita'; 
                    14)  interviene  nelle  controversie  tra  l'ente
          gestore del servizio  di  telecomunicazioni  e  gli  utenti
          privati; 
                    15)   vigila   sui   tetti   di    radiofrequenze
          compatibili con la salute umana e verifica che tali  tetti,
          anche   per   effetto   congiunto   di    piu'    emissioni
          elettromagnetiche, non vengano superati, anche  avvalendosi
          degli organi periferici del Ministero delle  comunicazioni.
          Il  rispetto  di   tali   indici   rappresenta   condizione
          obbligatoria   per   le   licenze    o    le    concessioni
          all'installazione     di     apparati     con     emissioni
          elettromagnetiche. Il Ministero dell'ambiente, d'intesa con
          il  Ministero  della  sanita'  e  con  il  Ministero  delle
          comunicazioni, sentiti l'Istituto superiore  di  sanita'  e
          l'Agenzia nazionale per la protezione dell'ambiente (ANPA),
          fissa entro sessanta giorni i  tetti  di  cui  al  presente
          numero, tenendo conto anche delle norme comunitarie; 
                  b) la commissione per i servizi e i prodotti: 
                    1) vigila  sulla  conformita'  alle  prescrizioni
          della legge dei servizi e dei prodotti che sono forniti  da
          ciascun operatore destinatario  di  concessione  ovvero  di
          autorizzazione in base alla vigente  normativa  promuovendo
          l'integrazione delle tecnologie e dell'offerta  di  servizi
          di telecomunicazioni; 
                    2) emana direttive concernenti i livelli generali
          di qualita' dei servizi  e  per  l'adozione,  da  parte  di
          ciascun  gestore,  di  una  carta  del   servizio   recante
          l'indicazione di  standard  minimi  per  ogni  comparto  di
          attivita'; 
                    3) vigila sulle modalita'  di  distribuzione  dei
          servizi e dei prodotti, inclusa la pubblicita' in qualunque
          forma diffusa, fatte salve le competenze  attribuite  dalla
          legge a diverse autorita', e puo' emanare regolamenti,  nel
          rispetto delle norme dell'Unione europea, per la disciplina
          delle relazioni tra  gestori  di  reti  fisse  e  mobili  e
          operatori che svolgono attivita' di rivendita di servizi di
          telecomunicazioni; 
                    4) assicura il rispetto dei  periodi  minimi  che
          debbono  trascorrere  per   l'utilizzazione   delle   opere
          audiovisive da parte dei diversi servizi  a  partire  dalla
          data di edizione di ciascuna  opera,  in  osservanza  della
          normativa vigente, tenuto conto anche di eventuali  diversi
          accordi tra produttori; 
                    4-bis) svolge i compiti attribuiti  dall'articolo
          182-bis della legge 22 aprile 1941, n.  633,  e  successive
          modificazioni; 
                    5) in  materia  di  pubblicita'  sotto  qualsiasi
          forma e di televendite, emana i regolamenti attuativi delle
          disposizioni di legge e  regola  l'interazione  organizzata
          tra il fornitore del prodotto o servizio o  il  gestore  di
          rete e l'utente, che comporti acquisizione di  informazioni
          dall'utente,  nonche'  l'utilizzazione  delle  informazioni
          relative agli utenti; 
                    6)   verifica    il    rispetto    nel    settore
          radiotelevisivo delle norme in materia di tutela dei minori
          anche tenendo  conto  dei  codici  di  autoregolamentazione
          relativi al rapporto  tra  televisione  e  minori  e  degli
          indirizzi della Commissione  parlamentare  per  l'indirizzo
          generale e la vigilanza  dei  servizi  radiotelevisivi.  In
          caso di inosservanza delle norme in materia di  tutela  dei
          minori,  ivi  comprese  quelle  previste  dal   Codice   di
          autoregolamentazione TV e minori approvato il  29  novembre
          2002, e successive  modificazioni,  la  Commissione  per  i
          servizi e i prodotti dell'Autorita' delibera  l'irrogazione
          delle sanzioni previste  dall'articolo  31  della  legge  6
          agosto 1990, n. 223. Le sanzioni si applicano anche  se  il
          fatto costituisce  reato  e  indipendentemente  dall'azione
          penale. Alle sanzioni inflitte sia dall'Autorita'  che  dal
          Comitato di applicazione del Codice di autoregolamentazione
          TV e minori viene data adeguata pubblicita' e la  emittente
          sanzionata ne deve dare notizia nei  notiziari  diffusi  in
          ore di massimo o di buon ascolto; 
                    7)  vigila  sul  rispetto  della   tutela   delle
          minoranze linguistiche riconosciute nell'ambito del settore
          delle comunicazioni di massa; 
                    8)   verifica    il    rispetto    nel    settore
          radiotelevisivo  delle  norme  in  materia  di  diritto  di
          rettifica; 
                    9) garantisce l'applicazione  delle  disposizioni
          vigenti   sulla    propaganda,    sulla    pubblicita'    e
          sull'informazione politica nonche' l'osservanza delle norme
          in materia di  equita'  di  trattamento  e  di  parita'  di
          accesso  nelle  pubblicazioni  e  nella   trasmissione   di
          informazioni e di propaganda elettorale ed emana  le  norme
          di attuazione; 
                    10) propone al Ministero delle  comunicazioni  lo
          schema  della  convenzione  annessa  alla  concessione  del
          servizio pubblico radiotelevisivo e  verifica  l'attuazione
          degli obblighi previsti nella  suddetta  convenzione  e  in
          tutte le altre che vengono stipulate tra concessionaria del
          servizio   pubblico   e   amministrazioni   pubbliche.   La
          Commissione parlamentare  per  l'indirizzo  generale  e  la
          vigilanza  dei  servizi  radiotelevisivi   esprime   parere
          obbligatorio  entro   trenta   giorni   sullo   schema   di
          convenzione  e   sul   contratto   di   servizio   con   la
          concessionaria del servizio pubblico;  inoltre,  vigila  in
          ordine all'attuazione delle finalita' del predetto servizio
          pubblico; 
                    11) cura le rilevazioni degli indici di ascolto e
          di diffusione dei diversi mezzi  di  comunicazione;  vigila
          sulla correttezza delle indagini sugli indici di ascolto  e
          di diffusione dei diversi mezzi di  comunicazione  rilevati
          da altri soggetti, effettuando verifiche  sulla  congruita'
          delle metodologie utilizzate e riscontri sulla  veridicita'
          dei  dati  pubblicati,  nonche'   sui   monitoraggi   delle
          trasmissioni televisive e sull'operato  delle  imprese  che
          svolgono le indagini; la  manipolazione  dei  dati  tramite
          metodologie  consapevolmente  errate  ovvero   tramite   la
          consapevole utilizzazione di dati falsi e' punita ai  sensi
          dell'articolo 476, primo comma, del codice penale;  laddove
          la rilevazione degli  indici  di  ascolto  non  risponda  a
          criteri universalistici  del  campionamento  rispetto  alla
          popolazione  o  ai  mezzi  interessati,  l'Autorita'   puo'
          provvedere ad effettuare le rilevazioni necessarie; 
                    12) verifica che la pubblicazione e la diffusione
          dei sondaggi sui mezzi  di  comunicazione  di  massa  siano
          effettuate rispettando i  criteri  contenuti  nell'apposito
          regolamento che essa stessa provvede ad emanare; 
                    13) effettua il monitoraggio  delle  trasmissioni
          radiotelevisive,  anche   avvalendosi   degli   ispettorati
          territoriali del Ministero delle comunicazioni; 
                    14) applica le sanzioni previste dall'articolo 31
          della legge 6 agosto 1990, numero 223; 
                    15) favorisce l'integrazione delle  tecnologie  e
          dell'offerta di servizi di comunicazioni; 
                  c) il consiglio: 
                    1)   segnala   al   Governo   l'opportunita'   di
          interventi,   anche   legislativi,   in   relazione    alle
          innovazioni  tecnologiche  ed  all'evoluzione,  sul   piano
          interno ed internazionale, del settore delle comunicazioni; 
                    2)   garantisce   l'applicazione   delle    norme
          legislative sull'accesso ai mezzi e alle infrastrutture  di
          comunicazione,  anche  attraverso  la  predisposizione   di
          specifici regolamenti; 
                    3)  promuove  ricerche  e  studi  in  materia  di
          innovazione tecnologica e di  sviluppo  nel  settore  delle
          comunicazioni e dei servizi multimediali, anche avvalendosi
          dell'Istituto    superiore    delle    poste    e     delle
          telecomunicazioni,  che  viene  riordinato   in   "Istituto
          superiore   delle   comunicazioni   e   delle    tecnologie
          dell'informazione", ai sensi  dell'articolo  12,  comma  1,
          lettera b), del decreto-legge  1  dicembre  1993,  n.  487,
          convertito, con modificazioni, dalla legge 29 gennaio 1994,
          n. 71; 
                    4) adotta i regolamenti di cui al  comma  9  e  i
          provvedimenti di cui ai commi 11 e 12; 
                    5)   adotta   le   disposizioni   attuative   del
          regolamento  di  cui   all'articolo   1,   comma   2,   del
          decreto-legge 23 ottobre  1996,  n.  545,  convertito,  con
          modificazioni, dalla legge 23 dicembre 1996,  n.  650,  sui
          criteri e sulle modalita' per il rilascio delle  licenze  e
          delle autorizzazioni e per la determinazione  dei  relativi
          contributi, nonche' il  regolamento  sui  criteri  e  sulle
          modalita'   di   rilascio   delle   concessioni   e   delle
          autorizzazioni  in  materia  radiotelevisiva   e   per   la
          determinazione dei relativi canoni e contributi; 
                    6) propone al  Ministero  delle  comunicazioni  i
          disciplinari per il  rilascio  delle  concessioni  e  delle
          autorizzazioni in materia radiotelevisiva  sulla  base  dei
          regolamenti approvati dallo stesso consiglio; 
                    7) verifica i bilanci ed  i  dati  relativi  alle
          attivita' ed alla proprieta'  dei  soggetti  autorizzati  o
          concessionari   del   servizio   radiotelevisivo,   secondo
          modalita' stabilite con regolamento; 
                    8) accerta la effettiva sussistenza di  posizioni
          dominanti nel settore radiotelevisivo e comunque vietate ai
          sensi  della  presente  legge  e   adotta   i   conseguenti
          provvedimenti; 
                    9) assume le funzioni e le  competenze  assegnate
          al Garante per la radiodiffusione e l'editoria, escluse  le
          funzioni in precedenza assegnate al Garante  ai  sensi  del
          comma 1 dell'articolo 20 della legge 10  ottobre  1990,  n.
          287, che e' abrogato; 
                    10) accerta la mancata osservanza, da parte della
          societa'  concessionaria   del   servizio   radiotelevisivo
          pubblico,  degli  indirizzi  formulati  dalla   Commissione
          parlamentare per l'indirizzo generale e  la  vigilanza  dei
          servizi radiotelevisivi ai sensi degli articoli 1 e 4 della
          legge  14  aprile   1975,   n.   103,   e   richiede   alla
          concessionaria  stessa   l'attivazione   dei   procedimenti
          disciplinari previsti dai contratti di lavoro nei confronti
          dei dirigenti responsabili; 
                    11) esprime, entro trenta giorni dal  ricevimento
          della  relativa  documentazione,  parere  obbligatorio  sui
          provvedimenti,  riguardanti  operatori  del  settore  delle
          comunicazioni,  predisposti  dall'Autorita'  garante  della
          concorrenza e del mercato in applicazione degli articoli 2,
          3, 4 e 6 della legge 10 ottobre 1990, n. 287; decorso  tale
          termine i provvedimenti sono adottati anche in mancanza  di
          detto parere; 
                    12) entro il 30 giugno di ogni anno  presenta  al
          Presidente del Consiglio dei Ministri per  la  trasmissione
          al   Parlamento   una   relazione   sull'attivita'   svolta
          dall'Autorita' e sui  programmi  di  lavoro;  la  relazione
          contiene,  fra  l'altro,  dati  e  rendiconti  relativi  ai
          settori di competenza, in particolare  per  quanto  attiene
          allo sviluppo tecnologico, alle risorse, ai  redditi  e  ai
          capitali, alla diffusione  potenziale  ed  effettiva,  agli
          ascolti e alle  letture  rilevate,  alla  pluralita'  delle
          opinioni   presenti   nel   sistema    informativo,    alle
          partecipazioni incrociate tra  radio,  televisione,  stampa
          quotidiana, stampa periodica e altri mezzi di comunicazione
          a livello nazionale e comunitario; 
                    13) autorizza i trasferimenti di proprieta' delle
          societa'   che   esercitano   l'attivita'   radiotelevisiva
          previsti dalla legge 
                    14) esercita tutte le  altre  funzioni  e  poteri
          previsti nella legge 14  novembre  1995,  n.  481,  nonche'
          tutte le altre funzioni  dell'Autorita'  non  espressamente
          attribuite alla commissione per le infrastrutture e le reti
          e alla commissione per i servizi e i prodotti. 
                    14-bis   garantisce   l'adeguata   ed    efficace
          applicazione del regolamento (UE) 2019/1150 del  Parlamento
          europeo e del Consiglio, del 20 giugno 2019,  che  promuove
          equita' e trasparenza per gli utenti commerciali di servizi
          di intermediazione on line, anche  mediante  l'adozione  di
          linee guida, la promozione  di  codici  di  condotta  e  la
          raccolta di informazioni pertinenti. 
                7. Le competenze indicate al comma 6  possono  essere
          ridistribuite  con   il   regolamento   di   organizzazione
          dell'Autorita' di cui al comma 9. 
                8. La separazione  contabile  e  amministrativa,  cui
          sono tenute le imprese operanti nel settore destinatarie di
          concessioni    o    autorizzazioni,     deve     consentire
          l'evidenziazione  dei   corrispettivi   per   l'accesso   e
          l'interconnessione       alle       infrastrutture       di
          telecomunicazione, l'evidenziazione degli oneri relativi al
          servizio   universale   e    quella    dell'attivita'    di
          installazione e gestione delle infrastrutture  separata  da
          quella  di   fornitura   del   servizio   e   la   verifica
          dell'insussistenza di  sussidi  incrociati  e  di  pratiche
          discriminatorie.  La  separazione  contabile  deve   essere
          attuata  nel  termine  previsto  dal  regolamento  di   cui
          all'articolo 1, comma 2, del decreto-legge 23 ottobre 1996,
          n. 545,  convertito,  con  modificazioni,  dalla  legge  23
          dicembre 1996, n. 650.  Le  imprese  operanti  nel  settore
          delle   telecomunicazioni   pubblicano   entro   due   mesi
          dall'approvazione del bilancio un documento riassuntivo dei
          dati di bilancio, con l'evidenziazione  degli  elementi  di
          cui al presente comma. 
                9.  L'Autorita',  entro  novanta  giorni  dal   primo
          insediamento,    adotta    un    regolamento    concernente
          l'organizzazione  e  il   funzionamento,   i   bilanci,   i
          rendiconti e la gestione delle spese, anche in deroga  alle
          disposizioni  sulla  contabilita'  generale  dello   Stato,
          nonche' il trattamento giuridico ed economico del personale
          addetto, sulla base della disciplina contenuta nella  legge
          14 novembre  1995,  n.  481,  prevedendo  le  modalita'  di
          svolgimento dei concorsi e le  procedure  per  l'immissione
          nel ruolo del  personale  assunto  con  contratto  a  tempo
          determinato ai sensi del  comma  18.  L'Autorita'  provvede
          all'autonoma  gestione   delle   spese   per   il   proprio
          funzionamento nei limiti del fondo stanziato a  tale  scopo
          nel bilancio dello Stato ed iscritto in  apposito  capitolo
          dello stato di previsione della  spesa  del  Ministero  del
          tesoro.  L'Autorita'  adotta  regolamenti  sulle  modalita'
          operative e comportamentali del personale, dei dirigenti  e
          dei componenti della Autorita' attraverso  l'emanazione  di
          un documento denominato Codice etico dell'Autorita' per  le
          garanzie  nelle  comunicazioni.  Tutte  le  delibere  ed  i
          regolamenti  di  cui  al  presente  comma   sono   adottati
          dall'Autorita' con il  voto  favorevole  della  maggioranza
          assoluta dei suoi componenti. 
                10.  Qualunque  soggetto,  portatore   di   interessi
          pubblici  o  privati,  nonche'  i  portatori  di  interessi
          diffusi costituiti in associazioni o  comitati,  cui  possa
          derivare un pregiudizio dal provvedimento,  hanno  facolta'
          di   denunziare   violazioni   di   norme   di   competenza
          dell'Autorita' e di intervenire nei procedimenti. 
                11. L'Autorita' disciplina con  propri  provvedimenti
          le modalita' per la  soluzione  non  giurisdizionale  delle
          controversie che possono insorgere fra utenti  o  categorie
          di utenti ed un  soggetto  autorizzato  o  destinatario  di
          licenze oppure tra soggetti autorizzati  o  destinatari  di
          licenze tra loro. Per le predette controversie, individuate
          con provvedimenti dell'Autorita', non puo' proporsi ricorso
          in sede giurisdizionale fino a che non sia  stato  esperito
          un tentativo  obbligatorio  di  conciliazione  da  ultimare
          entro  tenta   giorni   dalla   proposizione   dell'istanza
          all'Autorita'. A tal fine, i  termini  per  agire  in  sede
          giurisdizionale sono sospesi fino alla scadenza del termine
          per la conclusione del procedimento di conciliazione. 
                12. I  provvedimenti  dell'Autorita'  definiscono  le
          procedure  relative  ai  criteri  minimi   adottati   dalle
          istituzioni dell'Unione  europea  per  la  regolamentazione
          delle  procedure   non   giurisdizionali   a   tutela   dei
          consumatori  e  degli   utenti.   I   criteri   individuati
          dall'Autorita' nella definizione delle  predette  procedure
          costituiscono   principi   per   la    definizione    delle
          controversie  che  le  parti  concordino  di  deferire   ad
          arbitri. 
                13. L'Autorita' si avvale degli organi del  Ministero
          delle  comunicazioni   e   degli   organi   del   Ministero
          dell'interno per la sicurezza e la regolarita' dei  servizi
          di  telecomunicazioni  nonche'   degli   organi   e   delle
          istituzioni di cui puo' attualmente avvalersi,  secondo  le
          norme  vigenti,  il  Garante  per  la   radiodiffusione   e
          l'editoria. Riconoscendo le esigenze di  decentramento  sul
          territorio al fine di assicurare le necessarie funzioni  di
          governo,  di  garanzia  e   di   controllo   in   tema   di
          comunicazione, sono funzionalmente organi dell'Autorita'  i
          comitati  regionali  per  le  comunicazioni,  che   possono
          istituirsi   con   leggi   regionali   entro    sei    mesi
          dall'insediamento, ai quali  sono  altresi'  attribuite  le
          competenze  attualmente  svolte  dai   comitati   regionali
          radiotelevisivi. L'Autorita', d'intesa  con  la  Conferenza
          permanente per i rapporti tra lo Stato,  le  regioni  e  le
          province autonome di Trento e  di  Bolzano,  individua  gli
          indirizzi  generali  relativi  ai  requisiti  richiesti  ai
          componenti, ai criteri di incompatibilita' degli stessi, ai
          modi organizzativi e di finanziamento dei  comitati.  Entro
          il  termine  di  cui  al  secondo  periodo  e  in  caso  di
          inadempienza le funzioni  dei  comitati  regionali  per  le
          comunicazioni  sono  assicurate  dai   comitati   regionali
          radiotelevisivi  operanti.  L'Autorita'  d'intesa  con   la
          Conferenza permanente per  i  rapporti  tra  lo  Stato,  le
          regioni e le province  autonome  di  Trento  e  di  Bolzano
          adotta un  regolamento  per  definire  le  materie  di  sua
          competenza  che  possono  essere   delegate   ai   comitati
          regionali per  le  comunicazioni.  Nell'esplicazione  delle
          funzioni  l'Autorita'  puo'  richiedere  la  consulenza  di
          soggetti  o  organismi  di  riconosciuta   indipendenza   e
          competenza. Le  comunicazioni  dirette  all'Autorita'  sono
          esenti da bollo. L'Autorita' si  coordina  con  i  preposti
          organi dei Ministeri della difesa e  dell'interno  per  gli
          aspetti di comune interesse. 
                14.  Il  reclutamento  del  personale  di  ruolo  dei
          comitati   regionali   per   le    comunicazioni    avviene
          prioritariamente  mediante  le   procedure   di   mobilita'
          previste dall'articolo 4, comma  2,  del  decreto-legge  12
          maggio 1995, n. 163, convertito, con  modificazioni,  dalla
          legge 11 luglio 1995, n. 273, per il personale in ruolo del
          Ministero delle poste e delle telecomunicazioni  che,  alla
          data di entrata in vigore  della  presente  legge,  risulti
          applicato al  relativo  ispettorato  territoriale.  Analoga
          priorita' e' riconosciuta  al  personale  in  posizione  di
          comando  dall'Ente  poste  italiane   presso   gli   stessi
          ispettorati  territoriali,  nei  limiti   della   dotazione
          organica del  Ministero,  stabilita  dal  decreto-legge  23
          ottobre 1996, n. 540, i cui effetti sono stati fatti  salvi
          dalla legge 23 dicembre 1996, n. 650. 
                15.  Con  decreto  del  Ministro   dell'interno,   di
          concerto con il  Ministro  delle  comunicazioni  e  con  il
          Ministro del tesoro,  sono  determinati  le  strutture,  il
          personale ed i mezzi  di  cui  si  avvale  il  servizio  di
          polizia delle telecomunicazioni, nei limiti delle dotazioni
          organiche del personale del Ministero dell'interno e  degli
          stanziamenti  iscritti  nello  stato  di  previsione  dello
          stesso Ministero, rubrica sicurezza pubblica.  Con  decreto
          del Ministro delle finanze, di  concerto  con  il  Ministro
          dell'interno, con il Ministro delle comunicazioni e con  il
          Ministro del tesoro,  sono  determinati  le  strutture,  il
          personale e i mezzi della Guardia di finanza per i  compiti
          d'istituto nello specifico settore della radiodiffusione  e
          dell'editoria. 
                16. 
                17. E' istituito  il  ruolo  organico  del  personale
          dipendente dell'Autorita' nel  limite  di  duecentosessanta
          unita'.  Alla  definitiva   determinazione   della   pianta
          organica  si  procede  con  decreto  del   Presidente   del
          Consiglio dei  Ministri  su  proposta  del  Ministro  delle
          comunicazioni di concerto con il Ministro del tesoro e  con
          il Ministro per la funzione pubblica,  su  parere  conforme
          dell'Autorita', in base alla  rilevazione  dei  carichi  di
          lavoro,  anche  mediante  il  ricorso  alle  procedure   di
          mobilita'    previste    dalla    normativa    vigente    e
          compatibilmente con gli stanziamenti ordinari  di  bilancio
          previsti per il funzionamento dell'Autorita'. 
                18. L'Autorita', in aggiunta al personale  di  ruolo,
          puo' assumere direttamente dipendenti con contratto a tempo
          determinato, disciplinato dalle norme di  diritto  privato,
          in numero non superiore a sessanta unita', con le modalita'
          previste dall'articolo 2, comma 30, della legge 14 novembre
          1995, n. 481. 
                19.  L'Autorita'   puo'   avvalersi,   per   motivate
          esigenze,  di   dipendenti   dello   Stato   o   di   altre
          amministrazioni pubbliche o di enti pubblici  collocati  in
          posizione  di  fuori  ruolo  nelle   forme   previste   dai
          rispettivi ordinamenti,  ovvero  in  aspettativa  ai  sensi
          dell'articolo  13  del   decreto   del   Presidente   della
          Repubblica  11  luglio   1980,   n.   382,   e   successive
          modificazioni, in numero non superiore, complessivamente, a
          trenta unita' e  per  non  oltre  il  20  per  cento  delle
          qualifiche   dirigenziali,   lasciando   non   coperto   un
          corrispondente numero di posti di ruolo.  Al  personale  di
          cui al presente comma e' corrisposta l'indennita'  prevista
          dall'articolo  41  del   decreto   del   Presidente   della
          Repubblica 10 luglio 1991, n. 231. 
                20. In sede di prima attuazione della presente  legge
          l'Autorita' puo' provvedere al reclutamento  del  personale
          di ruolo, nella misura massima del 50 per cento  dei  posti
          disponibili  nella  pianta  organica,   mediante   apposita
          selezione   proporzionalmente   alle   funzioni   ed   alle
          competenze trasferite nell'ambito del personale  dipendente
          dal  Ministero  delle  comunicazioni  e  dall'Ufficio   del
          Garante per la  radiodiffusione  e  l'editoria  purche'  in
          possesso   delle   competenze   e    dei    requisiti    di
          professionalita' ed esperienza richiesti per l'espletamento
          delle singole funzioni. 
                21. All'Autorita' si applicano le disposizioni di cui
          all'articolo 2 della legge 14 novembre 1995,  n.  481,  non
          derogate  dalle  disposizioni  della  presente  legge.   Le
          disposizioni del comma 9, limitatamente  alla  deroga  alle
          norme sulla contabilita' generale dello Stato, nonche'  dei
          commi 16 e 19 del presente articolo si applicano anche alle
          altre Autorita' istituite dalla legge 14 novembre 1995,  n.
          481, senza oneri a carico dello Stato. 
                22. Con effetto dalla data di entrata in  vigore  del
          regolamento di organizzazione  previsto  dal  comma  9  del
          presente articolo, sono abrogati i commi 1, 2, 3, 4, 5,  12
          e 13 dell'articolo 6 della legge 6  agosto  1990,  n.  223,
          nonche' il secondo comma  dell'articolo  8  della  legge  5
          agosto 1981, n. 416. Con effetto dalla data di  entrata  in
          vigore delle norme di cui ai commi 11  e  12  del  presente
          articolo sono abrogati i commi 7 e 8 dell'articolo 6  della
          legge 6 agosto 1990, n.  223.  E'  abrogata  altresi'  ogni
          norma incompatibile  con  le  disposizioni  della  presente
          legge. Dalla data del suo insediamento l'Autorita' subentra
          nei procedimenti amministrativi e giurisdizionali  e  nella
          titolarita' dei rapporti attivi e passivi facenti  capo  al
          Garante per la radiodiffusione e l'editoria. 
                23. Entro novanta giorni dalla  data  di  entrata  in
          vigore della presente legge, su proposta del Ministro delle
          comunicazioni, sono emanati  uno  o  piu'  regolamenti,  ai
          sensi dell'articolo 17, comma  2,  della  legge  23  agosto
          1988, n. 400, per  individuare  le  competenze  trasferite,
          coordinare le  funzioni  dell'Autorita'  con  quelle  delle
          pubbliche amministrazioni interessate dal trasferimento  di
          competenze, riorganizzare o sopprimere gli uffici di  dette
          amministrazioni e rivedere le relative piante organiche.  A
          decorrere dalla data di entrata in vigore  dei  regolamenti
          sono abrogate le disposizioni legislative  e  regolamentari
          che disciplinano  gli  uffici  soppressi  o  riorganizzati,
          indicate nei regolamenti stessi. 
                24. COMMA ABROGATO DAL D.LGS. 31 LUGLIO 2005, N. 177. 
                25. Fino all'entrata in  funzione  dell'Autorita'  il
          Ministero delle comunicazioni svolge le funzioni attribuite
          all'Autorita' dalla presente legge, salvo quelle attribuite
          al Garante per la radiodiffusione e  l'editoria,  anche  ai
          fini   di   quanto   previsto   dall'articolo   1-bis   del
          decreto-legge 31  maggio  1994,  n.  332,  convertito,  con
          modificazioni, dalla legge 30 luglio 1994, n. 474. 
                26. La  tutela  giurisdizionale  davanti  al  giudice
          amministrativo e'  disciplinata  dal  codice  del  processo
          amministrativo. 
                27. 
                28. E'  istituito  presso  l'Autorita'  un  Consiglio
          nazionale degli utenti, composto da esperti designati dalle
          associazioni rappresentative delle  varie  categorie  degli
          utenti dei servizi di telecomunicazioni  e  radiotelevisivi
          fra persone particolarmente qualificate in campo giuridico,
          sociologico,   psicologico,   pedagogico,    educativo    e
          mass-mediale, che si sono distinte nella  affermazione  dei
          diritti e della dignita' della persona o delle  particolari
          esigenze di tutela dei minori. Il Consiglio nazionale degli
          utenti esprime pareri e formula proposte all'Autorita',  al
          Parlamento e al Governo e a tutti gli organismi pubblici  e
          privati, che hanno  competenza  in  materia  audiovisiva  o
          svolgono attivita' in questi settori su tutte le  questioni
          concernenti la salvaguardia  dei  diritti  e  le  legittime
          esigenze dei cittadini, quali soggetti attivi del  processo
          comunicativo, promuovendo altresi' iniziative di  confronto
          e di dibattito  su  detti  temi.  Con  proprio  regolamento
          l'Autorita'  detta   i   criteri   per   la   designazione,
          l'organizzazione e il funzionamento del Consiglio nazionale
          degli utenti e fissa il  numero  dei  suoi  componenti,  il
          quale non deve essere superiore a undici.  I  pareri  e  le
          proposte che attengono  alla  tutela  dei  diritti  di  cui
          all'articolo 1, comma 1, della legge 31 dicembre  1996,  n.
          675, sono trasmessi al Garante per la protezione  dei  dati
          personali. 
                29. I  soggetti  che  nelle  comunicazioni  richieste
          dall'Autorita' espongono dati contabili o fatti concernenti
          l'esercizio della  propria  attivita'  non  rispondenti  al
          vero, sono puniti con le pene previste  dall'articolo  2621
          del codice civile. 
                30. I soggetti che non provvedono, nei termini e  con
          le modalita' prescritti, alla comunicazione dei  documenti,
          dei dati e  delle  notizie  richiesti  dall'Autorita'  sono
          puniti con la sanzione amministrativa pecuniaria da lire un
          milione a  lire  duecento  milioni  irrogata  dalla  stessa
          Autorita'. 
                31. I soggetti che non ottemperano agli ordini e alle
          diffide dell'Autorita', impartiti ai sensi  della  presente
          legge,  sono  puniti   con   la   sanzione   amministrativa
          pecuniaria  da  lire  venti  milioni  a  lire   cinquecento
          milioni.   Se   l'inottemperanza   riguarda   provvedimenti
          adottati  in  ordine  alla  violazione  delle  norme  sulle
          posizioni dominanti ((o  in  applicazione  del  regolamento
          (UE) 2019/1150 del Parlamento europeo e del Consiglio,  del
          20 giugno 2019)), si applica a ciascun soggetto interessato
          una sanzione amministrativa pecuniaria non inferiore  al  2
          per cento e non superiore al  5  per  cento  del  fatturato
          realizzato  dallo  stesso  soggetto  nell'ultimo  esercizio
          chiuso    anteriormente    alla     notificazione     della
          contestazione.   Se   l'inottemperanza   re-guarda   ordini
          impartiti dall'Autorita' nell'esercizio delle sue  funzioni
          di tutela del diritto d'autore e dei diritti  connessi,  si
          applica  a  ciascun  soggetto  interessato   una   sanzione
          amministrativa pecuniaria da euro diecimila fino al  2  per
          cento del fatturato realizzato nell'ultimo esercizio chiuso
          anteriormente  alla  notifica   della   contestazione.   Le
          sanzioni amministrative pecuniarie  previste  dal  presente
          comma sono irrogate dall'Autorita'. 
                32. Nei casi previsti dai commi 29, 30 e  31,  se  la
          violazione e' di particolare  gravita'  o  reiterata,  puo'
          essere disposta nei confronti del  titolare  di  licenza  o
          autorizzazione   o   concessione   anche   la   sospensione
          dell'attivita', per un periodo non superiore ai  sei  mesi,
          ovvero la revoca.».