IL DIRETTORE GENERALE DEL TESORO 
 
  Visto il regio decreto n. 2440 del 18  novembre  1923,  concernente
disposizioni sull'amministrazione del patrimonio e sulla contabilita'
generale dello Stato, e in particolare l'art. 71; 
  Visto  l'art.  548  del  «Regolamento  per  l'amministrazione   del
patrimonio e per la contabilita' generale dello  Stato»  (di  seguito
«regolamento»), approvato con il regio decreto n. 827 del  23  maggio
1924, cosi' come modificato dall'art. 1 del  decreto  del  Presidente
della Repubblica del 21 aprile 1961, n. 470; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre  2003,
n. 398, e successive modifiche, con il quale è  stato  approvato  il
«Testo  unico  delle  disposizioni  legislative  e  regolamentari  in
materia  di  debito  pubblico»,  (di  seguito  «Testo  unico»)  e  in
particolare l'art. 3, ove si prevede che il Ministro dell'economia  e
delle finanze è autorizzato, in ogni anno  finanziario,  ad  emanare
decreti cornice che consentano, fra l'altro, al Tesoro di  effettuare
operazioni di indebitamento sul mercato interno o estero nelle  forme
di prodotti e strumenti finanziari a breve, medio  e  lungo  termine,
indicandone l'ammontare nominale, il tasso di interesse o  i  criteri
per   la   sua   determinazione,   la   durata,   l'importo    minimo
sottoscrivibile,  il  sistema   di   collocamento   ed   ogni   altra
caratteristica e modalita'; 
  Visto il decreto  ministeriale  n.  25952  del  30  dicembre  2021,
emanato in attuazione dell'art.  3  del  «Testo  unico»  (di  seguito
«decreto cornice»), ove si definiscono per  l'anno  finanziario  2022
gli obiettivi, i limiti e le modalita' cui il Dipartimento del Tesoro
dovra' attenersi nell'effettuare le operazioni finanziarie di cui  al
medesimo  articolo  prevedendo  che  le  operazioni  stesse   vengano
disposte dal direttore generale del Tesoro o,  per  sua  delega,  dal
direttore della Direzione seconda del Dipartimento medesimo e che, in
caso di assenza o impedimento di quest'ultimo, le operazioni predette
possano essere disposte dal medesimo direttore generale  del  Tesoro,
anche in presenza di delega continuativa; 
  Visto il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze n.  216
del 22 dicembre 2009  ed  in  particolare  l'art.  23  relativo  agli
operatori «specialisti in  titoli  di  Stato  italiani»  (di  seguito
«specialisti»); 
  Visto il decreto  dirigenziale  n.  993039  dell'11  novembre  2011
(decreto dirigenziale specialisti), concernente la  «Selezione  e  la
valutazione degli specialisti in titoli di Stato»; 
  Visto il  decreto  legislativo  del  1°  aprile  1996,  n.  239,  e
successive modifiche e integrazioni; 
  Visto il decreto legislativo  del  21  novembre  1997,  n.  461,  e
successive modifiche e integrazioni, recante disposizioni di riordino
della disciplina dei redditi di capitale e dei redditi diversi; 
  Visti  gli  articoli  4  e  11  del  testo  unico,  riguardanti  la
dematerializzazione dei titoli di Stato; 
  Visti gli articoli 24 e seguenti del testo  unico,  in  materia  di
gestione accentrata dei titoli di Stato; 
  Visto il decreto ministeriale del 17 aprile 2000, n. 143,  con  cui
e' stato adottato il  regolamento  concernente  la  disciplina  della
gestione accentrata dei titoli di Stato; 
  Visto il decreto direttoriale del 23 agosto 2000, con cui e'  stato
affidato alla Monte Titoli S.p.a. il servizio di gestione  accentrata
dei titoli di Stato; 
  Visto l'art. 17 del testo unico,  relativo  all'ammissibilita'  del
servizio di riproduzione in fac-simile nella partecipazione alle aste
dei titoli di Stato; 
  Visto il decreto ministeriale n. 3088 del 15 gennaio 2015,  recante
norme per la trasparenza nelle operazioni di collocamento dei  titoli
di Stato; 
  Visto il decreto del Ministro  dell'economia  e  delle  finanze  n.
43044 del 5 maggio 2004, recante disposizioni in caso di ritardo  nel
regolamento delle operazioni di emissione, concambio e riacquisto  di
titoli di Stato; 
  Vista la legge del 30 dicembre 2021, n. 234, recante  il  «bilancio
di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2022 e  il  bilancio
pluriennale per il triennio 2022-2024», ed in particolare  l'art.  3,
comma 2, con cui è stato stabilito il limite  massimo  di  emissione
dei prestiti pubblici per l'anno stesso; 
  Vista la determinazione n. 73155 del 6 settembre 2018, con la quale
il direttore generale del  Tesoro  ha  delegato  il  direttore  della
Direzione seconda del Dipartimento del Tesoro a firmare i  decreti  e
gli atti relativi alle operazioni suddette; 
  Ravvisata l'esigenza di svolgere le aste  dei  buoni  ordinari  del
Tesoro con richieste degli operatori ammessi a  partecipare  espresse
in termini di rendimento,  anziche'  di  prezzo,  secondo  la  prassi
prevalente sui mercati monetari dell'area euro; 
  Considerato che a tutt'oggi non sono state regolate emissioni; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
  Ai sensi e per gli effetti dell'art. 3 del testo unico nonche'  del
decreto cornice,  e  in  deroga  all'art.  548  del  regolamento,  e'
disposta per il 14 gennaio 2022 l'emissione dei  buoni  ordinari  del
Tesoro (appresso denominati BOT) a trecentosessantaquattro giorni con
scadenza 13 gennaio 2023, fino al limite massimo in  valore  nominale
di 6.500 milioni di euro. 
  Per la presente emissione e'  possibile  effettuare  riaperture  in
tranche. 
  Al termine della procedura di assegnazione,  e'  altresi'  disposta
l'emissione di un  collocamento  supplementare  dei  BOT  di  cui  al
presente decreto.