IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
                      E LO SVILUPPO SOSTENIBILE 
 
  Visto il decreto-legge 31  maggio  2010,  n.  78,  recante  «Misure
urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitivita'
economica», convertito, con  modificazioni,  dalla  legge  30  luglio
2010, n. 122, e, in  particolare,  l'art.  7,  commi  26  e  27,  che
attribuisce al Presidente del Consiglio dei ministri, o  al  Ministro
delegato, le funzioni in materia di  politiche  di  coesione  di  cui
all'art. 24, comma 1, lettera c), del decreto legislativo  30  luglio
1999, n.  300,  ivi  inclusa  la  gestione  del  Fondo  per  le  aree
sottoutilizzate di cui all'art. 61 della legge 27 dicembre  2002,  n.
289, e successive modificazioni; 
  Visto il  decreto  legislativo  31  maggio  2011,  n.  88,  recante
«Disposizioni in materia di risorse aggiuntive e interventi  speciali
per la rimozione di squilibri economici e sociali a norma della legge
5 maggio 2009, n. 42», e in particolare l'art. 4,  il  quale  dispone
che il citato Fondo per le aree sottoutilizzate sia denominato  Fondo
per lo sviluppo e la coesione, di seguito FSC, e  sia  finalizzato  a
dare unita' programmatica e finanziaria all'insieme degli  interventi
aggiuntivi  a  finanziamento  nazionale   rivolti   al   riequilibrio
economico e sociale tra le diverse aree del Paese; 
  Visto  il  decreto-legge  31   agosto   2013,   n.   101,   recante
«Disposizioni  urgenti  per  il   perseguimento   di   obiettivi   di
razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni»,  convertito,  con
modificazioni,  dalla  legge  30  ottobre  2013,  n.   125,   e,   in
particolare, l'art. 10, che  istituisce  l'Agenzia  per  la  coesione
territoriale,  la  sottopone  alla  vigilanza  del   Presidente   del
Consiglio dei ministri  o  del  Ministro  delegato  e  ripartisce  le
funzioni relative alla politica di coesione  tra  la  Presidenza  del
Consiglio dei ministri e la stessa Agenzia; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  15
dicembre 2014, che istituisce il Dipartimento  per  le  politiche  di
coesione tra le strutture generali della Presidenza del Consiglio dei
ministri, in attuazione del citato art. 10 del decreto-legge  n.  101
del 2013; 
  Considerato che la dotazione complessiva del FSC per il periodo  di
programmazione 2014-2020, pari a 68.810,00 milioni di  euro,  risulta
determinata come segue: 
    un  importo  pari  a  43.848,00  milioni  di  euro,  inizialmente
iscritto in bilancio quale quota dell'80 per cento della dotazione di
54.810,00 milioni di euro individuata dall'art.  1,  comma  6,  della
legge  27  dicembre  2013,  n.  147,  recante  «Disposizioni  per  la
formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato  (Legge  di
stabilita' 2014)»; 
    un importo pari a 10.962,00 milioni di euro,  stanziato  per  gli
anni 2020 e successivi dalla legge 11 dicembre 2016, n. 232,  recante
«Bilancio di previsione dello Stato per  l'anno  finanziario  2017  e
bilancio pluriennale per  il  triennio  2017-2019»,  quale  rimanente
quota del 20 per cento inizialmente non iscritta in bilancio; 
    un importo di 5.000 milioni di euro,  quale  dotazione  stanziata
dalla legge 27 dicembre 2017, n. 205, recante «Bilancio di previsione
dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il
triennio 2018-2020»; 
    un importo di 4.000 milioni di euro,  quale  dotazione  stanziata
dalla legge 30 dicembre 2018, n. 145, recante «Bilancio di previsione
dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il
triennio 2019-2021»; 
    un importo di 5.000 milioni di euro,  quale  ulteriore  dotazione
stanziata dalla legge 27 dicembre 2019, n. 160, recante «Bilancio  di
previsione  dello  Stato  per  l'anno  finanziario  2020  e  bilancio
pluriennale per il triennio 2020-2022»; 
  Considerato  che  la  legge  23  dicembre  2014,  n.  190,  recante
«Disposizioni per la formazione del bilancio  annuale  e  pluriennale
dello Stato (legge di stabilita' 2015)» e, in particolare, l'art.  1,
comma 703, ferme restando le vigenti disposizioni  sull'utilizzo  del
FSC,  detta  ulteriori  disposizioni  per  l'utilizzo  delle  risorse
assegnate per il periodo di programmazione 2014-2020; 
  Vista la circolare del Ministro per la coesione territoriale  e  il
Mezzogiorno del 6 maggio  2017,  n.  1,  recante  «Fondo  Sviluppo  e
coesione 2014-2020 - Adempimenti delibere CIPE n.  25  e  26  del  10
agosto 2016. Piani operativi/Piani stralcio e Patti per lo  sviluppo.
Governance,  modifiche  e  riprogrammazioni  di   risorse,   revoche,
disposizioni finanziarie»; 
  Visto il decreto-legge 30  aprile  2019,  n.  34,  recante  «Misure
urgenti di crescita economica e  per  la  risoluzione  di  specifiche
situazioni di crisi», convertito, con modificazioni, dalla  legge  28
giugno 2019, n. 58, e successive modificazioni; 
  Visto, in particolare, l'art. 44 del citato decreto-legge n. 34 del
2019, rubricato «Semplificazione ed efficientamento dei  processi  di
programmazione, vigilanza ed attuazione degli  interventi  finanziati
dal Fondo per lo sviluppo e la coesione», come  modificato  dall'art.
1,  comma  309,  della  legge  27  dicembre  2019,  n.  160   recante
disposizioni in materia di «Bilancio di previsione  dello  Stato  per
l'anno finanziario  2020  e  bilancio  pluriennale  per  il  triennio
2020-2022» e, da ultimo, dall'art. 41, comma 3, del decreto-legge  16
luglio 2020, n. 76, recante «Misure urgenti per la semplificazione  e
l'innovazione digitale», convertito dalla legge 11 settembre 2020, n.
120; 
  Visto il comma 1 del citato art. 44 del  decreto-legge  n.  34  del
2019, e successive modificazioni, secondo cui: «Al fine di migliorare
il coordinamento unitario e la qualita' degli investimenti finanziati
con le risorse nazionali destinate alle  politiche  di  coesione  dei
cicli di programmazione 2000/2006, 2007/2013 e 2014/2020, nonche'  di
accelerarne la spesa, per ciascuna amministrazione centrale,  regione
o citta' metropolitana titolare di risorse a valere sul Fondo per  lo
sviluppo e coesione di cui all'art. 4,  del  decreto  legislativo  31
maggio 2011, n. 88, in sostituzione della  pluralita'  degli  attuali
documenti programmatori variamente denominati e tenendo  conto  degli
interventi  ivi  inclusi,  l'Agenzia  per  la  coesione  territoriale
procede,   sentite   le   amministrazioni   interessate,    ad    una
riclassificazione  di  tali   strumenti   al   fine   di   sottoporre
all'approvazione del CIPE, su proposta del Ministro per il sud  e  la
coesione territoriale, entro quattro mesi dall'entrata in vigore  del
presente decreto un unico Piano operativo  per  ogni  amministrazione
denominato "Piano sviluppo e coesione",  con  modalita'  unitarie  di
gestione e monitoraggio»; 
  Visto il comma 2 del citato art. 44 del  decreto-legge  n.  34  del
2019, e successive modificazioni, in base al quale, per simmetria con
i Programmi operativi europei, ciascun Piano di sviluppo e  coesione,
di seguito PSC, e' articolato per aree tematiche,  in  analogia  agli
obiettivi tematici dell'Accordo di partenariato; 
  Visto il comma 6 del citato art. 44 del  decreto-legge  n.  34  del
2019, e successive modificazioni,  in  base  al  quale,  fatto  salvo
quanto successivamente previsto dal comma  7,  restano  invariate  le
dotazioni finanziarie degli strumenti di  programmazione  oggetto  di
riclassificazione, come determinate alla data di  entrata  in  vigore
del suddetto  decreto,  gli  interventi  individuati  e  il  relativo
finanziamento, la titolarita'  dei  programmi  o  delle  assegnazioni
deliberate  dal  Comitato  interministeriale  per  la  programmazione
economica e lo sviluppo sostenibile, nonche'  i  soggetti  attuatori,
ove gia' individuati; 
  Visto il comma 7 del citato art. 44 del  decreto-legge  n.  34  del
2019, e successive modificazioni, secondo  cui:  «In  sede  di  prima
approvazione, il Piano sviluppo e coesione di cui  al  comma  1  puo'
contenere: 
    a)  gli  interventi  dotati  di  progettazione  esecutiva  o  con
procedura di aggiudicazione avviata, individuati sulla base dei  dati
di monitoraggio presenti, alla data del 31 dicembre 2019, nel sistema
di monitoraggio unitario di cui all'art. 1, comma 245, della legge 27
dicembre 2013, n. 147; 
    b) gli interventi che, pur non rientrando nella casistica di  cui
alla  lettera  a),  siano  valutati  favorevolmente  da   parte   del
Dipartimento per le  politiche  di  coesione,  della  Presidenza  del
Consiglio dei ministri e dell'Agenzia per la  coesione  territoriale,
sentite le amministrazioni titolari delle risorse di cui al comma  1,
in ragione  della  coerenza  con  le  "missioni"  della  politica  di
coesione di cui alla Nota di aggiornamento del Documento di  economia
e finanza 2019 e con gli obiettivi  strategici  del  nuovo  ciclo  di
programmazione  dei  fondi  europei,  fermo  restando  l'obbligo   di
generare obbligazioni giuridicamente vincolanti entro il 31  dicembre
2021»; 
  Visto il comma 9 del citato art. 44 del  decreto-legge  n.  34  del
2019, e successive modificazioni, in base al quale per gli interventi
di cui al comma 7, lettera b), il Comitato interministeriale  per  la
programmazione economica e lo  sviluppo  sostenibile  stabilisce,  al
fine di accelerarne  la  realizzazione  e  la  spesa,  le  misure  di
accompagnamento alla progettazione  e  all'attuazione  da  parte  del
Dipartimento per  le  politiche  di  coesione,  dell'Agenzia  per  la
coesione territoriale e della Struttura per la progettazione di  beni
ed edifici pubblici di cui all'art. 1,  comma  162,  della  legge  30
dicembre 2018, n. 145; 
  Visto il decreto-legge 19  maggio  2020,  n.  34,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020,  n.  77,  recante  «Misure
urgenti in materia di salute,  sostegno  al  lavoro  e  all'economia,
nonche' di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da
COVID-19» e, in particolare, gli articoli 241 e 242, che, al fine  di
contrastare gli effetti emergenziali della  pandemia,  consentono  di
ricorrere a nuove assegnazioni FSC oppure alla riprogrammazione delle
risorse FSC rivenienti dalla ricognizione delle risorse; 
  Visto il decreto-legge 1° marzo 2021, n. 22, recante  «Disposizioni
urgenti in materia di riordino  delle  attribuzioni  dei  Ministeri»,
convertito, con modificazioni, dalla legge 22 aprile 2021, n. 55,  e,
in particolare, l'art. 8 laddove integra le competenze del Presidente
del  Consiglio  dei  ministri  prevedendo  che  lo  stesso  promuove,
indirizza,   coordina   l'azione   del    Governo    nelle    materie
dell'innovazione tecnologica,  dell'attuazione  dell'agenda  digitale
italiana ed europea, della strategia  italiana  per  la  banda  ultra
larga, della digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni e delle
imprese,  nonche'  della  trasformazione,  crescita   e   transizione
digitale del Paese, in ambito pubblico  e  privato,  dell'accesso  ai
servizi in rete, della connettivita'  delle  infrastrutture  digitali
materiali  e  immateriali  e  della  strategia  nazionale  dei   dati
pubblici; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 15 marzo
2021 concernente la delega di funzioni al Ministro senza  portafoglio
Vittorio Colao, nella materia, tra le altre, della strategia italiana
per la banda ultra larga; 
  Vista la delibera di questo Comitato  del  29  aprile  2021,  n.  2
recante «Fondo sviluppo e coesione - Disposizioni quadro per il Piano
sviluppo e coesione», che, ai sensi del citato art. 44, comma 14, del
decreto-legge n. 34 del 2019, stabilisce la disciplina  ordinamentale
dei PSC, assicurando la fase transitoria dei cicli di  programmazione
2000-2006 e 2007-2013 e armonizzando le regole vigenti in  un  quadro
unitario; 
  Considerato che, in coerenza con la citata  delibera  ordinamentale
n. 2 del 2021, lo schema di PSC o Piano e' costituito in via generale
dalle seguenti tavole, fermo  restando  la  specificita'  di  ciascun
Piano: 
    Tavola 1 - Strumenti di programmazione riclassificati nel PSC  ai
sensi del citato art. 44, comma 1, del decreto-legge n. 34 del  2019,
e successive modificazioni; 
    Tavola 2 - Risorse totali PSC  per  ciclo  di  programmazione  ad
esito  istruttoria  ai  sensi  del  citato  art.  44,  comma  7,  del
decreto-legge n. 34 del 2019, e successive modificazioni e dei citati
articoli 241 e 242 del decreto-legge n. 34  del  2020,  e  successive
modificazioni; 
    Tavola 3 -  PSC  Sezione  ordinaria:  Interventi  confermati  per
articolazione tematica; 
    Tavola 4 - PSC Sezioni speciali: Risorse  da  riprogrammazione  e
nuove assegnazioni; 
  Vista la delibera di questo Comitato del 29 aprile 2021, n.  9  che
ha approvato, in prima istanza, il PSC del Ministero  dello  sviluppo
economico per un ammontare complessivo di  risorse  del  FSC  pari  a
7.124,46 milioni di euro di provenienza contabile 2014-2020,  di  cui
3.509,00 milioni di euro relativi al Piano Banda ultra larga; 
  Vista la delibera di questo Comitato del 22 dicembre  2021,  n.  85
che ha approvato un incremento del PSC del Ministero  dello  sviluppo
economico di 14,22 milioni di euro, per un ammontare  complessivo  di
risorse del Piano pari a 7.138,68 milioni di  euro  a  seguito  della
rimodulazione delle risorse  FSC  2014-2020  assegnate  al  Contratto
istituzionale di sviluppo per l'area di Taranto; 
  Visto il decreto-legge 31 maggio 2021, n.  77  recante  «Governance
del Piano nazionale  di  ripresa  e  resilienza  e  prime  misure  di
rafforzamento delle strutture amministrative  e  di  accelerazione  e
snellimento delle procedure», convertito,  con  modificazioni,  dalla
legge 29 luglio 2021, n. 108, e, in particolare, l'art. 14, comma  2,
che nel disciplinare il  concorso  delle  risorse  del  FSC,  per  il
periodo  di  programmazione   2021-2027,   al   finanziamento   degli
interventi previsti dal  Piano  nazionale  di  ripresa  e  resilienza
(PNRR) ha stabilito che  alla  gestione  delle  predette  risorse  si
«provvede in deroga alle specifiche  normative  di  settore,  con  le
procedure finanziarie del PNRR»; 
  Ritenuto necessario  applicare  il  medesimo  circuito  finanziario
anche alle risorse FSC relative alle  programmazioni  antecedenti  il
periodo 2021-2027 in analogia con la disposizione sopra richiamata  e
al fine di assicurare  unitarieta'  di  gestione  delle  risorse  FSC
destinate a interventi del PNRR; 
  Tenuto conto che il PNRR, approvato il 13 luglio 2021 dal Consiglio
Ecofin dell'Unione europea ha individuato, nell'ambito della Missione
1C2  «Digitalizzazione,  innovazione  e  competitivita'  nel  sistema
produttivo»,  la  linea  di  investimento  3   dedicata   alle   reti
ultraveloci (banda-ultra larga e 5G); 
  Visto il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze  del  6
agosto 2021, pubblicato nella  Gazzetta  Ufficiale  della  Repubblica
italiana in data 21 ottobre 2021, in virtu' del  quale  l'importo  di
1.212,50 milioni di euro di cui al Piano Banda ultra larga  e'  stato
destinato all'attuazione  dei  progetti  in  essere  della  linea  di
intervento M1C2 «Digitalizzazione, innovazione e  competitivita'  nel
sistema  produttivo»,  linea  di  investimento  3  reti   ultraveloci
(banda-ultra larga e 5G), del PNRR, attribuendone la titolarita' alla
Presidenza del Consiglio dei ministri -  Ministro  per  l'innovazione
tecnologica e la transizione digitale, di seguito MITD; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 12 febbraio  2021,
con il quale, tra l'altro,  l'onorevole  Maria  Rosaria  Carfagna  e'
stata nominata Ministro senza portafoglio; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  13
febbraio 2021, con il quale al Ministro senza portafoglio,  onorevole
Maria Rosaria Carfagna, e' stato conferito l'incarico per il sud e la
coesione territoriale; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 15 marzo
2021, concernente la delega di funzioni al Ministro per il sud  e  la
coesione territoriale, onorevole Maria Rosaria Carfagna; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 25 febbraio  2021,
con  il  quale  l'onorevole   Bruno   Tabacci   e'   stato   nominato
Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 19 marzo
2021, con il  quale  l'onorevole  Bruno  Tabacci  e'  stato  nominato
segretario  del  Comitato  interministeriale  per  la  programmazione
economica  e  lo  sviluppo  sostenibile  (CIPESS),  e  gli  e'  stata
assegnata,  tra  le  altre,  la  delega  ad  esercitare  le  funzioni
spettanti al Presidente del Consiglio  dei  ministri  in  materia  di
coordinamento  della  politica  economica  e   programmazione   degli
investimenti pubblici di interesse nazionale; 
  Vista la nota del Capo di Gabinetto del Ministro per  l'innovazione
tecnologica e la transizione digitale (MITD), prot. n. 1821-P  del  5
aprile 2022, e la successiva nota del Sottosegretario di  Stato  alla
Presidenza del Consiglio dei ministri, onorevole Bruno Tabacci, prot.
n. 86-P  del  7  aprile  2022  il  quale,  vista  l'eccezionalita'  e
l'urgenza, segnala al Ministro per il sud e la coesione  territoriale
l'intenzione  di  iscrivere  all'ordine  del  giorno   del   Comitato
interministeriale per  la  programmazione  economica  e  lo  sviluppo
sostenibile ai sensi  dell'art.  4,  comma  2,  del  regolamento  del
Comitato, la modifica del PSC del Ministero dello sviluppo  economico
per l'assegnazione di corrispondenti risorse al MITD; 
  Vista la nota del Capo di Gabinetto del Ministro per il  sud  e  la
coesione  territoriale,  prot.  n.  743-P  dell'11  aprile  2022,   e
l'allegata proposta di delibera per il Comitato interministeriale per
la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile predisposta dal
competente Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza
del Consiglio dei ministri, concernente la proposta di  modifica  del
piano finanziario del PSC  del  Ministero  dello  sviluppo  economico
approvato in prima istanza con la citata delibera  CIPESS  n.  9  del
2021 e integrato  con  delibera  CIPESS  n.  85  del  2021,  mediante
riduzione di 1.212,50 milioni di euro destinati al Piano Banda  ultra
larga, per  l'attuazione  dei  progetti  in  essere  del  PNRR  nella
titolarita' della Presidenza del Consiglio dei  ministri  -  Ministro
per l'innovazione tecnologica e la transizione  digitale  (MITD),  in
coerenza con quanto stabilito nel citato decreto  MEF  del  6  agosto
2021; 
  Preso  atto  che  la  suddetta   variazione   finanziaria   impatta
esclusivamente sull'Area tematica 02 «Digitalizzazione» del PSC  MISE
e sui relativi settori di intervento, come di seguito specificato: 
    riduzione di risorse pari a 93,50 milioni di euro  a  valere  sul
settore di intervento 02.01 - Tecnologie e servizi digitali; 
    riduzione di risorse pari a 1.119,00 milioni di euro a valere sul
settore di intervento 02.02 - Connettivita' digitale; 
  Preso atto che il valore complessivo del PSC  del  Ministero  dello
sviluppo economico e' ridotto da 7.138,68 milioni di euro a  5.926,18
milioni di euro di provenienza  contabile  2014-2020,  ripartiti  per
area tematica e settore di intervento e per  macro-area  territoriale
come rappresentato nelle seguenti tabelle: 
  
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
  
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
  Preso atto, altresi', che le corrispondenti risorse attribuite alla
Presidenza  del  Consiglio  dei  ministri  -  MITD,  per  un  importo
complessivo di 1.212,50 milioni di euro, sono ripartite  in  1.058,50
milioni di euro al Piano Italia a 1Gbps, 93,50  milioni  di  euro  al
progetto Sanita' connessa e 60,50 milioni di euro per il collegamento
isole minori, secondo il seguente profilo temporale: 
  
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
  Preso atto che in data 28 marzo 2022, ai sensi del  punto  4  della
citata delibera CIPESS n. 2 del 2021,  il  Ministero  dello  sviluppo
economico ha reso l'informativa al Comitato di sorveglianza in merito
alle modifiche oggetto della presente delibera; 
  Tenuto conto, altresi', che in data 12 aprile  2022  la  Cabina  di
regia,  istituita  con  decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei
ministri 25 febbraio  2016  per  lo  svolgimento  delle  funzioni  di
programmazione del FSC 2014-2020, previste dalla citata legge n.  190
del  2014,  all'art.  1,  comma  703,  lettera  c),  si  e'  espressa
favorevolmente; 
  Vista  la  delibera  CIPE  28  novembre  2018,   n.   82,   recante
«Regolamento  interno   del   Comitato   interministeriale   per   la
programmazione economica», cosi' come modificata dalla delibera  CIPE
15 dicembre 2020, n. 79, recante «Regolamento  interno  del  Comitato
interministeriale per  la  programmazione  economica  e  lo  sviluppo
sostenibile (CIPESS)»; 
  Vista la nota predisposta congiuntamente dal  Dipartimento  per  la
programmazione e il  coordinamento  della  politica  economica  della
Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero dell'economia e
delle finanze, posta a base della odierna seduta del Comitato; 
  Considerato che,  all'apertura  dell'odierna  seduta,  il  Ministro
degli affari regionali e le autonomie Maria Stella  Gelmini,  risulta
essere, tra i presenti, il Ministro componente piu'  anziano  e  che,
dunque, svolge le funzioni  di  Presidente  del  Comitato,  ai  sensi
dell'art. 4, comma 12-quater del decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32,
convertito, con modificazioni, dalla legge 14 giugno 2019, n. 55; 
  Sulla proposta del Ministro per il sud e la coesione territoriale; 
 
                              Delibera: 
 
  1. Piano sviluppo e coesione  a  titolarita'  del  Ministero  dello
sviluppo economico - Modifica del piano  finanziario.  Interventi  su
reti ultraveloci PNRR attribuiti alla Presidenza  del  Consiglio  dei
ministri - Ministero per l'innovazione tecnologica e  la  transizione
digitale. 
  1.1. Il Piano sviluppo e  coesione  del  Ministero  dello  sviluppo
economico, cosi' come articolato nelle relative Tavole  in  allegato,
che  costituiscono  parte  integrante  della  presente  delibera,  e'
ridotto, a seguito dell'attribuzione delle  risorse  alla  Presidenza
del Consiglio dei ministri - Ministro per l'innovazione tecnologica e
la transizione digitale (MITD), ai sensi del  decreto  del  Ministero
dell'economia e delle finanze  del  6  agosto  2021,  per  un  valore
complessivo di 1.212,50 milioni di euro relativi al Piano Banda ultra
larga. Il valore del  predetto  Piano  passa  quindi  da  complessivi
7.138,68 milioni di euro a  5.926,18  milioni  di  euro,  relativi  a
risorse del  Fondo  sviluppo  e  coesione  di  provenienza  contabile
2014-2020. 
  1.2. L'importo complessivo di 1.212,50 milioni di euro,  attribuito
alla titolarita' del MITD e' ripartito come  segue:  Piano  Italia  a
1Gbps (1.058,50 milioni di euro); Sanita' connessa (93,50 milioni  di
euro); Collegamento isole minori (60,50 milioni di euro), secondo  il
seguente profilo temporale: 
  
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
  1.3 In coerenza con l'art. 14, comma 2, del decreto-legge 31 maggio
2021, n. 77, convertito, con modificazioni,  dalla  legge  29  luglio
2021, n. 108, al fine di assicurare  unitarieta'  di  gestione  delle
risorse  destinate  ai  suddetti  piani  di  interventi  del  PNRR  a
titolarita'  del  MITD,  le  risorse  FSC  relative   al   ciclo   di
programmazione 2014-2020 agli  stessi  destinate  confluiranno  nella
contabilita' del  fondo  Next  Generation  EU -  Italia,  per  essere
gestite unitariamente con le altre risorse  destinate  al  PNRR,  con
cadenza annuale, in coerenza con il cronoprogramma della spesa  degli
interventi. 
  1.4 Il Dipartimento per le politiche di coesione  della  Presidenza
del Consiglio dei ministri adotta le iniziative necessarie  affinche'
le risorse  in  questione,  pari  complessivamente,  a  euro  1.212,5
milioni di euro, siano versate sul conto di tesoreria Next Generation
Eu  -  Italia  n.  25092  su  cui  e'  gestito  l'intervento  PNRR  a
titolarita' del MITD. 
  2. Norme finali. 
  2.1 Il Piano sviluppo e coesione a titolarita' del Ministero  dello
sviluppo economico, cosi' come aggiornato dalla presente delibera, e'
soggetto alle regole di governance,  alle  modalita'  di  attuazione,
alle prescrizioni e agli adempimenti disposti con la delibera  CIPESS
del 29 aprile 2021,  n.  9  di  approvazione  del  Piano  sviluppo  e
coesione del Ministero dello sviluppo economico  e  con  la  delibera
CIPESS del 22 dicembre 2021 n. 85. 
  2.2 Per quanto non espressamente previsto dalla presente  delibera,
si applicano le disposizioni normative e le procedure previste  dalla
citata delibera CIPESS del 29  aprile  2021,  n.  2,  recante  «Fondo
sviluppo e coesione - Disposizioni quadro per  il  Piano  sviluppo  e
coesione». 
    Roma, 14 aprile 2022 
 
                               Il Ministro per gli affari regionali   
                            e le autonomie con funzioni di Presidente 
                                             Gelmini                  
Il segretario: Tabacci 

Registrato alla Corte dei conti il 9 giugno 2022 
Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia  e  delle
finanze, reg. n. 1016