Art. 4 Personale: qualifiche e formazione 1. Il C.U.A.V. si avvale di personale maschile e femminile specificamente formato ed assicura che qualsiasi interazione con la vittima di violenza sia tenuta da personale femminile specializzato sul tema della violenza di genere e sul lavoro con le vittime. 2. All'interno dell'equipe di lavoro e' richiesta multidisciplinarieta', garantendo la possibilita' ai C.U.A.V. di fornire risposte adeguate a bisogni complessi. A tale scopo I C.U.A.V. possono avvalersi di una supervisione clinica a supporto del personale che realizza il percorso. 3. L'equipe del C.U.A.V. e' formata da almeno tre operatori/operatrici e deve comprendere almeno un/a professionista con la qualifica di psicoterapeuta o psicologo/a con una formazione specifica nel campo della violenza di genere. 4. L'equipe puo' comprendere altre figure professionali quali educatore/trice professionale, assistente sociale, psichiatra, avvocato/a, mediatore/trice interculturale, mediatore/trice linguistico-culturale, criminologo/a. 5. Le regioni potranno comunque prevedere di valorizzare altre professionalita' in possesso di adeguata formazione in relazione alle realta' operanti nel proprio territorio. 6. La formazione/il curriculum formativo del personale deve prevedere un numero minimo di centoventi ore, di cui almeno sessanta di affiancamento alle operatrici/operatori impiegate/i nel C.U.A.V. (sia per i/le volontari/e che per il personale retribuito). 7. Il C.U.A.V. deve garantire la formazione continua, di almeno sedici ore all'anno, per le figure professionali ivi operanti. Devono essere assicurate alle/agli operatrici/operatori (incluso il personale volontario) almeno sedici ore all'anno di supervisione professionale e tecnica. 8. La formazione deve essere svolta da formatori con esperienza consolidata sul tema della violenza maschile contro le donne e nello specifico con gli autori di violenza. 9. La formazione/il curriculum formativo del personale, opportunamente documentato, deve riguardare i seguenti temi: la violenza di genere e la violenza assistita e agita sui minori, le responsabilita' genitoriali, i significati attribuiti ai concetti di identita', ruolo, dinamiche di potere, stereotipi e pregiudizi implicitamente accettati nelle relazioni tra i generi; i programmi specifici sul trattamento degli autori di violenza, i fattori e la valutazione del rischio, in un'ottica di prevenzione della recidiva, i meccanismi di negazione e minimizzazione, le principali teorie e approcci metodologici di intervento, le principali normative di riferimento, gli effetti della violenza sulle vittime, la teoria e le tecniche del colloquio, le metodologie utilizzate, la riflessione sulla propria storia e sul proprio rapporto con ruoli e identita' di genere, la supervisione individuale e d'equipe e il lavoro di rete; capacita' di costruire una relazione con gli autori, e di motivarli e decostruendo le forme di resistenza al programma; capacita' di lavorare in modo rispettoso, senza colludere con abusi o manipolazioni; competenze culturali e linguistiche; impegno per relazioni prive di violenza e per l'uguaglianza di genere; capacita' riflessiva sulle proprie esperienze e della propria comprensione della violenza.