IL PRESIDENTE 
                     DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 
 
  Vista  la  legge  23  agosto  1988,  n.  400,  recante  «Disciplina
dell'attivita'  di  Governo  e  ordinamento  della   Presidenza   del
Consiglio dei ministri», e successive modificazioni; 
  Visto il decreto  legislativo  30  luglio  1999,  n.  286,  recante
«Riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di  monitoraggio
e  valutazione  dei   costi,   dei   rendimenti   e   dei   risultati
dell'attivita'  svolta  dalle  amministrazioni  pubbliche,  a   norma
dell'art. 11,  della  legge  15  marzo  1997,  n.  59»  e  successive
modificazioni; 
  Visto il decreto  legislativo  30  luglio  1999,  n.  303,  recante
«Ordinamento della Presidenza del Consiglio  dei  ministri,  a  norma
dell'art. 11, della  legge  15  marzo  1997,  n.  59»,  e  successive
modificazioni; 
  Vista  la  piattaforma  di  azione  adottata  dalla  IV  Conferenza
mondiale delle Nazioni Unite sulle  donne,  svoltasi  a  Pechino  nel
settembre del 1995, e la correlata dichiarazione; 
  Visti gli articoli 19, 153 e 157  del  Trattato  sul  funzionamento
dell'Unione europea; 
  Vista la direttiva 2000/43/CE del Consiglio  del  29  giugno  2000,
recepita in Italia dal decreto legislativo 5  luglio  2003,  n.  215,
nonche' la direttiva 2000/78/CE del Consiglio, del 27  novembre  2000
che stabiliscono un quadro generale per la tutela  della  parita'  di
trattamento; 
  Vista la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea  del  7
dicembre 2000, e in particolare  l'art.  21,  nonche'  l'art.  6  del
Trattato sull'Unione europea; 
  Visto il decreto  legislativo  11  aprile  2006,  n.  198,  recante
«Codice delle pari opportunita' tra uomo e donna, a  norma  dell'art.
6, della legge 28 novembre 2005, n. 246», e successive modificazioni; 
  Vista la Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e  la
lotta contro la violenza nei confronti  delle  donne  e  la  violenza
domestica  (cosiddetta   Convenzione   di   Istanbul),   sottoscritta
dall'Italia il 27 settembre 2012 e ratificata  con  legge  27  giugno
2013, n. 77; 
  Visto il decreto-legge 14  agosto  2013,  n.  93,  convertito,  con
modificazioni,  dalla  legge  15  ottobre  2013,  n.   119,   recante
«Disposizioni urgenti in materia di  sicurezza  e  per  il  contrasto
della violenza di genere nonche' in tema di protezione  civile  e  di
commissariamento delle province», e in particolare gli articoli  5  e
5-bis, e successive modificazioni; 
  Vista la comunicazione  della  Commissione  europea  al  Parlamento
europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo  e  al
Comitato  delle  regioni  del  5  marzo  2020,   recante   «Un'Unione
dell'uguaglianza: la strategia per la parita' di genere 2020-2025»; 
  Visto il Piano nazionale di ripresa e resilienza  (PNRR)  approvato
con decisione del Consiglio ECOFIN del 13 luglio  2021  e  notificata
all'Italia dal Segretariato generale del Consiglio con nota LT161/21,
del 14 luglio 2021; 
  Vista la legge 30 dicembre  2021,  n.  234,  recante  «Bilancio  di
previsione  dello  Stato  per  l'anno  finanziario  2022  e  bilancio
pluriennale per il triennio 2022-2024», ed in particolare  l'art.  1,
commi da 139 a 148; 
  Vista la legge 4 maggio 1983, n. 184, recante «Diritto  del  minore
ad una famiglia», e successive modificazioni; 
  Vista la legge  27  maggio  1991,  n.  176,  recante  «Ratifica  ed
esecuzione della convenzione sui diritti del fanciullo», fatta a  New
York il 20 novembre 1989; 
  Vista la Convenzione per la tutela dei minori e la cooperazione  in
materia di adozione internazionale, fatta a l'Aja il 29 maggio  1993,
ratificata con legge 31 dicembre 1998, n. 476; 
  Visto il regolamento recante il riordino della Commissione  per  le
adozioni internazionali, di  cui  al  decreto  del  Presidente  della
Repubblica 8 giugno 2007, n. 108; 
  Vista la raccomandazione (Ue) 2021/1004 del Consiglio del 14 giugno
2021, che istituisce  una  garanzia  europea  per  l'infanzia  (child
guarantee)  per  prevenire   e   combattere   l'esclusione   sociale,
garantendo l'accesso dei minori bisognosi  a  una  serie  di  servizi
fondamentali e contribuendo in questo modo alla  difesa  dei  diritti
dei minori tramite la lotta alla poverta' infantile e alla promozione
delle pari opportunita'; 
  Visto il Piano di azione italiano sulla garanzia infanzia  (PANGI),
predisposto dal gruppo di lavoro interministeriale  presieduto  dalla
coordinatrice nazionale della  garanzia  infanzia,  approvato  il  29
marzo   2022   dall'Osservatorio   nazionale   per    l'infanzia    e
l'adolescenza, e trasmesso il 30 marzo 2022 alla Commissione europea; 
  Visto il decreto legislativo 29  dicembre  2021,  n.  230,  recante
«Istituzione dell'assegno unico e universale per i figli a carico, in
attuazione della delega conferita al Governo ai sensi della legge  1°
aprile 2021, n. 46», e, in particolare, l'art. 9, comma 1; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  1°
ottobre 2012 e successive modificazioni, recante  «Ordinamento  delle
strutture generali della Presidenza del Consiglio dei ministri» e, in
particolare,  l'art.  16,  relativo  al  Dipartimento  per  le   pari
opportunita', e l'art. 19 relativo al Dipartimento per  le  politiche
della famiglia; 
  Visti i decreti del Presidente della Repubblica in data 21  ottobre
2022, di costituzione del nuovo Governo; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica in data 21 ottobre
2022, con il quale l'on. Eugenia Maria  Roccella  e'  stata  nominata
Ministro senza portafoglio; 
  Visto il proprio decreto in data 23 ottobre 2022, con il  quale  al
Ministro senza portafoglio, on.  Maria  Eugenia  Roccella,  e'  stato
conferito  l'incarico  per  la  famiglia,  la  natalita'  e  le  pari
opportunita'; 
  Ritenuto opportuno delegare al predetto Ministro le funzioni di cui
al presente decreto; 
  Sentito il Consiglio dei ministri; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
                         Delega di funzioni 
 
  1. A decorrere dal 12 novembre 2022, al Ministro senza  portafoglio
per la famiglia, la natalita'  e  le  pari  opportunita',  on.  Maria
Eugenia Roccella, di seguito denominata «Ministro», sono delegate  le
funzioni del Presidente del Consiglio  dei  ministri  in  materia  di
famiglia,  natalita',  adozioni,  infanzia  e  adolescenza,  e   pari
opportunita', come specificate nei successivi articoli.